Fiamme pullman Garfagnana: Regione, verificare tutti i bus

Firenze, la tragedia sfiorata ieri a Fornaci di Barga (Lucca) con due bus di Autolinee Toscane andati in fiamme – studenti e pendolari sono scesi in tempo – ha allarmato l’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli che ha deciso di scrivere una lettera ai vertici di At e chiedere immediati chiarimenti.

Lo riporta la Regione Toscana. “Quanto accaduto è un fatto grave – ha detto Baccelli – Fortunatamente, grazie alla prontezza degli autisti, i ragazzi sono stati tutti messi in salvo dalle fiamme. Ma poteva succedere l’irreparabile.

Ho dunque chiesto ad Autolinee Toscane una relazione dettagliata sulla vicenda, lo stato di manutenzione del mezzo, la lista di degli interventi manutentivi effettuati e di verificare lo stato di manutenzione di tutto il parco bus”.

At (gruppo Ratp) è la società gestore unico del trasporto pubblico su gomma Nella missiva l’assessore Baccelli chiede che vengano indicate le azioni da attuare per la sicurezza dei mezzi stessi. “Ricordo – ha aggiunto – che uno dei punti fondamentali della gara per il trasporto pubblico su gomma che abbiamo fatto è proprio il rinnovo del parco autobus.

Autolinee ha già comprato un buon numero di nuovi bus, ma voglio sottolineare la necessità che venga riservata un’attenzione particolare a queste zone più interne e difficili come la Valle del Serchio che hanno bisogno di mezzi agili, nuovi, in grado di garantire il trasporto delle persone in totale sicurezza”.

Ciclovia Tirrenica: Regione firma un accordo per approvare il primo lotto

L’approvazione definitiva del progetto del primo lotto – quello che interessa il Comune di Fosdinovo – dell’intero tratto toscano della Ciclovia Tirrenica, che va dal comune di Carrara, al confine con la Liguria, al Comune di Capalbio, al confine con il Lazio è vicina. Bisogna attendere solo le indagini geognostiche.

Nel frattempo, con una delibera presentata in Giunta dall’assessore regionale alla mobilità e ai trasporti, Stefano Baccelli, la Regione ha approvato lo schema di accordo di collaborazione tra Regione Toscana, Regione Liguria e Comune di Fosdinovo per l’integrazione e l’approvazione del progetto definitivo del lotto 1A – Fosdinovo della Ciclovia Tirrenica.

“Proseguono gli atti – commenta l’assessore Baccelli – per fare in modo che la Toscana sia attraversata da ciclovie in grado di metterla in connessione con i principali circuiti nazionali ed europei. Al tempo stesso la realizzazione della Ciclovia Tirrenica consentirà la valorizzazione, ai fini turistici e culturali, della porzione costiera del nostro territorio. Si tratta di un programma ambizioso per la cui realizzazione stiamo lavorando con grande determinazione e, in questo caso, in perfetta sintonia con la Regione Liguria e con gli enti locali toscani interessati”.

Le indagini geognostiche ancora necessarie hanno un costo di 25.000 euro, che la Regione Toscana ha finanziato con la delibera con cui ha approvato anche il testo dell’accordo di collaborazione che firmerà a breve.

“Siamo di fronte – aggiunge l’assessore Baccelli – ad un investimento di rilievo che abbiamo deciso di finanziare, destinando a questo scopo dal 2014 ad oggi, risorse che sono transitate dal bilancio regionale per 36,5 milioni di euro, dei quali 22 milioni da fondi comunitari, 9,8 provenienti da fondi statali e 4,7 dal nostro bilancio. Alla fine avremo sviluppato adeguatamente i circa 420 chilometri che rappresentano il tratto toscano, quello di nostra competenza, del sistema nazionale delle ciclovie turistiche, cioè compiremo un ulteriore passo avanti nella realizzazione di un sistema di mobilità alternativo e a bassissimo impatto. Siamo anche orgogliosi che la Toscana sia stata individuata come capofila per la realizzazione della Ciclovia Tirrenica“.

L’accordo di programma disciplinerà i reciproci impegni dei tre soggetti firmatari, ovvero le Regioni Toscana e Liguria e il Comune di Fosdinovo, riguardanti le ulteriori fasi di realizzazione degli interventi. Il cronoprogramma prevede l’aggiudicazione degli appalti dei lavori entro il 31 dicembre 2023 e la realizzazione degli interventi entro il 30 giugno 2026. Per arrivare a questo risultato sarà necessario approvare il progetto definitivo entro il 28 febbraio 2023. È per questo motivo che le indagini geognostiche dovranno essere affidate entro la fine dell’anno corrente e la progettazione definitiva entro il 28 febbraio 2023.

