Sgombero in via Ponte di Mezzo, emessi cinque fogli di via e quattro avvisi orali

All’indomani dello sgombero dello studentato di via di Ponte di Mezzo arrivano i primi provvedimenti da parte dell’autorità giudiziaria.

Cinque fogli di via da Firenze e quattro avvisi orali sono le misure di prevenzione prese dal questore Maurizio Auriemma contro i nove antagonisti denunciati il 17 agosto per l’occupazione abusiva dello stabile oggetto di sgombero dalle forze dell’ordine in via Ponte di Mezzo 27. Le misure riguardano sei uomini e tre donne, tra i 22 e i 30 anni di età, italiani e stranieri.

Per cinque di loro, residenti fuori Firenze, è scattato il foglio di via obbligatorio nei loro comuni di residenza – che sono in Toscana -, con divieto di rimettere piede nel capoluogo di regione da 1 a 3 anni, secondo i singoli provvedimenti. Per gli altri quattro interessati durante lo sgombero il questore ha invece emesso l’avviso orale, una misura di valenza amministrativa con cui l’autorità di pubblica sicurezza invita il destinatario a tenere una condotta conforme alla legge, a rispettare la legge.

Controlli straordinari a Firenze, identificate oltre 800 persone

Una serie di controlli straordinari effettuati dalla questura di Firenze e dagli uomini coordinati dal Questore Maurizio Auriemma. Hanno portato alla scoperta di diversi grammi di droga e all’identificazione di diverse persone.

I controlli straordinari interforze a Firenze hanno infatti portato a identificare oltre 800 persone e a sequestrare quasi 500 grammi di droga tra hashish e marijuana, la maggior parte scoperta tra i cespugli del parco delle Cascine ma anche nei Giardini della Fortezza da Basso e in Piazza della Costituzione grazie all’ausilio delle unità cinofile.

Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza, Polizia Municipale, hanno lavorato gomito a gomito per garantire l’ordine e la sicurezza anche durante le serate della movida fiorentina. Oltre al centro storico, i controlli hanno riguardato le zone di Isolotto, Porta Romana, San Frediano e Santo Spirito.

Firenze, boom frodi informatiche, +60% in 2 anni

Corteo contro sgombero viale Corsica, 4 arresti e 1 denuncia a Firenze, le frodi informatiche nella provincia sono aumentate nel 2021 del 60,53% rispetto al 2019, anno pre-pandemia. È quanto emerge dai dati diffusi dalla questura in occasione delle celebrazioni per il 170/o anniversario della fondazione della polizia di Stato.

Rispetto al 2020 truffe e frodi informatiche sono cresciute del 37,8% in provincia di Firenze e del 16,75% in città. “La crescita del fenomeno è verosimilmente riconducibile all’esponenziale utilizzo del web da parte della cittadinanza, talvolta costretta anche a lavorare da casa servendosi sempre di più di strumenti telematici”.

Sempre sul fronte dell’andamento dei reati, i furti nel 2021 sono cresciuti del 10,35% nella provincia e del 5,53% in città. “Rispetto al 2019 – precisa la questura – si registra invece una sostanziale diminuzione del fenomeno: -43,24% nella provincia e -49,22% in città”. Rispetto al 2020 le rapine sono aumentate del 12,08% nella provincia e del 16,81% in città.

“In entrambi i casi i valori – sottolinea sempre la polizia – risultano sempre in diminuzione rispetto all’anno pre-pandemico del 2019”. In calo borseggi (-21,21% nella provincia e -24,57 in città) e furti in negozi (-3,45% in provincia e -15,09% in città). Sul fronte del contrasto allo spaccio di droga, nel 2021 in provincia di Firenze sono state arrestate 163 persone, e sequestrati 218 chili di marijuana, 138 di hashish, 27 di cocaina e quasi 23 di eroina.

