La prima Conferenza nazionale delle Camere di Commercio si terrà a Firenze. Ci sarà anche Mattarella.

Firenze, la prima Conferenza nazionale delle Camere di Commercio è in programma il 24 e il 25 marzo, ‘Progettare il domani con coraggio’ sarà il titolo dell’evento.

‘Progettare il domani con coraggio’ è il titolo della prima Conferenza nazionale delle Camere di commercio che si terrà a Firenze il 24 e 25 marzo. Il 24 marzo, il giorno in cui si aprirà l’evento, sarà presente, come spiegano gli organizzatori, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

L’obbiettivo della Conferenza, che sarà ospitata nell’auditorium della Camera di Commercio di Firenze è quello di “definire il contributo che il sistema camerale può portare nell’ambito dell’attuazione delle politiche governative e del Pnrr”.

Tra gli interventi all’evento, insieme a quello del presidente di Unioncamere Andrea Prete e del segretario generale Giuseppe Tripoli, ci saranno inoltre quello del commissario europeo per gli Affari economici Paolo Gentiloni, dei Ministri delle Imprese e del made in Italy Adolfo Urso, della Pubblica amministrazione Paolo Zangrillo e del sottosegretario all’Economia Lucia Albano.

Parleranno, oltre al presidente della Camera di commercio di Firenze Leonardo Bassilichi, e alle autorità locali, anche i presidenti di associazioni imprenditoriali come Carlo Bonomi (Confindustria) e Carlo Sangalli (Confcommercio), Massimiliano Giansanti (Confagricoltura), Marco Granelli (Confartigianato), Ettore Prandini (Coldiretti), Francesco Profumo (Acri), Patrizia De Luise (Confesercenti). Presenti fra gli altri anche il presidente del Censis Giuseppe De Rita e l’amministratore delegato della Sace Alessandra Ricci.

Balneari e la ‘rabbia’ di tutta la categoria a causa della vertenza record

Carrara, balneari della città si riuniscono per esprimere il loro malcontento che perdura ormai da anni.

Rodolfo Martinelli è uno dei tanti balneari di Carrara che oggi si sono trovati al convegno dal titolo “Onda d’urto balneari in mobilitazione” per esprimere la loro rabbia e frustrazione inascoltate dalla classe politica. “Da 14 anni viviamo un’infame vertenza, è un record mondiale. Meloni ha fatto interventi da barricadera quando, ora sta zitta. – ha inveito – E addirittura ha paura di inasprire i rapporti con il presidente della Repubblica. Guardiamo i nostri figli e sappiamo di non dargli un domani. Abbiamo creato ricchezza e posti di lavoro”.

Ha anche criticato aspramente il Presidente della Repubblica, a seguito dei richiami al milleproroghe. “Mattarella dà il cavalierato alle ditte centenarie, a noi vogliono darci un calcio – ha poi aggiunto -. In televisione non hanno mai accettato un contraddittorio con noi, e parla gente che da anni ripete le stesse cose, e che non sanno. Noi siamo la base, noi sappiamo le cose, e paghiamo il canone. Io, ad esempio – ha spiegato – pago 14000 di canone 7000 di Tari e 7500 di Imu per 5 mesi, più migliaia di euro per le pulizie. Colpiscono noi piccole imprese familiari, che vivono del proprio sudore e che l’inverno sono disperate. Ma cosa vogliono ancora da noi?”.

Dopo i fischi per l’intervento del deputato Pd Marco Simiani e gli applausi per i vicepresidenti del Senato Gian Marco Centinaio e Maurizio Gasparri, Martinelli esprimendosi anche a nome dei suoi colleghi ha mosso una richiesta molto importante per tutta la categoria, ovvero che “il Parlamento entro luglio legiferi sulla scarsità delle risorse. Poi dobbiamo organizzare un convegno con la sinistra e soprattutto i Verdi”.

Elezioni Camera: dati parziali, affluenza ore 12 al 19,09, stabile

Elezioni Camera: affluenza – Alle elezioni per il rinnovo della Camera alle ore 12 ha votato il 19,09% degli aventi diritto, (dato parziale 7.845 comuni su 7.904).

