Vaccini, Toscana: ancora problemi a portale

Oltre 21mila dosi di vaccini Pfizer sono state prenotate sul portale regionale dai 65-69enni toscani. Numerose, però, da questa mattina le segnalazioni di utenti che non riesco a prenotare, trovano il sito bloccato o il tutto esaurito. Sulla vicenda è intervenuto il presidente della Toscana, Eugenio Giani.

“In molti mi state scrivendo che avete prenotato il vaccino, altri che non ci sono ancora riusciti – ha scritto su Telegram -. Vi invito a riprovare senza intasare il portale, ci sono ancora dosi di vaccini disponibili”. Stamattina alle 9 le 9.600 dosi J&J sono andate esaurite in poco più di 20 minuti, poi la Regione ha messo a disposizione della stessa fascia di età oltre 90mila dosi Pfizer.

Il presidente della Toscana Eugenio Giani ha poi sottolineato, via Telegram, che “37.552 toscani tra i 65 e 69 anni hanno già prenotato il proprio appuntamento. Altri 63mila potranno farlo a breve”. Provando ad accedere al portale regionale per i vaccini si trova infatti una grande scritta: “Abbiamo appena raggiunto le 37.552 dosi prenotate da stamattina alle ore 9.00. Stiamo aggiornando l’offerta su tutti i punti vaccinali della Toscana. Il portale tornerà presto online. Ci scusiamo per il disagio”.

In Toscana “ancora una volta il click day vaccinale fallisce. Moltissimi utenti non sono infatti riusciti neanche a terminare la procedura formale, che il sistema on line si è bloccato come accaduto nei mesi scorsi e come avevamo già denunciato”. A dirlo Stefano Mugnai, vicepresidente del gruppo Forza Italia alla Camera, riguardo alla prenotazione del vaccino per i 65-69enni in Toscana. “Tutte le volte è uguale – aggiunge in una nota -, in tutte le occasioni in modo imbarazzante si presentano i medesimi problemi. E le spiegazioni sono pure peggio: ci vuole spiegare il presidente Eugenio Giani come si fa a provare a prenotarsi senza intasare il portale? O si prova o non si prova. Oppure magari pretenderebbe che gli aventi diritto si mettessero d’accordo fra di loro su quando provare a prenotarsi?” Per Mugnai, “siamo oltre il ridicolo, oltre la decenza. E lo siamo su una questione importante e delicata come la campagna vaccinale”.

Nucleare: Pienza e Val d’Orcia chiedono intervento Unesco

Pienza e la Val d’Orcia, dichiarate bene dell’Umanità, chiedono l’intervento dell’Unesco contro l’ipotesi di creare nel territorio un sito per le scorie nucleari. Lo fa sapere dal suo profilo Facebook il sindaco di Pienza (Siena) Manolo Garosi.