Complessivamente, nel corso del 2021 sono state oltre 3.500 le persone arrestate o denunciate dalla polizia nel territorio fiorentino. 87.670 le chiamate di emergenza inoltrate alla centrale operativa della questura, con una media di 248 al giorno.oom frodi informatiche, +60% in 2 anni

Per quanto riguarda l’attività della polizia amministrativa, nel 2021 sono state sospese le licenze di 16 esercizi per ragioni di ordine e sicurezza pubblica. Sempre nel 2021 la polstrada fiorentina ha controllato 10.500 veicoli e decurtato complessivamente 56.000 punti patente. Raddoppiate le multe per superamento dei limiti di velocità, passate dalle 1.193 del 2020 alle 2.487 del 2021.

Questa mattina, nell’ambito delle celebrazioni per la festa della polizia, il prefetto Valerio Valenti e il questore Maurizio Auriemma hanno deposto in questura una corona in memoria dei caduti della polizia di Stato.

Scoperta anche una targa di intitolazione di una sala della caserma Dionisi al commissario Giovanni Palatucci, ‘giusto tra le nazioni’. In piazza Santa Croce sono stati allestiti numerosi stand. La polizia stradale ha creato un percorso interattivo che simula la guida, anche in stato di ebbrezza e con la prova ‘in diretta’ dell’etilometro, mentre la polizia postale e la polizia ferroviaria hanno intrattenuto gli studenti delle scuole con video formativi sul corretto uso del web e delle regole da rispettare sui treni e nelle stazioni. La polizia di frontiera ha invece mostrato le tecniche e l’attrezzatura usata per riconoscere i documenti falsi. La polizia scientifica ha invece simulato un vero e proprio sopralluogo sulla scena del crimine.

Perquisizioni a persone ricollegabili al movimento “V_V”

La Polizia di Stato ha eseguito perquisizioni nei confronti di soggetti ritenuti appartenere a una associazione per delinquere finalizzata a compiere danneggiamenti e imbrattamenti a carattere NO VAX.

Alle prime ore di questa mattina, personale della Polizia di Stato, coordinato dalla Procura della Repubblica di Firenze, ha eseguito 5 perquisizioni in varie Province Italiane (Firenze – Pisa – Brescia – Como – Viterbo), a carico di altrettante persone attive in rete e ricollegabili al movimento “V_V” (Voce di lotta non violenta per la libertà e i diritti umani).

In particolare, le indagini avviate dalla DIGOS di Firenze, coordinata dalla Direzione Centrale della Polizia di Prevenzione, hanno permesso di individuare un gruppo, formato da quasi 20.000 persone, attivo su alcune delle principali piattaforme social con oltre 50 fra pagine, gruppi, canali e chat.

Fra questi, sono emerse responsabilità a carico dei perquisiti, a vario titolo di pagine o gruppi, i quali avevano creato un sistema compartimentato, attivo soprattutto su Telegram, formato da cerchi concentrici con crescenti livelli di sicurezza e divisione di ruoli, il tutto finalizzato a far sfociare il dissenso verso l’attuale piano di contenimento della pandemia in forme variabili di azioni delittuose da portarsi avanti sul territorio nazionale (associazione a delinquere finalizzata ad effettuare imbrattamenti e danneggiamenti).

Il sistema ideato era finalizzato a reclutare, formare ed istigare gli attivisti più radicali a portare avanti, con forme e metodologie diverse, azioni contro strutture o protagonisti dell’attuazione del piano vaccinale e, più in generale, del contenimento della pandemia.

Venivano fornite anche indicazioni su come eludere eventuali indagini: “muoversi sempre nei punti ciechi… l’importante è trovare una zona sicura senza telecamere… il problema delle telecamere non è tanto che ti riprendono in un determinato momento… ma che ti possono seguire se passano da un punto all’altro… Quindi l’unica cosa che è veramente importante è avere un punto “isola”, “Compio la mia azione con berretto, occhiali da sole, mascherina, vestito di nero, trovo zona lontana dalle telecamere dove levo berretto, occhiali, mascherina”.

