Firenze: al via al Meyer la campagna di vaccinazione

Il Meyer è pronto a far partire la campagna vaccinale anti-Covid per tutti i suoi operatori. Si comincia  questa mattina – 1 gennaio –  con la somministrazione delle prime 42 dosi di vaccino che saranno destinate, in primis, a chi lavora nei reparti Covid. Sempre nel primo giorno del 2021 all’ospedale Santo Stefano di Prato, verranno aggiunti 60 posti dedicati ai pazienti covid.

Un momento storico per l’ospedale pediatrico fiorentino Meyer che nell’arco di circa un mese conta di concludere la campagna di vaccinazione per tutto il personale. La prima a ricevere la dose sarà la dottoressa Leila Bianchi, pediatra, specializzata in malattie infettive.
Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessore regionale per il diritto alla salute Simone Bezzini hanno visitato il Vaccination center del pediatrico fiorentino e sono stati accolti dal direttore generale del Meyer Alberto Zanobini, dal direttore sanitario Francesca Bellini e dal direttore delle professioni sanitarie Patrizia Mondini.

“La vaccinazione – ha commentato il presidente Giani – costituisce la  prima cinta muraria della nostra comunità rispetto al coronavirus. E’ quindi importante quanto avverrà qui in questo presidio sanitario di eccellenza internazionale, dove c’è la sanità che guarda al futuro perché è dedicata ai più piccoli.”

“Qui cominceranno le vaccinazioni e uno dopo l’altro nei giorni seguenti saranno sempre più numerosi gli operatori sanitari che, insieme agli  anziani, e al personale a rischio costituiranno questa corazza rispetto all’espansione del virus”, ha concluso Giani.

“Stiamo procedendo in maniera organizzata e coordinata nella campagna di vaccinazione” ha evidenziato l’assessore Bezzini. “Qui – ha aggiunto – ci sono già 1.200 prenotazioni da parte del personale del Meyer, cui si aggiungerà quello di Ispro; ma più in generale abbiamo già avuto migliaia e migliaia di prenotazioni attraverso il portale online rivolto al personale sanitario. Un segnale incoraggiante rispetto alla volontà che hanno gli operatori sanitari di vaccinarsi”.

Nella foto Leila Bianchi, la prima pediatra vaccinata questa mattina al Meyer.

Leila Bianchi

A Prato, alle ore 12, l’inaugurazione dell’ampliamento dell’ospedale Santo Stefano con 60 nuovi posti dedicati ai pazienti covid. Un altro passo della regione nella lotta al coronavirus.

“L’inaugurazione di quest’oggi completa un percorso che ha visto il sistema sanitario toscano raggiungere grandissimi risultati in tempi straordinariamente accelerati per le opere pubbliche – ha sottolineato il presidente della Regione Toscana – L’8 dicembre abbiamo inaugurato, sempre a Prato, il Centro Covid Pegaso, con 190 posti letto. Quindi pochi giorni fa, il 29 dicembre, è stata la volta del nuovo padiglione al Campo di Marte di Lucca, con 150 nuovi posti letto. Grazie a interventi realizzati con le procedure della somma urgenza della Protezione Civile abbiamo dimostrato che, quando è necessario, si può fare bene e si può fare presto”.

“Strutture – ha spiegato ancora il presidente – che oggi sono per l’emergenza Covid, ma che resteranno alla sanità toscana anche quando questa emergenza sarà alle spalle e che potranno essere utilizzate in altre situazioni critiche. Ma in questo giorno di Capodanno – così ha concluso Giani – mi preme soprattutto sottolineare che questa nuova struttura dimostra che abbiamo saputo fare squadra: e questo è di ottimo auspicio per le sfide che ci aspettano nel 2021, a partire dalla campagna di vaccinazione”.

Lorenzo Braccini

Coronavirus, vaccinazioni in Rsa senza sosta. Dal 1 gennaio il personale dei reparti Covid

Non si fermeranno neppure per le feste dell’ultimo e del primo dell’anno le vaccinazioni agli anziani ospiti delle Rsa toscane. Il 30 pomeriggio, oggi, è stata la volta delle prime dodici strutture; il 31 dicembre toccherà ad altre ventisei e quindi diciotto il 1 gennaio. Il calendario si aggiorna ora dopo ora.

