Perrella rimossa da direttore del Centro Pecci di Prato

Prato, revocato l’incarico di direttore generale della Fondazione per le arti contemporanee in Toscana, che gestisce il Centro Pecci di Prato, a Cristiana Perrella.

A Cristiana Perrella l’incarico di direttore generale è stato revocato per decisione del consiglio di amministrazione della Fondazione riunitosi venerdì, “in linea con quanto previsto dal contratto siglato da entrambe le parti il 16 febbraio 2021”.

Il consiglio di amministrazione, spiega una nota, ha avviato una procedura di selezione per nominare il nuovo direttore, che dovrebbe concludersi entro la fine di quest’anno. La nuova direzione avrà il compito di rilanciare l’attività del Centro Pecci come punto di riferimento dell’arte contemporanea in Italia.

Finisce così, dopo poco più di tre anni, l’era della direzione di Cristiana Perrella al Centro per le arti contemporanee Luigi Pecci. Il mandato di Perrella, la cui scadenza naturale era nel 2024, sarebbe stato interrotto, secondo quanto appreso, in conseguenza del mancato raggiungimento di alcuni obiettivi prestabiliti.

Perrella era alla guida del Centro Pecci dal febbraio 2018, quando aveva sostituito il precedente direttore Fabio Cavallucci. Contestualmente alla revoca è stata avviata dalla Fondazione una procedura di selezione per nominare il nuovo direttore che “avrà il compito di rilanciare l’attività del Centro Pecci come punto di riferimento dell’arte contemporanea in Italia”.

Morte Luana: chiusa inchiesta, 3 gli indagati dell’azienda tessile

Morte Luana: la Procura di Prato ha chiuso le indagini per la morte di Luana D’Orazio, la 22enne pistoiese, madre di un bimbo di 5 anni, deceduta nell’azienda tessile di Montemurlo (Prato) “Orditura Luana” il 3 maggio.

 

Per la morte dell’operaia trascinata e stritolata da un orditoio sono indagati la titolare dell’azienda, Luana Coppini, il marito Daniele Faggi, considerato l’amministratore di fatto, e il tecnico manutentore Mario Cusimano. Per tutti e tre i reati ipotizzati sono omicidio colposo e rimozione od omissione dolosa di cautele contro gli infortuni sul lavoro. L’avviso di conclusione delle indagini è stato notificato oggi. Nelle prossime settimane la Procura formulerà la richiesta di rinvio a giudizio.

In base a quanto emerge dall’avviso di conclusione delle indagini, non ci sarebbero
variazioni rispetto a quanto conosciuto finora rispetto alle persone indagate (le stesse tre) e alle accuse individuate nell’inchiesta.
Secondo gli accertamenti tecnici effettuati dal consulente nominato dalla procura, l’ingegner Carlo Gini, l’orditoio per campionatura, che è il macchinario tessile al quale era addetta Luana D’Orazio e dentro cui la giovane operaia vi morì, aveva i dispositivi di sicurezza disattivati. Inoltre, sempre secondo le ricostruzioni peritali commissionate dalla procura, l’incidente sarebbe avvenuto mentre lo stesso macchinario viaggiava ad alta
velocità, una fase in cui le saracinesche di protezione devono rimanere abbassate per motivi di sicurezza e, invece, non lo sarebbero state.

Calenzano: morta la donna la donna travolta da crollo muro

E’ morta all’ospedale di Careggi la donna di 49 anni investita questa mattina dal crollo di un muro a Calenzano (Firenze). La donna, dopo l’arrivo al pronto soccorso era stata ricoverata in terapia intensiva, nel pomeriggio è deceduta a causa delle gravi lesioni riportate.

La  donna era stata  trasferita al pronto soccorso. Secondo quanto ricostruito, quando è stata colpita dai detriti del muto srollato, una  porzione di circa 60 metri, alta 2 e mezzo, stava camminando a piedi lungo la strada, che corre  alla base di una collinetta a Calenzano (Firenze).

Il crollo ha interessato un muro di contenimento di un terreno privato.  Il muro circonda il parco di una villa che in questa fase non è abitata. La strada, solitamente dedicata solo al transito di ciclisti e pedoni, di recente era stata aperta anche al traffico veicolare a causa di lavori che interessavano la viabilità della zona.

Secondo i primi accertamenti a causare il crollo potrebbero essere state le abbondanti piogge  cadute negli ultimi giorni anche nel territorio di Calenzano,   e forse anche proprio le vibrazioni del traffico.  Sul posto i vigili del fuoco hanno lavorato tutta la mattina per mettere in sicurezza l’area e sgomberare le macerie, inoltre sono stati avviati gli accertamenti per definire le cause del danneggiamento.

La  donna era  ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Careggi ,dove era  stata portata in elisoccorso, Secondo quanto appreso, i controlli dei vigili del fuoco avrebbero escluso la presenza di altre persone sotto le macerie.

Calenzano: crolla muro, donna in prognosi riservata

È ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Careggi ,dove è stata portata in elisoccorso, la donna di 49 anni travolta questa mattina dal crollo di un muro alla base di una collinetta a Calenzano (Firenze)

Una porzione di circa 60 metri, alta 2 e mezzo: sono le misure del muro crollato questa mattina alla base di una collinetta a Calenzano (Firenze). La  persona ferita è una passante di 49enne  trasferita al pronto soccorso di un ospedale. Secondo quanto ricostruito, quando è stata colpita dai detriti stava camminando a piedi lungo la strada.