900mila euro per i lavori al ponte San Donnino

La Giunta regionale ha dato il via libera a uno stanziamento straordinario di 900mila euro per i lavori al ponte di San Donnino, sulla strada regionale 445 della Garfagnana, nel comune di Piazza al Serchio.

Il ponte di San Donnino, sito nel comune lucchese, era chiuso al transito anche pedonale dal 28 giugno a seguito di un anomalo innalzamento dell’impalcato che aveva prodotto degli ‘scalini’ sulla sede stradale del viadotto, con il successivo riscontro di un’usura di cavi di tenuta. L’intervento, già avviato nei giorni successivi alla chiusura dalla Provincia di Lucca, consentirà, si spiega dalla Regione, la prossima riapertura del ponte “che rappresenta la principale via di collegamento verso l’abitato di S.Donnino, di competenza della Regione Toscana”. I lavori previsti “prevedono la messa in sicurezza del ponte e la salvaguardia pubblica e privata finalizzata alla conservazione e al mantenimento dell’integrità della struttura”.

“La sicurezza di ponti, strade e di tutte le infrastrutture della Toscana è per noi una priorità assoluta. In questo caso – ha spiegato l’assessore toscano alle infrastrutture Stefano Baccelli – andiamo a finanziare con 900mila euro un intervento urgente e importante che consentirà di riportare il viadotto di San Donnino in esercizio. Saniamo una situazione di pericolo e mettiamo nuovamente i cittadini in grado di ripercorrere una strada di collegamento importante con l’Alta Garfagnana, che accorcia i tempi facilitando gli spostamenti. Il finanziamento che destiniamo alla Provincia per il ripristino del viadotto – ha aggiunto Baccelli – nulla toglie alla programmazione ordinaria regionale di altri interventi previsti in Toscana perché queste azioni di messa in sicurezza vengono finanziate tramite uno stanziamento del bilancio gestionale 2022-2024. Ora auspichiamo che i lavori procedano spediti”.

“I fondi regionali stanziati ci permettono di procedere spediti nella messa in sicurezza dell’opera”, ha commentato il presidente della Provincia Luca Menesini mentre per il sindaco di Piazza al Serchio Andrea Carrari, che è anche consigliere provinciale con delega alla viabilità della Garfagnana, il contributo della Regione “ci consente di procedere con gli interventi più radicali di ripristino e messa in esercizio del viadotto che, come dissi al tempo della chiusura, rappresenta la principale via di collegamento dell’alta Garfagnana attraverso la cosiddetta variante di S. Donnino di cui il ponte è parte essenziale”.

Aeroporto di Firenze, si apre il dibattito pubblico. Giani: “Un primo passo storico”. Nardella: “Grande occasione di partecipazione democratica”

Firenze, si apre il dibattito pubblico sull’Aeroporto di Firenze, basato sul nuovo Masterplan Aeroportuale 2035 presentato da ‘Toscana Aeroporti’ al ‘Ministero delle Infrastrutture e ella Mobilità Sostenibili’ e all’Ente Nazionale per l’Aviazione Civile, E.N.A.C.

Aeroporto di FirenzeAl centro del dibattito pubblico sull’ Aeroporto di Firenze, ci sarà la nuova pista di volo di 2.200 metri, il nuovo terminal passeggeri, tra loro funzionalmente connessi, insieme a una serie di interventi necessari per il loro inserimento territoriale, paesaggistico e ambientale.

Obiettivo del dibattito: arricchire la discussione, accogliere osservazioni migliorative per arrivare ad un dossier conclusivo. Le opere principali previste dal Piano di sviluppo aeroportuale (masterplan) al 2035 saranno dunque oggetto di un percorso di incontri organizzato (il primo si terrà il 15 novembre alle 17,30, l’ultimo il 10 gennaio).

Sono previsti quattro incontri pubblici, in presenza e online, e quattro specialistici, online.

Aeroporto di FirenzeIl programma dei lavori per il dibattito pubblico sul nuovo masterplan dell’Aeroporto di Firenze è stato presentato stamani dal presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, dall’assessore alle infrastrutture e trasporti Stefano Baccelli, dal sindaco della Città metropolitana Dario Nardella, insieme all’amministratore delegato di Toscana Aeroporti, Roberto Naldi, il presidente della commissione nazionale Dibattito Pubblico (CNDP), Caterina Cittadino, il direttore centrale programmazione economica e sviluppo infrastrutture di Enac, Claudio Eminente, il direttore ambiente e infrastrutture e direttore tecnico di Toscana Aeroporti, Lorenzo Tenerani e il coordinatore Alberto Cena.

