Giani: modello Toscana alternativo a CPR

“Il mio no ai Cpr è perché oggettivamente pensare ai Cpr rappresenta il non guardare al problema perché si occupano solo di 1.500 migranti” a fronte “dei 140mila arrivi che, in base ai flussi che stanno sbarcando a Lampedusa, si stima arriveranno complessivamente quest’anno” dice Giani.

“Voglio evidenziare come forse oltre che limitarsi da parte mia il no al Cpr è bene che io indichi anche i presupposti di un modello toscano dell’accoglienza che ci sta vedendo gestire 7500 migranti arrivati nelle ultime settimane attraverso i Cas e portarli poi a sistema di accoglienza e integrazione (Sai)”  lo dichiara il presidente della giunta regionale Eugenio Giani, che parla di un “modello toscano dell’accoglienza, basato sull’accoglienza diffusa, con la possibilità di insegnare ai migranti l’italiano e contemporaneamente di introdurli al lavoro, da contrapporre alla strategia del governo basato sull’apertura di nuovi Cpr”.

Per Giani la chiave sta nell’accoglienza diffusa per piccoli nuclei, la possibilità di insegnare loro l’italiano e contemporaneamente di introdurli al lavoro, specie quello agricolo”.

“Mentre in altre regioni i migranti rappresentano un tema più di ordine pubblico in Toscana lo guardiamo come un tema sociale. Di fronte al blocco navale che non è arrivato, così come gli accordi con la Tunisia che non hanno portato risultati – ha concluso Giani-, forse a questo è bene rispondere dimostrando che c’è una regione, la Toscana, che quando i migranti arrivano riesce a collocarli, sistemarli, e accanto a questo creare delle opportunità di interesse generali, come può essere la prospettiva di un lavoro”. Il governatore ha annunciato di aver fissato per lunedì “un apposito incontro per un gruppo di lavoro su questo fronte con gli assessori interessati: Ciuoffo, Spinelli e Monni”.

Migranti: la Toscana risponde a Piantedosi, accoglienza diffusa nostro modello

Migranti – “La Toscana ha strutturato negli anni questo modello, basato sull’accoglienza diffusa, e non intende tornare indietro”. Così replicano gli assessori della Toscana Stefano Ciuoffo, Serena Spinelli e Monica Monni alle dichiarazioni sulla Toscana del ministro Matteo Piantedosi durante il question time al Senato.

 

“Il modello per la gestione dell’accoglienza dei migranti che il governo Meloni ha impostato serve esclusivamente a scaricare le tensioni sui territori”: “Ciò che deve essere fatto, e che è stato finora scientificamente disatteso per ragioni di mero interesse politico ed elettorale, consiste nel mettere maggiori risorse per ampliare il modello di accoglienza integrata, il cosiddetto Sai, e permettere così ai territori una gestione diffusa, per gruppi numericamente contenuti, a cui siano dati servizi di estrema necessità, come la mediazione culturale, l’insegnamento della lingua e l’assistenza psicologica”, ribadiscono gli assessori della Toscana Stefano Ciuoffo, Serena Spinelli e Monica Monni.

“Non ci sorprende che il ministro – affermano gli assessori – abbia citato la Toscana come esempio di ‘malfunzionamento’ nell’attuale sistema di accoglienza dei migranti. Lo schema di intesa che il governo Meloni ha sottoscritto con le Regioni ha permesso al commissario e alle strutture prefettizie di intervenire per l’individuazione di centri di accoglienza straordinaria derogando da quelle che sono le disposizioni previste dal codice degli appalti. Ma tale schema” non prevede, “se non in maniera molto modesta, l’incremento delle risorse a disposizione dell’accoglienza necessarie, quelle sì, all’ampliamento dei posti disponibili”.

La Toscana, aggiungono, “sta facendo la propria parte, tenendosi in raccordo con la prefetture e le amministrazioni locali, ma non accetta che sia falsificata per ragioni di carattere politico la realtà delle cose. Sulla pelle delle persone si dovrebbe avere almeno la buona creanza di non speculare politicamente, ma di adoperarsi mettendo al centro l’interesse unico della persona, qualunque essa sia la sua provenienza, il suo colore della pelle o il suo credo religioso”.