Il percorso intrapreso portava, dopo forme di selezione fatte anche con veri e propri test di adesione alla struttura, ad arruolare l’attivista come “Guerriero” al quale venivano impartite sistematiche direttive volte alla progressiva attuazione del piano del gruppo (come ad esempio la citazione sopra riportata riferibile ad uno degli indagati).

Il sistema di reclutamento ideato dagli organizzatori del movimento ‘V_V’ prevedeva anche dei quiz di conoscenza delle tesi no vax. Il superamento dei test consentiva di accedere a livelli superiori fini al raggiungimento di quello di ‘guerriero’ che permetteva di mettere a segno operazioni sul campo.

Tra i ‘guerrieri’, anche l’uomo originario di Pisa, incensurato e disoccupato, accusato di aver vergato le scritte no vax all’hub di Firenze. “Accettare l’idea – scrive uno degli indagati in una delle chat no vax – che sia necessario lottare contro questo nemico e che sia necessario farlo in prima persona perché nessuno verrà a salvarci. Significa vivere quotidianamente l’importanza della lotta e della nostra partecipazione ad essa perché, compatibilmente con la nostra vita quotidiana, il guerriero sa che ciò che non fa lui non lo farà nessun altro”.

L’indagine ha evidenziato come il giovane originario della provincia di Pisa che si sarebbe reso responsabile nell’agosto scorso delle scritte contro il centro vaccinale di Firenze Nelson Mandela Forum, sarebbe stato anche l’autore delle similari azioni portate avanti in quegli stessi giorni a Pontedera ed Ospitaletto nel pisano e a Empoli, Castelfiorentino e lungo la Starda di Grande Comunicazione Fi.Pi.Li, nel territorio fiorentino.

L’indagine ha altresì permesso di verificare che l’uomo avrebbe ricevuto informazioni sull’esatta dislocazione di centri vaccinali e drive through da un dipendente dell’ASL fiorentina ed aveva poi intrapreso il percorso tracciato dagli organizzatori di “V_V” per il compimento delle azioni.

La procura di Genova ha contestato anche il reato di costituzione e partecipazione ad associazione segreta, stabilito dalla legge 17 del 1982, nata dopo l’inchiesta sulla Loggia di Licio Gelli, ai no vax perquisiti oggi. Il gruppo scoperto dalla Dda e dalla polizia postale voleva sabotare servizi pubblici essenziali di interesse nazionale come la campagna vaccinale di luglio. Gli organizzatori avevano spinto gli adepti a iscriversi in massa alla vaccinazione per poi disdire all’ultimo minuto creando disagi.

Possibile manifestazione no Green Pass a Firenze venerdì, allerta in questura

Possibile corteo per il 15 ottobre prossimo nel centro di Firenze, da Santa Maria Novella fino a piazza Annigoni, per protestare contro l’obbligo di Green Pass per i lavoratori. Allerta in questura per possibili infiltrazioni violente, alla luce di quanto successo sabato scorso nella Capitale.

L’annuncio, diffuso sui social, ha messo in allerta le forze dell’ordine fiorentine. Dal Viminale è partita la raccomandazione di esaminare in modo rigoroso i preavvisi di corteo, per verificare la possibile partecipazione di frange violente.

Il corteo sarebbe stato annunciato con un volantino diffuso in rete, firmato “cittadini toscani” e “studenti contro il green pass“.

Il 15 ottobre è la data scelta in concomitanza con l’entrata in vigore dell’obbligatorietà del certificato verde  per tutti i lavoratori, in ambito pubblico e aziende private.

La protesta che corre sui social e sui gruppo chiusi di telegram e che potrebbe prevedere altre analoghe manifestazioni è attenzionata in particolare per il possibile rischio di infiltrazioni di frange violente, anche se non c’è al momento alcun riscontro.

“Ci ritroveremo davanti a Santa Maria Novella con chiunque abbia volgia di dimostrare che esistono ancora cittadini liberi e coscienti che supportano i lavoratori in queste difficili ore per il nostro Paese. Il Green pass è uno strumento politico: è coercitivo nel senso che induce le persone a farlo per poter proseguire nelle loro vite” affermano gli studenti che parteciperanno alla manifestazione annunciata a Firenze.

