Torna Firenze dei Bambini per ‘respirare’ con la fantasia di Gianni Rodari

Torna il prossimo fine settimana Firenze dei bambini. L’evento previsto la scorsa primavera e annullato a causa del lockdown viene proposto ora alle famiglia in un’edizione speciale dal Comune di Firenze e da Mus.e, rendendo omaggio a Gianni Rodari di cui ricorre il centenario dalla nascita. Il 3 e 4 ottobre si potrà partecipare previa prenotazione on line a spettacoli, performance, proiezioni in alcuni luoghi simbolo della città. “Incanto e fantasia come strumenti per affrontare il presente e non perdere la fiducia”, ribadisce Valentina Zucchi, Responsabile mediazione culturale Muse e coordinatrice dell’evento.

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La Firenze dei bambini dedicata a Gianni Rodari, a 100 anni dalla nascita. E’ l’evento organizzato da Comune di Firenze e Mus.e (grazie anche ad alcuni partner), in programma il 3 e 4 ottobre con i bambini che saranno protagonisti e potranno prendere parte – in sicurezza – a spettacoli ispirati al mondo del grande scrittore.
L’edizione 2020 del festival ‘Firenze dei bambini. Grammatica della fantasia’, inizialmente prevista in primavera e poi annullata a causa del lockdown, coinvolgerà Palazzo Vecchio
(Sala d’Arme e Salone dei Cinquecento) e Teatro della Pergola: tutti gli eventi sono gratuiti con obbligo di prenotazione. L’iniziativa – grazie al coordinamento di Valentina Zucchi – si
aprirà sabato mattina a Palazzo Vecchio con lo spettacolo ‘Rodarissimo’ di Teatro dell’Orsa di Reggio Emilia. Tra le produzioni anche quella di Venti Lucenti, domenica alla Pergola,
dal titolo ‘Omini piccini’ dove il protagonista sarà un bambino. Anche l’Istituto degli Innocenti aderisce all’evento proponendo per il weekend attività per i più piccoli. “Non potevamo non fare un evento come questo – ha affermato l’assessora all’Educazione di Palazzo Vecchio Sara Funaro -. Visto il momento estremamente delicato abbiamo deciso di procedere con una edizione differente, in sicurezza e con l’obiettivo di dare ai bambini e alle famiglie della nostra città un momento di socializzazione e svago”. “La Pergola riapre ai bambini – ha aggiunto l’assessore alla Cultura e presidente della Fondazione Teatro della Toscana Tommaso Sacchi -. Lo ha fatto per la scuola, lo fa adesso con questo festival. E’ un segnale all’Italia e al mondo: stiamo attraversando una pandemia che è la crisi più grossa che stiamo vivendo dal dopoguerra ad oggi, noi ripartiamo dalle nuove generazioni. E il 5 ottobre annunceremo la riapertura dell’attività della Pergola in stagione”.

per programma e prenotazioni www.firenzebambini.it

I musei civici tornano alle aperture complete dal 1 ottobre

L’assessore Sacchi: “Un nuovo inizio a otto mesi dall’esplosione della pandemia”

Dal primo ottobre i musei civici tornano alle aperture complete. Dopo le chiusure totali e poi le prime parziali riaperture, adesso Palazzo Vecchio, museo Novecento, Cappella Brancacci e tutti gli altri sono pronti ad accogliere il pubblico come prima della pandemia.

“Un risultato importante – dichiara l’assessore alla cultura Tommaso Sacchi – per il quale non abbiamo mai smesso un giorno di lavorare: finalmente possiamo tornare nei nostri musei negli stessi giorni e orari previsti prima dell’emergenza Covid. A otto mesi dall’esplosione della pandemia siamo dunque a un nuovo inizio”.

Palazzo Vecchio torna così aperto tutti i giorni, compresa la Torre e la mostra sugli Arazzi. Tutti i giorni sarà visitabile anche il museo Novecento. Riaprono poi il Memoriale e il museo Bartali. Tutti gli altri musei osserveranno l’orario previsto prima di marzo.