“Sono partite tra ieri ed oggi le pec a firma congiunta mia e del sindaco di Castiglione d’Orcia Claudio Galletti come siti Unesco Pienza e Valdorcia – annuncia Garosi – per chiedere l’intervento dell’Unesco in sede di osservazioni contro la costruzione del deposito nazionale dei rifiuti radioattivi tra Pienza e Trequanda, indirizzate ad Associazione italiana siti Unesco, delegazione italiana Unesco a Parigi e sede centrale Unesco di Parigi”. “Oggi si riunisce il gruppo di lavoro a Montepulciano tra Comune di Trequanda e Pienza, Unione dei Comuni Valdichiana e i tecnici comunali e dell’Unione”, aggiunge il primo cittadino. Al riguardo, in Consiglio regionale della Toscana, nella seduta del 12 gennaio, sono previste due mozioni sul tema, una a firma dei consiglieri Pd e una a firma del consigliere Stefano Scaramelli di Italia Viva. Garosi auspica che “a livello locale si riesca a presentare una sola mozione unita da votare all’unanimità contro questo intervento dannoso per le nostre terre”.
La Provincia di Grosseto non esclude di ricorrere a una class action contro l’individuazione nel territorio maremmano da parte della Sogin di un deposito di scorie radioattive.
“Proprio in queste ore la Provincia formalizzerà l’invito ai Comuni interessati ad un incontro in tal senso – ha detto il presidente della Provincia e sindaco di Grosseto Antonfrancesco Vivarelli Colonna -, in modo da condividere gli approfondimenti del caso e procedere con un fronte comune all’interno del procedimento avviato con l’inchiesta pubblica ed, ove necessario, anche con una class action nelle sedi processuali competenti”.
“La Provincia, così come i singoli Comuni, – aggiunge Vivarelli Colonna – sta seguendo la vicenda con attenzione ed è intenzionata a tutelare la vocazione agricola e turistica del territorio e l’investimento che ogni Ente sta facendo in questo senso, assieme ai privati, al settore economico, alle associazioni e ai cittadini”. Non si fermano intanto in Toscana le polemiche contro l’individuazione dei possibili siti per le scorie.
I parlamentari toscani di Forza Italia, Stefano Mugnai, Maurizio D’Ettore ed Elisabetta Ripani, si dicono “indiginati e interdetti” per “una scelta, quella del governo nazionale, priva di senso e del tutto irragionevole che pare anche presentare profili di illegittimità. Noi daremo battaglia in tutte le sedi istituzionali, e se necess
ario di fronte all’autorità giudiziaria competente, per dire il nostro no ad un sito di stoccaggio di rifiuti radioattivi a Pienza, Trequanda e Campagnatico, realtà ad alto pregio ambientale, paesaggistico e rurale”. Un fermo no all’ipotesi che le scorie possano essere stoccate nel territorio toscano arriva anche dalla Cna e dalla Confcommercio di Siena e dalla Cia e Confartigianato di Grosseto.

Dimissioni a raffica a Forza Italia dopo Stella capolista

Firenze, polemiche e scricchiolii in Forza Italia in Toscana dopo le dimissioni da coordinatore regionale del partito dell’onorevole Stefano Mugnai, avvenute dopo aver compilato le liste elettorali per la Regione.

Stamani infatti, anche Claudio De Santi, coordinatore dei dipartimenti di Forza Italia Firenze e membro della giunta esecutiva del coordinamento cittadino, ha annunciato le proprie dimissioni da questi incarichi spiegando di farlo in “solidarietà con Stefano Mugnai” le cui dimissioni, conferma lo stesso De Santi, ci sono state per “la scelta fatta dal livello nazionale in ordine ad una capolistura” nella circoscrizione di Firenze per le Regionali “che poi sarebbe quella di Marco Stella”, che per Fi è vicepresidente uscente in Consiglio regionale.

La scelta di Mugnai, spiega De Santi, è “avvenuta a sorpresa dopo che a lungo era stata data per scontata la posizione uno della lista dei candidati fiorentini da parte di Jacopo Cellai, coordinatore cittadino e capogruppo in Palazzo Vecchio, a cui va tutto il mio sostegno e la mia stima”.

De Santi sottolinea inoltre: “le voci che si sono rincorse sulla stampa sulle ipotesi di un passaggio” di Marco Stella “dapprima ad Italia Viva, poi addirittura a fianco di Eugenio Giani e infine con la Lega, tutte mai da lui smentite personalmente”. “La mia etica politica e personale – conclude de Santi – fa fatica a comprendere certi slalom”.

Ma non è tutto, ci sono state infatti altre dimissioni in Forza Italia in Toscana, in particolare a Firenze, lasciano infatti i loro incarichi nel partito Jacopo Cellai, che si dimette da coordinatore di Forza Italia a Firenze, ed il vicecoordinatore, il giornalista Mario Tenerani.

Cellai, che da settimane era indicato come probabile capolista di Forza Italia a Firenze, è stato invece posizionato in terza posizione, secondo nome maschile. “Nell’ultima riunione di coordinamento abbiamo discusso e votato una proposta di lista per le elezioni regionali – spiega Cellai – che aveva riscontrato una larghissima maggioranza a favore con due soli voti contrari – Tale proposta indicava il sottoscritto come capolista”.

Alla fine, però, “il capolista designato è stato sul calciomercato della politica fino a 48 ore fa. Non si può chiedere impegno, lealtà, sacrificio e parlare di democrazia interna quando si calpestano tutti questi valori”.

