Orsetti: la salma rientra a Firenze

La salma di Lorenzo Orsetti, il 33enne rimasto ucciso in Siria il 18 marzo scorso mentre combatteva da volontario con le milizie curde contro l’Isis, rientrerà a Firenze oggi pomeriggio. I funerali tra alcuni giorni.

La Procura di Roma, spiega la famiglia, ha liberato la salma. Dopo gli accertamenti medico legali disposti dalla stessa Procura a seguito del trasferimento dal Medio Oriente che è avvenuto il 31 maggio, il corpo del giovane oggi potrà rientrare a casa.

Domani, sempre secondo quanto riferito dalla famiglia, la salma arriverà alle Cappelle del Commiato di Firenze dove resterà alcuni giorni, fino a domenica 23 giugno per una veglia pubblica prevista negli spazi del circolo Sms Rifredi. Quindi è previsto per la mattina del 24 giugno un ricordo pubblico presso San Miniato al Monte, dopodiché in forma privata ci sarà la tumulazione al cimitero delle Porte Sante, nella collina sopra la città

Millenario San Miniato: “Pontormo. Felicità Turbate” di Mario Luzi

In occasione del Millenario di San Miniato al Monte, va in scena all’abbazia il 6 e il 7 dicembre lo spettacolo “Pontormo. Felicità Turbate” di Mario Luzi, regia di Federico Tiezzi

Torna alla luce in occasione del Millenario di San Miniato al Monte, dopo 23 anni dalla sua prima rappresentazioneil testo che Mario Luzi scrisse su richiesta di Federico Tiezzi attorno alla figura del grande pittore manierista Jacopo da Pontormo. 

Lo spettacolo che ne nacque – andato in scena al Maggio Musicale Fiorentino nel 1995 – costituì un tassello importante della lunga collaborazione tra il poeta di Castello e il regista della Compagnia Lombardi. Quello spettacolo fu per Tiezzi l’occasione di coinvolgere in una triangolazione ideale anche il compositore Giacomo Manzoni cui fu affidata la scrittura di una serie di brani per quartetto d’archi.

L’opera incentrata sulla figura di grande fascino e tuttavia sfuggente, come sospesa tra storia e leggenda, del Pontormo (“Pontormo. Felicità Turbate”), uomo “fantastico e solitario”, come lo definiva il Vasari, viene riproposta il 6 e il 7 dicembre 2018 (ore 21) nell’abbazia di San Miniato al Monte. Il concerto per voci e archi vede la partecipazione di interpreti come Elena Ghiaurov, David Riondino, Pierluigi Corallo, Sandro Lombardi, Francesca Breschi, Valentina Elia e Fonte Fantasia e del quartetto d’archi del Maggio Musicale Fiorentino: Lorenzo Fuoco, Andrea Tavani, violini; Dezi Herber alla viola; Elida Pali al violoncello. 


Una produzione Compagnia Lombardi – Tiezzi, Teatro Laboratorio della Toscana, in collaborazione con la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino.

Confidava Mario Luzi commentando la composizione del dramma: “Avventurarsi in quella voragine prese a eccitare la mia immaginazione. Ritrovare lungo quella vaghezza di tracce e di segni il profilo di un artista e la sostanza di una vita mi sembrò la posta di una scommessa assai fascinosa”.
“A distanza di più di un ventennio dalla prima rappresentazione dello spettacolo, riproporre questa sorta di ritratto d’artista da vecchio che restituisce vita ed emozioni a un genio smarrito,  – spiegano dalla Compagnia Lombardi-Tiezzi – consente una riflessione sui dolorosi enigmi e sulle folgorazioni della creazione artistica e, insieme, getta uno sguardo impietoso sull’incontro-scontro tra questa e il potere politico”.

“Nient’altro ci ha ispirato nella programmazione di iniziative artistiche e culturali che, nell’arco di un intero anno celebrativo restituissero alla cittadinanza intera la consapevole percezione della bellezza e nondimeno dell’urgenza di una ritrovata e condivisa responsabilità nel propiziare una speranza per tutti più affidabile – commenta l’abate padre Bernardo Gianni – Non poteva mancare la voce di Mario Luzi che con i versi del 1997 dedicati all’abbazia (che si concludono con la frase: Stringiamoci la mano/sugli spalti di pace, nel segno di San Miniato) aveva perfettamente anticipato contenuti, metodo e ispirazione delle celebrazioni del millenario tuttora in corso. Non potevano mancare l’estro, la bravura e la raffinata signoria artistica di Sandro Lombardi e Federico Tiezzi, in una parola non poteva mancare una delle invenzioni più belle dell’umanità intera: il teatro”.