Restano ovviamente in vigore le misure di sicurezza per il contenimento della pandemia (obbligo di mascherina, gel igienizzante e così via) e gli ingressi contingentati. Si consiglia perciò di prenotare (gratuiti compresi) collegandosi alla biglietteria ufficiale http://bigliettimusei.comune.fi.it/

Qui di seguito i nuovi orari nel dettaglio:

Palazzo Vecchio

MUSEO lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica 9-19, giovedì 9-14

ARAZZI martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica 10-18

TORRE lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica 9-17, giovedì 9-14

SCAVI sempre chiusi in ragione delle disposizione sanitarie vigenti

Forte di Belvedere

Aperto tutti i giorni, tranne il lunedì, con orario 15-20. Ingresso gratuito. Non occorre prenotazione

Memoriale

lunedì e sabato 10/13

venerdì (da novembre) 10/13

domenica 15/18

Museo Novecento

lunedì, martedì, mercoledì, venerdì, sabato, domenica 11-19; giovedì 11-14

Santa Maria Novella

dal 1 ottobre al 30 novembre:

lunedì, giovedì, venerdì, sabato 10-17

domenica 13-17

dal 1 dicembre

lunedì, martedì, mercoledì, giovedì, venerdì, sabato 10-17

domenica 13-17

Museo Bardini

Venerdì, sabato, domenica, lunedì 11-17

Cappella Brancacci

mercoledì, giovedì, venerdì 10-17

insieme a Fondazione Romano, lunedì e sabato 10-17, domenica 13-17

Museo Bartali

venerdì e sabato 10-13

domenica 10-16

 

Autumn at Museum
. La nuova stagione del Museo Novecento

È una grande stagione quella che parte oggi  al Museo Novecento di Firenze. Un  programma ricco di esposizioni temporanee che è anche una dichiarazione di intenti in attesa del ritorno di Henry Moore.

Nessuna battuta d’arresto rispetto al programma pre-Covid19 – afferma il direttore artistico, Sergio Risaliti –. Il Museo Novecento, fatta eccezione per la chiusura forzata durante il lockdown, non ha rallentato la sua attività e non è intenzionato a farlo, anzi intende, in questo periodo di grande insicurezza e preoccupazione, offrire al pubblico una programmazione di altissimo profilo per dimostrare che, nonostante l’emergenza sanitaria, è possibile continuare a vivere l’arte e la dimensione museale in sicurezza e godendo di progetti di grande respiro”.

‏“La cultura, uno dei settori più duramente colpiti dalla pandemia, sta lentamente cercando di tornare alla normalità – commenta Tommaso Sacchi, assessore alla cultura del Comune di Firenze –. Per questo non può che fare immenso piacere non solo quando un museo è aperto ma anche quando riesce, come il museo Novecento, a confermare le mostre pensate prima del Covid e oggi caparbiamente inaugurate. Questo ‘giovane’ museo cittadino, affacciato solo da pochi anni sulla scena culturale fiorentina, si è ormai guadagnato una tradizione e un carisma che lo collocano tra le grandi istituzioni di arte contemporanea del nostro Paese”.

‏La nuova stagione comincia il 25 settembre 2020 con l’apertura al pubblico di quattro mostre temporanee. “Humus” di Andrea Francolino (fino al 12 dicembre 2020), accompagnata da una performance che il giorno dell’inaugurazione (il 24 settembre alle 17.30) dal Palagio di parte Guelfa si muoverà verso  Piazza Signoria per raggiungere poi il Museo Novecento (attorno alle 18.30), “Incanto” di Rocco Gurrieri e Irene Montini (fino al 28 gennaio 2021), “Paradigma. Il tavolo dell’architetto. Online” (fino al 28 gennaio 2021) e “Made in Italy – OFF. Suspense” di Lori Lako (fino al 23 novembre 2020).

‏A ottobre sarà la volta della personale di “Duel. McArthur Binion” che vedrà l’artista afroamericano esporre i suoi lavori per la prima volta in un’istituzione culturale italiana. Nel weekend del 10 e 11 ottobre, inoltre, verrà organizzata tra il Museo Novecento e la Sala d’Arme di Palazzo Vecchio la prima edizione di un festival dedicato alle arti performative MATCH. Two Days on Performance / Public / Space come omaggio alla figura di Allan Kaprow – a cui il museo ha dedicato una grande personale negli ultimi mesi –, con incontri, tavole rotonde, performance e uno screening program di approfondimento e riflessione attorno all’attualità delle ricerche performative contemporanee.

