‘Io apro’: 300 in piazza Santa Croce a Firenze dopo le 22, Comune ‘evento non autorizzato’

Questura valuta iniziativa ristoratori movimento ‘io apro’ ed eventuali sanzioni

Circa 300 persone si sono radunate ieri sera a Firenze in piazza Santa Croce per partecipare a una manifestazione di protesta contro il coprifuoco, alla quale ha aderito anche il movimento ‘Ioapro’.

Musica e balli sono durati simbolicamente fino a dopo le 22, in segno di contestazione appunto contro la regola prevista dalle normative anti Covid. L’evento era stato regolarmente preavvisato alla questura. Secondo l’assessore alla sicurezza del Comune di Firenze Benedetta Albanese, tuttavia, gli organizzatori non avrebbero chiesto tutte le autorizzazioni necessarie:

“L’amministrazione – ha affermato Albanese – non ha dato alcun tipo di autorizzazione nemmeno rispetto alla concessione del suolo pubblico, all’allestimento di un palco, all’uso di un drone e all’ingresso di mezzi nella piazza. Pertanto la polizia municipale sta procedendo ad emettere le sanzioni nei confronti responsabili e sono al vaglio ulteriori azioni contro il comportamento tenuti da questi ultimi”. Al vaglio della polizia ci sarebbe inoltre la posizione di diversi partecipanti che non avrebbero indossato la mascherina durante la manifestazione: per loro potrebbe scattare una multa per violazione delle norme anti Covid.

Sulla manifestazione ‘IoApro’ che si è svolta ieri sera in piazza Santa Croce a Firenze con centinaia di partecipanti, “il Comune – ha anche dichiarato l’assessore alla sicurezza Benedetta Albanese – non ha autorizzato alcuna manifestazione perché non rientra nelle sue competenze, così come prevede l’articolo 18 del testo unico delle leggi sulla pubblica sicurezza”.

“Prendiamo con nettezza le distanze da chi, approfittando di un’autorizzazione della questura a manifestare in piazza Santa Croce, improvvisa una discoteca in piazza con un palco abusivo, senza mascherine e distanze. È inaccettabile!”. Così il sindaco di Firenze, Dario Nardella, su Facebook commenta la manifestazione che si è svolta ieri sera in piazza Santa Croce con centinaia di partecipanti. “La polizia municipale – aggiunge Nardella – sta procedendo ad individuare e sanzionare i responsabili di questa assurda vicenda. Chi ama Firenze non la usa a suo piacimento e nel disprezzo delle regole sfruttando la disperazione di cittadini e imprenditori. Questo da sindaco non lo permetto”.

Polizia di Stato intensifica controlli nel weekend di Pasqua

Firenze la Polizia di Stato intensifica i controlli nei parchi e nelle zone di maggiore afflusso di persone, in previsione anche del weekend pasquale durante il quale verrà verificato il rispetto delle vigenti disposizioni per il contenimento della pandemia.

Sono previsti posti di controllo nelle maggiori direttrici cittadine con l’impiego di pattuglie della Questura di Firenze e dei Commissariati, mentre in ambito extraurbano i servizi verranno svolti dalla Polizia Stradale. Per quanto riguarda le aree delle stazioni ferroviarie e dell’aeroporto la Polizia Ferroviaria e quella di Frontiera potenzieranno i controlli sugli spostamenti durante tutte le festività. In città gli agenti della Polizia di Stato lavoreranno invece a 360 gradi garantendo, oltre ai consueti servizi di prevenzione e contrasto ad ogni forma di illegalità, una costante vigilanza per evitare ovunque la formazione di assembramenti.

Già da stamani i poliziotti a cavallo hanno fatto sentire, con ancora più incidenza, la loro presenza nei parchi cittadini. Nella giornata di ieri una serie di specifici servizi disposti sempre dalla Questura di Firenze hanno invece portato alla chiusura provvisoria a Novoli – rispettivamente per cinque e due giorni – di un bar e di un altro esercizio pubblico.

In entrambi i casi le volanti e la Squadra Amministrativa del Commissariato di Rifredi hanno riscontrato la presenza di clienti intenti a consumare bevande o cibi sul posto. Subito sono scattate le previste sanzioni Covid-19 per quest’ultimi (6 da una parte e altri 6 dall’altra) e per i titolari degli esercizi.

Calcinacci da cornicione Questura a Firenze, denuncia di Silp Cgil-Uil Polizia

Calcinacci caduti dal cornicione dal palazzo della Questura. Giordano (Silp Cgil-Uil Polizia): “Tali eventi si ripetono ormai con una certa frequenza. E’ necessario rinunciare ai pochi benefici della centralità della Questura situata in Ztl a favore di una struttura compiutamente adeguata alle esigenze operative, di salute e di sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori della Polizia e dei cittadini”

Ancora un distacco di calcinacci dal palazzo della Questura di via Zara a Firenze. Lo scorso venerdì pomeriggio, intorno alle 15, un pezzo di intonaco si è staccato dal cornicione del palazzo abbattendosi sul marciapiede in prossimità dell’ingresso principale della Questura.

