Al via stagione estiva alla Manifattura Tabacchi: 200 eventi per 85 giorni di programmazione culturale

Al via la stagione estiva di Manifattura Tabacchi, aperta tutti i giorni dalle 10 della mattina alle 2 di notte. Uno spazio dove poter semplicemente passare del tempo o assistere ad uno dei 200 eventi culturali in programma.

Con accesso dal civico 33 di Via delle Cascine, Manifattura Tabacchi, apre le porte dei suoi nuovi spazi con un fitto calendario di progetti e eventi rivolto al quartiere e alla città. 85 giorni consecutivi di programmazione culturale: 30 festival e main event, 50 film, 40 djset, 30 concerti, 25 installazioni artistiche, 10 live performance, 10 talk 10, reading, 5 mostre e 9 bike tour.

Il progetto B9 (da building 9) si articola su 3mila mq di superficie tra spazi interni ed esterni e propone una visione realistica della Manifattura di domani: aperta alla città, connessa con il mondo, sostenibile e creativa; un incubatore di innovazione per la città e una nuova eccellenza internazionale, dove quotidiano e straordinario convivono; un centro contemporaneo per Firenze, che sia polo culturale e artistico di giorno e palcoscenico della scena musicale di notte.

L’inuagurazione, venerdì 21 giugno, con l’Open Night realizzata in collaborazione con Boiler Room & 4:3 (Four By Three), leader internazionale della club culture che presenta un inedito progetto di contaminazione tra musica e arte: Plastic Dreams, percorso di nove video installazioni studiato appositamente per gli spazi espositivi di Manifattura Tabacchi.

Gli spazi che apriranno al pubblico contano quattro atelier e quattro laboratori allestiti ad hoc, uno spazio eventi multifunzionale/club, una caffetteria, un bistrot, uno spazio degustazione di birra artigianale e il cortile esterno attrezzato con palco per spettacoli e area verde con orto biodinamico e children’s garden.

Il progetto di allestimento B9 è stato curato da Q-bic, studio di progettazione fiorentino, che ha voluto valorizzare l’architettura originale preoccupandosi di preservare il fascino industriale e il carattere unico della Manifattura mediante la conservazione delle superifici esistenti, il riutilizzo di elementi di recupero e la configurazione di spazi idonei a ospitare una comunità stabile di creativi e maker contemporanei che si insedieranno in atelier e laboratori a partire da venerdì 21 giugno: Baba Ceramics, Canificio, Duccio Maria Gambi, Mani del Sud, Superduper Hats, Mono, Birrificio Valdarno Superiore, Bulli&Balene e Soul Kitchen.

B9 integra inoltre l’installazione site specific ideata dal neurobiologo Stefano Mancuso e a cura di PNAT, la prima Fabbrica dell’Aria, dispositivo che riduce l’inquinamento indoor sfruttando la capacit’ delle piante di assorbire e degradare gli inquinanti atmosferici.

Lorenzo Braccini ha intervistato Giovanni Manfredi, amministratore delegato di Manifattura Tabacchi Spa e l’assessore alla cultura al Comunce di Firenze, Tommaso Sacchi. 

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/06/190621_05_-MANIFATTURA-TABACCHI-2.mp3?_=1

 

I nuovi spazi della Manifattura Tabacchi al civico 33 di Via delle Cascine.

Firenze: progetto per ricoprire città con piante anti-smog

“Firenze potrebbe diventare un laboratorio mondiale nella lotta all’inquinamento dove le piante sono utilizzate per risolvere i problemi dell’ambiente”. Ad annunciarlo è il botanico Stefano Mancuso in un video su facebook condiviso dal sindaco di Firenze Dario Nardella.

“Diventare la prima città del mondo ad avere un quartiere completamente coperto di piante – aggiunge il botanico -. Io sono disponibile”. Lo stesso Nardella sottolinea che “lo scienziato Stefano Mancuso, nella classifica delle 20 persone che salveranno il pianeta, sceglie Firenze come laboratorio mondiale di città verde e ecosostenibile, io dico si può fare. Perché il nostro impegno per l’ambiente è cosa concreta”.

Nel video Mancuso spiega che “l’ambiente è il vero problema dei prossimi anni e qualsiasi amministrazione, internazionale o locale, deve aver chiaro che intervenire è fondamentale per il nostro futuro. Oltre il 70% dell’anidride carbonica si produce in ambiente urbano ed è qui che bisogna intervenire prima che si diffonda in atmosfera”, “grazie all’uso delle piante. Dobbiamo coprire le nostre città di piante, è una rivoluzione che ci è richiesta. Non basta mettere le piante nei luoghi canonici ma dobbiamo coprire di piante i nostri palazzi”, interi quartieri, e così “l’ambiente ne gioverebbe moltissimo con una riduzione dell’anidride carbonica e degli inquinanti”.

Per Mancuso, “è una soluzione radicale” che “richiede coraggio e nuove idee. Conosco Dario Nardella, ho parlato con lui di questi problemi molte volte, e so che di questi problemi si preoccupa”.

“Stefano Mancuso è uno dei massimi esperti mondiali delle politiche ambientali – afferma Dario Nardella -, ha accolto la sfida di contribuire, nei prossimi anni, ad un piano rivoluzionario che riguarda il verde in tutta la città: rivestiremo interi quartieri, palazzi, a cominciare dalle case popolari, di piante, che ci consentiranno di combattere l’inquinamento”.

