Regionali Toscana: Consiglio di Stato conferma, lista R.Salvini esclusa

A causa della possibile confusione degli elettori durante le votazioni con il leader della Lega, Matteo Salvini

Anche il Consiglio di Stato ha confermato l’esclusione di Roberto Salvini dalle elezioni
regionali a causa dei possibili rischi di confusione da parte degli elettori con il leader della Lega Matteo Salvini. La lista ‘Patto per la Toscana – Roberto Salvini presidente’ era stata
esclusa prima dalla Corte di appello di Firenze e poi dal Tar Toscana: contro queste decisioni, l’ex consigliere regionale Roberto Salvini aveva presentato ricorso anche al Consiglio di Stato.

‘La sentenza del Consiglio di Stato ha confermato la decisione del Tar – ha detto Roberto Salvini – siamo arrivati alla fine dell’iter, ci sono stati tutti i gradi di giudizio. Purtroppo
piccoli errori grafici e burocratici non ci hanno permesso di partecipare alle regionali in Toscana. D’ora in avanti ci sara’ tutta una serie di incontri per portare avanti progetti, magari anche con altri partiti, per le prossime elezioni amministrative e anche politiche nazionali’.

Toscana, ultime incertezze nelle liste elettorali per le regionali

Firenze, giochi ancora aperti per definire le liste elettorali per le Regionali in Toscana. Ce l’ha fatta a presentare liste in 9 collegi su 13 – standard minimo richiesto per correre alla presidenza della Regione – la candidata a governatore per il Movimento 3V, Tiziana Vigni, avvocato senese, il Movimento 3V ha al primo posto dei suoi obiettivi, quello di “Abolire tutti gli obblighi di legge in ambito vaccinale”.

È stato invece escluso dalla corte d’appello di Firenze, ma oggi ha depositato ricorso al Tar, Roberto Salvini, ex leghista consigliere regionale uscente la cui omonimia nel cognome con il leader della Lega non sarebbe stata risolta dalla grafica usata per il simbolo. L’ufficio elettorale della corte ha deciso per l’esclusione della lista ‘Patto per la Toscana – Roberto Salvini Presidente’ ravvisando rischi di confusione per gli elettori. Roberto Salvini ha annunciato dopo il Tar un eventuale ricorso al Consiglio di Stato.

Intanto, secondo quanto si apprende, l’ufficio elettorale della Regione, ha fatto avviare per ogni collegio il sorteggio della posizione delle liste sulla scheda. Operazione che richiede solo circa mezz’ora e che potrà essere ripetuta all’esito del Tar, qualora riammettesse Roberto Salvini. I sorteggi sono in corso nelle varie sedi di competenza.

A lunedì sera, quindi, sono sette i candidati governatore per la Toscana: Eugenio Giani per una coalizione di centrosinistra sostenuto dalle liste Pd, Italia Viva insieme a +Europa, Orgoglio Toscana, Verdi, Sinistra civica ecologista, Svolta; Susanna Ceccardi per il centrodestra e sostenuta dalle liste di Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia e Toscana Civica; Irene Galletti per M5s; Tommaso Fattori per ‘Toscana a sinistra; Marco Barzanti per il Pci con il simbolo storico del partito con la falce e martello; Salvatore Catello per il Pc; Tiziana Vigni per Movimento 3V.

Salvini (Patto per Toscana): sovranità territoriale per superare la crisi covid

Intervista con Roberto Salvini , candidato alla presidenza regione toscana PATTO PER LA TOSCANA. “Per la Toscana serve il modello Trentino”

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Donne in vetrina: sospeso consigliere Roberto Salvini

Il consigliere regionale Roberto Salvini è stato sospeso. Lo ha annunciato Daniele Belotti, commissario della Lega in Toscana, in una nota. Salvini aveva infatti proposto di mettere ‘donne in vetrina‘ per potenziare il turismo regionale. “Toni e contenuti delle dichiarazioni del consigliere Roberto Salvini  sono di una gravità tale che non possono essere sottovalutati e presi alla leggera. La Lega da sempre ha una linea politica, con i fatti ancor più che con le parole, di assoluta difesa del ruolo delle donne”, ha dichiarato Belotti.

“Il nostro Movimento vuole la riapertura delle case chiuse non per mettere le donne in vetrina, ma, anzi, sull’esempio di società civilmente evolute come Svizzera e Austria, per toglierle dallo squallore delle strade. Il fine è quello di garantire più sicurezza nelle città, eliminare il degrado, stroncare radicalmente l’indegno sfruttamento delle donne da parte di organizzazioni criminali, prevenire malattie a trasmissione sessuale e far emergere l’enorme ed incontrollata evasione fiscale, garantendo, in tal modo, entrate tributarie miliardarie per lo Stato”, aggiunge .
“Dire che per incentivare il turismo  bisogna ‘mettere le donne in vetrina’  è una cosa indegna. Soprattutto nel caso in cui queste affermazioni siano fatte da un rappresentante delle istituzioni. Bene dunque  ha fatto la Lega Nord a sospendere il consigliere Regionale Salvini che ha pronunciato quella frase delirante” afferma la Parlamentare del Pd, Rosa Maria Di Giorgi. Che aggiunge “Bisognerebbe chiedersi tuttavia con quali criteri avvenga la selezione del personale politico-amministrativo in qual patito. Evidentemente lo stile Papeete, che  ben conosciamo, ha oramai  fatto profondamente breccia anche nella nostra regione” . “Parole del genere offendono  tutte le donne, ed anche un territorio civile come la Toscana, che non ha  certo bisogno di  puntare sulla mercificazione del  corpo elle donne per attrarre turisti” conclude Di Giorgi.

