Scuole Sicure, al via test antigenici gratuiti per il personale scolastico

Da oggi, 4 febbraio, i dirigenti scolastici possono procedere alla generazione dei codici di prenotazione che consentiranno al personale di prenotare, gratuitamente, il proprio test antigenico semi-rapido con tampone naso faringeo.

Il programma regionale Scuole Sicure si arricchisce di uno nuovo strumento informatico per favorire lo screening del personale scolastico (docente e non docente) di ogni ordine e grado e quello dei servizi educativi, degli istituti statali e paritari della Toscana: da oggi, 4 febbraio, i dirigenti scolastici possono procedere alla generazione dei codici di prenotazione che consentiranno al personale di prenotare, gratuitamente, il proprio test antigenico semi-rapido con tampone naso faringeo, collegandosi da lunedì 8 febbraio al sito internet regionale https://prenotatampone.sanita.toscana.it. Il progetto è promosso dall’assessorato alla sanità, guidato da Simone Bezzini.

Il nuovo portale online appositamente progettato e realizzato dal settore Sanità digitale della Regione Toscana, raggiungibile all’indirizzo https://scuolesicure.sanita.toscana.it. Dedicato al mondo della scuola, è stato illustrato questa mattina nel corso di una video conferenza, cui hanno partecipato oltre cinquecento dirigenti scolastici, con i quali sono stati condivisi le finalità dell’iniziativa e le modalità operative di questa specifica linea di azione.

“Continuiamo a investire sulla campagna di screening, perché vogliamo che le scuole rimangano sempre aperte in sicurezza. Le misure che sono state adottate vanno in questa direzione – commenta il presidente della Toscana, Eugenio Giani -. Dal mondo della scuola arrivano segnali incoraggianti. Dirigenti e personale scolastico stanno facendo un lavoro straordinario, immenso, e sempre con grande spirito di collaborazione, per garantire la continuità della didattica ai nostri studenti. Anche le nostre ragazze e ragazzi stanno facendo la loro parte con senso di responsabilità. Continuiamo a essere in zona gialla, nonostante le scuole aperte. Non vanifichiamo questo importante risultato. Manteniamo la massima cautela e prudenza”.

“Scuole Sicure è un progetto ambizioso e innovativo, che mira ad aumentare il più possibile la nostra capacità di screening e a intercettare l’eventuale presenza del virus prima che possa diffondersi – spiega l’assessore alla sanità, Simone Bezzini – Per il personale scolastico si prevedono 1.000 tamponi al giorno, per un totale settimanale di 7mila unità. Se si sommano a quelli destinati agli studenti, si stima che il numero di tamponi totali, dedicati alla scuola, saranno ogni settimana 18.625. Ringrazio tutti coloro impegnati in questo importante lavoro quotidiano, che vede in prima linea più soggetti, a partire dai professionisti delle Asl, dal personale scolastico, dai nostri studenti e dalle loro famiglie. Uno sforzo che coinvolge l’intero sistema sanitario e il mondo della scuola, portato avanti grazie a una rete di enti e istituzioni, che è venuta a crearsi e che si rafforza ogni giorno con uno straordinario impegno comune”.

“Gli strumenti che abbiamo messo in campo, e tutte le azioni che ne conseguono, sono finalizzati a consentire la didattica in presenza in sicurezza, sia per le studentesse e gli studenti che per il personale scolastico, docente e non, ed educativo – sottolinea l’assessora all’istruzione, Alessandra Nardini -. A oggi abbiamo un ottimo riscontro in quanto a disponibilità, collaborazione e voglia di andare avanti tutti quanti insieme. E’ in corso un grande lavoro di squadra per tutelare la salute, individuale e collettiva, e nello stesso tempo garantire il diritto all’istruzione”.

“Questo progetto – aggiunge il direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale della Toscana, Ernesto Pellecchia – ha una funzione fondamentale per mantenere la scuola superiore in presenza, elemento essenziale per ridare centralità ai bisogni educativi e formativi dei giovani. L’adesione delle scuole e dei docenti al progetto è, quindi, non solo auspicabile, ma essenziale”.

Il progetto

Il sistema di monitoraggio “Scuole Sicure”, è promosso dall’assessorato alla sanità, guidato da Simone Bezzini, ed è oggetto di confronto costante con l’Ufficio Scolastico Regionale e gli altri soggetti che fanno riferimento al “Cantiere scuola”, coordinato dall’assessora Alessandra Nardini. Sono a fianco di Regione Toscana anche Upi e Anci, oltre alle Asl e ad Ars (Agenzia regionale di sanità). Oltre allo screening riservato al personale scolastico, per il quale è stato attivato oggi il portale, il progetto prevede indagini epidemiologiche a campione sugli studenti di tutte le scuole secondarie di secondo grado, pubbliche e paritarie, relativamente al sistema di monitoraggio delle infezioni da Sars-CoV-2.

