Franchi: concessione stadio, firmato accordo integrativo. Importo ridotto in vista dei lavori

Franchi  – È stato firmato l’accordo modificativo e integrativo della convenzione per la concessione in uso dello stadio Artemio Franchi di Firenze alla Fiorentina.

La giunta comunale, si legge in una nota diffusa da Palazzo Vecchio, ha approvato la delibera che recepisce l’accordo: “L’importo della concessione è di 650.000 euro per la stagione calcistica 2023-24. È ridotto rispetto al precedente accordo in previsione dei lavori che interesseranno la curva Ferrovia a partire da gennaio 2024”.
Inoltre, si spiega ancora, Acf Fiorentina “si impegna a restituire i ‘campini’ e locali annessi al Comune entro il 30 giugno” prossimo. In estate è previsto infatti il trasferimento al Viola park, il nuovo centro sportivo della Fiorentina a Bagno a Ripoli, quindi il centro sportivo Davide Astori non dovrebbe essere più utilizzato.

“I 55 milioni di fondi del Pnrr negati dalla recente valutazione della commissione Ue erano vincolati al progetto per la riqualificazione dello stadio Franchi. Questo vuol dire che sono persi e non potranno essere destinati ad altri investimenti”. È quanto chiarisce, in una nota, l’assessore allo Sport del Comune di Firenze, Cosimo Guccione, in merito al progetto di rifacimento dello stadio Franchi recentemente bocciato dalla commissione europea. L’assessore ricorda che il sindaco si è subito attivato per vagliare la possibilità di finanziare con le medesime risorse altri progetti in città e ha sollecitato in questo senso il ministro competente per delega, Raffaele Fitto. Tuttavia, da una successiva analisi, “è risultato che a Firenze le aree che rispettano i vincoli del cosiddetto indice di vulnerabilità sociale e materiale non sono molte perché la maggior parte hanno parametri troppo bassi”. I fondi, viene chiarito nello specifico da Guccione, “non possono essere usati neanche per la ex caserma Lupi di Toscana perché quell’area non rientra nei parametri previsti dal piano urbano integrato”. In breve, conclude l’assessore, “la nostra verifica ha confermato che non esiste nella nostra competenza alcun intervento che possa rispettare i criteri rigidamente stabiliti dalle norme comunitarie. E che, quindi, Firenze ha perso i 55 milioni di Pnrr che all’inizio erano stati concessi per la riqualificazione del Franchi. Da qui la necessità di trovare fondi sostitutivi statali”.

Presidente del Quartiere replica ai comitati: “Il Campo di Marte non è contrario alla riqualificazione dello stadio Franchi”

Firenze, arriva la replica del presidente del Quartiere 2, Michele Pierguidi, alla lettera di ieri firmata ‘Cittadini del Quartiere 2 di Campo di Marte – Firenze’, indirizzata a Céline Gauer, capo della task force per la ripresa e la resilienza della Commissione Europea, nella quale si chiedeva all’Unione Europea di non concedere i soldi per il restauro dello Stadio Franchi.

“Il Campo di Marte non è contrario alla riqualificazione dello stadio Franchi – dice il presidente del quartiere Pierguidi – Come Consiglio di Quartiere, democraticamente eletto, sia come maggioranza che come opposizione, abbiamo da sempre sostenuto il restauro del Franchi. Questo progetto è una cosa bella, positiva, per il quartiere. Sono 200 milioni di euro per il Campo di Marte”.

“Anch’io sono un cittadino del Campo di Marte – sottolinea Pieguidi su Facebook -. Sono cittadini del Campo di Marte tanti miei amici, tantissimi miei conoscenti, tutti i miei familiari. E né io, né nessuno di loro ha sottoscritto la lettera a Céline Gauer. E nessuno di noi neppure ha saputo, pur essendo residenti qui, che qualcuno volesse fare un’iniziativa del genere. Nella lettera non viene mai spiegato chi sono i cittadini che l’avrebbero scritta, quanti sono, chi rappresentano”.

“Io non credo – osserva ancora – che i cittadini non vogliano il restauro del Franchi e il miglioramento di Campo di Marte. Chi vuole che salti il recupero indispensabile del Franchi è contro il Campo di Marte, perché di certo i residenti non vogliono un ‘Flaminio’ in viale Paoli”.

Per Pierguidi “a Campo di Marte non ci sarà nessuna colata di cemento, ma ci sarà più verde. Saranno accessibili, e verdi, aree oggi chiuse ai cittadini. I giardini di Niccolò Galli saranno ingranditi e migliorati. La tramvia collegherà il Campo di Marte con tutta la città e i comuni limitrofi. Verrà costruito un parcheggio da 3mila posti”.