Così nella Asl Nord Ovest saranno undici le strutture (per 264 ospiti complessivi) sottoposte a vaccino il 31 dicembre, dopo le sette (per 138 ospiti) di oggi, sei (per 180) il primo dell’anno e tredici (per 372) il 2 gennaio. Nell’Asl Sud Est domani, 31 dicembre, sarà la volta della Rsa Pionta in provincia di Arezzo (19 ospiti), della “Piccola Casa della provvidenza” (17 ospiti) a Follonica nel grossetano e della Rsa Gandini nel senese (56 vaccini), quindi la Rsa Vegni a Castel del Piano il 1 gennaio (58 ospiti), la Rsa San Gimignano Santa Fina (24 vaccini) lo stesso giorno e il 2 gennaio la Rsa Maestrini (36 ospiti) in provincia di Arezzo e la “Casa Albergo per anziani” (49 vaccini) di nuovo a Castel del Piano nel grossetano. Nell’Asl Centro, partita nel pomeriggio del 30 con quattro Rsa (e 112 persone coinvolte), saranno dodici le strutture interessate il 31 dicembre (324 dosi), dieci il primo gennaio (per altri 333 ospiti) ed ancora dodici (332 dosi) il 2 gennaio.

Dal 1 gennaio intanto il vaccino sarà somministrato anche al personale dei reparti Covid degli ospedali e quindi delle Usca, le unità speciali di continuità assistenziale che da primavera sono state chiamate a gestire a casa o negli alberghi sanitari i pazienti Covid-19.

In queste ore sono state aperte anche, tra coloro che avevano già espresso la propria pre-adesione, le prenotazioni online per l’appuntamento per la somministrazione del vaccino riservata agli operatori sanitari e socio-sanitari in prima linea e al personale dei presidi residenziali per anziani, come indicato nel piano strategico nazionale anti Covid. Per tutti loro le vaccinazioni partiranno dal 4 gennaio.

“Oggi – commenta l’assessore alla salute Simone Bezzini, che ringrazia tutti – siamo oltre il valore simbolico del Vaccine Day di domenica”. “Siamo partiti – spiega – con le prime vaccinazioni agli ospiti delle Rsa, la parte più fragile e vulnerabile della nostra comunità davanti alla minaccia del Covid-19. E domani si va avanti. Contiamo di chiudere il primo ciclo di somministrazioni nelle Rsa entro i primi dieci giorni di gennaio per portare a termine la seconda vaccinazione entro fine gennaio. In parallelo partiamo anche con il personale sanitario dei reparti Covid degli ospedali e il resto del personale del sistema sanitario”. “Stiamo mettendo in campo un grande sforzo – conclude -, sapendo di poter contare su una macchina di grande efficienza e su un sistema sanitario che in questi mesi abbiamo ulteriormente irrobustito, potenziando tutta la filiera di contrasto al virus, a partire dalla capacità di tracciamento, alberghi sanitari, cure intermedie e posti letto Covid. Stiamo lavorando pure per aumentare la capacità di testing anche con programmi di screening. Se presto saranno disponibili altri vaccini, oltre a quello di Pfizer, saremo in grado di imprimere ancora più forza a questo percorso, senza mai abbassare la guardia”.

FONTE: TOSCANA NOTIZIE

Giani inaugura 150 posti letto covid a Lucca

Sono stati inaugurati oggi nel padiglione A della Cittadella della Salute ‘Campo di Marte’ i nuovi 150 posti letto Covid

A Lucca si è tenuta l’inaugurazione dei posti letto covid che possono essere estesi fino a 155 e che si vanno ad aggiungere ai circa 50 (di cui 12 di terapia intensiva-subintensiva), in parte già attivati nei padiglioni C ed O.

Alla presentazione di questo intervento, che ha permesso in appena un mese di lavori di recuperare la struttura, ha partecipato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, accompagnato dagli assessori regionali Simone Bezzini (sanità), Stefano Baccelli(infrastrutture), Monia Monni (protezione civile), insieme anche al direttore della protezione civile regionale Giovanni Massini.