“Le parole del ministro – concludono – ci confermano un approccio non nuovo, basato sul ‘non governo’ dei flussi e sulla reiterata emergenza, quando siamo dinanzi ad un fenomeno assolutamente strutturale che richiede politiche pubbliche di tutt’altro respiro”.  qualunque essa sia la sua provenienza, il suo colore della pelle o il suo credo religioso”. “Le parole del ministro – concludono – ci confermano un approccio non nuovo, basato sul ‘non governo’ dei flussi e sulla reiterata emergenza, quando siamo dinanzi ad un fenomeno assolutamente strutturale che richiede politiche pubbliche di tutt’altro respiro”.

Sicurezza, toscani meno preoccupati e reati stabili. Presentato il rapporto Irpet

Toscani meno insicuri e delittuosità stabile, presentato il rapporto Irpet in Regione Toscana sulla sicurezza. Dati relativi all’anno 2021. Ascolta il direttore Nicola Sciclone (AUDIO)

Toscana sicura o per lo meno, stabile per tasso di delittuosità. Da 20 infatti la nostra regione è al sesto posto della graduatoria regionale, con 3812 reati per 100 mila abitanti nel 2021, al di sotto delle principali regioni del centro nord. E’ uno dei principali dati che emerge dal rapporto Irpet sulla sicurezza in Toscana, presentato oggi in regione.

Ed anche i cittadini avrebbero diminuito la loro percezione di insicurezza dal 37% del 2016 al 18% del 2021. Con riferimento poi alla gravità dei reati quelli più violenti sono tra i più contenuti in Italia. ‘Nonostante che oggi molti reati comuni vengano resi noti e diffusi sui social, amplificandone l’eco e la percezione, non c’è su questo fronte uno specifico allarme”, sottolinea il direttore di Irpet, Nicola Sciclone, a proposito del rapporto sulla sicurezza.

“L’analisi Irpet ci restituisce una fotografia della situazione a tratti incoraggiante ma sarebbe sbagliato abbassare la guardia”, commenta l’assessore regionale alla sicurezza Stefano Ciuoffo che ribadisce “Serve proseguire il lavoro di squadra con le forze dell’ordine e l’impegno costante a creare reti di socialità per rendere sempre più vivaci e quindi sicure le nostre comunità”.

Sono tre le province toscane che si classificano tra le prime 25 in Italia per incidenza di delittuosità. Si tratta di Firenze (settima, con un tasso di 4.719), Prato (ottava con 4.403) e Livorno (nona con 4.257). La classifica sulla sicurezza toscana vede Siena come la realtà con minore incidenza (87esima con un tasso di 2.548 contro una media nazionale di 2.976), preceduta da Arezzo, 75esima con 2.724, a sua volta preceduta da Pistoia, 41esima con 3.228. Sopra di lei Lucca, trentesima con 3.389, Massa Carrara, ventiseiesima con 3.509, Grosseto, ventiduesima con 3.569 e Pisa, ventunesima con 3.624.

Sempre sul fronte sicurezza, la Toscana è al tredicesimo posto tra le regioni italiane quanto a omicidi volontari consumati o tentati, diciassettesima per omicidi colposi e quattordicesima per violenze (minacce, percosse, lesioni dolose, violenze sessuali, sequestri di persona). E’ per furti con destrezza, in abitazioni, esercizi commerciali e da auto in sosta che sale in classifica fino ad arrivare al quinto posto i n Italia, e al quarto per furti di autoveicoli, scooter, moto e relativi danneggiamenti.

Rispetto alla percezione del rischio sicurezza da parte dei cittadini intervistati, la percentuale di coloro che hanno risposto di percepire “abbastanza” o “molto” il rischio di criminalità nella zona in cui abitano, è calata dal picco del 37% raggiunto nel 2016 al 18% del 2021. Cresce invece la percentuale di coloro che dichiarano di sentirsi sicuri camminando da soli quando è buio. Gli intervistati che hanno risposto con un “abbastanza” o “molto sicuro” sale dal livello minimo di poco oltre la metà raggiunto nel 2016 al 67% del 2021.

🎧 Facilitazione digitale, pronto un bando per l’apertura di 169 centri in Toscana

Il tema è la facilitazione digitale. Sul tavolo, ancora una volta, ci sono i fondi del Pnrr. La Regione Toscana sta per pubblicare un bando finalizzato a consentire agli enti locali ddi aprire 169 Centri. Strutture in grado di favorire l’alfabetizzazione digitale e l’accesso ai servizi offerti dalla Pubblica amministrazione a tutti quei cittadini che in genere hanno difficoltà a connettersi alla rete.

