Forteto, Mugnai: “Nuovo rinvio, il Pd non penserà di far slittare ancora?”

Il Vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera Stefano Mugnai segue la vicenda fin dalla commissione regionale d’inchiesta in Toscana del 2012: “Trent’anni di abusi e orrori su minori affidati alla comunità totem di Pd e sinistra”.

“Nuovo slittamento a data da definire per l’insediamento della Commissione parlamentare d’inchiesta sul Forteto che era stato calendarizzato per domani, martedì 22 ottobre, alle ore 18. Il Pd non penserà mica di andare avanti tre anni e mezzo con i rinvii?”. Se lo domanda provocatoriamente il Vicecapogruppo di Forza Italia alla Camera onorevole Stefano Mugnai che – prima di essere autore di una delle proposte di legge che hanno portato all’istituzione di una Commissione d’inchiesta sui fatti della comunità di Vicchio del Mugello, alle porte di Firenze – nel 2012 come Consigliere regionale azzurro in Toscana ebbe a presiedere la prima commissione regionale di inchiesta sul Forteto.

I lavori sarebbero dovuti iniziare domani, ma in ballo sembrerebbe esserci la presidenza della commissione fra Pd e M5s: pare che alla commissione sul Forteto il nome forte sia quello di Paolo Siani, deputato del Pd che in quel caso lascerebbe la presidenza dell’altra questione spinosa, quella sulle banche, agli alleati di governo. La commissione parlamentare d’inchiesta è stata deliberata lo scorso febbraio e dovrebbe completare i suoi lavori entro dodici mesi salla sua costituzione, ma al momento non c’è una nuova data di convocazione.

La battaglia di Mugnai prosegue a Montecitorio: “Questa maggioranza di governo sembra non voler fare piena luce su cosa sia stato Il Forteto e sulle responsabilità che emergeranno in ordine ai 40 anni di cortocircuito istituzionale che resero possibili quegli orrori”, incalza Mugnai. “Il nuovo rinvio dell’insediamento delle Commissioni bicamerali, quindi anche quella d’inchiesta sul Forteto, parrebbe andare in questa direzione”, conclude.

Forteto: Carfagna incontra vittime a Vicchio

Mara Carfagna (Fi), vicepresidente della Camera, alle 11.30 dell 7 farà visita alla cooperativa Il Forteto a Vicchio (Firenze) per incontrare le vittime della comunità per minori disagiati finita al centro di processi per maltrattamenti e violenze.

Accompagneranno la vice presidente della Camera il vice capogruppo di Fi alla Camera e coordinatore toscano del partito Stefano Mugnai e Jacopo Marzetti, commissario governativo de Il Forteto, altri parlamentari azzurri e rappresentanti delle associazioni delle vittime de Il Forteto.

Carfagna terrà poi, alle 12.30, una conferenza stampa sempre presso la cooperativa. Intanto, Mugnai, afferma che la prima seduta del 4 settembre della commissione parlamentare d’inchiesta sui fatti del Forteto lavorerà per far ancora più luce sul sistema Forteto. “È un atto dovuto alle vittime, che nell’attività di inchiesta parlamentare troveranno nuovo riconoscimento – osserva Mugnai – ma anche a tutti i bambini a cui possiamo, con il nostro lavoro, evitare il rischio che una simile aberrazione si possa mai ripetere. Ed è un peccato che la legge istitutiva della Commissione bicamerale non abbia recepito la mia proposta per far sì che il suo mandato fosse esteso a tutto il sistema degli affidi in Italia: questo – afferma Mugnai in conclusione – avrebbe permesso di avere già dal 4 settembre uno strumento parlamentare per indagare anche sulla tragica vicenda di Bibbiano”.

Maltempo: Arezzo, oggi i funerali della vittima del nubifragio di sabato

Il sindaco di Arezzo, Alessandro Ghinelli, ha firmato ieri l’ordinanza con cui veniva proclamato il lutto cittadino per oggi in occasione dei funerali di Carlo Pergentino Tanganelli, il 72enne vittima del nubifragio che sabato scorso ha colpito Arezzo: la cerimonia si terrà alle 15 in Duomo.

“L’intera città di Arezzo è rimasta profondamente colpita da questo drammatico evento – si legge in una nota per la stampa – e, interpretando il comune sentire della cittadinanza, il sindaco ha proclamato il lutto cittadino in segno di cordoglio e di partecipazione al dolore della famiglia. Ai concittadini, alle istituzioni pubbliche, a tutte le organizzazioni pubbliche e private, rivolgiamo l’invito a manifestare la propria vicinanza nelle forme più opportune, in rispetto della vittima”.

La conclusione dell’esame cadaverico, effettuato sulla vittima dall’equipe di medicina legale di Siena, ha confermato che il pensionato di 72 anni, morto sabato scorso durante il nubifragio che ha colpito la zona dell’ Aretino, sarebbe caduto travolto dalla furia delle acque sbattendo violentemente la testa a terra, precipitando poi nel canale di sfogo.

