In mille a manifestazione per palestinesi a Firenze

Circa mille persone a Firenze hanno preso parte, in piazza San Lorenzo, a un presidio di solidarietà con il popolo palestinese, a cui hanno aderito la Comunità palestinese di Firenze, Potere al Popolo, Sinistra Italiana più altre sigle della sinistra fiorentina. Manifestazioni anche a Livorno, Pisa ed Empoli.

I manifestanti hanno posato sui gradini della basilica una grande bandiera palestinese, hanno esposto cartelli e striscioni per chiedere la fine dei bombardamenti israeliani, e hanno fatto vedere foto dei morti e delle distruzioni causate dai bombardamenti affiggendole sul lato esterno della basilica.
“Esprimiamo la nostra solidarietà alla Resistenza palestinese senza se e senza ma”, afferma ‘Firenze per la Palestina, ricordando che oggi, 15 maggio, è l’anniversario dell’espulsione della popolazione palestinese dal territorio del nuovo stato di Israele, nel 1948: “Quella catastrofe – aggiunge -, la Nakba, non si è mai interrotta e ancora oggi è in atto! Basti pensare all’escalation di tensione altissima, definita come ‘clima da intifada’ che si è venuta a creare nelle ultime settimane”.
E’ “un inferno” ad Haifa, Nazareth, Ramle, Lod, Cana, Askelon Tel Aviv, in Israele, a Nablus, Bethlemme, Jenin, Betania, Hebron, in Palestina, e in tante altre città. Lo denuncia padre Ibrahim Faltas, francescano della Custodia di Terra Santa.
“E’ scoppiata una vera guerriglia, un inferno! Auto bruciate, linciaggi, incendi alle abitazioni, alle sinagoghe, ai luoghi di culto, il lancio di sassi sulle auto di passaggio, causando molti morti e feriti gravi. Una vera guerra di violenza tra coloni ebrei e arabi israeliani, nelle città israeliane, e lo stesso avviene nelle zone occupate della Cisgiordania. La strada è diventata il teatro di una guerra a colpi di bastoni e di sassi”, dice padre Ibrahim facendo la cronaca dei fatti via social.
“La gente ha paura a uscire di casa, per timore di subire violenze, perché se sei arabo, o se sei ebreo, rischi anche di morire! Non è una guerra solo tra Israele e Hamas, come è stato nelle precedenti Intifada tra Israele e Cisgiordania, dove le parti possono decidere di cessare il fuoco e trovare un accordo. Siamo di fronte a una popolazione inferocita, da entrambi le parti, – osserva – che sta cercando di farsi giustizia da sola e dove non c’è nessun interlocutore”.

🎧 Vaccini, PAP: In Toscana nessun piano, preferite corporazioni ad anziani

 La denuncia di Potere al Popolo: “non esiste un piano vaccinale regionale. Nell’assenza di questo sono fioriti gli interessi corporativi, lasciando indietro chi aveva più bisogno dei vaccini. Ascolta l’intervista con Francesca Conti

“La Toscana, al 19 marzo risulta avere la più bassa percentuale di ultraottantenni vaccinati in Italia, pari al 27,4% del totale. Essa ha privilegiato avvocati e magistrati; inoltre le ASL toscane, per tutelare i loro interessi aziendali, hanno somministrato i vaccini disponibili  anche il personale non sanitario, certamente non più esposto di tanti altri dipendenti pubblici e privati. Le motivazioni ufficiali di tutto questo, per giunta, non si conoscono perché, da ricerche effettuate, è venuta fuori l’assenza di un piano regionale di vaccinazione come atto ufficiale della stessa Regione. Insomma qualcuno ha deciso, ma non si sa chi e in che modo” è questa la denuncia di Potere al Popolo

“La vaccinazione contro il covid 19 procede a rilento in tutto il Paese, nonostante gli annunci roboanti del governo, perché i vaccini, sotto la pressione degli interessi delle multinazionali del farmaco e degli stati che le spalleggiano, scarseggiano, e, nel contempo, alcune Regioni, tra cui spicca la Lombardia delle “eccellenze sanitarie”, arrancano malamente” dice Potere al Popolo in un comunicato.

E aggiunge “come se ciò non bastasse, un pò’ in tutte le Regioni, dove più dove meno, e, in alcuni casi, per loro volontà e responsabilità diretta, stanno avvenendo distorsioni gravissime per quanto riguarda la scelta dei soggetti da vaccinare, a vantaggio di potenti corporazioni, quali avvocati, magistrati o giornalisti, o di reti familiari e clientelari. Ciò a discapito, naturalmente, di coloro che sono più bisognosi di protezione, cioè degli ultraottantenni e dei soggetti super-fragili a causa di gravi patologie” dice PAP in un comunicato.