Ha deciso di fare un passo indietro anche il vicecoordinatore di Forza Italia a Firenze Mario Tenerani dicendo che “quanto è accaduto negli ultimi giorni, per ciò che mi riguarda, non è tollerabile, ancorché incomprensibile”

Amministrative: Giani, Regioni in scadenza votino insieme. La posizione delle forze politiche toscane

“Come avvenuto finora nelle Regioni a statuto ordinario, che sono andate a scadenza naturale, è trasparente nei confronti dei cittadini votare in tutte le Regioni, che sono in scadenza quest’anno, lo stesso giorno”. A dirlo è il presidente del Consiglio regionale e candidato governatore della Toscana per il centrosinistra, Eugenio Giani, in merito allo svolgimento delle prossime elezioni Regionali per gli enti dove si conclude quest’anno la legislatura.

“Spostare le elezioni in autunno è inevitabile, per ragioni di salute pubblica e per assicurare la partecipazione dei cittadini al voto, ma mi auguro che quest’emergenza, che ci costringe a scelte gravi come il rinvio di elezioni democratiche, abbia fatto cambiare idea a tutte le forze politiche, dalla destra fino al Pd, sul definanziamento e la lenta privatizzazione del sistema sanitario avvenuta negli anni passati”. A dirlo è Tommaso Fattori consigliere regionale e candidato governatore per ‘Toscana a sinistra’.
“Bene dunque rimandare le elezioni – ha aggiunto Fattori – ma facciamo in modo che questa campagna elettorale abbia al centro i temi del rilancio del sistema sanitario pubblico, la cui importanza cruciale è oggi sotto gli occhi di ognuno, e del ripensamento del modello nostro economico, che non potrà più essere quello del passato”

Il centrodestra della Toscana condivide la decisione del governo di rinviare le elezioni regionali in autunno e si interroga su come sarà la campagna elettorale ai tempi del Coronavirus.
“Mi sembrava doveroso rinviare – dice il coordinatore della Lega in Toscana, on. Daniele Belotti – sarà comunque una novità per tutti impostare una campagna elettore con l’impossibilità di fare assemblee, ad oggi non possiamo prevedere come sarà la situazione a settembre-ottobre quindi in quali condizioni faremo la campagna elettorale”. Per Belotti “giocheranno un ruolo ancora più importante i social” e si pone “la questione delle preferenze perché i candidati in questa situazione sono in grandissima difficoltà a contattare persone e raccogliere preferenze”.

Per Francesco Torselli, portavoce regionale di Fratelli d’Italia, il rinvio non è “una sorpresa, ma lo vedo come conseguenza logica della situazione. Spero che si scelga la data in modo da permettere, soprattutto a chi non governa, di fare campagna elettorale anche se ci saranno ancora restringimenti”.  Anche per il coordinatore toscano di Forza Italia, Stefano Mugnai, il rinvio è una “scelta di buon senso, per queste ragioni: le elezioni sono la celebrazione più importante della democrazia. Vanno fatte quando ci sono margini per celebrarle in sicurezza, ma non solo il giorno del voto e dello spoglio, ma anche tutto il percorso democratico che porta alla composizione delle liste ed alla campagna elettorale”. “Anche perché poi – conclude Mugnai – per chiunque vincesse sarebbe difficile poter affermare di essere pienamente legittimato se a votare va soltanto un elettore su dieci”.

“La cosa fondamentale è fare in modo che in autunno, quando è prevista una possibile recrudescenza del virus, la Toscana abbia una nuova giunta in sella, operativa al 100% e pronta a prendere tutte le decisioni necessarie a contrastare l’emergenza sanitaria ed economica. Quindi il mio auspicio è che si voti il prima possibile, a fine estate. Più in là si va, più diventa rischioso”. A dirlo è Irene Galletti, consigliere regionale M5s e candidata governatore per il Movimento, in merito al rinvio delle elezioni regionali in autunno.  “Aggiungo che, in questa fase i cittadini – continua Galletti – i lavoratori e gli imprenditori hanno bisogno di concentrarsi sulla ripartenza e sul ritorno a una vita il più possibile normale. Sarebbe dunque il caso di concentrare tutti i voti in un solo giorno, evitando di chiamare le persone alle urne prima per le amministrative e poi per il referendum. Meglio un election day unico per tutta Italia”.