“La Toscana sta procedendo con efficacia e concretezza sul fronte PNRR, anche relativamente alla Misura 1 sulla digitalizzazione – ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani -. Oggi presentiamo un bando che permetterà la realizzazione di una fitta rete di Centri per la facilitazione digitale. Per migliorare il livello di digitalizzazione della popolazione, oltre alle risorse statali, la Regione Toscana ha usato anche risorse proprie per acquistare tablet. E poi fornire voucher di connessione, aumentare la copertura di rete sul territorio regionale. Un lavoro che facciamo sempre in collaborazione con i Comuni”.

“Partiamo finalmente – spiega l’assessore regionale alle infrastrutture digitali e alla semplificazione, Stefano Ciuoffo – con il primo bando PNRR sulle competenze digitali. Abbiamo voluto rilanciare ed estendere il progetto su cui Regione Toscana si era già impegnata negli anni scorsi. Lo si fa attraverso la collaborazione delle Botteghe della Salute, di Anci e dei sindacati dei pensionati. Con il bando che stiamo per pubblicare daremo fino a 30.000 euro di contributi per ciascun centro proposto dai Comuni, dalle Unioni di Comuni o dalle Province che faranno domanda. Serviranno per finanziare l’attività di 169 Centri di facilitazione digitale”.

“Il nostro obiettivo è di formare 136.000 cittadini toscani. Saremo in grado di fornire agli enti locali che lo chiederanno – prosegue – anche una dotazione informatica composta da 2 computer fissi, 2 portatili, una stampante a colori, un videoproiettore, un hotspot con cavi di rete e un tablet. Per un valore aggiuntivo di circa 9.000 euro che si aggiungeranno ai 30.000 euro. Sono certo che gli amministratori locali vorranno cogliere questa preziosa opportunità di facilitazione digitale”.

E, per illustrare compiutamente, la Regione ha organizzato un incontro con gli amministratori pubblici che si è tenuto questa mattina a Firenze, al Cinema della Compagnia. Tra coloro che presenteranno domanda verranno scelti tre centri per ognuno dei 28 ambiti territoriali turistici in cui è suddivisa la Toscana. Poi, assegnati i primi 84 posti, per gli altri la scelta ricadrà su quelle realtà che hanno un maggior numero di abitanti in virtù dei target numerici assegnati alla Toscana dal PNRR. Unica eccezione le isole del Giglio e di Capraia. Per loro Centro di facilitazione digitale garantito nel caso in cui i rispettivi presentino la domanda.

“Con questa misura – prosegue l’assessore Ciuoffo – vogliamo garantire la capillarità sul territorio regionale dei futuri centri di facilitazione digitale. L’alfabetizzazione digitale, insieme alla connettività, è il presupposto per ridurre le disuguaglianze che oggi si stanno ampliando anche a causa dell’innovazione tecnologica. Dobbiamo fare in modo che quest’ultima sia un’opportunità per tutti i cittadini e per tutte le imprese, non solo per alcuni”.

Il bando sarà pubblicato il 12 aprile sul Bollettino unico regionale e sarà possibile collegarsi al sito di Sviluppo Toscana che si occuperà dell’emissione, dell’istruttoria, dell’erogazione dei finanziamenti. Potranno parteciparvi i Comuni toscani in forma singola o associata, le Unioni di Comuni toscane, le Province toscane, la Città Metropolitana di Firenze. I beneficiari potranno avvalersi di collaborazioni con altri Enti locali, associazioni di volontariato, scuole e università e altri soggetti. Ma anche privati, attivi sul territorio che gestiscono centri di aggregazione o sportelli presso i quali si svolgono azioni per la fruizione dei servizi digitali e il rafforzamento delle competenze digitali dei cittadini.

“Abbiamo istituito – conclude Stefano Ciuoffo – la figura del facilitatore digitale iscritta nel catalogo regionale. Per coloro che saranno candidati dagli Enti a percorrere questo percorso formativo certificato, è previsto un corso di qualificazione professionale. Durerà 450 ore, durante le quali si acquisiranno competenze di utilizzo dei principali servizi pubblici digitali, di consapevolezza sui rischi di sicurezza informatica. E capacità di aiutare i cittadini nell’utilizzo del digitale. I facilitatori digitali, riconosciuti come profilo regionale, seguiranno il corso di formazione professionale organizzato ed erogato gratuitamente dalla Regione”.