Incanto_Montini_Gurrieri_Ph Leonardo Morfini

‏A novembre il grande ritorno di Henry Moore a Firenze: il primo piano del museo e l’ambiente Room al piano terra saranno interamente dedicati alla mostra di disegni, grafiche e sculture di Moore, a quasi cinquant’anni (era il 1972) dalla celebre esposizione che vide lo scultore inglese protagonista al Forte Belvedere. Il 25 novembre, in occasione della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne, l’artista Marinella Senatore realizzerà un’opera site-specific per il loggiato e la parete The Wall del Museo e sarà la protagonista di un talk sul suo lavoro e la relazione con le tematiche della giornata.
Ultimo appuntamento del 2020 sarà con Solo. Arturo Martini, retrospettiva dedicata ad uno dei grandi protagonisti dell’arte del Novecento a partire dalle opere della collezione permanente del Museo.

Il tavolo architetto_Online_Ph Leonardo Morfini

Lo ripeto ancora una volta – continua Risaliti – il primo interesse va ai cittadini, alla comunità locale, bambini, giovani e famiglie, unito poi al tema della coerenza e della sostenibilità. Il Museo Novecento è in questo senso un modello e un esempio virtuoso. Essere giunti dopo due anni a creare una collaborazione scientifica con la prestigiosa Fondazione Henry Moore per riportare a Firenze le opere del maestro cinquant’anni dopo la mostra epocale al Forte di Belvedere è motivo di vanto e di immensa soddisfazione. La mostra organizzata per Novembre vuole essere un dono alla città che ha sofferto una crisi drammatica e che sta uscendo a fatica ma con coraggio e orgoglio da questa situazione difficile”.

‏Le quattro mostre che aprono a settembre sono, come di consueto, collocate in quattro luoghi diversi del Museo. “Humus” di Andrea Francolino, curata da Luca Puri e Sergio Risaliti, si fa spazio al primo piano, sotto il loggiato, e vede installate 28 bandiere, una per ciascuno stato dell’Unione Europea più quella dell’Unione in una sorta di grande bandiera “globale” che possa essere adottata dai singoli Paesi all’insegna della tutela per l’ambiente. Su ciascuna bandiera saranno visibili le coordinate gps riferite alle sedi dei singoli parlamenti, un modo discreto e univoco per rivelare, attraverso la posizione geografica, il proprio posto nel mondo facendo riferimento a quei luoghi dove gli uomini con le proprie decisioni determinano o meno gli equilibri del nostro pianeta. La disposizione di ciascun vessillo richiama quella dei rappresentanti dei singoli Paesi quando, seduti assieme, possono incidere con le loro scelte sulle sorti del pianeta. Gli inni delle 27 nazioni e quello dell’Unione europea riecheggeranno nel loggiato a connotare anche sonoramente l’installazione, per non cancellare definitivamente la storia identitaria dei popoli, il senso di appartenenza a una comunità. La mostra di Francolino sarà accompagnata il giorno dell’inaugurazione, il 24 settembre, da una performance che coinvolgerà 28 Gonfalonieri delle Arti e delle Magistrature Fiorentine, grazie ad una collaborazione tra il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e del Calcio Storico Fiorentino e il Museo Novecento. La performance partirà alle 17.30 dal Palagio di Parte Guelfa per muoversi verso Piazza Signoria e raggiungere il Museo Novecento alle 18.30.

Andrea Francolino_Humus_Ph Leonardo Morfini

‏“La collaborazione tra il Corteo Storico della Repubblica Fiorentina e il Museo Novecento è la prima iniziativa che mette in stretto contatto due attività apparentemente distanti – afferma il Direttore del Corteo Filippo Giovannelli – la Tradizione e la Rievocazione Storica possono dare un valore aggiunto al già importante ruolo delle performance di Arte Contemporanea. I momenti culturali di differenti forme accomunati in un medesimo contesto, danno nuova linfa e rappresentatività all’evento stesso. Sono molto contento di questa nuova possibilità che che ci è donata perché amplia, all’interno del mondo culturale fiorentino, iniziative sperimentali e aperte al futuro”.