Gelmini, per Toscana troveremo candidato più adatto

Firenze, con le elezioni regionali per la Toscana previste per la fine di maggio, a poco più di tre mesi da questa scadenza, non si conosce ancora il nome del candidato del centro-destra, su questa incognita non riesce a fare chiarezza neanche Mariastella Gelmini, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati.

La Gelmini infatti, parlando con i giornalisti a margine di una conferenza stampa organizzata dal movimento azzurro a Pisa, e alla quale hanno preso parte anche la deputata Erica Mazzetti e il parlamentare e coordinatore regionale toscano Stefano Mugnai, non è stata in grado di dare una risposta.

“Oggi militanti e dirigenti di Forza Italia mi chiedono il nome del candidato presidente – ha detto la Gelmini – Noi ancora il nome non ce l’abbiamo, ma posso dire che nelle ultime competizioni elettorali, a parte l’Emilia Romagna, il centrodestra ha vinto dappertutto e lo ha fatto mantenendo l’unità e scegliendo i candidati migliori”.

“Quindi, anche per quanto riguarda la Toscana sono certa che Berlusconi, Salvini e Meloni faranno un grande sforzo per scegliere la persona più adatta e per trovare l’accordo. La Toscana ha bisogno di voltare pagina, ha bisogno di un governo illuminato che punti sulle infrastrutture, che abbia una visione liberale e riformista”.

“Occorre, come avviene in Lombardia e nelle regioni dove governa il centrodestra – ha concluso la deputata di Forza Italia – abbassare le tasse ma anche dare velocità alla macchina amministrativa e burocratica. E c’è bisogno di investimenti nelle grandi opere, perché non è bloccando la Tav o bloccando le infrastrutture che il Paese riparte”.

Forteto: Piarulli presidente commissione inchiesta

La senatrice del M5s Angela Bruna Piarulli è stata eletta presidente della commissione d’inchiesta sul Forteto, sui casi di molestie sessuali e pedofilia che sarebbero avvenuti nella comunità del Forteto, nel comune di Vicchio in provincia di Firenze.

“Inizio il mio lavoro alla presidenza della commissione d’inchiesta sul Forteto con la determinazione e la voglia necessarie ad affrontare il gravoso e importante impegno che ci attende. Mi auguro si possa fare un lavoro di squadra con tutti i colleghi di ogni gruppo parlamentare. E’ indispensabile fare piena chiarezza sui fatti drammatici avvenuti nella comunità toscana, su soprusi e violenze inflitti ripetutamente nei confronti dei minori, già colpiti dalle difficoltà incontrate nelle loro famiglie. Ritengo sia nostro dovere affermare ovunque la legalità e, nel caso specifico, rafforzare il senso di responsabilità di tutti gli italiani rispetto alla vicenda Forteto e alla verità da ricercare con il massimo impegno”. Così in una nota la senatrice del M5s Bruna Piarulli, neopresidente della commissione bicamerale d’inchiesta sui fatti avvenuti nella comunità Il Forteto di Vicchio, in provincia di Firenze. “Voglio ringraziare sinceramente la senatrice Laura Bottici – ha aggiunto – che con tutte le sue forze ha voluto l’istituzione di questa commissione d’inchiesta, è il risultato di una lunga e appassionata battaglia di civiltà”.

“Alla quinta convocazione, la sua costituzione aveva acquisito contorni thrilling. Finalmente, però, stamattina la Commissione parlamentare d’inchiesta sugli affidi all’interno della comunità-setta del Forteto in Mugello, nella provincia di Firenze si è insediata. Dopo quattro rinvii, stamani il lavoro di anni trova il proprio coronamento”. Lo afferma in una nota l’on. Stefano Mugnai (Fi) sull’avvio della Commissione bicamerale d’inchiesta sui fatti del Forteto. “Non un traguardo – prosegue -, bensì un punto di ripartenza che rende possibile avviare gli approfondimenti sui drammatici abusi a danno di minori affidati a quella comunità degli orrori e sulle responsabilità politico-istituzionali che di quei fatti sono state la cornice”.