Continua padre Bernardo: “Certamente non stupirà che in uno spazio immaginato e generato per quella speciale esperienza performativa qual è la liturgia, mille anni dopo vi si possa perfettamente situare un’azione prettamente drammatica, vero com’è vero che il teatro è certamente arte, stupore, mestiere, prodigio, politica, ma il teatro è anche, e forse soprattutto, mistero, così come indicibile e inesplicabile mistero resta la bellezza di una basilica abitata da mille anni di storia”.

Più di mille per vedere San Miniato trasformata da Cauteruccio

Firenze, sabato 8 e domenica 9, due serate di grande successo per lo spettacolo “Dal Monte una Luce Aurorale” del regista Giancarlo Cauteruccio che è andato in scena alla Basilica di San Miniato al Monte.

Giancarlo Cauteruccio ha accolto con entusiasmo l’invito dell’abate Padre Bernardo Gianni per le celebrazioni del Millenario della Basilica, creando una nuova opera di Teatro Architettura intitolata Dal Monte una luce aurorale.

La magnifica facciata di San Miniato, si è trasformata quindi in un fondale dinamico, architettura di luce davanti alla quale il corpo dei performer dà vita al racconto delle forme, degli elementi, dei simboli e dei misteri, per una drammaturgia audio-visuale di forte impatto percettivo.

Lo spettacolo Dal Monte una Luce Aurorale è cominciato con il lavoro degli uomini, “costruttori”, portatori di scienza, operai che con fatica, pietra su pietra, edificano una fabbrica destinata ad attraversare i millenni, gli allievi del laboratorio di Teatro/Architettura, coordinati dalla coreografa Margherita Landi, hanno così aperto la prima scena, lavorando con la terra, la pietra e il legno per mostrare la volontà umana di cercare la connessione tra cielo e terra.

Da una torre/scultura lignea, posta al vertice della Scala Santa, simbolegiante la soglia di accesso tanto all’area della basilica quanto alla città, ha preso vita una videoproiezione del mapping visuale ideato da Massimo Bevilacqua e guidato dalla colonna sonora di Alessio Bianciardi, con brani di Giusto Pio, già autore musicale per vari spettacoli di Krypton.

Millenario San Miniato: ‘Ad verbum lucis’ sulla facciata della Basilica

I versi di Mario Luzi illumineranno la facciata della Basilica di San Miniato. Ad verbum lucis è l’installazione di Marco Nereo Rotelli che sarà inaugurata venerdì 11 maggio dalle 21 in occasione del Millenario di San Miniato al Monte.

“Un’opera dove la parola del poeta Luzi si fa luce e lo spazio del sagrato della Basilica si trasforma in un magico e millenario giardino – spiega l’artista – L’opera è nata in sintonia e condivisione con Padre Bernardo e la comunità di San Miniato ed è stata pensata come un multiplo spirituale dove denominatore comune è il verbo”. La parola luminosa, soggetto e oggetto dell’installazione, è quella della poesia di Mario Luzi, il grande poeta fiorentino che a San Miniato, luogo dello spirito e dello stupore, dedicò parole dense di significato: “Siamo qui per questo. Stringiamoci la mano, sugli spalti di pace, nel segno di San Miniato”. La poesia di Luzi“Vola alta, parola” sarà soggetto e oggetto della rappresentazione luminosa sulla scalinata, sul sagrato e sulla facciata della Basilica accompagnerà lo spettatore in una dimensione immersiva.

La Basilica apparirà vista dalla città come un faro azzurro, un centro luminoso di riferimento, capace di abbracciare la città con la traiettoria di due laser che per tre notti, dall’11 maggio toccheranno in una triangolazione luminosa, Palazzo Vecchio, centro civile e Santa Maria del Fiore, centro spirituale. In contemporanea lo spazio davanti alla Basilica diventerà Giardino del mondo, con l’installazione realizzata grazie al sostegno di Vannucci Piante, Gruppo Giardini e Fondazione Carlo Linneo e formata da sette piante secolari, provenienti dai cinque continenti, che hanno, in tutto, mille anni.

