Spiaggia del Gombo, a S. Rossore, rimosse 4 tonnellate di rifiuti

Pisa, operazione di pulizia alla spiaggia del Gombo, nell’ex tenuta presidenziale di San Rossore, dove sono state rimosse 4 tonnellate di rifiuti grazie all’opera di 500 volontari che hanno avuto anche il supporto dei dromedari tornati a vivere nel parco da alcuni anni, e della Lega Navale.

La pulizia della spiaggia del Gombo è stata organizzata dall’associazione Plastic free Onlus e dall’Ente Parco Migliarino San Rossore Massaciuccoli. Tra i partecipanti anche il sindaco di Pisa Michele Conti.

Circa 2 chilometri la lunghezza del tratto di costa interessato dalla pulizia, dalla ‘Buca del Mare’ alle ‘Marinette’ passando per il Gombo, dove i volontari hanno levato ogni tipo di spazzatura, dagli ingombranti alle microplastiche, riempiendo centinaia di sacchi che con il supporto della Lega navale e di un mezzo del parco sono stati convogliati in due punti di raccolta per consentire all’azienda Geofor di ritirarli. Anche i dromedari Piccola e Sultan, guidati dagli operai del parco, hanno dato un contributo decisivo.

“La giornata di oggi rappresenta un segnale per tutti di massima attenzione civica e sensibilità ambientale – commenta il presidente del Parco Lorenzo Bani -. Fondamentale l’impegno dei cittadini e delle associazioni”.

La spiaggia della tenuta di San Rossore è un’area protetta racchiusa dalle foci dell’Arno e del Serchio, accessibile con guida escursionistica ambientale e con numeri limitati.

In questo territorio si può esprimere nella sua naturalità l’ecosistema dunale, habitat ideale per la nidificazione di specie in pericolo come il Fratino e la tartaruga Caretta Caretta. Una zona minacciata però dai rifiuti che arrivano dai fiumi e dal mare.

Nota sui dromedari tratta dal sito del Parco di San Rossore
I dromedari hanno abitato nel Parco per oltre tre secoli. Il primo esemplare di questa specie esotica sbarcò a Pisa, accompagnato da uno schiavo, nel 1622, forse inviato in dono dal Bey di Tunisi al Granduca di Toscana Ferdinando II de’ Medici, grande appassionato di animali esotici e fermamente convinto che il clima mite di San Rossore sarebbe stato perfetto per l’animale. E così fu. L’animale si ambientò, e allora il Granduca ne fece arrivare altri in dono dall’Africa. Inizialmente furono esibiti come mera curiosità, simboli del potere dei Medici e dei loro rapporti diplomatici e commerciali con i popoli nordafricani e mediorientali. A fine ‘800 gli esemplari erano però calati ad un centinaio e continuarono a diminuire. La loro decimazione avvenne durante la Seconda guerra mondiale, quando molti di loro servirono a sfamare le truppe dell’esercito tedesco che, dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, si erano accampate nella Tenuta. Nel dopoguerra si tentò di reintrodurre altri esemplari acquistati dalla Libia con l’appoggio del presidente della Repubblica Giovanni Gronchi ma con scarsi esiti, ormai venuto meno l’humus che ne aveva motivato la presenza secolare sul territorio. L’ultimo dromedario del Parco visse fino agli anni Sessanta del XX secolo: il suo scheletro è attualmente esposto al Museo di Storia Naturale della Certosa di Calci. Nel 2014 in occasione della Route Nazionale Agesci, gli scout hanno donato al Parco tre esemplari di dromedari, un maschio e due femmine, provenienti da riserve e parchi italiani.

No Green Pass, fermata manifestazione in autostrada

Pisa, una ventina di automobili, con a bordo alcune decine di manifestanti No Green pass, sono state intercettate dalla polizia stradale e bloccate sull’autostrada A12 subito dopo il casello di Pisa centro.