Toscana, ‘Donne in vetrina per più turismo’, bufera consigliere leghista

?Firenze, “Donne in vetrina per favorire il turismo”. E’ la proposta che il consigliere regionale della Lega in Toscana, Roberto Salvini, ha avanzato parlando di prostituzione nella commissione regionale sviluppo economico.

A riferire la notizia, pubblicata da ‘Repubblica’ e ‘Il Tirreno’, è stato il consigliere del Pd in Regione Monia Monni, che era presente alla riunione. “Se mezza Europa ci investe in quell’indirizzo… – ha detto Salvini – Non ce lo vogliamo togliere il prosciutto dagli occhi? Io sono stato 20 anni fa alle fiere in Germania, in Olanda è uguale, in Austria è uguale, in Francia è uguale: troviamo le donne in vetrina. E’ un turismo anche quello”. Monia Monni ha pubblicato su Facebook il video con le affermazioni di Roberto Salvini, per le quali si è detta indignata e disgustata.

Non si fanno attendere le dichiarazioni del presidente di Regione Toscana, Enrico Rossi: “Io sono molto contrario a questo pensiero aberrante espresso dal consigliere leghista. Tuttavia, per il principio di parità uomo-donna, in vetrina nudo propongo che intanto cominci lui. Leggo che un consigliere della Lega propone una Toscana a luci rosse per favorire il turismo, mettendo le donne in vetrina – ha ripreso il governatore -. Se vuoi ritrovare altri modi per definire ciò che è destra e ciò che è sinistra nel nostro paese, basta verificare il consenso e il dissenso che l’interlocutore esprime verso la legge Merlin, che chiude le case di tolleranza e introduce i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. La Legge Merlin, inoltre, vieta il sesso in compravendita e definisce corrotti i clienti dei bordelli. Questa legge fu fortemente voluta dalla deputata socialista nel 1958, su suggerimento di Umberto Terracini, e votata dalla Dc, dal Pci, dal Psi e dal Pri”.

“La proposta del consigliere regionale della Lega Roberto Salvini per rilanciare il territorio toscano è agghiacciante. È l’ennesimo sintomo di una cultura profondamente sessista che si propaga attraverso un linguaggio discriminatorio e offensivo, purtroppo sempre più tipico di alcuni partiti”. Lo afferma la senatrice toscana Laura Bottici, capogruppo M5S in Commissione Finanze di palazzo Madama. “Una cultura – continua Bottici – che ci vuole imprigionate in ruoli predeterminati: compiacere l’uomo, curare il nostro aspetto, sorridere e obbedire. La proposta di Roberto Salvini, che intenderebbe mettere le donne in vetrina per rilanciare il turismo termale in Regione, non solo è avvilente nei riguardi di tutte le donne, ma anche nei confronti del nostro meraviglioso territorio. La promozione turistica della Toscana deve passare, infatti, attraverso proposte che valorizzino il nostro patrimonio artistico e culturale, non certo attraverso l’esposizione del corpo delle donne in vetrina. È tempo di fare una riflessione comune e contrastare la cultura sessista con ogni mezzo”.

“Le frasi del consigliere regionale toscano della Lega Roberto Salvini qualificano da sole chi le pronuncia. Stupisce che la Lega non abbia detto apertamente e con nettezza che posizioni come quelle sono inaccettabili per chi rappresenta le istituzioni: tutto quello che ha detto Roberto Salvini (in commissione e nella sua intervista oggi) impone un’automatica presa di distanza e una condanna dura e netta”. Lo dichiara la senatrice del Pd Caterina Biti in una nota dedicata alla proposta avanzata in una commissione della Regione Toscana da un esponente della Lega. “Lo sfruttamento della prostituzione è una forma di schiavitù del nostro tempo e non è ammissibile sentirne parlare diversamente – aggiunge -. Ci aspettiamo che tutta la Lega prenda posizione e condanni quelle dichiarazioni”.