L’accertamento sul corpo del pensionato e dirigente sportivo è il primo passo fatto dal pm Laura Taddei, aperto in Procura per far luce su quanto accaduto con esattezza; il magistrato dispone già di un’accurata relazione sui fatti di sabato, il punto principale è chiarire se alla base ci sia stato solo un fenomeno naturale di straordinaria violenza o se abbiano contribuito ad aggravarlo responsabilità pubbliche o private.

Il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, è intervenuto sulla questione, rispondendo alla Camera per il question time a una interrogazione di Forza Italia sugli intendimenti del Ministero, in ordine alla dichiarazione dello stato di emergenza di rilievo nazionale per i danni da maltempo nell’area aretina: “C’è la disponibilità ad essere a fianco della Regione Toscana e della zona aretina con tutto ciò che necessita per l’aspetto emergenziale, per l’affiancamento amministrativo che serve per aiutare quelle popolazioni, non appena i carteggi arrivano”.

Spiega Costa, rispondendo ai deputati Felice Maurizio D’Ettore e Stefano Mugnai: “La Regione Toscana ci ha informato che sta lavorando per la definizione dello stato di emergenza regionale, che è di competenza tutta regionale; io ho preso informazioni. Ci ha anche riferito che sta attivando la procedura per lo stato di emergenza, di calamità naturale nazionale. Ho preso informazioni: però finché i carteggi non arrivano e si completa l’iter amministrativo, non c’è solvibilità”.

Prosegue il ministro: “Secondo i dati della Regione Toscana nella provincia di Arezzo stiamo parlando di 20mila soggetti” colpiti, e dunque “il danno è oggettivamente grosso”.

Forteto: Fiesoli con due minori, Fi scrive a Bonafede

Juri Gorlandi, coordinatore toscano dei giovani di Forza Italia, ha scattato e condiviso sui social foto che ritrae Rodolfo Fiesoli, il guru del Forteto condannato per violenze e abusi sui minori nella comunità che fondò in Mugello, che sorride a due bimbi che lo ascoltano in un bar di Aulla (Massa Carrara).

Juri Gorlandi ha postato la foto su facebook, con il voto dei minori oscurato, commentando: “Ad Aulla devo vedere anche questo, l’orco del Forteto, incredibilmente a piede libero che disturba due ragazzini seduti al bar”.

Sul caso è intervenuto il deputato azzurro e coordinatore del partito toscano Stefano Mugnai, che ha guidato la prima commissione d’inchiesta del Consiglio della Toscana sul Forteto, presentando un’interrogazione parlamentare indirizzata al ministro della Giustizia Alfonso Bonafede.

Non è la prima volta che l’ex ‘profeta’ del Forteto viene avvistato ad Aulla, dove vive ospite di una struttura in attesa che la Cassazione si pronunci su un ricorso presentato dal suo avvocato, Lorenzo Zilletti, dopo una sentenza di condanna a 14 anni e 10 mesi della corte d’appello.

Forteto: c’è decreto Regione che estingue fondazione

“Forteto, arriva il decreto regionale che fa scendere il sipario sulla fondazione. Il parere con cui la conferenza dei servizi aveva espresso, esattamente due mesi fa, il suo assenso all’avvio della procedura di estinzione d’ufficio si è tradotto nel decreto dirigenziale della Regione Toscana, il numero 7904, adottato il 21 maggio scorso”. Ne danno notizia il coordinatore toscano di Fi e vicecapogruppo alla Camera Stefano Mugnai e il capogruppo azzurro in Consiglio regionale Maurizio Marchetti.

“In questo modo, mentre si attende l’insediamento della commissione parlamentare bicamerale d’inchiesta, va avanti lo smantellamento di quel castello di orrori che è stato per decenni Il Forteto – sottolineano in una nota Mugnai e Marchetti -, con la chiusura di una delle sue tre ”teste”: quella della fondazione attraverso cui si veicolavano i precetti della comunità-setta”.

Per gli esponenti Fi, “il commissario governativo della società agricola Il Forteto Jacopo Marzetti dimostra di operare con efficacia, già che sua era l”istanza di scioglimento della fondazione che adesso è definitivamente estinta”.

“Dopo circa 20 anni dall’inizio della sua attività, apprendiamo con soddisfazione, meglio tardi che mai, che la Regione Toscana ha decretato l’estinzione della fondazione il Forteto onlus, recependo dopo tre anni quanto statuito nel giugno del 2016 dalla commissione regionale d’inchiesta. Auspichiamo che le istituzioni preposte intervengano, seppure con colpevole ed ingiustificato ritardo, per verificare i bilanci della fondazione, oltre ad intraprendere le opportune azioni per destinarne il patrimonio alle vittime del Forteto”. Lo afferma l’associazione Vittime del Forteto.