Pnrr: 150 mln su Prato. Giani: “Ci sono risorse per extracosti”

Il Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) prevede nella provincia di Prato la realizzazione di più di 100 progetti per un investimento totale di oltre 150 milioni di euro. Lo hanno annunciato il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, in un incontro questa mattina, presenti gli assessori regionali, Stefano Baccelli, Stefano Ciuoffo e Leonardo Marras, presso la sede dell’amministrazione provinciale di Prato.

Si è trattato, come ha spiegato Giani, del primo di dieci incontri, uno per provincia, che l’esecutivo regionale terrà per “compiere un lavoro di verifica, nell’intento di fungere da stimolo reciproco rispetto alle esigenze dei territori e agli interventi previsti”. “Per ciò che possiamo prevedere – ha detto Giani – arriveranno fondi a valere per il ciclo dei rifiuti, come l’essiccatore a Prato o per l’edilizia economica e popolare finanziata a Prato per 7,1 milioni. Si tratta di risorse importanti che cambiano il volto del territorio”. Il presidente ha osservato poi come il Pnrr non preveda grandi opere, ma finanzi piccoli e medie intervenire attesi da anni creando un volano di sviluppo che comprende anche i privati.

Per ciò che riguarda il problema degli extracosti nella realizzazione dei progetti del Pnrr, la
Toscana “porrà la questione non appena il nuovo Governo si sarà insediato”, ma al tempo stesso “nel Pnrr le risorse per farvi fronte ci sono: è sufficiente canalizzarle nel modo giusto per poter far fronte agli aumenti e implementare i fondi dei progetti già approvati prima di pensarne di nuovi”.

“Tra le realizzazioni previste in sanità – ha aggiunto Giani – voglio citare le due Case della
salute e i due distretti a Prato, la Casa di Comunità a Montemurlo per più di 4 milioni di investimenti, e quella a Vaiano. Quanto alla rigenerazione urbana penso agli interventi
sul sistema delle manifatture digitali a Prato, e al nuovo auditorium teatro di Montemurlo. Tra le opere di difesa del suolo strategico è l’investimento per il rifacimento di buona
parte della diga di Montepiano nel comune di Vernio”. Altri importanti interventi in programma sono quello da 800.000 euro per il miglioramento dell’efficienza energetica
della Villa Medicea di Poggio a Caiano, i quasi 2 milioni di euro per il Parco della villa Il Palco a Prato, i 6,5 milioni di euro per la realizzazione della nuova piscina olimpionica a
Iolo, e i circa 2 milioni per la realizzazione del tratto pratese della ciclovia del sole.

Complessivamente per il comparto dedicato alla salute e alla cura delle persone sono
27,6 i milioni di euro disponibili e che serviranno per la disabilità e la marginalità, per l’assistenza sanitaria intermedia e la presa in carico della persona. I problemi non mancano”, ha commentato Francesco Puggelli, presidente della Provincia di Prato e sindaco di Poggio a Caiano. “Penso al rincaro dei prezzi – ha proseguito -, alla crisi energetica, ad una burocrazia che non facilita le grandi opere. Ma questi problemi devono essere superati, insieme, insieme ad Upi, insieme alla Regione Toscana, insieme ai sindaci perché i nostri territori non devono restare strozzati dalle criticità ma essere accompagnati dalle istituzioni in uno sviluppo basato sulle reali necessità della comunità, uno sviluppo sostenibile, virtuoso e all’avanguardia”.

Per Gianni Lorenzetti, presidente della sezione toscana dell’Unione delle province italiane (Upi): “Riteniamo che le Province siano il luogo ideale dove si possono trovare elementi di mitigazione fondamentali per la collaborazione con i Comuni” in vista della “messa a terra” dei progetti del Pnrr.  “A livello regionale – ha osservato Lorenzetti – gli enti provinciali nei prossimi anni avranno a disposizione 360 milioni per investimenti sulle strade, 220 milioni per quelli sui ponti e 150 milioni destinati alle scuole. Un piano di risanamento importante, una sfida alla quale bisogna farsi trovare pronti alla luce di un quadro internazionale e nazionale complicato dovuto all’incremento dei prezzi energetici e delle materie prime. Chiediamo quindi una piena riconsiderazione della Provincia e un rinnovato approccio che recuperi il modello di decentramento e autonomia che è proprio della Toscana”.