Per il sindaco, “si tratta di una sfida inedita perché riempiremo di piante e di verde tutti i quartieri della città, cominciando da quelli più periferici. Sono contento che uno scienziato come Mancuso abbia accolto questa proposta e che Firenze sia protagonista di un piano di questo tipo”. A questo piano per l’ambiente si affianca il progetto degli ‘Orti urbani’, che continueranno a crescere in tutte le aree periferiche della città. Il Comune farà una ricognizione degli spazi idonei sufficienti a soddisfare le richieste di tutte le famiglie che vorranno fare domanda e che si andranno ad aggiungere alle aree già individuate.

“Siamo molto contenti di come vengono utilizzati questi appezzamenti di terreno pubblico – osserva ancora Nardella -, perché tutti i cittadini apprezzano molto l’idea di avere gratuitamente uno spazio da coltivare, non solo gli anziani. Vogliamo sviluppare questo progetto con un piano ambizioso: garantire a ogni famiglia fiorentina che lo voglia un orto. Firenze può essere la prima città al mondo con un progetto di questo tipo, ovvero che ogni famiglia abbia diritto al suo orto. Siamo a 880 orti e abbiamo già un piano che prevede la disponibilità di più di 5 ettari nei vari quartieri per aggiungere altri 1200 orti”.

Piante. Stefano Mancuso

L’ultimo libro dello scienziato di fama mondiale dedicato al “Viaggio incredibile delle piante”. Scienziato di prestigio mondiale, professore all’Università di Firenze, dirige il Laboratorio internazionale di neurobiologia vegetale (LINV). Membro fondatore dell’International Society for Plant Signaling & Behavior, ha insegnato in università giapponesi,svedesi e francesi ed è accademico ordinario dell’Accademia dei Georgofili. Nel 2012 «la Repubblica» lo ha indicato tra i
20 italiani destinati a cambiarci la vita e nel 2013 il «New Yorker» lo ha inserito nella classifica dei “world changers”. Con
la sua start-up universitaria PNAT ha brevettato “Jellyfish Barge”, il modulo galleggiante per coltivare ortaggi e fiori
completamente autonomo dal punto di vista di suolo, acqua ed energia presentato all’EXPO Milano 2015 che si è
aggiudicato l’International Award per le idee innovative e le tecnologie per l’agribusiness dell’United Nations Industrial
Development Organization (UNIDO). È autore di volumi scientifici e di centinaia di pubblicazioni su riviste internazionali.

A Palazzo Vecchio un piccolo albero per 250 bambini

Torna in città la Festa dell’Albero, la giornata internazionale dedicata al verde che si celebra ogni anno il 21 novembre. Istituita ufficialmente in Italia nel 1951, la Festa vuole accendere i riflettori sull’ambiente e sulla promozione della coscienza ecologica, soprattutto nelle nuove generazioni.

A Firenze la Festa si è svolta principalmente nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio, dove tra l’altro si è tenuta la ‘lezione’ di Stefano Mancuso  rivolta ai più piccoli, e sono stati donati 250 alberelli ad altrettanti bambini delle scuole cittadine per dare il via al progetto Young Forest, creata dai bambini delle scuole, che sarà monitorata via app nei mesi prossimi, e una ‘Food Forest’,ovvero un ‘bosco commestibile’ con piante tipiche a rischio estinzione, che nascerà in primavera tra il Viadotto all’Indiano e la confluenza tra Greve e Arno”.

La Festa proseguirà nel pomeriggio con alcune sessioni più tecniche alla presenza, tra gli altri, di Francesco Ferrini, ordinario di arboricultura presso l’Università di Firenze, e sarà l’occasione per parlare del progetto LIFE in collaborazione con l’ateneo per selezionare le specie più adatte per resistere ai cambiamenti climatici e per assorbire lo smog.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/11/181121_02_BETTINI-SU-FESTA-ALBERO.mp3?_=3

The Florence Experiment – Dal 19 Aprile a Palazzo Strozzi

Apre al pubblico il 19 aprile The Florence Experiment a Palazzo Strozzi. La mostra coinvolge il grande artista tedesco Carsten Hoeller e il grande scienziato Stefano Mancuso. Attraverso l’installazione di un doppio scivolo monumentale nel cortile del palazzo e di un cinema/laboratorio negli spazi di Strozzina i due conducono un esperimento con il pubblico per capire meglio il mondo sensibile delle piante.
Andrea Mi ha intervistato il direttore Arturo Galansino, lo scienziato Stefano Mancuso e l’artista Carsten Hoeller.

The Florence Experiment. La diretta da Palazzo Strozzi di Firenze

Apre al pubblico il 19 aprile The Florence Experiment a Palazzo Strozzi. La mostra coinvolge un grande artista come il tedesco Carsten Hoeller e un grande scienziato come Stefano Mancuso, in un esperimento con il pubblico per capire meglio il mondo sensibile delle piante, attraverso l’installazione di un doppio scivolo monumentale nel cortile del palazzo e di un cinema/laboratorio negli spazi di Strozzina. Andrea Mi ha intervistato il direttore Arturo Galansino, lo scienziato Stefano Mancuso e l’artista Carsten Hoeller.

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