A denunciarlo è il Segretario Generale Provinciale della Federazione Silp Cgil-Uil Polizia di Firenze Antonio Giordano: “Tali eventi si ripetono ormai con una certa frequenza, sia all’esterno che all’interno del palazzo, dove da tempo è presente un’impalcatura di protezione in attesa di lavori di messa in sicurezza e ripristino che tardano ad essere effettuati”.

Prosegue Giordano: “Sembra che a Firenze si sia fermato il tempo. Da anni si attende la definizione di un progetto organico di sistemazione logistica che veda interessata la maggior parte degli Uffici di Polizia del capoluogo toscano. La gestione è sempre quella emergenziale: ci si affanna per tamponare senza avere la possibilità di disporre di risorse per programmare interventi di manutenzione ordinaria e di adeguamento. Strutture demaniali di interesse storico che non sono e non possono essere ammodernate ed adeguate alle esigenze operative e di tutela della salute e della sicurezza degli operatori e dei cittadini: intere aree non raggiunte dalla climatizzazione, grave inefficienza energetica causata da vecchi infissi, ambienti insalubri e insufficienti risorse per i capitolati per servizi di pulizia sono solo alcuni esempi di come questa situazione sia destinata ad aggravarsi.

Anche per le strutture in locazione da privati la situazione non migliora. Basti pensare al complesso immobiliare Il Magnifico di Peretola, per il quale da circa un ventennio si esborsa annualmente un considerevole assegno a sei zeri comprensivo di oneri di gestione e di manutenzione che in buona sostanza non c’è mai stata, in un profondo stato di degrado. Abbiamo più volte sollecitato una decisa e rapida soluzione del problema che da tempo immemore affligge con continui disagi i lavoratori della Polizia di Firenze e tutta l’utenza che quotidianamente si interfaccia con l’istituzione”.

Conclude Giordano: “E’ necessario rinunciare ai pochi benefici della centralità della Questura situata in Ztl a favore di una struttura compiutamente adeguata alle esigenze operative, di salute e di sicurezza delle lavoratrici e dei lavoratori della Polizia e dei cittadini. Altrettanto dicasi per il Reparto Mobile che, unica realtà tra le 15 sparse sul territorio nazionale a non avere un’unica sede, attende da circa 16 anni una definizione compiuta ed organica di un progetto di sistemazione logistica che potrebbe, il condizionale è assolutamente d’obbligo, concludersi tra ulteriori 10 anni. Ritardi, rinvii, ripensamenti ci costringono ad essere molto scettici e a sollecitare un deciso intervento di tutti gli attori interessati affinché si dia una sostanziale accelerazione, dimostrando concretamente interesse ed attenzione non solo verso le poliziotte ed i poliziotti ma verso la cittadinanza tutta”.

Firenze: rapine in serie a ragazze, arrestato l’autore

Sono almeno due le rapine messe a segno la notte tra sabato e domenica scorsi tra il centro storico ed i viali di Firenze da un uomo armato di bottiglia. Vittime, in entrambi i casi, giovani donne (tra le quali una minorenne) che stavano passeggiando in strada e che, a seguito delle aggressioni, hanno riportato lesioni con prognosi dai 10 ai 25 giorni.

La polizia si è messa subito sulle tracce del rapinatore ed in meno di due ore ha rintracciato e fermato il presunto autore dei reati, un 26enne, che è finito in carcere.

La prima rapina, in ordine cronologico, è avvenuta intorno alle 1.30 in via del Melarancio. Gli agenti delle volanti della questura hanno trovato la vittima, una 17enne, a terra, ferita al volto, circondata da frammenti di vetro. La ragazza ha raccontato ai poliziotti che stava camminando con un’amica in direzione di piazza dell’Unità Italiana quando le si è avvicinato alle spalle un uomo che l’ha colpita in pieno volto con una bottigliata. Approfittando della sua caduta, l’aggressore ha rubato la borsetta a tracolla della ragazza e si è dato alla fuga in direzione di via dell’Amorino.

Con le iniziali descrizioni raccolte sull’uomo, le volanti, coordinate dalla sala operativa della questura, si sono movimentate alla ricerca del rapinatore che nel frattempo, circa un’ora dopo, ha colpito nuovamente con la stessa modalità.

Questa volta è accaduto in via Fratelli Rosselli, angolo Guido Monaco: tre ragazze tra i 21 e i 22 anni stavano passeggiando intorno alle 2.30 quando sono state aggredite da quello che la polizia ritiene essere lo stesso uomo di via del Melarancio, un ragazzo con un giubbotto bicolore e una vistosa cicatrice sul volto. Le vittime, appena scese dalla tramvia, avevano attraversato via Fratelli Rosselli quando, anche in questo caso, il rapinatore si è avvicinato da dietro con una bottiglia in mano. In un attimo l’uomo ha assalito una delle ragazze, colpendola con una bottiglia sulla testa e al volto, per poi aggredire anche una delle altre giovani che aveva tentato di aiutare la ragazza. Il rapinatore è riuscito così a estorcere prima il portafogli e, in un secondo momento, il telefonino dalla prima ragazza aggredita.