Tutti i presenti sono stati identificati. Su alcune auto erano esposti cartelli No Green pass e con la scritta ‘Libertà, libertà’. La manifestazione è stata scoperta perché la colonna di auto procedeva molto lentamente lungo l’Aurelia e la polizia stradale con il supporto di volanti, Digos e carabinieri, ha individuato le auto dei manifestanti bloccandole dopo l’ingresso in autostrada.

Secondo le forze dell’ordine sarebbe probabile che la comitiva di no Green pass fosse diretta a Migliarino con l’obiettivo di bloccare il casello di Pisa nord. Una volta identificati i manifestanti sono stati obbligati, sotto la scorta della polizia, a invertire la marcia e a uscire dall’autostrada.

L’episodio di Pisa fa probabilmente parte dell’iniziativa “Blocchiamo l’Italia”, “paralizziamo le autostrade”, l’iniziativa del popolo dei no Green pass secondo la quale i camionisti avrebbero dovuto guidare sulle autostrade al rallentatore per manifestare contro il certificato verde, iniziativa che però non ha sortito gli effetti sperati e le principali arterie che collegano il Paese non hanno risentito più di tanto della protesta.

Ma “Questo è solo l’inizio, andremo avanti ad oltranza”, hanno però minacciato gli organizzatori, rilanciando l’appello ad “occupare” le autostrade anche nei prossimi giorni.

Intanto a Siena una decina di no vax hanno accolto e contestato il ministro della salute Roberto Speranza, al suo arrivo in piazza Duomo, a Siena, dove era atteso per un incontro elettorale a fianco di Enrico Letta in vista delle elezioni suppletive del 3 e 4 ottobre.

Trombe d’aria su costa Toscana con vento a 140 kmh

Trombe d’aria e pioggia forte sulla costa nord della Toscana nel pomeriggio, a Carrara, Massa e Marina di Pisa.

Un violento fortunale, con trombe d’aria con raffiche stimate anche a 140 kmh, si è abbattuto sui comuni di Massa e di Carrara, causando danni alle strade per la caduta di piante e alberi e per gli allagamenti dei sottopassi, pure con auto bloccate dall’acqua tuttavia al momento non si segnalano feriti.

La circolazione è rimasta bloccata, con strade diventate fiumi e viadotti impercorribili. Ha piovuto fortissimo per circa mezz’ora. Violente raffiche di vento hanno scoperchiato tetti, anche quello della piscina di Carrara, e sradicato decine di alberi, anche di alto fusto, finiti in strada, con auto danneggiate, taverne e garage allagati.

Numerose abitazioni sono rimaste senza corrente elettrica e senza segnale telefonico per un blackout. I sindaci stanno vagliando se chiudere le scuole domani, fare i sopralluoghi e verificare eventuali danni.

Una tromba d’aria più o meno nello stesso orario si è abbattuta nel pomeriggio sul litorale di Pisa col passaggio della perturbazione. Oltre alla pioggia battente, le violente raffiche di vento hanno smosso materiale dai tetti e spezzato rami dagli alberi che hanno invaso le sedi stradali.

Una decina le richieste di soccorso pervenute ai vigili del fuoco che stanno ancora operando per mettere in sicurezza gli edifici e liberare le strade. Il temporale è durato circa un’ora e ha colpito anche la città di Pisa senza che vi si segnalino particolari disagi.

Il sindaco di Massa (Massa Carrara) Francesco Persiani invita i cittadini a muoversi soltanto per necessità, mentre le squadre dei tecnici comunali, la polizia municipale, la protezione civile, vigili del fuoco e forze dell’ordine sono impegnate negli interventi di messa in sicurezza delle strade e del ripristino della viabilità per le principali arterie, tra cui l’Aurelia, rimaste allagate e bloccate dalla pioggia e dalla caduta di alberi e piante.

“Si è trattato di fortissime raffiche temporalesche – ha spiegato il sindaco dalla sala del Coc – derivate da celle di precipitazioni provenienti dalla Liguria che a causa dell’elevata temperatura trovata sulla nostra costa si sono energizzate, dando luogo al nubifragio.