Aeroporto di Firenze“Un primo passo storico- ha detto il presidente Eugenio Giani -, la prima azione dell’iter amministrativo che ci può consentire di arrivare alla pista declinata secondo il nuovo progetto che è stato presentato con Enac e che prevede 2200 metri di pista declinata e non parallela rispetto all’autostrada, con il cono di volo che si sposta verso i laghetti di Focognano, Case passerini, 2200 metri che possono ridurre fortemente l’impatto ambientale sul piano acustico. Ci sono così meno persone coinvolte sul cono di volo rispetto alle oltre 50mila di oggi che vivono a Brozzi, Peretola Quaracchi, alle porte di Novoli a Mantignano, Ugnano, Sollicciano. E poi la riduzione dell’inquinamento atmosferico perché è indubbio che una pista più lunga consente partenze e atterraggi più dolci. E da un punto di vista della si sicurezza – ha proseguito Giani- le condizioni sono molto più forti. Questa pista, in nome di una maggiore compatibilità ambientale nell’area della Piana e sicurezza – ha proseguito Giani- muove il primo passo del dibattito pubblico che per circa 3 mesi coinvolgerà l’agenzia specializzata che Toscana aeroporti ha individuato per ascoltare cittadini, comitati, istituzioni, enti locali e, per quanto mi riguarda, il fatto che questa pista si inserisca nell’aeroporto di Peretola riportandolo alle origini, quelle del 1931 quando la pista era adiacente all’autostrada non rivolta verso monte morello, e ritorni a condizioni di volo che sono senz’altro migliori in nome di una prospettiva di un aeroporto, per tutta la Toscana significa vitalità economica, sociale relazioni e immagine nel mondo”

Aeroporto di Firenze“Si parte su basi tutte nuove- ha specificato l’assessore Stefano Baccelli – a partire da questo masterplan che è molto avanzato e anche dal nuovo il clima politico, di attesa e di positiva generale predisposizione. Del resto – ha aggiunto- il procedimento è molto garantista. Il dibattito pubblico avviene già su quello che formalmente è uno studio di fattibilità, ma sostanzialmente è un vero e proprio progetto preliminare. Successivamente ci sarà la fase di valutazione di impatto ambientale portata avanti dal ministero dell’ambiente, quella fase che precedentemente fu prima sospesa dal Tar e poi annullata dal Consiglio di stato. Poi ancora successivamente ci sarà la verifica della conformità urbanistica e la fase della localizzazione. Grazie a questo dibattito pubblico ci saranno quindi molti modi e occasioni per partecipare da parte dei Comuni, delle istituzioni, dei cittadini singoli o riuniti in comitati e associazioni a questo confronto propedeutico finalmente ad una concreta realizzazione sia della nuova pista che del nuovo terminal”

Il Dibattito Pubblico sarà coordinato da Avventura Urbana. ll primo incontro si terrà il 15 novembre 2022 mentre l’ultimo il 10 gennaio 2023, con la presentazione da parte di Alberto Cena, presidente di Avventura Urbana e coordinatore del Dibattito Pubblico, della relazione conclusiva, che verrà inviata alla commissione nazionale Dibattito Pubblico (Cndp) e al proponente dell’opera, Toscana Aeroporti Spa, per la valutazione degli esiti e delle osservazioni raccolte nel corso del dibattito stesso. Sono previsti 4 incontri pubblici, che si terranno in presenza e online, e 4 specialistici, che saranno invece solo online.

Aeroporto di Firenze“Questo dibattito pubblico è una grande occasione di partecipazione democratica – ha detto il sindaco Dario Nardella -. È una bella opportunità perché un’opera strategica così importante per lo sviluppo e la sicurezza del territorio, e anche così impattante, non può non essere al centro di un confronto vero e approfondito. Non è escluso che dal dibattito pubblico l’opera possa uscire anche migliorata. La finalità di questa consultazione e di questo coinvolgimento attivo delle comunità non è solo informativa, ma è anche un lavoro collettivo e dettagliato sul progetto affinché possa essere conosciuto meglio ed eventualmente migliorato. Rivolgo un appello a tutti: dobbiamo prendere sul serio questa grande opportunità di partecipazione democratica e di confronto”

Il coordinatore sarà supportato da un gruppo di esperti composto da: Andrea Pillon (esperto di dibattito pubblico e processi partecipativi), Alessandro Vezzil (esperto di valutazione investimenti), Maria Cristina Venanzi (esperta di comunicazione), Francesca Fazio (esperta di inclusione e parità di genere) e Sara Seravalle (direttrice esecutiva del dibattito pubblico).