Al centro del cerchio di piante sarà installato un libro di marmo, opera di Rotelli, con scolpito il verso tratto dalla poesia “Bellezza”, ancora di Luzi, “Non chiuderti però”. In collaborazione con il Comune di Pienza, l’Associazione Mendrisio Mario Luzi Poesia del Mondo e il Centro Studi La Barca di Pienza, l’artista investe così sulla poesia come arte del dialogo. All’interno della basilica Padre Bernardo introdurrà la serata nella quale interverranno con i loro versi 18 poeti: Sauro Albisani, Gemma Bracco, Anna Buoninsegni, Roberto Carifi, Valentina Colonna, Rosita Copioli, Rosalba De Filippis, Paolo Fabrizio Iacuzzi, Paolo Lisi, Maria Modesti, Roberto Mussapi, Alessandro Niero, Jean Portante, Loretto Rafanelli, Zoe Skoudling, Caterina Trombetti, Yang Lian, Emilio Zucchi. L’attrice Paola Albini leggerà la poesia di Mario Luzi “Vola alta, parola”. Rotelli riscriverà su una lavagna luminosa le parole dei poeti proiettandole nello spazio interno della basilica.

“Vola alta, parola” è anche il titolo della vetrata creata per il millenario e donata da Vetrate Artistiche Grassi, davanti alla quale sarà presentato, sempre nella serata di venerdì 11 maggio, il libro “La basilica è vostra” edito da Maschietto con le poesie degli autori presenti e di Giuseppe Conte, Maurizio Cucchi, Alba Donati, Valerio Magrelli e Davide Rondoni.

Millenario dell’Abbazia di San Miniato al Monte

?Firenze, si è tenuta la presentazione del programma di eventi organizzati in occasione del Millenario dell’Abbazia di San Minato al Monte.

Questo 27 aprile saranno infatti 1000 anni esatti dalla firma del vescovo   fiorentino Ildebrando sull’autorevole «Charta ordinationis» con la quale si inaugurava una nuova pagina di bellezza e spiritualità nella storia di Firenze.

Il 27 aprile 1018 Ildebrando recuperò fra le rovine della precedente chiesa carolingia le reliquie del martire Miniato, un esule armeno ucciso nel 250 dai soldati dell’imperatore Decio, e le collocò più dignitosamente in un altare destinato a diventare la prima, vera pietra di fondazione di una nuova Basilica romanica.

Il vescovo consegnò poi il pastorale ad un prete del suo presbiterio, di nome Drogo, perché fosse il primo abate di una comunità monastica chiamata a vivere sulla collina di San Miniato secondo la Regola di san Benedetto.

Gli eventi  in programma del Millenario dell’Abbazia  di San Miniato hanno  il patrocinio del  Pontificio Consiglio  della Cultura, della Presidenza del Consiglio  dei Ministri, della Regione Toscana e della Città Metropolitana di Firenze, il sostegno  del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo, la co-promozione  del  Comune di  Firenze e  la  concessione  del  marchiò del  Consiglio Regionale della Toscana e sono stati  programmati  con il sostegno  di Eni,  Fondazione Cassa  di  Risparmio di Firenze, Poste Italiane, Toscana Aeroporti, Guido  Guidi,  Nextam  Partners, Fism e AB Braganti.

Sono intervenuti alla presentazione, Dom Bernardo Gianni, Priore Abbazia di San Miniato al Monte; Mons. Andrea Bellandi, Vicario Generale Arcidiocesi di Firenze; Dario Nardella, Sindaco di Firenze; Luigi Dei, Rettore Università di Firenze; Monica Barni, Vicepresidente Regione Toscana; Eugenio Giani, Presidente del consiglio della Regione Toscana e Luca Lotti, Ministro per lo sport.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Dom Bernardo Gianni:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/04/180416_05_MILLENARIO-SAN-MINIATO_GIANNI.mp3?_=2

PROGRAMMA:
https://millenario.sanminiatoalmonte.it/home/eventi

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