“Questa è davvero una grande sfida per la nostra Regione – ha evidenziato il presidente Giani -. L’emergenza Covid rappresenta un evento straordinario e drammatico, che ha portato via con sé purtroppo 3.500 persone, che sono morte in Toscana quest’anno (più di 70.000 a livello nazionale). Ma il Covid è di fronte a noi non solo come fatto eccezionale. C’è infatti una trasformazione in atto nel comportamento di virus e batteri che sanno sempre più vincere lo schermo immunitario degli antibiotici. Quindi prepararci a pandemie non è la straordinarietà di un evento che avviene ogni cento anni, ma deve essere un atteggiamento costante per un sistema sanitario efficiente. In Toscana abbiamo voluto realizzare due nuove strutture di riferimento: una a Prato, inaugurata qualche settimana fa, ed una appunto a Lucca. Questi 150 posti di Campo di Marte oggi sono dunque per il Covid (erano stati concepiti quando avevamo il doppio dei ricoverati nei nostri ospedali) ma resteranno comunque sempre in funzione perché nel nuovo sistema sanitario abbiamo sempre più bisogno di posti letto”.

“E’ un momento importante per la nostra città – ha aggiunto il sindaco di Lucca Alessandro Tambellini – perché la riqualificazione del padiglione A era molto attesa. Adesso mi auguro che questa struttura possa lavorare nel tempo come luogo di eccellenza a livello regionale ma anche in maniera integrata con un’altra eccellenza, l’ospedale San Luca, che dimostra ogni giorno di avere professionisti all’altezza della situazione. Si tratta di un’opportunità fondamentale per Lucca, anche perché abbiamo bisogno di rafforzare sempre di più la sanità territoriale e gli ultimi interventi effettuati sul Campo di Marte vanno proprio in questo senso”.

“E’ un’altra giornata importante per la nostra sanità – ha detto la direttrice generale Maria Letizia Casani – e voglio ringraziare il presidente Giani, i suoi assessori e la protezione civile regionale per la collaborazione e per la forza con cui ci hanno supportato in questa operazione, così come era stato fatto anche per i nuovi posti letto recentemente inaugurati a Prato. Per l’intervento al Campo di Marte ringrazio anche i nostri professionisti, il nostro ufficio tecnico e le ditte che hanno lavorato senza sosta per arrivare a questo risultato. Negli ospedali della nostra Azienda e di tutta la Regione la situazione Covid è sicuramente migliore rispetto a qualche mese fa, visto che i ricoveri stanno diminuendo, ma non bisogna abbassare la guardia e rallentare sulla programmazione e sulla realizzazione di nuovi posti letto che possono servire in caso di bisogno. Da ribadire poi che, oltre a questi 150 letti, c’è un ulteriore serbatoio di posti letto, una cinquantina, che avevamo preparato già nel corso della prima ondata e che in parte (quelli di cure intermedie) sono stati riattivati nelle settimane precedenti”.

Il maxi cantiere è nato grazie ad un appalto regionale da 2 milioni di euro ed adesso il padiglione A è quindi pronto a diventare una sorta di “estensione” dei reparti di Malattie Infettive della Regione. I nuovi 150 letti attrezzati per l’emergenza Covid, infatti, sono destinati ad ospitare pazienti di tutta la Toscana.

Partita a Campo Elba la prima sperimentazione dello screening “Territori sicuri”

E’ partita oggi a Campo nell’Elba, e subito con una grande partecipazione da parte della cittadinanza, la prima sperimentazione del progetto “Territori sicuri”, uno dei nuovi programmi di screening anti-contagio, promosso dalla Regione Toscana con Anci, Upi, le Misericordie, le Pubbliche Assistenze Riunite e la Croce Rossa Italiana, oltre ad Ars, alle Asl e alle Società della salute.

Pensato per i Comuni più a rischio e approvato dalla Giunta su proposta dell’assessore Simone Bezzini, insieme al suo gemello “Scuole sicure”, il progetto trova nel comune elbano, particolarmente colpito dal virus, il suo primo terreno di applicazione.

L’attività di screening, che si svolge all’aperto nel parcheggio Pertici, interesserà gli abitanti delle frazioni di San Piero, oggetto di un importante focolaio, e di Sant’Ilario. Nei gazebo allestiti nei pressi delle unità mobili si stanno recando i cittadini muniti di tessera sanitaria.

Applicando la strategia di allerta precoce “early-warning”, l’obiettivo è individuare nuovi casi positivi ed eventuali focolai tra la popolazione, attraverso l’utilizzo dei test rapidi antigenici. A supporto dell’operazione la zona distretto parteciperà con medici, pediatri e infermieri che hanno dato la loro disponibilità all’esecuzione dei test e ai successivi adempimenti, secondo normative.

