🎧 Pd: Bonafè: “Letta candidato perfetto per suppletive Siena”

La segretaria regionale toscana rivela di aver chiesto al neo-sgretario nazionale di candidarsi nel collegio lasciato libero da Pier Carlo Padoan. Ascolta la nostra intervista a Simona Bonafè

Alcune volte, in politica e non solo, sono particolari o episodi  solo apparentemente  minori a descrivere meglio di qualsiasi altra cosa un cambiamento profondo di strategia e di equilibri. Prendete il ‘caso’ del collegio senese lasciato libero dall’ex ministro Pier Carlo Padoan ,transitato ad altri incarichi nel settore bancario: Zingaretti, secondo i ben informati lo aveva ‘offerto’ al presidente del consiglio uscente Giuseppe Conte, anche per suggellare l’alleanza strategica Pd-M5s; oggi invece la segretaria regionale toscana, Simona Bonafè, dice che il candidato ideale sarebbe proprio quell’Enrico Letta, passato,  nel breve volgere di qualche anno, dal rappresentare il simbolo stesso del vecchiume che la ‘rottamazione’ renziana intendeva spazzare via (chi non ricorda il caustico ed in qualche modo  leggendario hastag  #enricostaisereno?),  ad incarnare  il salvatore della Patria natia, ovvero quel Pd che Letta aveva contribuito a fondare non tantissimo tempo fa.

Alla proposta di Bonafè, letta per ora non risponde. Ma non chiude la porta. Preferisce nicchiare: “e mi candiderò per il seggio di Siena?” dice “Non abbiamo ancora parlato di queste cose : ma io ho già annunciato che da segretario del Pd rinuncio a tutti gli incarichi retribuiti che perché credo nella moralità in politica. La gente deve sapere che non ho alcun provento da nessuna parte. Anche per questo devo rivedere tutto…”.

Intanto Bonafè dovrà sistemare gli equilibri interni alla gestione del partito toscano, incrinatisi proprio sul caso ‘Siena’, tra le altre cose, con le dichiarazioni del vicesegretario Valerio Fabiani (“Cote è il candidato giusto” aveva detto) che non erano state gradite. ora però Bonafè potrà contare su nuovi equilibri nel partito e una nuova carta da giocare.

Intanto Bonafè fa “in bocca al lupo a Enrico Letta” affermando che “il Partito Democratico ha l’opportunità di aprire una fase nuova che obbliga tutti a fare un passo in avanti”. “Le sue parole mi hanno convinto, sono pronta a lavorare con il Partito Democratico della Toscana per mettere a
disposizione le idee migliori per andare avanti”ha dichiarato.
Secondo la parlamentare europea, oggi “abbiamo di fronte un paese sofferente e lacerato. E la grande occasione di impiegare al meglio le risorse che arrivano dall’Europa per un progetto di rilancio, dalla transizione ecologica alla costruzione di un nuovo modello di sviluppo più equo e più inclusivo”.

Letta segretario Pd, il sostegno dalla sua Toscana

Enrico Letta succede a Nicola Zingaretti e diventa il nuovo segretario del PD con 860 i voti favorevoli, 2 i contrari e 4 gli astenuti.  Nato a Pisa nel 1966, Letta in passato è stato Presidente del Consiglio e ministro, per il PD aveva già ricoperto la carica di vice segretario. Si è presentato con una lunga conferenza stampa, in cui ha detto: “Non vi serve un nuovo segretario, ma un nuovo Partito Democratico. Arrivo da persona libera, lascio tutti gli incarichi con retribuzione, rimango presidente dell’Istituto di studi politici di Parigi, che è senza retribuzione”. Attestati e commenti in suo sostegno dal partito in Toscana.

Complimenti e auguri segretario! Enrico Letta è il nuovo segretario del Pd e mi è piaciuta molto l’autodefinizione come progressista nei valori e riformista nel metodo, per un’Italia che sappia uscire dalla pandemia con idee concrete rilanciando il nostro Paese. È stato molto bello che tra i suoi primi concetti abbia riconosciuto il ruolo delle Eegioni e salutato i presidenti Pd, 5 su 20. Per me e per la Toscana è finalmente un bel segno perchè la nostra Regione ha bisogno di maggiori interlocutori a Roma, visto che il Pd, negli ultimi due governi, non ha espresso né ministri né sottosegretari toscani”. Lo afferma il presidente della Toscana, Eugenio Giani, in un post su Facebook.