‏È la prima volta che espongono i loro lavori in un museo i due giovani fotografi, illustratori e videomaker Irene Montini e Rocco Gurrieri, che grazie alla mostra “Incanto” curata da Sergio Risaliti e Luca Puri accompagnano il visitatore in un viaggio attraverso un universo onirico, sovrannaturale e tenebroso. Incanto nasce dalle costole di un film inedito prodotto dal Museo, il secondo dopo quello realizzato da Rä di Martino un anno fa a riprova dell’impegno del Museo nel sostegno ai giovani artisti. I due artisti hanno tratto dalle ambientazioni dell’opera filmica una serie di fotografie in grande formato esposte negli spazi al primo e secondo piano del complesso delle ex Leopoldine. Una fiaba nera in cui il set principale diventa un luogo d’ombra e di passaggio fra mondi fantastici e diabolici, esperimento cinematografico e visivo articolato tra fotografie, film e una stanza dedicata all’esposizione di una scultura a forma di “pianta”, tanto miracolosa quanto malefica, perno centrale della narrativa di questa vicenda misteriosa.

‏Torna anche Paradigma. Il tavolo dell’architetto a cura di Laura Andreini, ciclo espositivo che con cadenza quadrimestrale ha visto avvicendarsi negli ambienti al piano terra del Museo Novecento i lavori di tanti grandi progettisti della scena internazionale. Durante il lockdown Paradigma si è trasferito sulle piattaforme digitali del museo e della rivista specializzata Area, coinvolgendo numerosi studi professionali, ai quali l’Architetto Laura Andreini ha chiesto di realizzare un video sul tema: “Cosa è il tavolo dell’architetto?”. I video, trasmessi con cadenza regolare durante il lockdown sui canali ufficiali del Museo, fanno parte oggi della mostra insieme e riescono a svelare la dimensione sempre peculiare dell’attività dell’architetto.

L’ultimo progetto in apertura il 25 settembre è “Suspense”, lavoro di Lori Lako, curato dal Direttore del Museo in prima persona, fa parte del progetto periodico Made In Italy – OFF. Inaugurato il 2 giugno in occasione della riapertura del museo dopo il lockdown, Made in Italy è un progetto di arte pubblica che dal museo entra e invade la città in un gioco di rimandi, di andate e ritorni: dal museo allo spazio urbano e viceversa. Oggi, per la prima volta, il progetto allarga i confini dell’arte italiana e ospita il lavoro dell’artista Lori Lako – nata a Pogradec, in Albania, nel 1991 – ma attiva da tanti anni nel contesto artistico e culturale italiano. In questo senso Made in Italy allude sia all’esternalizzazione dell’opera proiettata fuori dalla cornice museale, sia alla natura inclusiva di una comunità artistica che non separa ma accoglie con cura chi arriva da fuori per ascoltare i suoi racconti e le sue avventure. Una parete di grandi dimensioni (12×3.50 metri) dipinta con i colori della bandiera italiana ospita l’opera di questa giovanissima artista albanese (recentemente coinvolta in una residenza d’artista alla Manifattura Tabacchi di Firenze) che porta al Museo Novecento il suo lavoro site specific, una riflessione sull’ambiente e sullo sfruttamento delle risorse che parte dal suo paese d’origine per arrivare all’Europa e al pianeta intero.

Kevin Francis Gray, al Museo Bardini

?Firenze, presentata al Museo Stefano Bardini la mostra su Kevin Francis Gray, curata da Antonella Nesi e dedicata all’artista di origini irlandesi. La mostra è promossa dal Comune di Firenze, è organizzata da Mus.e in collaborazione con Eduardo Secci Contemporary, grazie al generoso supporto di Moaconcept, l’esposizione proseguirà sino al 21 dicembre.