“Siamo operativi su tutti i fronti della lotta al Covid – spiega Simone Bezzini – con Campo nell’Elba il progetto Territori Sicuri entra nella dimensione fattuale, l’obiettivo è aumentare la nostra capacità di testing per spezzare le catene del contagio. Un lavoro che ora può contare sulla certezza del successivo tracciamento. Ringrazio il Sindaco Davide Montauti e l’amministrazione comunale, il volontariato, l’Anci, gli operatori sanitari, la medicina generale e la pediatria di famiglia, gli enti, le istituzioni e tutti i soggetti coinvolti per la collaborazione e la disponibilità. Con queste modalità operative metteremo in campo questo strumento laddove necessario”.

 

Entra nel vivo la campagna di vaccinazione: prima Rsa e personale reparti Covid

La Regione Toscana è pronta a far partire la campagna di vaccinazione contro il Covid-19. Dopo il V-day di domenica 27 dicembre, che ha costituito una efficace prova generale, si appresta dunque ad entrare nel vivo la prima fase di somministrazione.

La scelta è quella di partire dalle categorie più a rischio della nostra comunità: gli anziani e il personale sanitario dei reparti Covid.

Nei prossimi giorni saranno gli ospiti delle Rsa i primi ad essere vaccinati, non appena arrivate le prossime 27.500 dosi attese.

La Regione è pronta ad entrare nella fase operativa, ma in attesa di comunicazioni confermative da parte del fornitore rispetto ai tempi esatti di consegna, per poter definire al meglio ogni dettaglio.

Il cronoprogramma attuale, trasmesso dalla struttura del commissario Arcuri, prevede che da qui al 26 gennaio arriveranno in Toscana 135mila dosi di vaccino.

La vaccinazione degli ospiti delle RSA è previsto che si concluda entro i primi 10 giorni di gennaio. Il personale delle Residenze riceverà invece il vaccino insieme al resto del personale sanitario–ospedaliero.

In parallelo, a partire dal 1 gennaio verrà vaccinato il personale dei reparti Covid ospedalieri, per il quale nei prossimi giorni verrà definita l’agenda delle somministrazioni su appuntamento.

“Ogni giorno che riusciremo a guadagnare – dichiara il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani – servirà ad avvicinarci al traguardo che vogliamo raggiungere prima possibile:

sconfiggere il virus per poter tornare a svolgere, con sicurezza e responsabilità, tutte le attività che sono proprie di una comunità. Scegliamo di partire dalle trincea delle persone più fragili, che hanno pagato un prezzo altissimo alla pandemia: una scelta etica, oltre che di politica sanitaria”.

“Siamo costantemente al lavoro per definire ogni dettaglio dell’intera operazione – spiega l’assessore alla sanità Simone Bezzini – e rispondere con efficienza e tempismo allo scenario in costante evoluzione.

Noi siamo pronti e abbiamo scelto di partire dagli anziani delle Rsa, i soggetti più fragili della nostra comunità. Il servizio sanitario regionale sta dando prova di massimo impegno e spirito di squadra, ringrazio tutti per lo straordinario sforzo che stanno facendo”.

“E’ giusto partire – sono le parole dell’assessora al sociale Serena Spinelli – dal proteggere le persone più fragili, gli anziani ospiti delle Rsa che dall’inizio della pandemia sono stati tra i più colpiti e che hanno pagato un prezzo molto alto in termini di vite umane.

Allo stesso tempo la complessa macchina operativa chiamata a gestire una campagna vaccinale di proporzioni inedite è chiamata ad attivarsi fin dalle prossime ore, per garantire il miglior svolgimento possibile della prima vera fase di vaccinazione contro il Covid-19.

Per questo ringrazio tutti gli operatori e le operatrici del sistema per il loro lavoro, le associazioni del volontariato e i soggetti gestori delle RSA toscane per la collaborazione che stanno fornendo in questa importante fase”.

 

 

Vaccino Covid, oggi in Toscana le prime 620 dosi. Giani: “Giornata storica”

Vaccino Covid: quando alle 8 in punto l’auto dell’Esercito con il vaccino anti Covid ha fatto il suo ingresso nell’area carico scarico merci del Padiglione 15 c’erano tutti.