“È importante la scossa che Letta ha promesso al mondo dei circoli e iscritti nei territori, perché il Partito Democratico deve cogliere forza proprio dall’essere l’unico dei partiti con una base popolare fatta di presenza e di impegno nell’Italia dei comuni e delle regioni – continua Giani – A 100 anni dalla scissione di Livorno che caratterizzò la divisione del movimento progressista, spero che il nuovo Pd guidato da Enrico Letta garantisca un futuro di sempre maggiore unità e condivisione per il centro sinistra in Italia”.

“Ho votato con convinzione Enrico Letta segretario del partito democratico. Ho ascoltato le sue parole, piene di passione politica, di visione del futuro del nostro paese e di orgoglio per il nostro partito e il suo ruolo da protagonista. Adesso mettiamoci tutti al lavoro per il nuovo Pd”. Lo afferma l’europarlamentare Simona Bonafè, segretaria del Pd toscano.

“Con @EnricoLetta il Pd può cambiare. Un discorso rivolto ai giovani e alla società civile,
con il lavoro, l’ambiente e l’educazione al centro. Finalmente una visione di Europa, d’Italia e di politica, partendo dalla prossimità. Ora mettiamoci tutti al lavoro. #iocisonopd”. Lo ha
scritto su Twitter il sindaco di Firenze Dario Nardella.

“‘Non vi serve un nuovo segretario Pd, ma un nuovo Pd’. Al neo segretario del Partito Democratico Enrico Letta auguro buon lavoro di cuore. Condivido profondamente la strada che ha tracciato per un partito che sappia dare risposte concrete ai cittadini dopo la pandemia, parlare ai giovani, valorizzare le donne, essere sempre più protagonista in Europa e al governo del Paese. Lo ha chiesto a tutti noi e io lo dico e lo ribadisco con grande forza e rinnovata speranza: #iocisonoPd”. Lo afferma il presidente del Consiglio regionale della Toscana, Antonio Mazzeo, in un post su Facebook

“Ho votato con piacere e convinzione per Enrico Letta. Tra le tante cose giuste che ha detto vorrei citare quelle che mi paiono centrali. Una grande battaglia per lo Ius soli, che significa per noi tutto: diritti, costituzione lavoro, società, uguaglianza, dignità e umanità. Su questo il Partito Democratico sfiderà il governo Draghi e le forze politiche che lo sostengono. Per andare avanti servirà un partito rinnovato nelle forme e nelle regole, ha detto il nuovo segretario. Per battersi contro il correntismo al nostro interno e contro il trasformismo in Parlamento, per la piena attuazione dell’art. 49 della carta costituzionale. Allo stesso tempo, ha chiarito, bisognerà consolidare il profilo dei valori, con la battaglia delle idee, con lo studio e la militanza. Per rendere davvero la nostra comunità libera e inclusiva verso chi è escluso per ragioni sociali, di genere, culturali e anagrafiche. Anzitutto le donne e i giovani”. Lo afferma, in un post su Facebook, Enrico Rossi, commissario del Pd in Umbria, ex presidente della Toscana e vicepresidente Pse al Comitato delle Regioni.

Nardella: vedo la Lega in difficoltà, PD abbia rapporto solido con Draghi

“Secondo me Draghi ha fatto emergere due anime diverse dentro la Lega  che ora sono molto chiare: quella produttivista e quella sovranista” ha dichiarato Nardella.

“La Lega la vedo un po’ in difficoltà perché si deve rimangiare in poche ore tutto quello che ha detto e fatto in molti anni come ad esempio l’uscita dall’Euro e l’antieuropeismo. Sono solidale con la Lega per questo momento di grande conflitto interno”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, intervenuto a ‘Un giorno da pecora’ su Rai Radio 1.
“Secondo me Draghi ha fatto emergere due anime diverse dentro la Lega – ha aggiunto -, che ora sono molto chiare: una è quella produttiva, che non si è mai sognata di uscire dall’Europa, anzi che ha bisogno dell’Europa, l’anima delle imprese del nord-nord est, e poi c’è l’anima sovranista, quella più populista ed
ideologica che si sente in grande disagio e Salvini deve trovare il modo di tenere insieme queste anime. Non è facile”.