Lo si rileva dal sito del ministero dell’Interno. Nella precedente tornata elettorale del 2018 alla stessa ora si era recato alle urne il 19,49% degli elettori per la Camera.

Il primo e’ stato Sergio Mattarella, che poco dopo le otto e mezzo e’ andato a votare nel suo seggio di Palermo. Il Presidente della Repubblica, dopo avere espresso il proprio voto, ha stretto la mano al presidente di seggio e ha lasciato la scuola media Piazzi, senza rilasciare dichiarazioni. La gente in coda per votare ha rivolto garbatamente un saluto al capo dello stato. Voto rinviato in serata invece per Giorgia Meloni: la ressa di fotografi e cronisti che la attendevano al seggio romano di via Beata Vergine del Carmelo a Roma ha spinto la leader di Fratelli d’Italia a rimandare il suo voto dopo le 22, rispetto alle 11 previste, per consentire agli elettori del suo seggio un voto sereno. Ok con il pollice alzato all’uscita dal seggio e foto con alcuni elettori per Enrico Letta. Il segretario Pd e’ andato a votare stamattina nel suo quartiere a Testaccio a Roma ma non ha rotto il silenzio elettorale. Poi ha postato una foto con la scritta “Buon voto!” sui suoi profili social. (

Poco dopo le nove, ma a Milano, ha votato Matteo Salvini. Il leader del Carroccio ha risposto a lungo ai giornalisti che lo aspettavano: “Conto che la Lega sia una forza parlamentare sul podio: prima, seconda o terza al massimo”. “

Carlo Calenda ha votato al suo seggio di via del Lavatore 38 a Roma. “Votate, votate liberamente, senza condizionamenti e senza paure. L’Italia e’ sempre piu’ forte di chi la vuole debole” ha poi scritto il leader di Azione e del terzo polo.

Voto a Firenze con la moglie Agnese per Matteo Renzi. “Noi abbiamo votato. Fatelo anche voi, qualunque sia la vostra opinione politica. La democrazia si alimenta con l’impegno di tutti. Viva la Repubblica, viva l’Italia, 25 settembre” ha poi scritto su twitter il leader di Italia viva. “Mi sembrava che ci fosse parecchia affluenza. Quindi vuol dire che la democrazia funziona” ha detto Romano Prodi dopo aver votato, in centro a Bologna, al liceo Galvani di via Castiglione. Una sensazione confermata dai primi dati sui partecipanti al voto, che terminera’ alle 23.

Stazzema, Mattarella: “A Sant’Anna orrore indelebile”

Stazzema – “Sono trascorsi settantotto anni dai giorni dell’eccidio nazifascista compiuto nelle frazioni di Stazzema. L’orrore ha colpito le nostre terre, la nostra gente, a testimonianza degli effetti di ideologie perverse nemiche della dignita’ e della liberta’ delle persone”. Lo afferma il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.

“Gli assassini, ufficiali e militari delle SS, che compirono la strage aiutati da fascisti della zona – prosegue -, manifestarono fino in fondo inconcepibile disumanita’, colpendo centinaia di persone innocenti, trucidando anziani, donne, bambini, sterminati con ferocia, lasciando corpi martoriati e bruciati. La memoria dell’eccidio di Sant’Anna di Stazzema e’, per l’intera Europa, una spinta costante a mantenere al primo posto il tema del rispetto della vita delle persone, della pace come orizzonte storico necessario, della partecipazione a comuni prospettive di vita e di sviluppo. Il segno profondo di un orrore cosi’ grande e’ inciso a caratteri indelebili nella coscienza della Repubblica. Dalla reazione a quell’abisso scaturi’ il riscatto morale e civile del nostro popolo, il secondo Risorgimento del nostro Paese. Da qui hanno preso le mosse le radici di una civile convivenza che ha trovato nella Costituzione i suoi architravi”.

“Gli italiani – prosegue il capo dello Stato – devono grande riconoscenza ai pochi testimoni sopravvissuti, ai familiari delle vittime, a quanti si sono impegnati negli anni a ricostruire circostanze ed eventi, a ricomporre le storie individuali. La loro testimonianza e’ stata preziosa, contribuendo a costruire un memoriale vivente, intimamente connesso ai valori e ai principi che regolano la vita della nostra comunita’: monito permanente alle generazioni che si succedono”.