L’iter delle “Ferro-ciclovie della Val d’Orcia, dei Colli e delle Crete senesi” fa un passo avanti

Un passo avanti per l’iter burocratico delle “Ferro-ciclovie della Val d’Orcia, dei Colli e delle Crete senesi”.

Su proposta dell’assessore a infrastrutture e trasporti Stefano Baccelli, riporta una nota, la giunta regionale ha approvato ieri l’istruttoria tecnica relativa alle controdeduzioni sulle osservazioni presentate al progetto, così come previsto dalle normative della Regione Toscana in materia di governo del territorio e di valutazione di impatto ambientale.

L’approvazione finale del progetto, adottato dal consiglio regionale nell’aprile scorso, è prevista nei prossimi giorni. La delibera licenziata dalla giunta dà il via libera, in particolare, all’istruttoria tecnica, alle modifiche relative alle norme di attuazione e alla dichiarazione di sintesi.

Dopo un percorso partecipativo che ha coinvolto tutte le istituzioni dei territori interessati, il Consiglio Regionale ha approvato l’iter di “Ferro-ciclovie della Val d’Orcia, dei Colli e delle Crete senesi”. Il progetto propone di creare una rete di percorsi ecosostenibili, su strade ciclabili e su ferro, in una vasta area, valorizzando e integrando fra loro i percorsi che collegano Val d’Orcia, Crete senesi, Monte Amiata, come la ferrovia storica Asciano-Monte Antico o la ciclovia dei Due mari, la Via Francigena e la Via Lauretana, i percorsi dell’Eroica, delle Colline Metallifere, il Sentiero della bonifica.

È un progetto che punta a valorizzare una viabilità lenta e un turismo sostenibile – spiega l’assessore Baccelli – coniugando gli aspetti paesaggistici, storico-artistici, turistici ed economici dei territori dei Comuni coinvolti e proponendosi come fonte di attrazione di risorse e fattore di rivitalizzazione delle zone interne della Toscana e di nuove opportunità per chi vi risiede”.

Manutenzione ponti e strade regionali: la Regione stanzia 5,7 milioni

Nuovi fondi per la messa in sicurezza dei ponti regionali toscani.

Con una delibera presentata in Giunta dall’assessore regionale alla mobilità e ai trasporti, Stefano Baccelli, la Regione ha destinato 5,7 milioni di euro ad interventi di manutenzione messa in sicurezza di ponti che attraversano strade regionali.

“Abbiamo deciso – spiega l’assessore Baccelli – di destinare 2 milioni alle attività di progettazione di interventi manutentivi di ponti su strade regionali e 3,734 milioni ad interventi di manutenzione e messa in sicurezza dei ponti sulle strade regionali. É stato un lavoro lungo e complesso, che ha impegnato i nostri uffici in numerose ricognizioni per determinarne lo stato. Ciò ci ha consentito di stilare una graduatoria che abbiamo finanziato esaurendo tutti i fondi a nostra disposizione. Si tratta di interventi che hanno un costo di poco più di 20.000 euro, fino ad un massimo di oltre 330.000. Tutti insieme ci permetteranno di migliorare sensibilmente la sicurezza della circolazione sulla nostra rete viaria”.

Gli interventi finanziati riguardano principalmente viadotti situati nel Comune di Firenze, 4 si trovano nel Comune di Livorno, 2 ad Arezzo e 1 nell’area della città metropolitana fiorentina.

Le strade regionali su cui si svolgeranno i lavori sono la 206 Pisana Livornese lungo la quale sono previsti 4 interventi, la 69 del Valdarno interessata da 3 interventi, la 66 Pistoiese dove gli interventi saranno 6, la 429 della Valdelsa con 2 interventi e la 222 Chiantigiana con 4 interventi. Inoltre un intervento si terrà lungo la regionale 2 Cassia e uno lungo la 302 Faentina.

Si tratta di lavori di consolidamento delle strutture che nella maggior parte dei casi sono in cemento armato, ma in alcuni casi si configurano ancora come in muratura.

Due interventi di manutenzione o di consolidamento riguarderanno anche la regionale 71 Umbro casentinese in provincia di Arezzo, la regionale 445 nel comune di Casola in Lunigiana e la regionale 435 lucchese con due interventi in provincia Pistoia.

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