Uno stadio dentro lo stadio: presentato progetto che non abbatte le curve del Franchi

Presentato il  progetto per la riqualificazione del Franchi, alternativo a quello di cui si parla in questi giorni, senza abbattere le curve, e avvicinandole, al minimo consentito dalla normativa, al campo di gioco. La proposta con tanto di rendering arriva dall’associazione Noi per Firenze, con lo studio BCB Progetti. La realizzazione costerebbe 50 milioni di euro  per il Franchi e tre anni di lavori.

“Al nuovo patron della Fiorentina chiediamo che la vicenda non si esaurisca senza la valutazione di soluzioni progettuali alternative come questa” spiegano i promotori.

Interviste a cura di Chiara Brilli

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“Lo affermiamo senza alcuna polemica: il restyling del Franchi senza abbattere le curve, e avvicinarle, al minimo consentito dalla normativa, al campo di gioco è assolutamente possibile e chiediamo che sia preso nella massima considerazione”. Così Michele Turini, presidente dell’associazione Noi per Firenze, l’architetto Carlo Bandini della BCB Progetti e Alessandro Mari che coordina il progetto.

Più nel dettaglio l’elaborazione del progetto di riqualificazione del Franchi, rielaborato come anticipato nella conferenza stampa del 22 luglio, prevede di : avvicinare la curva Ferrovia e Fiesole al campo da gioco, ricomponendo una geometria degli spalti più “quadrata” rispetto all’attuale; coprire tutti i posti disponibili (circa 40.200), sia quelli delle nuove curve che quelli della Maratona; recuperare negli spazi lasciati liberi tra le nuove curve e le vecchie per attività sportive complementari (ulteriori 11.000 mq circa recuperati per attività commerciali e/o espositive e per eventi).

Tutto questo all’interno e come completamento del più ampio progetto già presentato di riqualificazione dell’area del Campo di Marte, che ricordiamo prevedeva tra l’altro il recupero di circa 25.000 mq di aree pedonali e nuovi parcheggi per circa 3200 posti auto.

“Siamo pronti con un bellissimo progetto. Il 22 luglio abbiamo presentato alla cittadinanza la nostra idea di restyling del Franchi, che deve essere al centro di un recupero complessivo dell’area di Campo di Marte intesa come cittadella sportiva. Oggi -continuano Turini, Bandini e Mari- vogliamo mettere l’accento sulla questione del’’avvicinamento delle curve. Non occorre abbattere le curve attuali, venendo così incontro al principio di salvaguardia dell’Artemio Franchi come monumento di interesse storico e artistico. Il nostro progetto è a prova di Soprintendenza. La sua fattibilità c’è tutta e costa non 150 milioni soltanto per la riqualificazione dello stadio, ma 120 per l’intera riqualificazione dell’area del Campo di Marte, dei quali circa 50 per il Franchi, che avrebbe così la sua nuova copertura, l’avvicinamento delle curve e un nuovo restauro completo per portarlo ad essere competitivo a livelli europei. L’idea di fondo è quella di uno stadio nuovo all’interno dello stadio vecchio. E’ realizzabile in tempi brevi, tre anni, secondo il ‘fast fast fast’ che chiede Rocco Commisso, procedendo a lotti e senza interrompere il campionato.

E allora proprio al nuovo patron della Fiorentina chiediamo che la vicenda non si esaurisca senza la valutazione di soluzioni progettuali alternative. Noi abbiamo sempre affrontato la nostra presentazione come un contributo aperto al dialogo con la cittadinanza e le associazioni. Il nostro gruppo di lavoro vuole essere aperto ai contributi di tutti, e alla collaborazione con i tecnici della Fiorentina.

“A noi interessa poi che il progetto complessivo preveda la Cittadella dello Sport del Campo di Marte, quindi una sinergia tra tutte le attività sportive, un’unica regia che gestisca gli spazi sportivi, compreso tutto ciò che c’è all’interno. Ora non si vedono motivi ostativi. Sono 15 anni che ci rimpalliamo questo nuovo stadio. Abbiamo portato a termine il nostro lavoro come associazione, è stato impegnativo ma entusiasmante. L’amministrazione ha già fatto le sue valutazioni, ci ha già incontrato, manca solo la Fiorentina”.

Pessina: bene Comune Firenze su tramvia, ora progetto definitivo

Andrea Pessina, soprintendente Archeologia, belle arti e paesaggio per Firenze, Pistoia e Prato è intervenuto, a margine del convegno ‘I musei negli edifici ecclesiastici: adeguamento tutela e investimento’ in corso oggi al museo di Palazzo Davanzati organizzato dai musei del Bargello, in merito ai possibili futuri progetti dell’amministrazione fiorentina: la nuova tramvia 3.2 e la copertura dello stadio “Artemio Franchi”.