Su Twitter, ironizzando, il sindaco aveva scritto “la Lega ha scoperto l’Europa”, postando una foto di ‘prima’ con il leader del Carroccio Matteo Salvini e la scritta ‘Basta euro’, e una del ‘dopo’ con l’intervista dell’europarlamentare Antonio
Rinaldi che invece ha dichiarato: “Mai detto che volevamo uscire dall’euro”.

“La cosa più importante è che il rapporto tra Pd e Draghi sia un rapporto solido, forte e diretto. Così deve essere. Il mio partito deve prendere l’occasione di questo nuovo governo e giocare da protagonista, non aspettare le mosse degli altri. Non dobbiamo seguire gli altri ma devono essere gli altri a seguire noi. Poi è chiaro che deve lavorare per tenere gli alleati di prima, a cominciare dai
Cinque stelle vicini”. Lo ha poi aggiunto Nardella. I Cinque Stelle, ha  proseguito il sindaco di Firenze  “per il momento sanno dimostrando disponibilità al nuovo Governo”.

Il primo cittadino, sul Pd, ha chiarito che “ci sono certe questioni – per esempio le alleanze politiche, oppure le questioni che riguardano il Paese, il tema del lavoro, le scelte sulle opere, le infrastrutture, un modo di vedere l’economia – che riguardano la nostra identità, e devono essere secondo me discusse ed approfondite in un momento vero di confronto che è il congresso. Non sta a me decidere quando o come, ma la nostra identità viene prima di ogni cosa”.

Di Giorgi (PD): Favorevole a parcheggio in Piazza Cestello

“Necessaria stretta collaborazione fra amministrazione e Ministero” dice la parlamentare del Partito Democratico, membro della commissione Cultura della Camera e dell’Ufficio di Presidenza del Pd

“L’ipotesi di realizzare un parcheggio sotto Piazza del Cestello mi trova in assoluta sintonia con il Sindaco Nardella, quindi vorrei approfondire i motivi per cui, secondo la Soprintendenza fiorentina, non si possa procedere in tal senso” lo dichiara Rosa Maria Di Giorgi, parlamentare del Pd eletta nel collegio dell’Oltrarno.

“Da sempre sono attenta alle questioni della conservazione e alle esigenze della tutela che devono intrecciarsi tuttavia in un rapporto positivo con lo sviluppo della città e le sue funzioni” sottolinea la parlamentare. Che ricorda “il lavoro sulla questione dello Stadio Franchi svolto proprio, in raccordo con il Mibact, nell’intento di salvaguardare ed adeguare un bene monumentale alle esigenze della modernità”.

“Piazza del Cestello è oggi un parcheggio a cielo aperto che non rende giustizia alla bellezza di uno dei luoghi più raccolti ed pregvoli del meraviglioso Oltrarno Fiorentino. Chiunque oggi passi di lì vede un tappeto di macchine e nemmeno nota l’armonia della chiesa e l’equilibrio prospettico della piazza. Un parcheggio sotterraneo sarebbe la soluzione idonea, forse risolutiva, per il difficile problema della sosta in un quartiere particolarmente sacrificato da questo punto di vista” dice Di Giorgi. che aggiunge : “le giuste esigenze della conservazione possono ben sposarsi con le richieste dei cittadini secondo il mio parere e sulla base di precedenti esperienze. E credo che sia possibile, nello spirito della più ampia collaborazione fra enti, individuare le adeguate soluzioni tecnico-progettuali”.

“Sarebbe davvero incomprensibile dover abbandonare l’idea di realizzare una struttura che darebbe respiro a questo quadrante della città, regalando tra l’altro alla nostra Firenze un nuovo bellissimo balcone sull’Arno e sul panorama verso Ponte Vecchio” conclude Di Giorgi.

Governo: Nardella, si riparta da Conte, elezioni sconfitta

“Bisogna mettere da una parte questi giorni di veti reciproci, pregiudizi, recriminazioni, rimproveri incrociati, e tirare una riga: Conte è una figura centrale, di equilibrio, che ha portato su di sé attenzione sul Paese e anche una popolarità alta” ha detto Nardella

“Io credo che si debba partire da Conte: tra ipotesi di elezioni anticipate che sarebbero una
sconfitta per tutti, un disastro per il Paese, e l’ipotesi di una maggioranza rabberciata, risicata che si troverebbe in difficoltà in ogni piè sospinto, la prima strada da
intraprendere è un nuovo Governo con Conte alla guida”.  Così il sindaco di Firenze Dario Nardella, intervenuto a Tagadà su La7.