Secondo PAP tutto questo avviene “in palese violazione delle priorità fissate nel piano di vaccinazione del governo nazionale. Quest’ultimo dissente, a parole, ma non fa niente; del resto sono gli stessi che governano a Roma e in periferia! Il fenomeno ha assunto dimensioni quantitative rilevanti: secondo stime attendibili (ma parziali) 464000 dosi di vaccino sono state sottratte agli aventi diritto. Per quanto concerne le categorie forti, la cosa è avvenuta alla luce del sole da parte delle Regioni, con la massima naturalezza”.

Basta classi pollaio: mobilitazione nazionale per chiedere fondi per la scuola pubblica

Priorità alla scuola organizza mobilitazioni in 24 città per chiedere fondi del recovery fund per la scuola pubblica, lo slogan: basta classi pollaio

Il 25 gennaio Priorità alla Scuola, insieme ai COBAS Scuola, organizza presidi, manifestazioni e assemblee pubbliche in 24 città italiane davanti agli Uffici scolastici regionali e provinciali, e a Roma davanti al MIUR, per chiedere un adeguato finanziamento della scuola pubblica tramite il Recovery Fund affinché gli slogan sulla Next Generation non siano solo retorica politica. Aderiscono alla mobilitazione anche FLC-CGIL, UIL, CNPS, Rifondazione Comunista, Potere al Popolo.

Le mobilitazioni si svolgono a Firenze, Milano, Roma, Bologna, Genova, Napoli, Cremona, Prato, Bari, Massa Carrara, Salerno, Modena, Reggio Emilia, La Spezia, Pisa, Trieste, Mantova, Catania, Siracusa, Ancona, Vicenza, Padova, Venezia, Parma. Lo slogan è basta classi pollaio.

priorità alla scuola
Foto Controradio

Il 25 gennaio è il giorno in cui chiudono le iscrizioni alle scuole per l’anno scolastico 2021-22. Questa data rappresenta l’occasione giusta per porre fine alle cosiddette “classi pollaio”, la riduzione del numero di alunni per classe è una condizione prioritaria per garantire una scuola di qualità per tutti, insieme all’incremento degli spazi scolastici e dell’organico di docenti e personale ATA.

“La pandemia ha insegnato che le classi non devono essere sovraffollate e che le scuole necessitano di maggiori spazi e diffusi nel territorio anziché di enormi plessi che attirano un bacino di utenza troppo ampio”, si legge nel comunicato stampa di Priorità alla Scuola, “È necessaria una completa inversione di tendenza rispetto agli ultimi decenni: come per la sanità pubblica, la pandemia ha avuto l’effetto di certificare la dissennatezza dello smantellamento di tutti i servizi pubblici, che si traduce in riduzione di diritti fondamentali di cittadinanza”.

Si chiede la revisione immediata dei criteri per la formazione delle nuove classi, fissando a venti il tetto massimo di studenti per classe e investimenti dedicati alla riduzione significativa del numero di alunni per classe con il conseguente ampliamento dell’organico docenti e ATA e la tempestiva stabilizzazione degli insegnanti precari.

 

Inoltre, si chiede:

– il potenziamento del trasporto locale dedicato agli studenti;

– screening costanti in tutte le scuole superiori sul modello della Regione Toscana;

– un accesso rapido ai tamponi per tutta la popolazione scolastica e un tracciamento efficace all’interno delle scuole;

– l’inserimento del personale scolastico ad alto rischio come prioritario nella fase 1 dell’agenda vaccinale;

– l’investimento finanziario di fondi del Recovery Fund e della legge di Bilancio per una riduzione significativa del numero di alunni per classe e per il conseguente ampliamento dell’organico docenti e ATA, con una tempestiva stabilizzazione dei precari;

– l’investimento finanziario di fondi del Recovery Fund e della legge di Bilancio per l’edilizia scolastica;

– il ripristino delle infermerie in tutte le scuole.

‘Toscana a sinistra’ lancia la sfida per le regionali

?Firenze, ‘Toscana a sinistra’, durante una videoconferenza a cui hanno partecipato tra gli altri rappresentanti toscani di Potere al popolo, Rifondazione comunista e Sinistra anticapitalista che sostengono Tommaso Fattori come candidato governatore della Toscana alle prossime regionali ha lanciato lanciato il loro progetto per le prossime elezioni.

“Lanciamo oggi la nostra sfida – ha detto Tommaso Fattori candidato di Toscana a sinistra – e un ciclo di assemblee in tutta la Toscana. Siamo un progetto di governo e di cambiamento per questa regione. Non è tempo di restaurare la normalità pre Covid, ma di usare le opportunità aperte da questa terribile crisi, come la spesa in deficit, per costruire una Toscana felice, per compiere una svolta verde e sociale. Vogliamo lanciare questa sfida su temi maggioritari perché la maggioranza dei toscani è a favore di una gestione pubblica della sanità, dell’acqua, e dei servizi pubblici fondamentali”.