🎧 Internet Festival, dedicato al tema della ‘Imperfezione’, in programma dal 6 al 9 ottobre a Pisa

Firenze, presentata nella sede della presidenza della Regione Toscana di piazza Duomo, la dodicesima edizione dell’Internet Festival.

Questa edizione dell’Internet Festival è dedicata al tema dell’imperfezione ed è, in programma dal 6 al 9 ottobre a Pisa, la prima città italiana a collegarsi alla ‘rete delle reti’, nel 1986.

In podcast l’intervista al direttore Internet Festival 2022, Claudio Giua, a cura di Gimmy Tranquillo.

Il festival offrirà quattro giorni di panel, workshop, incontri con decine di relatori di fama internazionale, tra esperti di tecnologia e web, sociologi, artisti, autori di libri, rappresentanti del mondo delle imprese e delle istituzioni.

Decine gli appuntamenti in diverse sedi della città, aperti al pubblico (prenotazione consigliata su www.internetfestival.it), con una coda di appuntamenti online fino a dicembre: fra i temi e le novità oggetto del festival, tecnomagia, vino digitale da abbinare alla musica, agricoltura di precisione con il cloud, alveari in sharing, computer quantistici, spettacoli nel Metaverso, interviste impossibili a scienziati scomparsi centinaia di anni fa, parastinchi intelligenti in grado di raccogliere dati fondamentali per migliorare le performance dei calciatori.

“E’ il profilo e il volto tecnologico di una Toscana che non solo si rende conto di quanto siano importanti oggi i social, ma si rende conto di quanto siano importanti i messaggi di comunicazione e di integrazione nella vita delle nostre comunità”, ha affermato il presidente della Regione, Eugenio Giani: “Internet Festival è tutto questo, la rivoluzione che i social e Internet hanno determinato nella vita quotidiana di ciascuno di noi e, se vogliamo, anche l’espressione di un malcelato orgoglio per il fatto che siamo stati i primi in Toscana a raccogliere quello il messaggio di trasformazione della società che Internet avrebbe determinato”.

Venerdì 7 ottobre il pubblico verrà catapultato nel Metaverso con Monica Guerritore, attrice, sceneggiatrice e scrittrice, che presenta in anteprima nazionale a Internet Festival il progetto Mecenati, con il primo token Ntt. In collaborazione con Istituto Modartech sarà invece possibile assistere a una sfilata di moda nel Metaverso. La sfida del quantum computing sarà invece raccolta dalla scienziata Anna Grassellino, che al FermiLab di Chicago sta lavorando per il governo Usa alla costruzione del supercomputer quantistico.

Nel campo dell’intelligenza artificiale e del machine learning interverrà Yoshua Bengio (in collegamento), vincitore nel 2018 del Turing Award; insieme a lui Maria Chiara Carrozza, presidente nazionale del Cnr. Si parlerà anche di guerra e democrazia con la giornalista e scrittrice Francesca Mannocchi, dei risvolti etici dei conflitti con la filosofa Michela Marzano, di cyber war con la giornalista Carola Frediani, di cittadinanza digitale con la Commissaria AgCom Elisa Giomi, di satira politica con Alessio Marzilli, autore dei ‘silenzi’ video a Propaganda Live, di disinformazione e fake news con il responsabile del Center of Data Science and Complexity for Society della Sapienza di Roma Walter Quattrociocchi.

Ampia la discussione sull’attivismo dentro e fuori dalla rete, con uno sguardo su inclusione sociale e diversity: tra gli ospiti su questo tema Maura Gancitano, Jennifer Guerra e Silvia Semenzin.

Non mancheranno incontri sui servizi al cittadino e alla Pa organizzati dalla Regione Toscana presso la Scuola Normale Superiore. Prenderanno parte al dibattito ‘Toscana digitale diffusa e connessa’ in programma giovedì 6 il governatore Eugenio Giani, l’assessore regionale alle Infrastrutture Digitali Stefano Ciuoffo, il sindaco di Pisa Michele Conti, il presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori, l’Ad di Infratel Italia Marco Bellezza, il direttore organizzazione, pianificazione e sviluppo progetti della Fondazione Ugo Bordoni, Alessio Beltrame. Internet Festival 2022 è promosso da Regione Toscana, Comune di Pisa, Registro.it e Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore insieme a Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest, Provincia di Pisa e Associazione Festival della Scienza. La progettazione e l’organizzazione sono a cura di Fondazione Sistema Toscana.

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