Ballottaggi: Rossi, ‘Toscana siolida a sinistra, per regionali evitare divisioni’

“Anche il primo turno delle amministrative in Toscana era andato bene, avevamo ripreso 128 Comuni”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, a commento dei risultati dei ballottaggi delle elezioni comunali.

“La Toscana – afferma Enrico Rossi – si conferma solida nel suo ancoraggio a sinistra, ha costruito un argine contro la cosiddetta destra estrema, contro anche una cultura politica che le è estranea e poi ha anche dato un giudizio sull’inadeguatezza della classe politica dirigente che esprimono sia la Lega che il M5s”.
“Il quadro generale che ne esce – ha aggiunto -, mettendo anche la vittoria straordinaria conseguita al primo turno, a Firenze, Empoli e in tante altre città, è che ci possiamo preparare di buona lena, senza sottovalutazioni, ma anche con forza, alla sfida delle regionali del 2020”.

Per Rossi, “allo stesso tempo non bisogna essere particolarmente euforici perché le vittorie sono state particolarmente combattute. La destra è ancora molto forte, ci sono anche sconfitte che non ci saremmo aspettati e che sono dolorosissime come quella di Piombino, dove a mio parere oltre che ovviamente anche a vicende politiche locali, c’è sullo sfondo un tema che pesa ed è la necessità che la sinistra ed il Pd trovino un radicamento più forte fra i lavoratori ed il mondo del lavoro”.

Riguardo a quali errori non commettere in vista delle regionali del 2020, Rossi ritiene si debba evitare “prima di tutto le divisioni. Noi vinciamo laddove diamo un segnale di serenità, di unità, laddove non ci sono corse ed arrembaggi alle poltrone”.

Chiara Brilli ha intervistato il presidente Enrico Rossi
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Ballottaggi Toscana: Bonafè, ‘bene Pd in Toscana, ora percorso per vincere nel 2020’

“Qui c’è un modello toscano del partito fatto di buongoverno, pragmatismo, capacità di parlare con tutti e stare sui problemi”, così Simona Bonafè, segretaria regionale del Partito Democratico, ha espresso il suo giudizio sui risultati ottenuti dal Pd ai ballottaggi toscani, dove le coalizioni di centrosinistra hanno vinto 14 ballottaggi su 17 nei comuni sopra i 15mila abitanti, per un totale di 144 vittorie in 189 comuni nei due turni.

“Abbiamo tenuto a Pontedera, e siamo riusciti a tenere a Figline dove c’è la crisi della Bekaert – ha aggiunto la segretaria – A Piombino ci ha penalizzato il giudizio negativo sull’amministrazione e le nostre divisioni interne: questo la dice lunga sul fatto che perdiamo laddove ci dividiamo”.

Sulle regionali fissate per il 2020 la segretaria regionale del Partito Democratico ha affermato: “Il mio compito da segretaria regionale del Pd sarà proporre un percorso che ci permetta di essere competitivi in Toscana” per le regionali del 2020, “e ci permetta di trovare nel più breve tempo possibile il candidato più autorevole, che ci faccia vincere la sfida; ma anche e soprattutto dobbiamo costruire il programma del Pd”.
Secondo Bonafè la scelta del candidato potrebbe arrivare in “settembre o ottobre”, con un percorso da definire: “Non ho escluso le primarie – ha precisato – avremo una direzione prossimamente, altre ne faremo, sarà mio compito proporre un percorso da fare insieme”. Le future coalizioni comunque “dovranno far perno sul Pd”, ha sottolineato. Nel frattempo, ha osservato la segretaria toscana del Pd, “dobbiamo pensare a governare questa regione per un altro anno, dare risposte su temi che oggi ci vedono non dico in difficoltà, ma che hanno bisogno di risposte. Penso ai rifiuti, alla sanità: dobbiamo prendere maggiormente in mano la situazione, penso alle liste d’attesa ma non solo”, ha concluso nel suo intrervento la segretaria.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Simona Bonafé

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Europee: a casa di Indro Montanelli Lega sorpassa Pd

A Fucecchio, paese natale del grande giornalista, la Lega al 37% sorpassa Pd che si ferma a 32. A Pisa invece il Pd torna 1/o partito dopo sconfitta comunali.