Alcuni dati

Per il personale scolastico, docente e non docente, e per i servizi educativi della Toscana, si prevedono 1.000 tamponi al giorno, per un totale settimanale pari a 7 mila unità.

A regime, il progetto coinvolgerà tutte le scuole superiori della Toscana: 465 istituti, di cui 410 pubbliche e 55 paritarie.

Ogni settimana saranno effettuati 5 tamponi per 5 classi (dalla prima alla quinta), ossia 25 tamponi settimanali per scuola.

Se si moltiplica il numero complessivo delle scuole (465) per il numero dei tamponi settimanali in ogni istituto (25), ogni settimana saranno effettuati 11.625 tamponi.

Si stima che il numero di tamponi totali, dedicati allo screening del settore scuola, saranno ogni settimana ben 18.625 (di cui 11.625 relativi a studenti e 7 mila al personale scolastico, docente e non docente, e per i servizi educativi).

Vaccinazioni Pfizer e Moderna, ripartono prenotazioni

Firenze, lunedì sono arrivate altre 4.510 dosi di vaccino anti Covid dall’azienda farmaceutica statunitense Moderna. Domani invece sono attese le nuove 31.590 dosi di vaccino di produzione Pfizer-BioNTech.

“Stiamo andando bene sul fronte dei richiami, della somministrazione delle seconde dosi – ha detto l’assessore alla sanità della Toscana Simone Bezzini – e martedì alle ore 15 apriamo nuovamente le agende per le prime vaccinazioni”.

“Recupereremo i 6.900 a cui era arrivato il messaggio di disdetta dell’appuntamento quando Pfizer aveva rallentato le forniture – ha aggiunto Simone Bezzini – poi dopo 48 ore dopo apriremo alle vaccinazioni per altri 8.000 operatori sanitari”.

Dall’inizio della campagna alle ore 16 di lunedì, spiega la la Regione Toscana, sono state utilizzate in tutto 125.532 dosi di vaccino, di cui 19.685 in rsa.

Intanto sull’andamento dell’epidemia il report diffuso oggi parla di 373 nuovi casi (134.829 il totale dei contagi da inizio epidemia) e altri 15 decessi (4.217 i pazienti Covid morti in totale).

Rispetto alla precedente rilevazione sono stati eseguiti 5.606 tamponi molecolari e 1.801 tamponi antigenici rapidi: di questi il 5% è risultato positivo (ieri il tasso di positività era pari al 3,7% su 10.229 tamponi molecolari e 3.657 tamponi antigenici rapidi). In crescita anche i ricoveri: sono 757, 13 in più rispetto a ieri, di cui 101 in terapia intensiva (5 in più).

Infine, il governatore Eugenio Giani, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano se fosse preoccupato degli assembramenti visti nel weekend sul territorio regionale, ha invitato a cercare di essere “più responsabili possibili”: “Sappiamo che il destino è nelle nostre mani”.

Intanto a livello nazionale, è stata superata la soglia dei due milioni di vaccinazioni effettuate in Italia. Secondo i dati del Commissario per l’emergenza Domenico Arcuri, ad oggi pomeriggio sono 2.003.543 gli italiani vaccinati con la prima dose, mentre sono 659.565 quelli che hanno avuto la doppia dose”.

Nella settimana che si è appena conclusa, sottolineano gli uffici del Commissario, sono stati effettuate in media 78mila vaccinazioni al giorno, “nonostante i ritardi delle consegne da parte delle aziende produttrici”.

Si è trattato, prevalentemente, della somministrazione della seconda dose. Attualmente, stando sempre ai dati del Commissario per l’emergenza, l’Italia “è il Paese europeo che ha il maggior numero di ‘vaccinati’, cioè di cittadini che hanno già effettuato sia la prima sia la seconda dose: 659.565 contro i 532mila della Germania e i 251mila della Spagna, mentre in Francia i cittadini già vaccinati non superano le 45mila unità.

Siamo al terzo posto, inoltre, per vaccini somministrati in rapporto alla popolazione (1,07%), dopo la Danimarca e la Slovenia ma prima della Germania (0,64%), della Spagna (0,54%) e della Francia (0,07%)”.