“Non solo è una cosa inaudibile in sede istituzionale ma il consigliere Salvini prosegue, col suo fine pensare, dicendo che non si scuserà mai perché tanto le donne ‘usano lo strumento che hanno’, dimostrando ancora una volta il suo maschilismo, il poco rispetto per il genere femminile”, scrive su Fb, il sindaco di Firenze Dario Nardella. “Scusate bambine, ragazze, donne, se – conclude – ancora una volta personaggi del genere vi hanno offese, faremo del nostro meglio perché, pur continuando a esprimere in libertà le loro idee, restino sempre una minoranza”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato a riguardo l’assessora al diritto alla salute, al welfare e all’integrazione sociosanitaria Stefania Saccardi:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/09/190920_00_DONNE-IN-VETRINA_SACCARDI.mp3?_=2

Accoglienza: Scaramelli, nuova legge bisogni essenziali per chi dimora in Toscana

“Un atto che riguarda la persona e la sua dignità e che rimarca i diritti inviolabili dell’essere umano, soprattutto di chi ha estremo bisogno”. Così il presidente della commissione regionale Sanità, Stefano Scaramelli (Pd) ha sintetizzato in Aula il cuore della proposta di legge regionale “Disposizioni per la tutela dei bisogni essenziali della persona umana”. In aula Lega con magliette ‘prima i toscani’.

La proposta di legge illustrata che modifica la normativa regionale già in vigore per l’accoglienza, l’integrazione e la cura dei cittadini stranieri in Toscana riguarda, come riporta Scaramelli: “6mila 700 persone presenti nei centri di accoglienza straordinaria (Cas) e 3mila che potrebbero essere coinvolte dall’impossibilità di concedere permessi di carattere umanitario”.

L’atto, presentato dalla Giunta regionale nei mesi scorsi a seguito del decreto sicurezza dell’ottobre 2018, ha l’obiettivo di garantire i bisogni essenziali delle persone, fornendo a tutti tutela sanitaria, alimentazione e ricovero. Anche nel caso di coloro che, a seguito dell’entrata in vigore del decreto del governo nazionale, rischiano di rimanere senza assistenza, cercando di colmare il vuoto tra la perdita di status di cittadini stranieri e l’effettivo rimpatrio.

“Un lavoro attento e puntuale” – ha detto Scaramelli – ringraziando la Giunta regionale “per il percorso di condivisione e di ascolto con i soggetti del terzo settore, del mondo no-profit” che ci “ha visto fare un ragionamento preciso sullo stato dell’immigrazione anche rispetto al bisogno delle persone in quanto tali”.

L’obiettivo è rendere possibile quella rete di interventi, già attivi in Toscana, che a seguito dell’approvazione del decreto sicurezza andrebbe incontro al rischio di violazione di norme. In particolare, si vuole garantire alle persone prive del permesso di soggiorno, ma che dimorano nella nostra regione, l’accesso alle cure ambulatoriali e ospedaliere urgenti o comunque essenziali, anche di carattere continuativo; le prestazioni socio-assistenziali, compreso l’accesso a sistemazioni temporanee di accoglienza; per i minori, l’accesso all’istruzione obbligatoria e ai servizi per l’infanzia.

“Con questo provvedimento la Toscana vuole garantire a tutti – ha commentato Scaramelli – i diritti fondamentali, senza strumentalizzazioni, e vuole mettere in grado i Comuni e il terzo settore di agire in questo senso”. Scaramelli ha poi ricordato alcuni numeri “sono 6mila 700 le persone presenti nei centri di accoglienza straordinaria (Cas) e l’impossibilità di concedere permessi di carattere umanitario ne coinvolgerà circa 3mila che potrebbero trovarsi da un giorno all’altro fuori regola rispetto alle norme nazionali. È per tutelare tutti i cittadini toscani che dobbiamo assistere anche quelle 3mila persone presenti sul nostro territorio, generando sicurezza sanitaria, sociale, assistenziale”.

“Con questa norma – conclude Scaramelli – la Toscana non vuole sfidare il Governo, ma lavorarci insieme e ribadisce la sua tradizione di terra di inclusione e di aiuto verso l’altro con la consapevolezza che l’altro non è mai un’insidia o un problema ma una persona che va aiutata e questo è un dovere istituzionale”.

Sei consiglieri regionali toscani della Lega si sono presentati stamani nell’aula dell’Assemblea regionale indossando magliette con la scritta ‘prima i Toscani’. Sono Roberto Salvini, Jacopo Alberti, Luciana Bartolini, Roberto Biasci, Marco Casucci e Elisa Montemagni.
L’atto, contestato dai consiglieri della Lega e discusso in Aula oggi, è stato presentato dalla Giunta regionale nei mesi scorsi a seguito del decreto Sicurezza voluto del ministro Matteo Salvini.

consiglieri lega
Foto tratta da Facebook

I consiglieri della Lega che protestano oggi, già in commissione avevano espresso voto contrario. Con riferimento alla stessa pdl, ieri i consiglieri di Fi Maurizio Marchetti e Marco Stella hanno presentato un ordine del giorno collegato per chiedere alla Giunta di ‘predisporre e sottoporre al Consiglio regionale entro il termine di 30 giorni una proposta di legge che attribuisca ai cittadini toscani pari garanzie di accesso a servizi e prestazioni rispetto a quelle assicurate alla platea di stranieri presenti nel territorio toscano’

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