Mugnai segue la vicenda fin dal 2012 quando, all’epoca in Consiglio regionale della Toscana, fu presidente della commissione regionale di inchiesta che si occupò del Forteto dove, ricorda “vigeva un sistema di vita dagli schemi ribaltati, in cui la disgregazione della famiglia era un valore così come le pratiche sessuali sui minori e la distorsione delle naturali dinamiche relazionali. I bambini lì collocati subivano manipolazioni e violenze di ogni tipo, morali e materiali. E tutto questo orrore è andato avanti per 30 anni finché i bambini di allora, divenuti giovani adulti, non hanno trovato il coraggio di denunciare ottenendo ragione lungo tre gradi di giudizio culminati nella condanna in via definitiva dei loro aguzzini”.

La senatrice del M5s Laura Bottici, promotrice della commissione parlamentare dell’inchiesta sul Forteto con un disegno di legge presentato al Senato dal 2015, afferma: “Abbiamo il dovere morale, come rappresentanti dei cittadini nelle istituzioni, di fare chiarezza per evitare il ripetersi di queste atrocità in altre parti d’Italia. Lo dobbiamo alle vittime, ai loro familiari, a noi tutti”. “Oggi è stato eletto il presidente della commissione, Angela Bruna Piarulli, a cui faccio i migliori auguri di buon lavoro – aggiunge Bottici – È un giorno speciale, uno di quelli che segnano un traguardo che in realtà è solo un nuovo punto di partenza per arrivare alla meta”. E conclude: “La commissione sarà dotata di specifici poteri ispettivi per accertare i fatti e le ragioni per cui le pubbliche amministrazioni e le autorità giudiziarie interessate, comprese quelle investite di poteri di vigilanza, abbiano proseguito ad accreditare come interlocutore istituzionale la comunità Il Forteto, anche a seguito di provvedimenti giudiziari riguardanti abusi sessuali e maltrattamenti riferiti a condotte al suo interno”.

I componenti di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia in una nota affermano: “Dopo un anno dalla sua approvazione in Parlamento e cinque rinvii, la Commissione d’inchiesta sul caso Forteto si è finalmente insediata. Dal 13 aprile 2012, data del primo incontro pubblico organizzato insieme alle vittime, il centrodestra chiede pubblicamente l’istituzione di una commissione d’inchiesta parlamentare sul Forteto. Adesso è necessario non perdere altro tempo ed iniziare subito i lavori per dare giustizia alle migliaia di persone coinvolte in questa terribile vicenda fatta di abusi fisici e psicologici, su minori e non solo. Auspichiamo che anche in Parlamento possa esserci lo stesso spirito che ha contraddistinto i lavori delle due commissioni d’inchiesta del Consiglio regionale della Toscana che, grazie alle denunce delle vittime e al lavoro della Magistratura, hanno contribuito in modo decisivo a far emergere i fatti. Da parte nostra lavoreremo, come abbiamo sempre fatto, con il massimo senso di responsabilità come richiede una vicenda del genere, senza strumentalizzazioni, ma non fermandosi di fronte a niente e nessuno nella ricerca della verità”.

La senatrice del Pd Caterina Biti dichiara: “Oggi, dopo tanti mesi, finalmente si è insediata la commissione d’inchiesta sul Forteto. Quando mesi fa votammo in aula per la sua costituzione, fui proprio io a fare la dichiarazione di voto per spiegare che il Pd avrebbe votato convintamente con l’obiettivo di fare (ancora, se necessario) chiarezza per rispetto e dovere nei confronti delle vittime e delle loro famiglie, per garantire all’azienda, ai suoi lavoratori e a tutto un territorio di continuare a operare e per non permettere nessuna strumentalizzazione politica di questa vicenda così dolorosa e terribile. Ecco che oggi arriva il momento di iniziare a lavorare con questi obiettivi sempre davanti. Ringrazio i colleghi della commissione che mi hanno votata per il ruolo di segretario di commissione (insieme a una senatrice di FI) e sono sicura che potremmo fare un lavoro serio e importante, come questo servizio e il nostro ruolo ci richiedono”.

“Sono convinto che anche la commissione parlamentare” bicamerale d’inchiesta sulla comunità il Forteto di Vicchio (Firenze) “potrà offrire un contributo su una vicenda che chiede approfondimento, scoperta e delineazione dei fatti che sono avvenuti affinché non avvengano più”. Così invece il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani ha commentato, a margine di una conferenza, la nomina della senatrice del M5s Bruna Piarulli eletta presidente della commissione d’inchiesta sulla comunità finita al centro di processi per maltrattamenti e abusi sui minori.

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