La prima dose di vaccino, inoltre, è stata somministrata “alla totalità della platea di cittadini che rientrava nella cosiddetta fase 1: medici, infermieri, operatori sociosanitari e ospiti delle Rsa).

“Il piano vaccinale in Italia prosegue con efficacia – ha commentato Arcuri – Ora siamo concentrati sulla somministrazione della seconda dose e aspettiamo l’annunciata ripresa della consegna dei vaccini da parte dei produttori per proseguire in maniera ancora più accelerata”.

Edilizia sanitaria, un piano da 170 milioni di euro per la Asl centro

Giani sull’edilizia sanitaria: “Ammoderniamo e riorganizziamo il patrimonio strutturale e tecnologico delle aziende sanitarie. Rispondere al fabbisogno di salute dei nostri cittadini è, e rimane, la nostra priorità”

“Riqualifichiamo l’edilizia sanitaria della Asl centro con un piano finanziario da 170 milioni di euro. E lo facciamo con un programma di investimenti pubblici importante, perché è nostra volontà rinnovare e riorganizzare il patrimonio strutturale e tecnologico delle Aziende sanitarie locali, e non solo, con un obiettivo ben preciso: quello di continuare a garantire servizi sempre più efficienti in tutti i territori della Toscana. Rispondere al fabbisogno di salute dei nostri cittadini è, e rimane, la nostra priorità”.

Così il presidente Eugenio Giani durante la conferenza stampa di oggi, dedicata alla presentazione degli investimenti, destinati alle opere pubbliche e, in particolare, ai lavori di edilizia sanitaria e all’acquisto di macchinari dell’Asl centro, per il biennio 2021-2022.

Il piano, illustrato nel dettaglio alla presenza dell’assessore alla sanità, Simone Bezzini, del direttore generale della Asl centro, Paolo Morello Marchese, e dei presidenti delle Società della Salute del territorio di competenza dell’azienda sanitaria, è frutto di tre diverse fonti di finanziamento, che saranno acquisite dall’Azienda tra fine febbraio e inizio marzo 2021.

“Si tratta di un programma significativo di investimenti in edilizia e tecnologie sanitarie, decisamente strategico per la riqualificazione complessiva dei beni patrimoniali e tecnologici della nostra sanità pubblica – aggiunge Bezzini – E’ un contributo straordinario per le politiche sanitarie della nostra Regione, che continua a investire in strutture e tecnologie sempre più moderne, appropriate e sicure, quanto funzionali alle necessità di salute della comunità e alle aspettative degli operatori e degli utenti del nostro sistema sanitario. Lavoriamo, tutti quanti insieme, per qualificare costantemente l’offerta sanitaria ospedaliera e territoriale, e per migliorare i percorsi di cura e di assistenza. Gli ospedali, in particolare, avranno sempre più bisogno di investimenti anche per rispondere a requisiti di accreditamento avanzati e omogenei su tutto il territorio nazionale”.

Dei circa 170 milioni di euro complessivi, una parte (quasi 90 milioni) risale a un finanziamento ministeriale relativo alla legge finanziaria 67/88 art.20, reiterato nel corso degli anni, in cui lo Stato ha autorizzato l’esecuzione del programma straordinario di ristrutturazione edilizia e di ammodernamento tecnologico del patrimonio sanitario pubblico.

40 milioni circa sono, invece, relativi al mutuo attivo in Azienda per l’investimento in edilizia e grandi macchine. Infine, 20 milioni sono i fondi stanziati con il decreto legge 34/20 “Misure urgenti in materi di salute, sostegno al lavoro e all’economia, nonché di politiche sociali connesse all’emergenza epidemiologica da Covid-19” per incrementare i posti letto nelle terapie intensive e sub intensive nei presidi ospedalieri territoriali. Una quota parte di finanziamento riguarda anche fondi regionali (1 milione e 300 mila euro), già assegnati all’Azienda, e circa 11 milioni sono relativi a un mutuo precedente.

L’Asl centro, come spiegato dalla stessa azienda, andrà a capitalizzare l’ingente somma di finanziamento per la realizzazione di percorsi progettuali già avviati in questi anni per la realizzazione di grande opere pubbliche dislocate nelle 8 zone distretto (area fiorentina Centro, Nord-Ovest, Sud-Est, Mugello, Empolese Valdelsa, Pratese, Pistoiese e Valdinievole). I piani finanziari per investimenti in edilizia e ristrutturazione sono triennali (anni 2020-2021-2022) e vengono assegnati a quei progetti presentati, già in stato di avanzamento, a cui spetta l’assegnazione della gara di appalto.