Le volanti hanno continuato le ricerche fino a quando una pattuglia ha avvistato in piazza Stazione un uomo perfettamente corrispondente alle descrizioni dell’aggressore. Dopo aver proceduto con i dovuti controlli, gli agenti hanno trovato i segni di una colluttazione sul corpo dell’uomo e il giubbino sporco di sangue.

A chiudere il cerchio ci sono poi i riconoscimenti delle vittime, nonché le immagini della videosorveglianza cittadina che hanno ripreso le scene delle rapine e la fuga dell’aggressore.

L’uomo, un cittadino di 26 anni, è finito in manette gravemente indiziato di delitto ed è stato accompagnato al carcere di Sollicciano a disposizione del gip del Tribunale, che nella giornata di ieri ha convalidato il fermo ed applicato nei confronti dell’indagato la misura cautelare della custodia in carcere, richiesta dalla Procura della Repubblica di Firenze.

Strage Georgofili: in Antimafia spunta nuovo testimone

Spunta un nuovo testimone di quanto avvenne la notte della strage dei Georgofili a Firenze nel 1993. La Commissione antimafia – è emerso ieri sera – ha acquisito nei mesi scorsi dalla questura di Firenze una sorta di rapporto interno redatto del 2013 in cui si parla di una vicenda inedita: quella notte, in una strada nel cuore della città, in un arco temporale che va dalle 23 alle 24, accade qualcosa di insolito.

Un testimone, subito dopo la strage riferì che quella notte i strada vi fu un vociare che attirò la sua attenzione. Percepì la presenza di due giovani che tentavano di recuperare una busta finita sotto lo stipite del portone. In quel mentre arrivò una Mercedes scura con all’interno una donna e comparve una Fiat Fiorino bianca.

A via dei Georgofili esplose un Fiorino, ha ricordato ieri sera il dottor Donadio, consulente della Commissione antimafia che con il senatore Mario Michele Giarrusso ha ricostruito la vicenda: dei 734 che circolavano in quel periodo in Toscana nessuno era in centro a Firenze. Con le dichiarazioni dell’uomo venne costruita una sorta di identikit della donna giovane che l’uomo aveva visto, donna che aveva i capelli neri a caschetto.

Successivamente l’uomo ha reso testimonianze spontanee sia davanti ai carabinieri che alla polizia e ha detto che i due uomini si passarono una borsa di tela di colore azzurra o blu che gli sembrò molto pesante tanto che venne alzata dai due e che finì nel Fiorino. Poi disse di aver capito che il vociare dei due non era per recuperare una busta nello stipite della porta, come aveva creduto in un primo momento, ma che volevano recuperare una pianta di Firenze a colori con cerchiati due punti della città.

Sospesa licenza a ristorante McDonald’s di piazza Stazione a Firenze

Sospesa per sette giorni la licenza di uno dei ristoranti McDonald’s di piazza della Stazione a Firenze.

Il provvedimento, scattato dalla scorsa mezzanotte, è stato adottato dal questore di Firenze Armando Nanei ai sensi dell’articolo 100 del Tulps, il Testo unico delle leggi di
pubblica sicurezza.
In particolare, secondo quanto spiegato, “sono state ritenute sussistere le condizioni di pericolo per l’ordine pubblico e la sicurezza dei cittadini atteso che, dai frequenti controlli delle forze dell’ordine, risulta che il pubblico esercizio sia assiduamente frequentato da soggetti che vi si recano anche per consumare svariati reati, dallo spaccio di sostanze stupefacenti ai reati contro il patrimonio, rendendosi talvolta autori di fatti di violenza”. La decisione di sospendere per una settimana la licenza è stata adottata anche  in considerazione del fatto “che si tratta di luogo ad alta densità di frequentazione di turisti e anche di minori”.

“McDonald’s ha attivato un servizio d’ordine nel proprio ristorante a proprie spese da diversi anni. L’azienda riconferma la massima disponibilità a collaborare con le forze dell’ordine per quanto concerne la propria area di competenza, collaborazione che è già in essere da diverso tempo”. Così in una nota la società McDonald’s in merito alla sospensione della licenza per un ristorante di piazza Stazione a Firenze, disposta dal questore a seguito di più interventi delle forze di polizia per reati commessi da frequentatori del fast food. “McDonald’s – si legge sempre nella nota – prende atto della decisione di chiudere per una settimana” il locale, provvedimento “che colpisce l’attività di un ristorante che serve 100.000 persone al mese e occupa 81 dipendenti”.

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