Il presidente della Regione Eugenio Giani, l’assessore al diritto alla salute e sanità Simone Bezzini, l’assessora alla protezione civile Monia Monni, il sindaco di Firenze Dario Nardella, e naturalmente il direttore generale dell’Azienda Ospedaliero Universitaria Rocco Damone.
Dall’ultimo piano dell’edificio un applauso degli infermieri ha salutato l’ingresso del contenitore frigo all’interno dell’ospedale dove di lì a poco sarebbero state preparate in dosi da portare al CTO per le prime somministrazioni e negli 11 ospedali hub segnalati alla struttura commissariale di Domenico Arcuri e nella Rsa di Montedomini.

“Un momento di portata storica quello che stiamo vivendo stamani –  ha detto il presidente Giani ringraziando l’Esercito che sta svolgendo il prezioso servizio di trasporto del vaccino nei luoghi di destinazione nella massima sicurezza – un momento che parte dal presidio ospedaliero che per i toscani e per il centro Italia è un punto di riferimento e che segna il via per una fase importante e nuova. Con oggi inizieremo a costruire lo scudo protettivo per una popolazione che sta vivendo momenti difficili e assai delicati. Oggi è una partenza simbolica, con 620 vaccini in attesa della vera somministrazione che inizierà il 2 gennaio e porterà in quel mese 16420 dosi per coloro che sono in prima linea e per gli anziani nelle RSA e poi, si continuerà, man mano che arriveranno le indicazioni del Governo, raggiungendo oltre 3 milioni di persone in Toscana”.

Di giornata storica ha parlato anche l’assessore Simone Bezzini: “un giorno che dà a tutti motivo di grande speranza nel futuro – ha detto -. Un primo traguardo raggiunto grazie alla ricerca scientifica e all’impegno congiunto delle istituzioni a livello europeo, nazionale e regionale. Ringrazio tutti coloro che hanno lavorato per la riuscita di questa fondamentale giornata di avvio della campagna di vaccinazione. La Toscana sta lavorando con serietà, lungimiranza e grande spirito di squadra, il nostro sistema sanitario è organizzato per affrontare al meglio questa sfida collettiva che ci vedrà impegnati nei prossimi mesi. Auspico la più grande adesione possibile alla vaccinazione, solo con la tenacia e la fiducia si può vincere questa battaglia per la vita”.

“Oggi è una giornata che ricorderemo – ha quindi detto l’assessora Monia Monni –  Questo anno terribile si conclude con una grande speranza. Dobbiamo ancora tenere duro e mantenere alta l’attenzione, ma finalmente si vede una luce dopo questa lunga notte. Appena sarà possibile mi vaccinerò”.

Le prime ad essere vaccinate stamani alle 8.40 negli ambulatori del CTO di Careggi sono state due infermiere, Simona Bausi e Elena Berti. Dopo la giornata simbolica di oggi (45 vaccinati a Careggi), le vaccinazioni riprenderanno il 2 gennaio negli 8 ambulatori del CTO che hanno la potenzialità di somministrare 800 vaccini al giorno. Un percorso non breve che ci accompagnerà per tutto il 2021.

Da Careggi intanto alle 8.30 le altre 580 dosi hanno preso destinazione Firenze al San Giovanni di Dio e alla RSA Montedomini. E nel resto della Toscana  hanno raggiunto gli ospedali San Iacopo di Pistoia, al Santo Stefano di Prato, al San Giuseppe di Empoli, all’Aou di Pisa, all’ospedale di Livorno, al San Luca di Lucca, all’ospedale delle Apuane a Massa, all’Aou delle Scotte di Siena, al San Donato di Arezzo, all’ospedale Misericordia di Grosseto e all’unica Rsa. Ad accogliere i vaccini  a Torregalli c’era la vicepresidente della Regione Stefania Saccardi, a Montedomini il presidente Giani e l’assessore al sociale Serena Spinelli, a Siena e Arezzo l’assessore Simone Bezzini, a Grosseto l’assessore Leonardo Marras, a Massa il consigliere speciale del presidente Giacomo Bugliani e il consigliere del presidente per le vaccinazioni Angelo Zubbani, a Prato l’assessore Stefano Ciuoffo, a Pistoia e Livorno il presidente Giani, a Lucca l’assessore Stefano Baccelli, a Empoli il presidente della commissione sanità Enrico Sostegni, a Pisa l’assessora Alessandra Nardini e il presidente del consiglio regionale Antonio Mazzeo.

Exit mobile version