“In tal senso – aggiunge l’associazione in una nota – non possiamo non ricordare come il tribunale di Firenze nel recente processo contro i sodali della setta abbia purtroppo respinto la richiesta di chiamata della Fondazione il Forteto onlus come responsabile civile”. “Attendiamo inoltre, forse sarebbe giunta l’ora, che venga sciolta l’associazione il Forteto – conclude – e che il Consiglio regionale della Toscana dia piena attuazione alla risoluzione del 27 luglio 2016 approvata all’unanimità dove, tra l’altro, ci si impegnava ad intraprendere azioni per il risarcimento delle vittime che ancora aspettano fiduciose”.

Tajani: “Lavoriamo al servizio dei cittadini per vincere a Firenze e chiudere il cerchio”

Il presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani ha partecipato questa mattina ad un’iniziativa elettorale di Forza Italia in vista delle elezioni Europee ed amministrative, a Firenze, del 26 maggio prossimo. All’incontro erano presenti il deputato di Forza Italia Stefano Mugnai, il vicepresidente del Consiglio Regionale della Toscana e  coordinatore di Forza Italia Firenze Marco Stella e il candidato sindaco per la destra, Ubaldo Bocci.

Tajani si è soffermato sui punti della campagna elettorale di Forza Italia a livello sia nazionale che locale. “Noi vogliamo cambiare il modo di governare questa città che per tanti anni è stata governata dalla sinistra – ha affermato il Presidente del Parlamento Europeo -; stiamo lavorando anche per conquistare la Regione Toscana. Vogliamo lavorare al servizio dei cittadini e vincere anche a Firenze per chiudere il cerchio, oltre ai Comuni toscani già conquistati dalla destra, come Arezzo, Grosseto, Pisa, Siena e Pistoia.”

“Stiamo lavorando come Forza Italia per dare un governo di centrodestra nell’interesse dei cittadini italiani – ha spiegato Tajani -. Oggi il governo è fermo con ripercussioni negative sull’economia: guardiamo cosa è successo con lo spread, abbiamo bruciato miliardi e miliardi di euro che potevano essere utilizzati per fare politica sociale o per aiutare imprese che assumono giovani; ora si tratta di dare un altro segnale, un cartellino rosso al Governo, per avere una coalizione di centrodestra che può risolvere i problemi del paese”.

Tajani ha ribadito che “il centrodestra è una coalizione non litigiosa, una coalizione che ha una visione comune delle soluzioni da dare per combattere la disoccupazione, per aiutare le Pmi, gli artigiani, gli agricoltori e i liberi professionisti, che sono quelli che possono creare lavoro, perché il problema principale del nostro paese oggi è il lavoro e noi ci battiamo per dare risposte ai cittadini e speranze ai giovani.”

“Ci candidiamo con candidati che possono andare a fare i deputati europei. Io sono capolista nell’Italia centrale, Berlusconi capolista in tutto il resto d’Italia: noi ci candidiamo per andare a fare i deputati europei, non per fare propaganda e poi dire ‘Va bene, votatemi, però ci va un altro’. Votate noi, e sapete che noi ci andiamo, e abbiamo dimostrato di saper contare in Europa”, ha aggiunto il Presidente del Parlamento Europeo.

“Abbiamo parlato di una colazione diversa da quella che in passato ha guidato l’Europa – ha aggiunto ancora Tajani -: è la coalizione che sono riuscito a cambiare quando sono stato eletto presidente del Parlamento europeo, formata da Popolari, Liberali, Conservatori di centrodestra, e che ci ha permesso di sconfiggere il candidato socialista che era il candidato di Renzi. Abbiamo fatto in anticipo noi di Forza Italia quello che altre forze oggi chiedono di fare in Europa.”

“Saranno i fatti a far cadere il governo”, perché così accade “quando non c’è accordo su nulla”. ha affermato Tajani. “Non hanno accordo sull’autonomia – ha spiegato – stanno facendo pagare un prezzo altissimo alla capitale d’Italia, al Veneto, all’Emilia Romagna, e la Lombardia per ripicche reciproche, non si trovano d’accordo sulle province, non si trovano d’accordo sulla Tav, non si trovano d’accordo sulle soluzioni economiche, e un governo così tiene l’Italia immobile. Già la crescita è pari a zero, chi paga il prezzo delle liti fra partiti?”.

Secondo Tajani “I governi devono essere omogenei, devono avere degli obiettivi: i contratti che hanno firmato sono pezzi di carta che lasciano il tempo che trovano, perché non servono a risolvere i problemi degli italiani. Ecco perché noi lavoriamo per creare un’alternativa di governo con persone serie, affidabili, responsabili, che conoscono i problemi”

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