Nel dettaglio le somme assegnate alle singole Zone distretto: circa 87 milioni all’intera area fiorentina, 46 milioni all’Empolese Valdelsa, circa 20 milioni e 400 mila euro all’area pratese, 11 milioni e 700 mila euro all’area pistoiese, circa 3 milioni e 300 mila alla Valdinievole.

Per alcuni di questi è già in previsione l’esecuzione dei lavori nell’arco del 2021: la ristrutturazione della chirurgia ambulatoriale del presidio Palagi, l’adeguamento sismico della Casa della salute “Morgagni”, la realizzazione del Consultorio presso l’istituto degli Innocenti, la riqualificazione del Distretto di Via Gramsci, il progetto del nuovo pronto soccorso per l’ospedale “San Giovanni di Dio”, la riqualificazione area Ex Ceppo, a Pistoia.

Parte dei progetti non ancora in fase di avanzamento, rispetto a questa quota di finanziamento, sono in cantiere per il 2023.

Piombino: Sindaco ogni giorno un’ora in presidio davanti a ospedale per protesta

Il sindaco di Piombino (Livorno) Francesco Ferrari e la giunta comunale svolgeranno ogni giorno, a partire da domani, un presidio di protesta di un’ora davanti all’ospedale cittadino di Villamarina “fino a quando il ministero della Salute e la Regione Toscana non chiariranno quale futuro hanno pensato” per il nosocomio. Lo annuncia lo stesso Ferrari.

Il sindaco di Piombino (Livorno) Francesco Ferrari e la giunta comunale svolgeranno ogni giorno, a partire da domani, un presidio di protesta di un’ora davanti all’ospedale cittadino di Villamarina “fino a quando il ministero della Salute e la Regione Toscana non chiariranno quale futuro hanno pensato” per il nosocomio. Lo annuncia lo stesso Ferrari.

“A più riprese, utilizzando i canali istituzionali – spiega il sindaco di Piombino  in una nota – abbiamo interpellato i soggetti competenti per avere risposte riguardo al futuro del punto
nascita e di tutto il nostro ospedale. Nessuno, finora, ci ha fornito le garanzie di cui tutto il territorio ha bisogno. Per questo abbiamo deciso di alzare ulteriormente il livello
d’attenzione”.

Per Ferrari, “è inconcepibile che i cittadini di un territorio come il nostro continuino ad essere ignorati quando si tratta delle scelte le cui conseguenze ricadono direttamente sul loro diritto alla salute. Mi appello al ministro Roberto Speranza e all’assessore Simone Bezzini: venite a Piombino, visitate l’ospedale e confrontatevi con i cittadini. Forse così capirete quanto Villamarina sia cruciale per garantire i servizi che la Val di Cornia merita. Forse così comprenderete quanto scellerata sia la scelta di depotenziare il nostro ospedale”.

Ferrari invita i cittadini ad “appendere sui portoni delle abitazioni, sulle vetrine dei negozi, sui balconi e ovunque sia possibile, i fiocchi nascita che per tradizione si espongono quando un nuovo membro della famiglia viene al mondo. Inoltre, per rinforzare ancora di più il nostro messaggio, invito tutti i cittadini a condividere sui social un ricordo legato al nostro ospedale utilizzando l’hashtag #natiaPiombino, taggando i profili social del ministero della Salute, del ministro Speranza, della Regione Toscana e del presidente
Giani”.

Vaccino anti Covid, arrivata la quinta fornitura Pfizer. In settimana attese le dosi Moderna

Dall’inizio della campagna di vaccinazione, alle ore 16 di oggi, martedì 26 gennaio, sono state utilizzate in tutto 95.117 dosi di vaccino (fra prime dosi e richiami), di cui 15.588 nelle Residenze per anziani, come riportato sul portale https://vaccinazioni.sanita.toscana.it,

È stata consegnata questa mattina la quinta fornitura di 29.250 dosi di vaccino anti Covid-19, prodotto e commercializzato dalla Pfizer-BioNTech, con il quale procedono, come da calendario, le somministrazioni delle seconde dosi per i cosiddetti richiami.

“La sospensione delle prime dosi del vaccino è stata una scelta di responsabilità – spiega il presidente Eugenio Giani – per garantire i richiami agli oltre 70mila toscani che hanno già ricevuto la prima somministrazione con Pfizer. A inizio della prossima settimana è prevista una nuova consegna”.