Mattarella a Firenze per il forum dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo

Firenze, il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella è arrivato alla stazione Santa Maria Novella di Firenze, da dove si è poi trasferito nella basilica di Santa Croce per seguire la messa che conclude il forum dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo.

Un centinaio di persone ha atteso Mattarella fuori dalla stazione e lo ha applaudito mentre saliva sulla vettura con cui veniva accompagnato in santa Croce.

Un lungo applauso dei fedeli in piazza ha poi salutato l’arrivo del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in Santa Croce, dove ha seguito nella basilica la messa, presieduta dal presidente della Cei Gualtiero Bassetti, e successivamente l’Angelus, a conclusione del forum dei vescovi e dei sindaci del Mediterraneo, che ieri hanno firmato la ‘Carta di Firenze’.

All’arrivo del Capo dello Stato un gruppo di bambini in piazza ha mostrato un cartello da loro realizzato con scritto ‘Bambini di Firenze uniti per la pace’.

Il presidente della Cei, il card. Gualtiero Bassetti, prima di cominciare la celebrazione della Messa nella Basilica di Santa Croce a Firenze ha salutato e ringraziato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella che “ci onora della sua presenza”. Parlando dell’Incontro che si è svolto in questi giorni a Firenze tra 60 vescovi e 65 sindaci dei Paesi bagnati del Mediterraneo, Bassetti ha detto: “Carissimo Presidente, è stata una esperienza di ascolto e condivisione nello spirito dell’enciclica Fratelli Tutti di Papa Francesco”. “Grazie di essere qui”, ha detto rivolto al Presidente seduto nella prima fila dei banchi della basilica.

l cardinale Gualtiero Bassetti, presidente della Cei, ha poi rivolto un pensiero a Papa Francesco. “Al Santo Padre, che mi ha dato il compito di presiedere questa solenne celebrazione, la mia profonda gratitudine e l’augurio di una pronta guarigione”, ha detto l’arcivescovo di Perugia-Città della Pieve.

Papa Francesco avrebbe dovuto essere oggi a Firenze a chiudere l’incontro promosso dalla Cei e dal sindaco di Firenze Dario Nardella ma a causa del persistere del suo dolore al ginocchio aveva annunciato qualche giorno fa l’impossibilità di essere oggi nel capoluogo toscano.

🎧 Papa Francesco e Mattarella saranno a Firenze il 27 febbraio

Il 23 a Firenze anche il Premier Mario Draghi. Saranno giorni impegnativi per il capoluogo Toscano: nella stessa giornata due Capi di Stato. Il rieletto Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella e Papa Francesco.

Un giornata che metterà al centro la città di Firenze. L’occasione sarà l’incontro dei Vescovi e dei Sindaci del Mediterraneo in programma a Firenze dal 23 al 27 febbraio 2022. Papa Francesco atterererà domenica 27 allo Stadio Ridolfi a Campo di Marte e poi sarà in Palazzo Vecchio. Alle 10,30 parteciperà alla messa in Santa Croce, al termine della quale reciterà l’Angelus.

Durante il tragitto tra Palazzo Vecchio e la Basilica di Santa Croce potrebbe essere usata la papamobile e quindi la possibilità per i cittadini di salutare il Santo Padre.

Mattarella parteciperà anche alla Messa in Stan Croce dopo aver presenziato all’incontro in Palazzo Vecchio.

Il 23 febbraio, presente anche il premier Mario Draghi.  Draghi interverrà all’inaugurazione dei lavori dell’Incontro tra i Vescovi e i Sindaci del Mediterraneo, nel pomeriggio. Ad annunciarlo, in una conferenza stampa, il vice presidente della Cei monsignor, Antonino Rapsanti. Il Presidente del Consiglio parlerà dopo il saluto del cardinale Bassetti e del sindaco di Firenze Dario Nardella.

In Poscast l’intervista al questore di Firenze Maurizio Auriemma, a cura di Lorenzo Braccini. 

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