La presenza delle opere di Kevin Francis Gray a Firenze testimonia e conferma il ruolo di primissimo piano che la città riveste nell’ambito della promozione dell’arte contemporanea. Il profondo legame che sussiste tra Kevin Francis Gray e il territorio toscano è testimoniato dai lunghi anni di collaborazione tra l’artista e gli studi di lavorazione dei marmi di Pietrasanta. Ma è per la prima volta che, grazie a questa mostra, l’artista espone le proprie opere sul territorio fiorentino, alla ricerca di un dialogo diretto con i grandi maestri del passato.

Nelle sale del Museo troviamo oltre venti lavori realizzati con diversi tipi di marmo: statuario, di Carrara, bardiglio, marquina oltre ad un’opera in bronzo. La devozione dell’artista nei confronti dell’arte del passato è testimoniata non solo dall’uso dei materiali, ma anche da quell’amore nei confronti dell’effimero, delle pose classiche e dei soggetti come magicamente avvolti da un velo atemporale.

Allo stesso tempo le statue rivelano però la loro natura più contemporanea: l’uso del non finito, la distorsione dei tratti somatici o la loro velatura ci mettono in contatto con la parte più umana e allo stesso tempo misteriosa del lavoro di Gray. E’ proprio grazie a questa compresenza di passato e presente che le opere creano qui un legame con la classicità mantenendo quel contatto necessario col mondo contemporaneo e dimostrando così come una riconciliazione tra questi due mondi apparentemente opposti, sia non solo possibile, ma sempre più auspicabile.

“Le opere di Kevin Francis Gray richiamano la scultura più classica, fatta di perfezione tecnica e tensione – ha detto Antonella Nesi, curatrice della mostra – verso una bellezza estetica impeccabile. Per questo motivo le sue sculture possono dialogare con i marmi ellenistici, con le essenziali forme scultoree medievali, con la perfetta forma rinascimentale della collezione plastica del Museo Stefano Bardini”.

“Con la mostra di Gray al Museo Bardini – ha dichiarato il Presidente di Mus.e Matteo Spanò – prosegue il progetto di promozione dell’arte contemporanea a Firenze nonostante le mille difficoltà del momento. Siamo onorati di aggiungere un altro capitolo a questa bellissima avventura”.

“Avremmo dovuto inaugurare questa mostra a marzo – ha sottolineato l’Assessore alla cultura Tommaso Sacchi – ma la pandemia ce lo ha impedito sbarrando le porte dei musei. Ora che il Bardini, insieme agli altri, ha riaperto siamo felici di accogliere di nuovo i visitatori e mostrare loro le opere di uno scultore del nostro tempo che si ispira ai grandi classici fiorentini e italiani, seguendo il fil rouge del percorso intrapreso negli ultimi anni dalla nostra città nella sua costante apertura e incessante dialogo nei confronti del contemporaneo”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato la curatrice della mostra Antonella Nesi:

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INFO: http://musefirenze.it/mostre/kevin-francis-gray/

Korea Film Fest, XVIII edizione a “La Compagnia”

?Firenze, presentato il 18/mo Florence Korea Film Fest, che si terrà dal 23 al 30 settembre al cinema La Compagnia e on line su Più Compagnia.

Thriller, documentari, film storici e commedie racconteranno le sfumature della società sudcoreana al 18/mo Florence Korea Film Fest. Il thriller politico “Black Money” inaugurerà il Festival, in prima italiana mercoledì 23 settembre. Star di questa edizione l’attore Cho Jin-woong, omaggiato da una selezione di 5 titoli

Al Korea Film Fest, sono in programma 60 titoli tra corti e lungometraggi. Tra le novità le sezioni K-History, con film sulla storia coreana e K-Documentary, con documentari sui cambiamenti climatici e sullo stile di vita in Corea del Nord.

Il primo omaggio in Italia alla star del cinema coreano Cho Jin-woong; un focus di quattro film sulla storia coreana nella sezione K-History, con la prima italiana di The Battle: Roar to Victory, l’imponente film in costume su una delle più grandi vittorie della lotta per l’indipendenza coreana sotto il dominio dell’Impero giapponese. E poi il thriller politico finanziario in Black Money e i documentari che esplorano i cambiamenti climatici e lo stile di vita in Corea del Nord nella sezione K-Documentary fino alla commedia con il remake de “I perfetti sconosciuti” ambientato a Seul (Intimate Strangers).

