Roberto Salvini e la Storia dell’Arte, Firenze, l’Europa

Roberto Salvini è stato un importante storico dell’arte che ha insegnato all’Università di Firenze per molti anni. Il convegno Roberto Salvini (Firenze, 1912-1985). La Storia dell’arte, Firenze, l’Europa all’Accademia del Disegno di Firenze rende omaggio alla sua figura, ai suoi studi e al suo impegno civile.

Il convegno esplora non solo la grande importanza delle sue ricerche nell’ambito dell’arte medievale, del Rinascimento, della critica d’arte e dell’arte contemporanea, ma anche il suo impegno civile nella tutela del patrimonio artistico.

E’ cosa buona e giusta che Roberto Salvini sia ricordato, perché è stato un personaggio poliedrico e importante che con i suoi scritti e il suo insegnamento ha formato generazioni di studiosi. Il bello è che sapeva descrivere gli argomenti che trattava con limpidezza, il che sembra facile ma non è affatto scontato, anzi.
In tanti lo ricordiamo professore all’università di Firenze, con le sue belle e avvincenti lezioni sulla scultura romanica centrate sul grande scultore del Duomo di Modena, Wiligelmo; e ricordiamo anche la sua figura alta e distinta, la sua passione, e il rispetto che sapeva guadagnarsi immediatamente anche da studenti in erba per l’evidente suo grande sapere. Adesso è bello che la sua figura sia ricordata per ispirare ad altri l’amore per il sapere e per la tutela del patrimonio artistico.
Margherita Abbozzo

Qui di seguito il PROGRAMMA DEL CONVEGNO:

Giovedì 31 maggio 2018, alle ore 14.30
Dopo i saluti di Cristina Acidini, Presidente dell’Accademia delle Arti del Disegno, di Giorgio Bonsanti, Segretario Generale dell’Accademia delle Arti del Disegno, e di Stefano CasciuDirettore del Polo Museale della Toscana, inizierà la prima sessione incentrata sul tema “Il Medioevo di Roberto Salvini”. Presieduta da Cristina De Benedictis, vedrà interventi di Enrica Neri Lusanna Medieval Sculpture di Roberto Salvini e l’arte come linguaggio figurativo”, Adriano Peroni La facciata del Duomo di Modena. Lanfranco e Wiligelmo”, Clario di Fabio Salvini, Wiligelmo e l’Occidente”, Cecilia Frosinini Salvini, Agnolo Gaddi e la pittura medievale”.

Nella seconda parte dell’incontro, incentrata su “Salvini, il Rinascimento, l’Europa” parleranno Bert Mejier La pittura delle Fiandre”, Giorgio Bonsanti Su Pacher e l’arte tedesca”e Alessandro Cecchi Gli studi su Botticelli di Roberto Salvini”.

Venerdì 1 giugno 2018, alle ore 9.00
Nella seconda sessione del convegno sarà trattato il tema “Salvini, la formazione, il metodo, la divulgazione” con interventi di Giovanna De Lorenzi Problemi di metodo: Roberto Salvini, Hans Sedlmayr, e la Germania”, Patrizia Castelli Iconologia e critica d’arte: «il problema del rapporto tra l’artista e il programma» negli scritti di Roberto Salvini”, Emanuele Greco Roberto Salvini e l’arte contemporanea: riflessioni su un rapporto poco noto”.

Intorno al tema “Salvini, la tutela, l’insegnamento, l’impegno civile” sono previsti gli interventi di Stefano Bulgarelli Roberto Salvini, l’impegno nella storia dell’arte”, Cristina De Benedictis Roberto Salvini e la Galleria degli Uffizi”, Maria Enrica Vadalà Le biblioteche di Roberto Salvini”.

Venerdì 1 giugno 2018, alle ore 15.30
Nella terza e ultima sessione del convegno, “Ricordando Salvini”, interverranno Mina Gregori Una testimonianza”, Francesco Gurrieri Salvini sul ponte a Santa Trinita”, Luigi Zangheri Salvini e l’Accademia delle Arti del Disegno”, Giovanni Leoncini Salvini didatta”, Bruno Santi Da San Marco a piazza Brunelleschi. Un ricordo di Roberto Salvini”, Federico Tiezzi, “Letture”.

Ulteriori info qui
.

Aferpi: M5s; stop teatrino Renzi-Rossi, tutelare lavoratori

Giani: lite Rossi-Renzi non è fine legislatura Toscana.

“Altro che teatrino Renzi-Rossi, le istituzioni dovrebbero concentrarsi sul primo obiettivo a
breve termine: tutelare lavoratrici e lavoratori dell’indotto ex Lucchini di Piombino”. Lo afferma il consigliere regionale M5s Irene Galletti, annunciando una mozione in merito.

“Al momento chi assicura i servizi di fornitura ad Aferpi è in grave difficoltà – aggiunge in una nota – perchè nessun atto ministeriale garantisce a queste persone quell’estensione degli ammortizzatori sociali fino a fine 2018 sancita invece per i dipendenti Aferpi”.

Secondo Galletti, “sappiamo che la giunta si è mossa informalmente col Ministero per lo scopo, senza successo, per questo vogliamo passare sul piano formale, tramite un atto di indirizzo chiaro che sostenga la richiesta come proveniente dall’Assemblea dei toscani”.

Sulla questione è intervenuto anche il consigliere regionale della Lega Nord Roberto Salvini: “In tempi non sospetti avevamo capito che l’affare Rebrab sarebbe stato fallimentare e ora rimaniamo alquanto perplessi dall’atteggiamento della sinistra. E’ infatti in atto un inaccettabile, quanto comodo, gioco dello scaricabarile che sta coinvolgendo un po’ tutti, da Renzi a Rossi”.

“Immaginiamo il disappunto dei lavoratori delle acciaierie – sottolinea in una nota -, il cui futuro appare sempre più nebuloso, nell’apprendere che il classico teatrino della politica è quantomai vivo, con svariate accuse a sinistra e addirittura minacce di querela da parte del presidente della Giunta Toscana nei confronti del segretario Pd, Matteo Renzi”.

Secondo Salvini è “una situazione imbarazzante che certamente non aiuta minimamente a risolvere la pesante crisi occupazionale. Invece che parlare, accusandosi a vicenda occorre invece trovare rapidamente una valida soluzione alla criticità, ‘detronizzando’ Rebrab e assicurandosi che l’alternativa sia, questa volta, capace di dare certezze e non fumose illusioni, costate milioni euro, a migliaia di persone”, conclude.

I giornalisti, a margine della seduta solenne dell’Assemblea, hanno intervistato il presidente del Consiglio regionale Eugenio Giani in merito alla lite, se avesse timori per la tenuta della legislatura toscana. “Sia Renzi che Rossi sono persone che, ognuno nella rispettiva direzione, si erano fortemente impegnate per Piombino, quindi vanno considerati con rispetto. Non penso che siano questi i temi che possano portare alla fine della legislatura”.

Secondo Giani, “al di là della prima reazione che Rossi può avere avuto alle parole di Renzi, ci rendiamo conto che sulla possibilità di offrire uno sviluppo di quella che era la
siderurgia a Piombino si sono impegnati a fondo sia Renzi che Rossi”.

Exit mobile version