Oltre alla protesta di piazza gli studenti promuovono anche delle lezioni all’aperto.

– Lezione inaugurale. Lunedì 18 ottobre, ore 10:00-13:00. Piazza Santissima Annunziata, Firenze.
Evento Facebook: https://fb.me/e/1bSJNfxKa
_Prof. Marco Villoresi (Unifi) LETTERATURA
“La favola parla di te. L’uomo e il virus nella letteratura.”
_Daniele Ramadan (Unifi) FILOSOFIA
“Esercizi di percezione (per riprendere coscienza).”
_Prof. Bruno Cheli (Unipi) STATISTICA
“I numeri del covid 19.”
– Seconda lezione. Mercoledì 20 ottobre, ore 10:00-13:00. Piazza Ugo di Toscana, Polo Universitario di Novoli.
Evento Facebook: https://fb.me/e/3ak5gi41z
_Prof.ssa Gabriella Paolucci (Unifi) SOCIOLOGIA
“Violenza simbolica, Stato e pandemia: riflessioni sulla situazione attuale.”
_Elvira Minutillo (Unifi) DIRITTO DEL LAVORO
“Il licenziamento discriminatorio al tempo della pandemia.”
“Scegliere di partecipare a queste lezioni significa dare un forte segnale di libertà e di coscienza. Significa esprimere il proprio dissenso civile e intellettuale rispetto agli obblighi di controllo, greenpass e dad presenti oggi all’Università”, si legge nel post social della pagine studentesca.

🎧 Comune prova a risolvere problema lunghe file alla Questura

Firenze, il Comune affianca la Questura per risolvere il problema delle lunghe file di cittadini stranieri in coda ogni mattina davanti ai portoni della caserma Fadini, a due passi dalla Fortezza da Basso, per rinnovare il permesso di soggiorno.

“Sono passato alcuni giorni fa in via della Fortezza ed ho visto una situazione insostenibile – ha sottolineato l’assessore del Comune di Firenze all’immigrazione, Cosimo Guccione – centinaia di cittadini stranieri affrontano code interminabili sotto il caldo per ottenere quello che è un loro diritto, il permesso di soggiorno. A partire da lunedì prossimo, dalle 7.30 alle 11.30, saremo presenti con cinque operatori e mediatori linguistici-culturali, tramite il servizio reso da CAT cooperativa sociale”.

Sosterranno gli operatori della Questura nell’organizzazione delle file di attesa, fornendo informazioni, orientamento e supporto linguistico. “Sappiamo che molti di quei cittadini in fila davanti alla Fadini sono lì solo per chiedere informazioni – ha spiegato l’assessore – ed è per questo che ci saranno anche gli operatori del ‘Progetto MigrAction’ a titolarità Comune del Comune di Firenze, di cui la coop. sociale CAT gestisce questo specifico lotto. Ogni anno l’amministrazione comunale dà informazioni preziose a oltre 35mila cittadini stranieri”.

“Da lunedì, grazie anche ad Unicoop Firenze, distribuiremo bottigliette d’acqua ai cittadini in coda – ha aggiunto l’assessore Guccione – mentre nei prossimi giorni saranno allestiti, sempre utilizzando le risorse comunali del progetto MigrAction, dei gazebi ombreggianti, lungo il marciapiede, e sistemati due bagni chimici”.

“Naturalmente – ha concluso – continueremo a collaborare con tutte le associazioni di volontariato organizzando un coordinamento che ci aiuterà ad affrontare nel migliore modo possibile tutti i temi legati all’immigrazione. Firenze è una città che accoglie, una città che dà dignità a tutte le persone che devono esercitare un diritto”.

Sportello Immigrazione

In podcast l’intervista all’assessore del Comune di Firenze all’immigrazione, Cosimo Guccione, a cura di Gimmy Tranquillo.

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