“La Regione Toscana non è contendibile elettoralmente da parte della coalizione della destra, – ha detto Fattori, spiegando poi che – la proposta politica di Eugenio Giani assorbe le istanze della destra e dei suoi centri di potere. I primi sondaggi ci danno al 6-7% e siamo soltanto all’inizio, noi vogliamo fare molto di più e meglio e siamo fiduciosi di poter ottenere un buon risultato in Toscana. Il nostro progetto non è fatto né con le ruspe di Salvini, né con i carri armati di Giani, ma è un progetto di partecipazione dal basso”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Massimo Torelli e Tommaso Fattori della coalizione “Toscana a sinistra”:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/06/200615_00_TOSCANA-A-SINISTRA_TORELLI-FATTORI.mp3?_=2

Covid-19: “Tamponi sierologici non attendibili”

La denuncia di POTERE AL POPOLO. La capacità di rilevazione delle IgM è invece inferiore, ed evidenzia una probabilità del 15% che un infetto sfugga a questo sistema diagnostico. Ciò vuol dire che si ha un’alta probabilità di ricevere una diagnosi sbagliata, col rischio di reazioni a cascata pericolose per la salute pubblica. Un buon sistema potrebbe essere quello di ripetere il test dopo 8-10gg, ma ciò non è previsto come obbligatorio dal “CUP solidale”.

“Il Comitato Tecnico Scientifico del Ministero della Salute -denuncia PAP-  il 18 Marzo, ha infatti affermato che “i test rapidi non possono sostituire il test basato sull’identificazione dell’RNA virale presente nel materiale ottenuto dal tampone rino-faringeo”.Addirittura l’Ufficio prevenzione e tutela sanitaria della Regione Abruzzo ha inoltrato alla ASL, all’ANCI, al Comando Carabinieri per la tutela della salute e a al N.A.S. di Pescara una diffida in merito alle iniziative volte all’effettuazione di test rapidi sulla popolazione asintomatica. Invece l “Cup solidale” afferma che:Il test ha una buona capacità di rilevare le IgG. A questo proposito sottolineano che “Gli anticorpi IgG sono quelli che conservano memoria del virus e proteggono il soggetto nel caso ne venga nuovamente a contatto.” (https://www.cupsolidale.it/prestazione/5e7b43e4da5d2/@firenze/ 30/03/2020)”

“Questa affermazione -dice potere al popolo in un comunicato-  è pericolosa. Non abbiamo evidenze scientifiche che assicurino che chi ha superato la fase infettiva non possa di nuovo contrarre il virus e tornare infettivo. Fidarsi di ciò che è scritto su questo sito mette a rischio sé stessi ed i propri cari”

ASCOLTA L’INTERVISTA

Potere al Popolo con Sì Toscana a sinistra per lista unitaria

Potere al Popolo (Pap) correrà insieme a Sì Toscana a sinistra alle regionali in Toscana formando una lista unitaria alternativa alle altre forze politiche. Lo hanno deciso le 11 assemblee territoriali toscane del movimento che si sono riunite ieri, per decidere se, e in che forma, partecipare alle regionali.

Il 71,5% dei votanti, spiega una nota, si è espresso per costruire insieme a Sì Toscana a sinistra una lista unitaria alternativa. “A questo punto Pap si impegna su tutti i territori a costruire e sostenere la nuova lista ‘Toscana a Sìnistra’ – spiega in una nota Potere al popolo di Prato -, continuando a spingere perché si possano scegliere tramite elezioni interne un uomo e una donna, candidato presidente e capolista regionale, a rappresentarlo”.

Alle regionali “saremo presenti in radicale alternativa al Pd e al centrodestra, due blocchi apparentemente alternativi, ma che su tutte queste questioni, così come sulle grandi opere inutili da portare avanti in Toscana, si sono ritrovati concordi nel favorire gli interessi di chi ha già potere, soldi e risorse. Noi siamo un’altra cosa”.

Rispetto all’appello ‘all’unità contro l’odio’ avanzato dalle Sardine toscane, Pap sottolinea: “Care Sardine, proprio come voi rifiutiamo il razzismo e il fascismo, contro i quali eravamo, siamo e saremo sempre in prima fila. Siamo d’accordo che contro queste forme di odio verso gli oppressi occorra la massima unità, a patto che ci si intenda sul significato di ‘odio’. Per noi odio non è soltanto il linguaggio di Matteo Salvini” ma “anche le sue politiche. Odio sono i decreti sicurezza”, “sono gli inumani accordi rinnovati dal Governo Conte con la Libia” o “l’idea malsana di previsione di un Cpr anche in Toscana. Odio è l’assordante assenza di politiche di inclusione sociale”.

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