Il crollo ha interessato un muro di contenimento di un terreno privato.  Il muro circonda il parco di una villa che in questa fase non è abitata. La strada, solitamente dedicata solo al transito di ciclisti e pedoni, di recente era stata aperta anche al traffico veicolare a causa di lavori che interessavano la viabilità della zona.

Secondo i primi accertamenti a causare il crollo potrebbero essere state le abbondanti piogge  cadute negli ultimi giorni anche nel territorio di Calenzano,   e forse anche proprio le vibrazioni del traffico.  Sul posto i vigili del fuoco hanno lavorato tutta la mattina per mettere in sicurezza l’area e sgomberare le macerie, inoltre sono stati avviati gli accertamenti per definire le cause del danneggiamento.

La  donna ferita è ora  ricoverata in prognosi riservata all’ospedale di Careggi ,dove è stata portata in elisoccorso, Secondo quanto appreso, i controlli dei vigili del fuoco avrebbero escluso la presenza di altre persone sotto le macerie.

Ricerche tra Prato e Pistoia di un piccolo meteorite caduto

Ricerche in corso di un piccolo meteorite caduto fra Prato e Pistoia. Avvistato da otto telecamere rete spaziale Prisma.

Un piccolo meteorite, dal peso approssimativo fra i 30 e i 100 grammi, è caduto nella notte tra l’1 e il 2 ottobre tra le province di Prato e Pistoia. Il bolide è stato ‘avvistato’ da otto telecamere della rete spaziale Prisma situate in Toscana e nel centro Italia.

“Dopo l’analisi preliminare della meteora gli esperti della rete Prisma, coordinata dall’Istituto nazionale di astrofisica hanno stabilito che la meteora dovrebbe essere caduta in un’area compresa tra le località di Lucciano (Pistoia) e Oste (Prato) – spiega in una nota il direttore della Fondazione Parsec di cui fa parte il Museo di scienze planetarie di Prato, Marco Morelli -. Ed è lì che la cercheremo. Le probabilità di trovare in breve
tempo un oggetto così piccolo sono molto basse”.

Già da domani inizieranno le ricerche sul campo e martedì ci sarà una riunione operativa per organizzare l’esplorazione al suolo attraverso un’app che permetterà di tracciare le zone già setacciate.

“Sono sicuro che molti appassionati astrofili si  uniranno alle ricerche, ogni aiuto è prezioso   aggiunge Morelli -. Ma chiunque dovesse trovare una piccola pietra con le caratteristiche di una meteorite, un sasso ricoperto da una patina scura e con gli angoli smussati, deve subito avvertirci, magari inviando una foto. Il valore commerciale delle meteoriti è molto basso rispetto a quello scientifico”.

“Chi trovasse o pensasse di averne trovata una – spiegano a questo proposito gli esperti – non deve toccarla con le mani, ma fotografarla e contattare il Museo di scienze planetarie di Prato”. Nel gennaio 2020 un altro meteorite segnalato dalla rete Prisma fu trovato
nella campagna di Carpi (Modena).

Texprint Prato: per tribunale licenziamento illegittimo

Texprint Prato,  per tribunale licenziamento illegittimo. Si Cobas: ‘Accolto il ricorso d’urgenza di un lavoratore. Dovrà essere reintegrato’.

Il tribunale del lavoro, accogliendo un ricorso d’urgenza, ha dichiarato illegittimo il licenziamento di uno dei lavoratori della stamperia Texprint di Prato. Ne dà notizia il sindacato Si Cobas: “ll lavoratore – viene spiegato in un comunicato – dovrà essere reintegrato sul posto di lavoro con contratto a tempo indeterminato”.

“La sentenza del giudice – aggiunge il sindacato – falcia tutte le accuse contro i lavoratori che da otto mesi lottano davanti ai cancelli della fabbrica” Per Sì Cobas, “l’azienda ha inventato di sana pianta fatti mai avvenuti per giustificare il licenziamento dei lavoratori che hanno denunciato lo sfruttamento, addebitando a chi ha scioperato responsabilità di inesistenti, ‘violenze’ di cui, per l’appunto, non si è riusciti a produrre uno straccio di prova”.

“Secondo il tribunale – conclude Si Cobas – le uniche condotte addebitabili a chi ha scioperato sono irrilevanti da un punto di vista disciplinare. In altre parole: l’unica colpa dei lavoratori è quella di aver esercitato il diritto di sciopero”. Per Potere al Popolo, “la vittoria in tribunale dei lavoratori Texprint, mostra in maniera schiacciante da che parte stia il torto e da che parte la ragione. Tutte le accuse direttamente espresse dall’azienda rispetto a presunte ‘violenze’ da parte dei lavoratori sono state infatti rigettate dal giudice. Un aspetto importante di questa vicenda è stato il tentativo, da parte dell’azienda, di
costruire intorno ai lavoratori e al loro sindacato, il Si Cobas, un alone di criminalizzazione”.

“Questa vittoria è il risultato di duecentocinquantasei giorni di presidio, sciopero e di lotta infaticabile, E’ la vittoria di tutti i lavoratori sfruttati del distretto e di quella parte di città che non ha mai mancato di sostenerli, abbracciarli, incoraggiarli” sottolinea il Sì Cobas che ha promosso per oggi un incontro stampa alla presenza dei legali che stanno seguendo la vicenda giudiziaria.

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