“Sulla tramvia ho registrato con molto piacere le ultime dichiarazioni dell’amministrazione comunale che ha accolto la nostra richiesta di non abbattere gli alberi su viale Matteotti e abbandonato anche l’idea di fare dei sottopassi. Attualmente siamo sereni, aspettiamo la riapertura della conferenza dei servizi nella quale ci verrà presentato il progetto definitivo”. Secondo Pessina la decisione di Palazzo Vecchio è legata “anche alla necessità di rispettare i tempi del finanziamento europeo che sono molto stretti. Il sindaco si ripropone di avere la tramvia 3.2 funzionante a breve e quindi tutto deve filare liscio, nel miglior modo possibile”.

Per quanto riguarda lo stadio della Fiorentina, ad oggi “ci sono delle esigenze diverse: la famiglia Commisso ha rappresentato quelle che sono le loro esigenze, comprensibili, di avere uno stadio moderno. Ci sono delle ipotesi come quella di coprire lo stadio che sarebbero funzionali anche alla tutela dello stesso, adesso dobbiamo capire in che misura possono essere accolte”. “Il Franchi – ha spiegato Pessina – è già stato toccato per i mondiali ’90, è una struttura destinata ad accogliere decine di migliaia di spettatori, non può non essere continuamente mantenuta e adeguata alle esigenze di sicurezza. Bisogna vedere in che misura viene chiesto di metterci le mani sopra, è lì il punto di equilibrio. Credo – ha concluso – che la proprietà stia valutando anche di andare a costruire un nuovo stadio e su questo noi non abbiamo voce in capitolo”.

Commisso a Palazzo Vecchio. Nardella: “Lo stadio si fa”

Si è concluso a Palazzo Vecchio l’incontro sullo stadio tra il sindaco Nardella e il presidente della Fiorentina Rocco Commisso. Non è stato ancora deciso se costruire una nuova opera oppure ristrutturare il Franchi. Bisogna ancora ragionare sui tempi delle due opzioni e attendere il parere della Soprintendenza.

Il secondo incontro durato un’ora e mezza ha visto il primo cittadino e il neo presidente dei viola Commisso al lavoro per trovare una soluzione che sia la più rapida possibile e che permetta di realizzare una struttura moderna e simile ai club europei. “E’ stato un incontro positivo, abbiamo visto tutte le varie opzioni, gli aspetti tecnici, la durata e gli investimenti. Abbiamo fatto dei buoni passi avanti”, ha commentato Nardella da Palazzo Vecchio. Il primo cittadino si dice soddisfatto e ottimista sui tempi. “Non faccio paragoni con i Della Valle – continua il sindaco -, lavoriamo con i metodi della nuova proprietà. Posso dire che lo stadio a Firenze si farà”.
Il neo presidente Commisso ha commentato che ora “ci vuole la volontà delle altre parti della politica, della cultura e delle istituzioni per farci fare quello che è giusto per la città. L’intenzione è di lasciare qualcosa di bello a Firenze. […] Bisogna fare ‘fast, fast, fast’, – conclude il patron di Mediacom – capire il costo e dove vengono fatte le cose, oltre che avere il controllo degli investimenti che noi faremo”.

Architetti, Biancalani: “Sì restyling Franchi con ripensamento quartiere”

“Il fermento di questi giorni attorno al tema del nuovo stadio ha registrato molte voci, dal nuovo proprietario della Fiorentina al neo rieletto sindaco Dario Nardella fino al soprintendente Andrea Pessina. Da parte nostra accogliamo con favore l’ipotesi che il progetto del nuovo stadio di Firenze si possa concretizzare in un restyling dell’Artemio Franchi, monumento nazionale opera dell’ingegno di Pier Luigi Nervi e Gioacchino Luigi Mellucci.”

Con queste parole Serena Biancalani, presidente dell’Ordine degli Architetti di Firenze, si esprime in merito al tema del nuovo stadio. “In tempi non sospetti – ha aggiunto – l’Ordine degli Architetti si era già espresso in favore di questa scelta che si muove nella virtuosa direzione del recupero di un bene nel segno della riqualificazione che ne attualizzi l’uso alle esigenze contemporanee.

Nel tempo, già nel 2006 come nel 2013, erano state fatte delle proposte in tal senso ma la scelta si era diretta verso la realizzazione di una struttura nuova, con un progetto certamente ambizioso dal percorso rivelatosi poi complesso.

Ripensare oggi allo stadio dove è già collocato, rinnovato con un intervento di restyling che di fatto si deve identificare come un moderno progetto di restauro, richiede un ripensamento del quartiere alla luce delle nuove previsioni sulla viabilità cittadina che coinvolga, oltre alla linea tranviaria, un potenziamento o l’ottimizzazione di quella ferroviaria.