Sono alcuni dei 60 film e delle novità in programma al 18/mo Florence Korea Film Fest, il festival dedicato al meglio della cinematografia sudcoreana contemporanea, che si terrà dal 23 al 30 settembre dal vivo al cinema La Compagnia di Firenze (via Cavour, 50/r) e on line sulla piattaforma Più Compagnia e la collaborazione con MyMovies. La manifestazione, ideata e diretta da Riccardo Gelli dell’associazione Taegukgi – Toscana Korea Association, è organizzata in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, Regione Toscana, Comune di Firenze, Confesercenti Firenze; KOFIC – Korean Film Council con i main sponsor Asiana Airlines e Conad.

“Il festival sarà tra i primi in Toscana – ha spiegato Riccardo Gelli, direttore e fondatore del festival e console onorario della Corea del Sud in Toscana – a svolgersi quasi totalmente dal vivo e in parte sul web. Purtroppo, i registi e gli attori non sono potuti venire ma ognuno ha inviato un contributo video per il pubblico: una grande dimostrazione di vicinanza e un segnale molto importante per la ripartenza del cinema, in questo momento di emergenza sanitaria, come un lungo “ponte cinematografico tra Italia e Corea del Sud”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il direttore Riccardo Gelli, la curatrice della retrospettiva si chiama Caterina Liverani e l?assessore alla cultura del Comune di Firenze, Tommaso Sacchi:

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INFO: https://www.koreafilmfest.com/

‘Bellezza oltre il limite’, al Forte dal 16 settembre al 31 ottobre

?Firenze, presentata al Forte di Belvedere la mostra fotografica di Massimo Sestini ‘Bellezza oltre il Limite’, a cura di Sergio Risaliti. Venti immagini giganti per promuovere la Toscana nel mondo, in anteprima a Firenze.

Le foto di ‘Bellezza oltre il limite’, presentano una Toscana ritratta da una prospettiva inedita: gli scatti sono stati infatti realizzati a 2000 piedi di altezza, ma con obiettivi che hanno consentito di avvicinarsi così tanto alla scena fotografata, da inquadrarla in modo assolutamente originale e nuovo. Il risultato travalica la fotografia e si trasforma in opera d’arte.

La mostra di Massimo Sestini rappresenta l’interpretazione artistica del concept “Toscana, Rinascimento senza fine” studiato da Toscana Promozione Turistica, in collaborazione con Fondazione Sistema Toscana, per la campagna internazionale di promozione della regione.

Le immagini del percorso fotografico restituiscono con forza questo messaggio, affondano infatti le radici nel patrimonio artistico, culturale e paesaggistico della Toscana, culla del Rinascimento, proponendo la meraviglia dei luoghi con una visione originale ed inedita, restituendo all’osservatore l’immenso giacimento di storia di cui disponiamo.

Ed è proprio questo il claim della campagna di promozione: a distanza di 500 anni, la terra madre del Rinascimento, continua a nutrire gli animi e rinvigorire i sensi, attraverso tutte le sue ricchezze e i suoi colori.

La campagna “Toscana. Rinascimento senza fine” è il risultato di una serie di azioni di promozione, complementari e progressive, attuate in questi mesi per creare nuovi prodotti e nuove iniziative turistiche proprio per intercettare il turismo nazionale e i primi flussi dai paesi limitrofi.

I punti di forza di questa strategia turistica risiedono proprio in questa rete, che si sviluppa anche su una piattaforma artistica e creativa presentando l’espressione più autentica dei territori.

La mostra ‘Bellezza oltre il limite’ è promossa dalla Regione Toscana e dal Comune di Firenze. Il progetto è stato realizzato da Fondazione Sistema Toscana, Toscana Promozione Turistica e Mus.e

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’assessore comunale alla cultura Tommaso Sacchi e lo stesso Massimo Sestini:

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