Prato e Massarosa, scatta oggi obbligo di indossare mascherina

Il Comune di Prato, “grazie al grande lavoro di tutti il sistema di Protezione civile”, ha consegnato le mascherine a tutte le famiglie di Prato. Entra così da stamane in vigore l’ordinanza regionale che ne dispone l’uso obbligatorio.

Lo rende noto lo stesso Comune di Prato: “Ricordiamo – precisa il Comune – che restano in vigore tutte le norme sull’obbligo di restare e a casa e di uscire solo per motivi di lavoro, salute e comprovata necessità”.

Massarosa, al via da oggi l’obbligo di indossare la mascherina. In ottemperanza all’ordinanza regionale n.26 del 6 aprile 2020 anche a Massarosa, ultimata la consegna delle mascherine monouso, è obbligatorio indossare i dispositivi di protezione individuale.

L’obbligo si rende necessario “in spazi chiusi, pubblici e privati aperti al pubblico, in presenza di più persone, oltre che nei mezzi di trasporto pubblico locale, nei servizi non di linea taxi e noleggio con conducente; in spazi aperti, pubblici o aperti al pubblico, quando, in presenza di più persone, è obbligatorio il mantenimento della distanza sociale”.

Restano ferme le prescrizioni riguardo il rispetto del mantenimento delle misure di distanziamento sociale. L’obbligo non si applica “ai bambini di età inferiore ai sei anni e alle persone che non tollerino l’utilizzo delle mascherine a causa di particolari condizioni psicofisiche attestate da certificazione rilasciata da mmg/pls”

“Grazie al grande lavoro dei nostri uffici e delle associazioni di volontariato nel giro di due giorni dall’arrivo delle mascherine siamo stati in grado di consegnarle a tutte le famiglie del territorio. Se ci fosse ancora qualche famiglia rimasta sprovvista, per qualsiasi motivo, si potrebbe chiamare il numero 0584.93025 (Misericordia Massarosa) e concordare la consegna tramite Protezione Civile

Auto contro un albero, incidente mortale a Prato

Prato, un uomo di 49 anni è morto lunedì di Pasquetta dopo che la sua auto, una Fiat Panda, è finita contro un albero in via Firenze, alla prima periferia della città.

L’incidente è avvenuto poco prima delle 14. Secondo una prima ricostruzione effettuata dalla polizia municipale, il conducente avrebbe perso il controllo dell’auto e sarebbe finito fuori strada contro uno degli alberi presenti al margine della strada.

Sul posto sono intervenuti anche i vigili del fuoco che hanno estratto l’uomo dall’abitacolo, affidandolo poi ai sanitari per i tentativi di rianimazione, ma nonostante gli sforzi del personale sanitario, il medico ha dovuto constatarne il decesso. La Polizia municipale ha effettuato i rilievi del caso.

Era stato anche chiesto l’intervento dell’elisoccorso, ma purtroppo tutti gli sforzi sono risultati inutili.

Bimbi giocano in strada, sanzionati sei genitori

Prato, sei genitori sono stati sanzionati a Prato dalla polizia municipale per violazione delle disposizioni sul divieto di assembramento dopo essere stati sorpresi in strada con i figli piccoli che giocavano tra loro.

È avvenuto nel pomeriggio di ieri, in zona Chiesanuova. Secondo quanto spiegato dal Comune di Prato i sei genitori erano fuori dalle proprie abitazioni con un gruppo di bambini di età compresa tra i tre e i cinque anni.

Gli adulti “si intrattenevano senza alcun dispositivo di sicurezza e soprattutto senza osservare la distanza interpersonale di un metro. Con loro vi erano i bambini che giocavano, neppure loro dotati di alcuna protezione, e senza osservare le disposizioni sulla distanza ritenuta utile ad evitare il contagio”.

Raggiunti dalla pattuglia della polizia municipale, che ha contestato la violazione del decreto-legge 19/20 ovvero il divieto di assembramento, “i genitori hanno ammesso di avere trasgredito ma, prendendosela con gli eventuali o presunti segnalatori, hanno preannunciato incontri in giardino con barbecue e pattini e bici con i bambini”.