A Massa il vento ha raggiunto 141 km/h in 30 minuti”. Il sindaco, confortato da una situazione in netto miglioramento per i prossimi giorni ha deciso di tenere le scuole aperte nella giornata di domani. Chiuso invece dalla Provincia l’istituto alberghiero ‘Minuto’ a Marina di Massa.

L’allerta meteo gialla era prevista e per questo motivo il Comune aveva deciso di rinviare a data da destinarsi la sfilata del corteo storico del Gioco del Ponte che impegna centinaia di figuranti in costume medievale.

Il Comune di Viareggio invece aveva deciso di dare il via alle sfilate del Carnevale anche con le avverse previsioni, ma la sfilata dei carri allegorici è stata fermata a causa del vento e della pioggia battente. Il corso aveva effettuato metà del tragitto previsto in questa edizione che, a causa del Covid, è stata spostata a settembre. Fermati anche la musica e i movimenti sui carri, mentre gli spettatori hanno abbandonato le tribune. Non avevano sfilato le mascherate di gruppo e le maschere isolate. Strade allagate a causa della pioggia, sempre a Viareggio nel pomeriggio, dove le pinete sono state chiuse per il maltempo.

Nell’interno della Toscana la Ss12 dell’Abetone e del Brennero è stata interrotta dall’Anas nei pressi di Bagni di Lucca per la carreggiata invasa da rami e tronchi di albero. Sul posto squadre Anas e forze dell’ordine per la gestione della situazione e per consentire la riapertura del tratto di strada nel più breve tempo possibile.

Temporali, anche con grandine, e forti colpi di vento a Firenze e nella sua area metropolitana nel pomeriggio. La Protezione civile della Città Metropolitana di Firenze raccomanda la massima cautela alla guida e all’aperto per la presenza di detriti e ramaglie trasportate dal vento.

Scuolabus incendiati a San Giuliano Terme

Pisa, nella notte a San Giuliano Terme un incendio che si presume sia di origine dolosa, appiccato da ignoti ha distrutto tre scuolabus e ne ha danneggiati altri due.

Tutti gli altri mezzi presenti nel parcheggio dove sostavano gli scuolabus sono stati forzati ed in alcuni sono stati rubati documenti. Un atto vandalico che ha colpito profondamente la comunità locale, sul quale sono in corso indagini da parte del nucleo di Polizia Giudiziaria dei Vigili del Fuoco di Pisa e della Polizia Municipale di San Giuliano Terme.

Una dura condanna arriva dall’assessora regionale all’istruzione Alessandra Nardini: “Quello compiuto a San Giuliano è un gesto gravissimo – dice l’assessora della Regione Toscana – ancora più inaudito oggi, dopo due anni di pandemia, mentre la scuola vive ancora un momento difficile. Pensavamo, speravamo, che l’emergenza Covid avesse fatto finalmente comprendere a tutti il valore fondamentale della scuola, il suo essere un bene comune. E invece ci troviamo di fronte ad atti vigliacchi di vandalismo, compiuti tra l’altro ai danni di un Comune da sempre molto attento alle politiche scolastiche ed educative. Mi auguro che i responsabili siano rintracciati. La mia solidarietà e sostegno al sindaco di San Giuliano Sergio Di Maio ed all’assessora all’istruzione Lara Ceccarelli”.

Minacce a Consigliera Comunale della Lega di Pisa

Pisa, un nuovo biglietto anonimo contenete delle minacce e con il disegno di una bomba e la scritta “P38”, sull’altra faccia dello stesso foglio, è stato recapitato in Comune a Pisa, alla consigliera comunale della Lega, Veronica Poli.

Questo è la seconda volta in poco più di 20 giorni, che la consigliera leghista riceve un biglietto anonimo contenente delle minacce.

Questa volta, a differenza della volta precedente, la busta è stata regolarmente affrancata e spedita per posta. Poli è una delle più strette collaboratrici dell’assessore comunale al welfare, Gianna Gambaccini, e concentra la sua attività politica soprattutto nel sociale e nel contrasto alle marginalità. Sull’episodio sta indagando la Digos.