Lo scorso 18 novembre è stato anche organizzato al Mandela Forum un incontro con i cittadini per raccontare il restyling dello stadio e il futuro dell’area di Campo di Marte da parte del Comune, e a maggio, annuncia Pierguidi, “faremo nuovi incontri con i cittadini sul progetto, nei quali ascolteremo tutti e raccoglieremo consigli”.

Residenti Campo di Marte chiedono all’Europa “di non darci quei soldi” per riqualificazione Stadio Franchi

Firenze, i cittadini residenti nel quartiere di Campo di Marte, riuniti in più comitati, hanno scritto una lettera, indirizzata a Céline Gauer, capo della task force per la ripresa e la resilienza della Commissione europea, “per chiedere all’Europa di non darci quei soldi” per il progetto di riqualificazione dello stadio Artemio Franchi.

“La situazione dei progetti relativi al Campo di Marte ed allo stadio Franchi, che lei pensiamo già conosca – si legge nella lettera dei residenti – presenta a nostro avviso delle anomalie, che noi riteniamo di poter riassumere così: il Campo di Marte non è una ‘zona degradata’ da recuperare, bensì è il quartiere di Firenze dove attualmente si vive meglio”.

“Moltissimi cittadini – si spiega ancora – sono contrari all’attuale piano di restyling e hanno organizzato delle proteste. Essi sono contrari all’attuale piano di riqualificazione soprattutto per quello che si porta dietro: cioè una immensa colata di cemento, distruzione degli alberi e del verde, migliaia di metri cubi in strutture alberghiere di lusso, centri commerciali e direzionali, nonché un parcheggio da due-tremila posti auto”.

Nella missiva si sottolinea ancora: “Inoltre un progetto di tramvia a doppio binario che poggia su un’ampia carreggiata di cemento, dedicata ed isolata, con pali di elettrificazione sui lati, inadatta per Firenze, già obsoleta da decenni, invadente, distruttiva, costosissima, piena di incognite e dai tempi di realizzazione biblici; desertificante riguardo all’attuale tessuto sociale ed economico; un’opera che crea più problemi alla viabilità di tutta Firenze di quanti ne risolva; letale per i negozi del quartiere”.

La lettera evidenzia, infine, “con forza che lo stadio Franchi è un bene pubblico, ma in usufrutto (con contratto d’affitto o comodato) ad un soggetto privato. Che il soggetto privato si è rifiutato di ristrutturarlo perché in quella sede non avrebbe avuto il suo legittimo tornaconto”.

🎧 Stadio Franchi, professor Cappello: “La Commissione Europea non si è espressa prima, perché in origine le risorse erano completamente italiane”

Firenze, una delle interviste più interessanti dello special di Controradio sullo stadio Franchi è stata quella al professor Mauro Cappello, docente universitario esperto di fondi europei, che ai nostri microfoni ha detto: “I soldi per lo Stadio Artemio Franchi, all’inizio, dovevano essere statali. Poi, quando si è visto che le risorse non bastavano, si è puntato sul Pnrr”.

“Guardi è successo questo, – ha spiegato il professor Cappello – è stata redatta un primo computo metrico dei lavori da fare sullo stadio, e questa somma è stata a suo tempo, e mi sto riferendo all’aprile del 2021, inserita nel piano Nazionale complementare al Pnrr, rammento per i nostri ascoltatori che il piano Nazionale complementare sono soldi completamente statali e quindi in quella occasione, la Commissione Europea non disse nulla. A dicembre 2021 nel comune di Firenze si sono resi conto che servivano ulteriori e risorse finanziarie, per reperire queste ulteriori di sottaceti anziani hanno candidato lo stadio Franchi sui bandi Pnrr, nella missione 5 inclusione sociale, che dal mio punto di vista dovrebbe essere dedicata a tutt’altro rispetto che non a uno stadio”.

In podcast l’intervista al professor Mauro Cappello, docente universitario esperto di fondi europei.

“La Commissione Europea non si è espressa prima – risponde Cappello alla domanda se la Commissione Europea avesse potuto esprimere le sue perplessità tempo prima – perché le risorse erano completamente italiane, come ripeto ad aprile 2021, si parlava di Piano Nazionale complementare al Pnrr, quindi si parlava di risorse completamente statali, la scelta era comunque opinabile, però i soldi non erano della commissione europea e presumo che la Commissione Europea in particolare non sia intervenuta per questo motivo. Adesso i soldi invece sono stati previsti sul piano nazionale di ripresa e resilienza, che sono i soldi europei, vorrei ricordare tra l’altro, che una parte di questi soldi è a prestito, soldi che noi dovremmo ripagare entro il 2050, e vorrei far rendere conto ai nostri ascoltatori del fatto che noi stiamo intebitando noi e i nostri figli per fare un’opera pubblica che verrà poi sfruttata esclusivamente da un privato”.