Fucecchio (Firenze), città di Indro Montanelli, è   l’unico territorio comunale dell’Empolese Valdelsa che vede primeggiare la Lega Nord alle elezioni europee. Il dato del 37,43% registrato dal Carroccio è del circa 5% maggiore rispetto al Pd che invece si afferma in tutti gli altri dieci comuni. A Empoli (Firenze) i Dem si assestano al 41,98%.
Lega Nord primo partito anche a Vitolini, frazione di Vinci (Firenze), con il 35,28% dei consensi. Gli undici comuni dell’Empolese Valdelsa ieri erano tutti chiamati anche al voto per le elezioni amministrative per il rinnovo delle giunte, attualmente tutte associate al centrosinistra.

A Pisa, invece il Pd torna primo partito dopo le amministrative del 2018 in cui era stato sorpassatpo dalla Lega. Alle europee del 2014 il Pd aveva ottenuto il 50,69% dei consensi, secondo partito era M5s a quota 17,23 mentre la Lega era solo al 2,47%. Oggi prende il 35,47% delle preferenze sorpassando la Lega ferma al 27,29, terzo M5s con l’11,68%.

E’ un risultato che, stando alle prime analisi, si spiega con un recupero della partecipazione (rispetto alla tornata amministrativa del 2018 c’è una crescita di un punto e mezzo con l’affluenza che supera il 60%) e con una sostanziale polarizzazione del voto della sinistra cittadina sul nuovo Pd guidato da Zingaretti. Il dato è ancora più significativo se si considera che rispetto alle comunali dello scorso anno i tre partiti del centrodestra (Lega, Fdi e Forza Italia) crescono in modo significativo, ma cresce in modo più forte l’elettorato riconducibile al centrosinistra con +Europa che in città conquista poco meno di 2 mila voti e fa meglio della media nazionale con il 4,5% ed Europa verde ne prende 1500 e va al 3,5%. Buona performance anche per la Sinistra con altri 2 mila voti e il 4,6%. “I cittadini – commenta il segretario provinciale del Pd, Massimiliano Sonetti – stanno capendo che le città non si governano con gli slogan e noi con questo risultato abbiamo gettato basi soldi per riconquistare Pisa”.

Europee: Bonafè campionessa preferenze Pd in centro Italia

La segretaria del Pd toscano e eurodeputata Simona Bonafè è campionessa di preferenze per quanto riguarda il Pd alle europee nel collegio del centro Italia: al momento (mancano quasi 3mila seggi) ha ottenuto 124 mila preferenze. La Toscana è la sola regione in cui il Pd è il primo partito, superando la Lega e tutti gli altri avversari, e Bonafè nella sua regione ha ottenuto 63mila.

 

Sono 6.049.197 i voti racconti alle elezioni europee dal Partito democratico, secondo i dati del ministero dell’Interno relativi a 61.569 sezioni su 61.576. La percentuale del Pd è pari al 22,69. Per le quel che riguarda i risultati dei candidati che hanno avuto più voti, nella circoscrizione Nord occidentale Giuliano Pisapia ha ottenuto 263.410 preferenze, seguito da Irene Tinagli (candidata di Siamo europei) che ha avuto 104.615 voti. Nella circoscrizione Nord orientale Carlo Calenda ha toccato quota 273.527 preferenze, risultando il capolista più votato tra i dem, davanti a Elisabetta Gualmini (76.994 preferenze). Al Centro Simona Bonafè ha avuto 124.117 preferenze. Al Sud Franco Roberti ha ottenuto 145.193 preferenze seguito da Pietro Bartolo (135.037 preferenze) che nella circoscrizione Centro, dove era anche candidato, ha avuto 83.930 voti.