Immediata la solidarietà dei vertici del Carroccio alla consigliera comunale: “Ancora minacce – scrive l’eurodeputata leghista, Susanna Ceccardi – alla nostra consigliera comunale a Pisa, Veronica Poli. Le rinnovo la mia solidarietà e vicinanza. A quanto pare, alla concretezza delle sue proposte c’è chi non trova di meglio che ribattere con le solite bassezze”.

E il segretario cittadino della Lega e deputato, Edoardo Ziello ha aggiunto: “La reiterazione delle minacce di morte a Veronica è gravissima. Auspico la massima celerità delle indagini da parte delle autorità al fine di individuare la fonte di cotanto odio”.

Universo: ricercatori scoprono due galassie che risalgono all’ alba dell’universo

La scoperta delel due galassie, pubblicata sulla rivista Nature, indica che l’universo primordiale è probabilmente molto più ricco di quanto sembri. Coordinata da Yoshinobu Fudamoto, della giapponese Waseda University, la ricerca ha un importante contributo italiano con la Scuola Normale Superiore di Pisa e l’Università Sapienza di Roma.

Riuscire a vedere le due galassie è stato possibile grazie al radiotelescopio Alma dell’Osservatorio Meridionale Europeo (Eso), che si trova a 5.000 metri di quota sulle Ande cilene. Le due Galassie  si sono formate circa un miliardo di anni dopo il Big Bang, quando l’universo aveva raggiunto poco meno dell’8% della sua età La scoperta, pubblicata sulla rivista Nature, indica che l’universo primordiale è probabilmente molto più ricco di quanto sembri. Come nel caso delle due galassie appena scoperte, la polvere interstellare potrebbe celare intere popolazioni di galassie finora sconosciute.

Analizzando i dati, Fudamoto ha notato una forte presenza di polvere e carbonio ionizzato da zone dello spazio che precedentemente si ritenevano vuote. Quindi, con i colleghi della collaborazione ‘Rebels’ il ricercatore ha approfondito le ricerche di questi misteriosi segnali e ha scoperto così che provenivano da due galassie precedentemente sconosciute, non visibili nelle lunghezze d’onda dell’ultravioletto in quanto completamente oscurate dalla polvere cosmica.

E’ emerso inoltre che le galassie si sono formate più di 13 miliardi di anni fa e hanno caratteristiche simili a quelle di altre della stessa epoca, se si esclude la massiccia oscurazione dovuta alla polvere che esse stesse hanno prodotto: “un effetto – rileva la Scuola Normale di Pisa in una nota – che tipicamente si osserva solo per oggetti astronomici molto più evoluti”.

E’ emerso inoltre che le galassie si sono formate più di 13 miliardi di anni fa e hanno caratteristiche simili a quelle di altre della stessa epoca, se si esclude la massiccia oscurazione dovuta alla polvere che esse stesse hanno prodotto: “un effetto – rileva la Scuola Normale di Pisa in una nota – che tipicamente si osserva solo per oggetti astronomici molto più evoluti”. Il risultato, secondo la Normale, indica inoltre che “la presenza di questi due oggetti potrebbe essere solo la punta dell’iceberg dell’esistenza di una popolazione di galassie precedentemente sconosciuta agli astronomi”.

Per l’Italia hanno collaborato alla ricerca Andrea Ferrara e Andrea Pallottini, entrambi della Scuola Normale, Raffaella Schneider e Luca Graziani della Sapienza, associati all’Istituto Nazionale di Astrofisica (Inaf). Il risultato, osseva Ferrara, “ci suggerisce che l’attuale censimento della formazione delle prime galassie è molto probabilmente incompleto e richiederà indagini più profonde. Le nuove strumentazioni porteranno a significativi progressi in questo campo nei prossimi anni”. Per Schneider “la scoperta di galassie così oscurate in un’epoca in cui l’universo è ancora relativamente giovane apre degli interessanti interrogativi sui meccanismi di formazione della polvere interstellare” .

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