“Evidentemente qualcosa del messaggio stare a casa non è chiaro. Non si dovrebbe arrivare a dover sanzionare, ma soprattutto dispiace che alcuni cittadini non capiscano l’importanza di questi provvedimenti” il commento del sindaco Matteo Biffoni.

90.000 mascherine chirurgiche da imprese cinesi

Grazie alla collaborazione dell’azienda vivaistica Giorgio Tesi Group, l’Associazione Cinese delle piccole e medie imprese in Italia ha donato 90.000 mascherine chirurgiche ai comuni di Firenze, Prato e Pistoia.

Pistoia, in un momento così difficile per il nostro Paese, continuano ad arrivare dalla Cina segnali di grande sensibilità nei confronti dell’Italia, alle prese da oltre 40 giorni con COVID-19, il terribile virus che ha causato migliaia di morti, ha portato i nostri ospedali al limite del collasso e ha costretto milioni di persone nelle proprie case per cercare di combattere questo terribile nemico invisibile. Grazie a Xu Jinhua, Capo Rappresentante del Comitato investimenti e sviluppo della Associazione Cinese delle piccole e medie imprese in Italia, sono state consegnate questo pomeriggio a Fabrizio Tesi – Legale Rappresentante della Giorgio Tesi Group – tramite il proprio incaricato King Li, 90.000 mascherine chirurgiche destinate ad essere distribuite in parti uguali ai sindaci di Firenze, Prato e Pistoia.

Un rappresentante dell’Associazione Cinese delle piccole e medie imprese (WSEA) è stato ospite dell’azienda vivaistica pistoiese nel momento dell’avvio dell’epidemia di Coronavirus nella provincia cinese di Hubei e in quell’occasione si rese disponibile – in caso di necessità – ad offrire il loro aiuto nel caso il contagio fosse scoppiato anche nel nostro Paese.

Con l’aggravarsi della pandemia sono continuati i contatti e WSEA, come promesso ha fatto la propria parte facendo arrivare a Pistoia 90.000 mascherine chirurgiche, indispensabili per i nostri medici, infermieri, farmacisti e operatori sanitari, che con grande impegno lavorano senza sosta da ormai quasi due mesi cercando di salvare la vita a tanti malati e di sconfiggere questo terribile virus.

Riteniamo che di fronte a questo terribile virus – ha detto Lin Zhuoyan, Presidente dell’Associazione Cinese delle piccole e medie imprese – tutti nel mondo dovrebbero essere in grado di adottare le misure di protezione più elementari. Viviamo nello stesso villaggio globale, l’uno con l’altro e oggi qualunque cosa accada, è strettamente legata a ognuno di noi. Questa improvvisa epidemia ha causato enormi danni e sofferenze sia al popolo cinese che a quello italiano e speriamo che questo nostro primo piccolo contributo vi sia d’aiuto. Prego Dio che benedica tutti noi e ci consenta, prima possibile, di superare insieme queste difficoltà.

Mi preme ringraziare vivamente – ha dichiarato Fabrizio Tesi, Legale Rappresentante della Giorgio Tesi Group – sia a titolo personale che a nome della nostra azienda, gli amici cinesi che ancora una volta hanno dimostrato una grande sensibilità verso il nostro Paese. Il dono di queste 90.000 mascherine, in questo momento strumenti essenziali per combattere il Coronavirus, è stato davvero un bel gesto di amicizia verso di noi e il nostro territorio.

Un gesto bellissimo e disinteressato – ha sottolineato il sindaco di Firenze Dario Nardella – che ci fa capire ancora una volta come la battaglia contro questa pandemia deve essere combattuta insieme. La Cina è stato il primo Paese colpito dalla malattia e adesso che piano piano si sta rialzando porta la sua solidarietà ad altri Paesi nel mondo. Si tratta di un messaggio di amicizia e di umanità che non dimenticheremo.