In ogni caso si ritiene che la qualità e il livello dell’impresa per valorizzare le caratteristiche del monumento e restituirlo alla contemporaneità richiedano l’impegno delle migliori competenze progettuali e che l’unica opportunità per metterle in campo sia indire un concorso pubblico internazionale che consenta alla città di acquisire una struttura sportiva che soddisfi le aspettative della tifoseria, rappresentando al tempo stesso un’occasione per rianimare la progettualità e la spinta innovativa a regia pubblica.

Con le premesse e l’entusiasmo dei soggetti coinvolti oggi si può forse dare maggiore concretezza all’effettiva realizzazione dell’opera, che manterrebbe un valore fortemente identitario nel proporre una soluzione di segno contemporaneo rafforzando l’immagine della città che si rinnova.

Nuova amministrazione, nuova conduzione della società di calcio, si presenta come una buona congiuntura di rinnovamento che per una città come Firenze non può prescindere dalla sua storia e si esprime quindi nel linguaggio che più gli appartiene, recuperando uno dei suoi monumenti, opera moderna e per questo maggiormente interessante per le ipotesi di progetto che partono dal restauro del cemento armato fino all’attualizzazione delle sue funzioni. Scelte che consentono di tramandare la memoria e la materia dei beni monumentali, preservandone l’integrità e rinnovandone la funzione.

È fondamentale comunque ragionare a scala urbana e cogliere l’opportunità di mettere a sistema le nuove previsioni di quartiere e il vantaggio dei residenti oltre che dei visitatori: è una scommessa che si può e si deve vincere con un concorso pubblico perché la soluzione possa essere scelta tra le migliori idee, su un bando ben costruito che fornisca le indicazioni e le scelte necessarie per formulare la proposta. L’Ordine degli Architetti si rende disponibile per dare un supporto al perfezionamento di questa scelta, nella forma che l’amministrazione riterrà necessaria”.

Fiorentina-Milan: un Cuore Viola a sostegno di ANT

I volontari di Fondazione ANT saranno presenti ai tornelli dello stadio Artemio Franchi di Firenze in occasione della partita di campionato Fiorentina-Milan, in programma il prossimo 11 maggio alle 20.30, per distribuire tra i tifosi, in cambio di un’offerta libera, un cuore viola con il logo e il codice fiscale ANT utile per destinare il 5×1000 alla Fondazione.

Il cuore viola ANT rappresenta il cuore grande dei tifosi della Fiorentina che non hanno mai fatto mancare il loro sostegno, in tutti questi anni, alla Fondazione. I volontari saranno facilmente riconoscibili perché indosseranno una maglietta bianca con i loghi di Fondazione ANT e della Fiorentina, a testimonianza del legame tra le due realtà del territorio.

Un sodalizio, quello tra ANT e Fiorentina, che proprio il capitano viola German Pezzella ha rinnovato di recente, prestando il proprio volto per la campagna, realizzata da Stefano Ginestroni e da Simone Lampredi, che invita i cittadini a diventare volontari della Fondazione.

Tutti i fondi raccolti durante la partita saranno destinati a sostenere il servizio di assistenza medico specialistica domiciliare che ANT offre gratuitamente ai malati di tumore e alle loro famiglie e i progetti di prevenzione oncologica sempre gratuiti portati avanti dalla Fondazione a Firenze, Prato e Pistoia.

Per informazioni sui progetti ANT consultare il sito www.ant.it

Fiorentina Women’s, è andata male!

Firenze, il cammino della Fiorentina Women’s in Champions League purtroppo si è fermato come l’anno scorso agli ottavi, le viola hanno perso mercoledì sera al Franchi contro il Chelsea per 6-0.

All’andata, a Londra, la squadra delle Fiorentina Women’s aveva perso di misura per 1-0, lasciando la speranza di una rimonta, che avrebbe potuto portare alla qualificazione.

Le ragazze del Chelsea però, campionesse d’Inghilterra in carica, mercoledì sera hanno messo in campo tutta la loro esperienza e la loro qualità, alla Fiorentina non sono bastate il cuore, l’impegno e la spinta di tremila tifosi.

Per le inglesi, che hanno chiuso in dieci per l’espulsione diretta di Bright, espulsa per aver fermato una chiara occasione da gol, sono andate a segno nel primo tempo al 24′ Spence e al 38′ Kirby, nella ripresa ancora Kirby (rigore) al 7′ e al 18′, Cuthbert al 12′ e Bachmann al 23′.

È stata una bella però serata al Franchi, con tremila persone che hanno sostenuto la squadra viola fino alla fine, tributando alle ragazze un lungo applauso finale in piedi nonostante la brutta sconfitta, ma il calcio femminile è così ci si diverte anche quando si perde!

Forza Fiorentina Women’s, siamo con voi!

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