Il sindaco ha chiarito che “Conte è una figura centrale, di equilibrio, che ha portato su di sé attenzione sul Paese e anche una popolarità alta. Ora bisogna mettere da una parte questi giorni di veti reciproci, pregiudizi, recriminazioni, rimproveri incrociati, e tirare una riga. Un Conte ter potrebbe essere l’occasione per ripartire da un vero patto, che possa anche tenere insieme tutte le forze. Quando mi riferisco ad un Conte. ter parlo di una sorta di momento di discontinuità che permette anche di resettare tutta una serie di ultimatum”. Per Nardella, “stiamo per affrontare due mesi terribili: a fine marzo c’è lo sblocco dei licenziamenti, a fine aprile gli Stati membri devono portare i Recovery national plan alla Commissione europea, a fine giugno ci sono anche gli sblocchi degli sfratti. Sarà una
primavera di fuoco, mi chiedo: possiamo andare a votare?”

“Credo – ha aggiunto – che in questi giorni i tentativi di cercare una maggioranza con i responsabili non siano andati come si poteva immaginare. Il punto è non avere solo la maggioranza in aula, ma nelle commissioni”. Secondo il primo cittadino “quello di cui ha bisogno il Paese è di un Governo con la maggioranza stabile: trovo che Conte possa fare un passo in avanti coraggioso mettendo a disposizione il suo mandato. Il problema dell’affidabilità politica dei vari interlocutori si supera solo con un accordo trasparente, chiaro”.

“Mi pare che il Pd sia la forza che sta spingendo in avanti in modo costruttivo, più di tutti. E quindi è giusto che siano Zingaretti, Bettini, i sindaci del Pd a fare un appello a tutte le altre forze a fare un passo in avanti” ha aggiunto  Nardella.

“Noi del Pd- ha detto il sindaco  – abbiamo sempre detto che bisogna puntare ad una
maggioranza solida e larga e quindi superare i più comprensibili veti nati da difficoltà di relazioni politiche e personali. Se non si superano questi veti non riusciremo mai a costruire una maggioranza larga”.

“Giovedì ci sarà la relazione del ministro” della Giustizia “Bonafede, non mancheranno le
occasioni nelle quali potrà cadere in fallo la maggioranza di Governo. Se c’è un equilibrio fragile, dietro l’angolo ci sarà l’occasione per determinare una crisi. È sicuramente da non
auspicare” ha concluso Nardella.

 

Bonafè, Pd toscano è il più forte in Italia

Firenze, “Tre settimane fa abbiamo migliorato il risultato delle elezioni europee, siamo il Pd più forte in Italia e la Lega non è più a pochi punti da noi: questa volta l’abbiamo distanziata di 13 punti”. Lo ha detto la segretaria del Pd toscano Simona Bonafè nella sua relazione introduttiva alla direzione regionale del Partito democratico della Toscana, svoltasi oggi via web.

“Quello delle regionali per il Partito Democratico é stato un risultato straordinario – ha detto sempre Bonafé -. La Toscana era davvero una regione contendibile. Ce lo dicevano i risultati delle elezioni europee, in cui la coalizione di centrosinistra risultava in svantaggio rispetto al centrodestra. Ma abbiamo scelto il candidato, unitariamente, con largo anticipo sul voto, messo in campo liste competitive, fatto proposte concrete e ribadito i nostri valori autenticamente europeisti e antifascisti. Abbiamo avuto nei territori dirigenti e militanti che si sono mobilitati ogni giorno”.

“Ci sono comuni governati dal centrodestra dove il Pd riporta ottimi risultati cosicché il centrosinistra oggi é tornato maggioranza, come Piombino, Siena, Pistoia e Pisa. Adesso é il momento di mettere in pratica il programma di governo ed elaborare misure di rilancio contro la crisi causata dal Covid, indispensabili nel momento in cui terminano le misure emergenziali messe in campo nell’immediato. Per fare questo le risorse europee sono indispensabili, quelle già decise e anche il Mes, della cui necessità resto fermamente convinta”.

“Con le amministrative – ha aggiunto Bonafé -, abbiamo vinto Cascina, finora simbolo del leghismo in Toscana, e siamo tornati forza di governo a Viareggio. Peccato per Arezzo dove sapevamo difficile la vittoria e dobbiamo ringraziare Luciano Ralli per aver provato a riportare il centrosinistra alla guida del Comune”.

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