Di Giorgi (PD): “La sospensione dell’insegnante di Palermo è sintomo di un clima da regime”

La deputata del Partito Democratico Rosa Maria Di Giorgi è intervenuta con un post su Facebook in merito alla storia dell’insegnante sospesa per due slide degli studenti, su Salvini. I due studenti durante un lavoro in classe avevano autonomamente accostato la promulgazione delle leggi razziali del 1938 al “decreto sicurezza”.

Questo il post tratto dalla pagina facebook di Rosa Maria Di Giorgi:

“Che nessuno osi toccare il principe Salvini.
Funzionari dello Stato che si trasformano in “servitori” che vigilano sulla lesa maestà. Dal fermo del cittadino che espone al balcone lo striscione con la scritta contro il Ministro dell’Interno, alla sospensione per l’insegnante rea di non aver vigilato sul pensiero degli studenti che hanno fatto accostamenti “irrispettosi” tra Lega e fascismo. Un clima da regime insopportabile.”

“Aggiungo a questi ultimi eventi quelli dei bambini lasciati senza pasto alle mense dei comuni leghisti e ancora la destra più pericolosa che, uscita dal “riserbo”, schiamazza in ogni modo nelle nostre strade e offende mamme rom o immigrati. Provocazioni ogni giorno nelle piazze, con linguaggi violenti, i porti chiusi con i migranti in balia delle onde, la luce staccata nei palazzi con bambini e malati senza un sussulto di umanità.
Non è questa l’#Italia che voglio: un paese che si trasforma giorno dopo giorno, con i provvedimenti del governo gialloverde, in un luogo senza diritti, senza dignità e senza etica.”

 “Alcuni di noi, e oggi lo voglio rivendicare, avevano visto il rischio che correvamo portando al governo la destra estrema che, in coppia con soggetti anti istituzionali per propria natura, ossia i 5stelle, avrebbe creato un mix esplosivo. Ecco, ora ci siamo. “Fatto!” come direbbe qualcuno.  Inutile piangere sul latte versato. Guardiamo avanti.”

“Ora resta la nostra voglia di combattere, di non arrendersi e di stare sempre vigili in attesa del momento, spero vicino, della caduta di questo governo. Faremo di tutto noi del Partito Democratico perché ciò accada presto. L’indignazione della parte sana del nostro paese sarà di grande aiuto per noi impegnati sul fronte parlamentare.”

“Le elezionieuropee e le amministrative in particolare disegneranno delle comunità chiuse, impaurite e senza anima, oppure uomini e donne con la fronte alta che guardano senza paura a un futuro difficile, ma che vivono con coraggio e si aprono all’accoglienza e alla solidarietà, pronti ad opporsi al tentativo che è in campo di far cadere le libertà, i diritti e quanto guadagnato in tanti anni di democrazia. La mite insegnante colpita da una misura abnorme rimarrà il simbolo di questo momento oscuro della nostra Repubblica.”

Prato, 25 aprile: Nardini (Pd) a questore ‘denunci anche me’

“Un mese fa, quando fu autorizzata la manifestazione dei neofascisti per celebrare il centenario dei fasci d’azione, contestai pubblicamente questa scelta e, come cittadina democratica e antifascista e come consigliera regionale, chiesi un ripensamento. Lo chiesi nel rispetto della storia resistente di Prato, preoccupata, ogni giorno di più, per il clima che si respira nel nostro Paese. Non ci giro intorno: trovo incredibile e inaccettabile che il questore denunci chi contestò lui e e la prefetta per quella scelta”. Lo ha detto, in una nota, la consigliera regionale e candidata alle elezioni europee Alessandra Nardini (Pd).

“Un questore che denuncia la libera espressione di dissenso è preoccupante e grottesco, l’ennesimo sintomo del buio che attraversiamo. Fascismo e antifascismo non sono due opinioni – ha ripreso -, vorrei ricordare che l’apologia del fascismo è contro la nostra Costituzione, che invece si fonda sull’antifascismo e riconosce il diritto alla libertà di
espressione e di contestazione. Signor questore, denunci pure anche me: contestai duramente quella scelta, torno a farlo ancora più duramente oggi. E sono solita intonare canti partigiani, con orgoglio”.

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