“Se, come auspichiamo, non ci saranno ulteriori riduzioni o ritardi, a metà settimana prossima, potranno essere riaperte le prenotazioni online per le prime somministrazioni con Pfizer agli operatori sanitari e socio-sanitari – aggiunge l’assessore alla sanità, Simone Bezzini -. La priorità verrà data ai 6.900 appuntamenti annullati la scorsa settimana (comunicati con un sms personale), a causa dell’improvvisa e pesante riduzione delle forniture da parte dell’azienda”.

Per questa settimana è attesa anche la consegna di altre 4.100 dosi circa di vaccino della statunitense Moderna, con cui stanno andando avanti le prime somministrazioni agli operatori dei servizi di emergenza-urgenza e ai volontari impegnati nei trasporti sanitari (tra le categorie coinvolte nella fase 1).

“Domani sarà il giorno della verità per AstraZeneca – prosegue Bezzini – se dall’Ema arriverà l’autorizzazione, a quel punto sapremo con certezza anche le caratteristiche di questo vaccino e a chi potrà essere somministrato. Una variabile decisiva per impostare nei dettagli la fase 2, che noi siamo pronti a far partire già a metà febbraio, periodo indicato da AstraZeneca per la prima distribuzione, se le quantità e le tempistiche di consegna dei vaccini lo consentiranno”.

Dall’inizio della campagna di vaccinazione, alle ore 16 di oggi, martedì 26 gennaio, sono state utilizzate in tutto 95.117 dosi di vaccino (fra prime dosi e richiami), di cui 15.588 nelle Residenze per anziani, come riportato sul portale https://vaccinazioni.sanita.toscana.it, lo strumento informatico realizzato dalla Regione Toscana, che consente a chiunque di seguire in tempo reale l’andamento della campagna, avviata il 27 dicembre scorso.

Vaccino anti Covid, arrivata la quinta fornitura Pfizer. In settimana attese le dosi Moderna

Dall’inizio della campagna di vaccinazione, alle ore 16 di oggi, martedì 26 gennaio, sono state utilizzate in tutto 95.117 dosi di vaccino (fra prime dosi e richiami), di cui 15.588 nelle Residenze per anziani, come riportato sul portale https://vaccinazioni.sanita.toscana.it,

È stata consegnata questa mattina la quinta fornitura di 29.250 dosi di vaccino anti Covid-19, prodotto e commercializzato dalla Pfizer-BioNTech, con il quale procedono, come da calendario, le somministrazioni delle seconde dosi per i cosiddetti richiami.

“La sospensione delle prime dosi del vaccino è stata una scelta di responsabilità – spiega il presidente Eugenio Giani – per garantire i richiami agli oltre 70mila toscani che hanno già ricevuto la prima somministrazione con Pfizer. A inizio della prossima settimana è prevista una nuova consegna”.

“Se, come auspichiamo, non ci saranno ulteriori riduzioni o ritardi, a metà settimana prossima, potranno essere riaperte le prenotazioni online per le prime somministrazioni con Pfizer agli operatori sanitari e socio-sanitari – aggiunge l’assessore alla sanità, Simone Bezzini -. La priorità verrà data ai 6.900 appuntamenti annullati la scorsa settimana (comunicati con un sms personale), a causa dell’improvvisa e pesante riduzione delle forniture da parte dell’azienda”.

Per questa settimana è attesa anche la consegna di altre 4.100 dosi circa di vaccino della statunitense Moderna, con cui stanno andando avanti le prime somministrazioni agli operatori dei servizi di emergenza-urgenza e ai volontari impegnati nei trasporti sanitari (tra le categorie coinvolte nella fase 1).

“Domani sarà il giorno della verità per AstraZeneca – prosegue Bezzini – se dall’Ema arriverà l’autorizzazione, a quel punto sapremo con certezza anche le caratteristiche di questo vaccino e a chi potrà essere somministrato. Una variabile decisiva per impostare nei dettagli la fase 2, che noi siamo pronti a far partire già a metà febbraio, periodo indicato da AstraZeneca per la prima distribuzione, se le quantità e le tempistiche di consegna dei vaccini lo consentiranno”.

Dall’inizio della campagna di vaccinazione, alle ore 16 di oggi, martedì 26 gennaio, sono state utilizzate in tutto 95.117 dosi di vaccino (fra prime dosi e richiami), di cui 15.588 nelle Residenze per anziani, come riportato sul portale https://vaccinazioni.sanita.toscana.it, lo strumento informatico realizzato dalla Regione Toscana, che consente a chiunque di seguire in tempo reale l’andamento della campagna, avviata il 27 dicembre scorso.

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