Controradio News ore 7.25 del 31 marzo 2023

Controradio News: ultim’ora, aggiornamenti, cronaca ed eventi in Toscana nella sintesi mattutina. Per iniziare la giornata ‘preparati’

Controradio News –  Il progetto dello stadio Franchi di Firenze è “inserito nel Pnrr approvato con decisione di esecuzione del Consiglio Ecofin del 13 luglio 2021, che ha recepito la proposta della Commissione europea”. E’ quanto spiega il Comune di Firenze intervenendo dopo quanto dichiarato  da una portavoce della Commissione europea in merito all’ erogazione dei fondi Pnrr per il nuovo Franchi. Da Palazzo Vecchio si spiega inoltre che il progetto di restyling “prevede esattamente, la ristrutturazione e la rifunzionalizzazione ecosostenibile di una struttura pubblica e di un’area pubblica, e dunque il miglioramento della qualità del decoro urbano e del tessuto sociale”. 

Controradio News – Striscioni sui ponti e nelle vie di Firenze, fino a piazza Signoria e Ponte Vecchio, per dire al governo ‘Fai la cosa buona’: questa l’iniziativa di Fillea Cgil e Feneal Uil in vista della manifestazione dell’1 aprile a Roma, per denunciare gli impatti negativi sul settore delle costruzioni del decreto 11/2023 sul Superbonus e le nuove norme del codice degli appalti che riducono gli obblighi di applicazione dei Contratti nazionali edili e introducono la liberalizzazione dei subappalti a cascata. Da Firenze partiranno due pullman per Roma.
Controradio News – Al via dal 3 aprile 2023 a Empoli (Firenze) la demolizione dell’Ecomostro, un fabbricato motivo di degrado urbano, per fare posto al cantiere con cui verrà realizzato l’Ecopark, nuovo edificio con spazi auto e servizi per la cittadinanza. Si tratta di un cantiere da 5,6 milioni di euro, dei quali 2 milioni da fondi Pnrr. La fase di demolizione prevede circa due mesi di lavori: la conclusione è quindi prevista per giugno.
Controradio News – Andrea Marrucci, sindaco di San Gimignano (Siena), è il nuovo presidente di Ali Toscana. E’ stato eletto  durante il XIX congresso nazionale di Autonomie locali italiane a Pisa. Succede a Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli (Firenze).
Controradio News – Nasce un nuovo organismo di consulenza per le Mura Urbane di Lucca che si occuperà, a fianco del Comune, di studiare ed elaborare strategie specifiche necessarie alla conservazione, utilizzazione appropriata e valorizzazione del principale monumento simbolo di Lucca, anche al fine di valutare la possibilità della candidatura a Patrimonio dell’umanità Unesco.  La cerchia muraria intorno al centro storico di Lucca è considerata come il maggiore e più conservato esempio europeo di fortificazione urbana.

Commissione Europea, lavori sugli stadi non erano nel progetto iniziale

Bruxelles, i progetti sullo stadio di Firenze su quello di Venezia “non erano parte del piano di Recovery iniziale” dell’Italia. Lo ha sottolineato una portavoce della Commissione Europea interpellata al riguardo nel corso del briefing quotidiano con la stampa sulle notizie relative alle difficoltà sui due progetti nella valutazione in corso a Bruxelles sul via libera della terza tranche del Pnrr all’Italia.

“Durante il periodo in cui stiamo valutando le richieste di pagamento non forniremo alcun commento sulle misure specifiche”, ha precisato. Nel Pnrr inizialmente concordato tra la Commissione Europea e l’Italia, ha comunque spiegato, figurano tra le “tappe fondamentali i cosiddetti piani integrati urbani” e “la terza richiesta di pagamento include una pietra miliare relativa all’adozione di piani di investimento riguardanti progetti di rigenerazione urbana da parte delle città metropolitane”.

I progetti “devono rispettare i criteri che abbiamo concordato nel piano, che è stato convalidato dagli Stati membri nella decisione di attuazione del Consiglio” e “devono essere localizzati in grandi aree urbane degradate” e “rispettare l’obiettivo sociale della misura. Questo è esattamente ciò che stiamo valutando al momento”.

“L’Italia sta finanziando e ristrutturando lo stadio di Firenze con risorse nazionali, e forse anche da qui viene la confusione”, ha segnalato quindi. “Come parte del suo piano, l’Italia ha adottato una serie di piani di investimento, tra cui quello per Firenze, e include anche una proposta di intervento relativa allo stadio, fondamentalmente per integrare le risorse nazionali e attualmente stiamo esaminando tutti questi piani di investimento perché sono collegati alla terza richiesta di pagamento”.

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