Davvero grazie – ha detto Matteo Biffoni, Sindaco di Prato – il nostro comune è davvero grato di questo regalo ricevuto dagli amici cinesi in collaborazione con la Giorgio Tesi Group. In questo momento di emergenza, riceviamo continuamente richieste di questi indispensabili dispositivi di protezione e quindi, oggi, per noi nessun dono è più gradito di questo.

Un gesto di solidarietà che non scorderemo e di cui siamo immensamente riconoscenti – ha concluso Alessandro Tomasi, Sindaco di Pistoia – e per questo ringrazio di cuore sia gli amici cinesi che la Giorgio Tesi Group, che ha coordinato l’operazione rendendo possibile ricevere questa donazione.

Sindaco Prato, circolare bimbi? Non era momento

Prato, la circolare del Viminale che apre alle uscite dei bambini “rischia di ingenerare l’idea che visto che in Toscana siamo stati bravini, siamo riusciti a mantenere una condizione riparata, adesso si possa iniziare l’allentamento quando il ministro Speranza poche ore fa ha allungato fino al 13 di aprile i provvedimenti presi”  ha detto il sindaco di Prato e presidente di Anci Toscana, Matteo Biffoni in diretta Facebook sulla pagina del Pd toscano parlando dell’emergenza Coronavirus.

“Non era il momento secondo me, noi come Comuni facciamo fatica a gestire i cani, la spesa, siamo subissati dalle segnalazioni, secondo me non era il momento”, ha aggiunto il Sindaco.

“Proprio in queste ore – ha aggiunto Biffoni – si sta verificando che quella stretta e quelle misure danno dei risultati. Io continuerò con la linea del rigore e chiederò anche al presidente della Regione di darci una mano sennò rischiamo di vanificare cosa fatto di buono fino a ora”.

“Prato è stato un problema che molti ponevano all’inizio, si pensava che qui sarebbe scoppiato tutto quello che in realtà è arrivato da altre parti. Noi abbiamo numeri bassi perché secondo me i cittadini cinesi si sono chiusi in casa subito in maniera rigorosa e sono ancora chiusi in casa”. Così il sindaco di Prato e presidente di Anci Toscana, Matteo Biffoni in diretta Facebook sulla pagina del Pd toscano parlando dell’emergenza Coronavirus.

Il comportamento della comunità cinese, secondo Biffoni “ha passato nella popolazione autoctona il messaggio di una situazione seria e quando abbiamo chiesto loro rigore ed attenzione questo si è diffuso nella comunità pratese in maniera più rapida ed efficace. La comunità cinese ha fatto quello che è stata la fortuna della nostra città che ad oggi è la provincia toscana con i numeri più bassi in una regione che si è difesa abbastanza bene. E’ stato circolo virtuoso”.

Municipale di Prato, 42 violazioni autocertificazione in un giorno

Prato, sessanta autocertificazioni giornaliere acquisite dalla Municipale di Prato, e la cui motivazione prevalente è quella lavorativa, 42 violazioni accertate e verificate giornalmente 130 ordinanze di quarantena obbligatoria già notificate da parte degli operatori Asl.

Questi dati si riferiscono all’attività di controllo sul territorio della polizia municipale di Prato, messa in campo dall’emissione del primo Polizia del 9 marzo scorso, sul rispetto delle misure per impedire la diffusione del contagio da Coronavirus.

“Progressivamente si è assistito da parte della cittadinanza al manifestarsi di un crescente senso di responsabilità anche se rimangono abitudini alle uscite per la spesa troppo frequenti, troppe e troppo lunghe passeggiate con gli amici a quattro zampe – spiega l’assessore alla Polizia municipale Flora Leoni -. Ricordiamo l’importanza al discostamento fisico sociale in questo periodo sulla base dell’indicazione fondamentale di ‘restare a casa’”.

La polizia municipale annuncia anche l’imminente utilizzo dei dispositivi aeromobili a pilotaggio remoto con mezzi aerei di massa cosiddetti ‘droni’ per il monitoraggio degli assembramenti.

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