Governo: Rossi, no a ipotesi intesa con M5s, al voto subito

“Io dico che, se ci fosse qualcuno che nel Pd lo pensasse, è bene togliersi dalla testa ogni ipotesi di intesa con il M5stelle per rinviare le elezioni. La linea giusta è quella di Zingaretti: si vada al voto subito e si eviti di salvare i pentastellati nel momento massimo della loro crisi e di potenziare ancora di più il demone di Salvini. Non è tempo di ribaltoni o di politicismi”. Lo scrive su Facebook Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana.

“La sfida che Salvini lancia chiedendo agli italiani di dargli ‘pieni poteri’ – prosegue il governatore toscano – riguarda i fondamentali della nostra democrazia ed è da combattere nel campo aperto della campagna elettorale.
È vero, Salvini è sostenuto e seguito da oltre 10 milioni di italiani. Ma ci sono gli altri 50 milioni che possiamo convincere e che possono impegnarsi a fermarlo. Quindi alla lotta, subito e a testa alta. Senza inciuci”.

Pd, lettera 18 sindaci: “chiediamo di contare di più”

I sindaci chiedono di contare di più nel Partito Democratico e propongono l’istituzione di un’Assemblea che li riunisca e rappresenti a livello nazionale. Lo fanno con una lettera, sottoscritta da 18 sindaci di città capoluogo (tra i quali il sindaco di Firenze, Dario Nardella), indirizzata alla Commissione Statuto del partito, presieduta da Maurizio Martina, al Nazareno.

“Nonostante il vento politico avverso – viene detto – i sindaci del Pd e del centrosinistra hanno vinto perché sono stati capaci di interpretare i bisogni e i sentimenti dei loro elettori, rispondendo ad una generale richiesta di protezione e di vicinanza. Con concretezza, sfidando gli slogan dei partiti populisti. Le nostre città sono esempi di come la sinistra riformista, quando sa mostrarsi vicina alle persone, possa ancora risultare credibile e vincente, quasi ovunque grazie a positive alleanze col civismo, anche presso quell’elettorato popolare che il Pd, a livello nazionale, fatica da tempo ad incontrare.”

“Certo, – continua la lettera – i piani sono diversi, e sicuramente più complesse sono le sfide che il Pd deve affrontare sul piano nazionale, dove più pesano le leadership e la propaganda dei partiti nazional-populisti. E tuttavia noi siamo convinti che i sindaci possano essere utili anche a quel livello”.

Di qui la proposta di istituire attraverso la revisione dello Statuto “l’Assemblea dei sindaci, aperta ai sindaci dei capoluoghi di provincia e delle città di almeno 30 mila abitanti, iscritti al Pd o eletti in liste civiche di centrosinistra”. “Un’Assemblea dei Sindaci, anziché genericamente degli amministratori, perché eletti direttamente dai cittadini e perciò espressione solida e concreta di quel territorio che vogliamo ritorni centrale nell’attenzione del partito”.

I primi cittadini firmatari fanno riferimento alla recente creazione del “Forum dei sindaci”, voluto dal segretario nazionale Nicola Zingaretti e coordinato dal sindaco di Bergamo Giorgio Gori – tra i sottoscrittori della proposta -, che definiscono “un primo positivo passo, anche per la sua impostazione aperta agli amministratori civici di centrosinistra”.

Questi i 18 sindaci che hanno sottoscritto la lettera: Valeria Mancinelli – Ancona, Antonio Decaro – Bari, Giorgio Gori – Bergamo, Jacopo Massaro – Belluno, Emilio Del Bono – Brescia, Gianluca Galimberti – Cremona, Federico Borgna – Cuneo, Dario Nardella – Firenze, Carlo Salvemini – Lecce, Virginio Brivio – Lecco, Mattia Palazzi – Mantova, Romano Carancini – Macerata, Beppe Sala – Milano, Matteo Ricci – Pesaro, Michele De Pascale – Ravenna, Luca Vecchi – Reggio Emilia, Andrea Gnassi – Rimini, Rinaldo Melucci – Taranto.

Rossi: “Il Governo ha fallito. Pd prepari campagna efficace”

“Il populismo al Governo ha fallito. Si torna al voto, dopo 14 mesi. Gonfio di consenso e, forse, consapevole di non poter mantenere nella legge di bilancio le promesse fatte agli italiani, dopo qualche indecisione, ieri sera, un Salvini ingrugnato ha deciso di staccare la spina, nonostante i cinque stelle avessero già piegato la testa al rimpasto. Ma la crisi, come è giusto, si rappresenterà in modo trasparente in Parlamento. La Lega dovrà assumersi le sue responsabilità e non potrà decidere da sola i tempi del voto. Ciò che rende Salvini malmostoso”.

Sceglie di affidarsi a Facebook il presidente della Toscana, Enrico Rossi, per esprimere il suo punto di vista sulla crisi di governo che si è manifestata in queste ore. “Anche il voto, dopo la più breve legislatura repubblicana, è meglio piuttosto che questo clima malato e opaco, di degrado della politica, di conflitto continuo interno alla maggioranza di governo che altera la dialettica democratica e il funzionamento delle istituzioni”.

“Il voto, però, – prosegue – non dovrà essere pagato dagli italiani con l’aumento degli interessi sul debito, con l’esercizio provvisorio di bilancio o con l’automatico aumento dell’Iva. Chi ha fatto il danno dovrà togliere le castagne dal fuoco. Anche per evitare che ci sia un’altra campagna elettorale fatta di illusioni e false promesse”. Per Rossi “sbaglia chi, anche a sinistra, ingenuamente, ipotizza intese tra Pd e M5stelle. Sarebbe un ribaltone che finirebbe per potenziare ancora di più il demone di Salvini, rendendo il Pd succube del populismo pentastellato” quindi “il Pd si prepari ad una campagna elettorale lanciando pochi e efficaci messaggi: sanità, scuola, investimenti, lotta alla precarietà del lavoro, ambiente e economia circolare, lotta all’evasione fiscale. Sei punti, non di più, da proporre con lucidità e semplicità e da ripetere dovunque e sempre con le stesse parole, con determinazione, senso di unità e responsabilità dei gruppi dirigenti”.

“Infine, il Pd si presenti come il partito antifascista, impegnato nella difesa della Costituzione e della democrazia, antirazzista e europeista, avversario e alternativo alle avventure della destra leghista di tendenza fascistoide e autoritaria, nemica dell’Europa e amica di Putin”.

“Quanto al M5stelle, sarà facile mostrare come in poco tempo si sia ridotto ad essere un’appendice servile di questa destra estrema e nera” conclude il presidente della Regione Toscana.

Decreto sicurezza bis, Di Giorgi: “Altro passo verso abisso democratico”

“Il decreto sicurezza bis rappresenta un ulteriore passo verso l’abisso democratico in cui il governo giallo-verde sta trascinando il nostro Paese. La criminalizzazione della solidarietà contraddice infatti sia le leggi internazionale che regolano il soccorso in mare, sia gli stessi principi della nostra Carta costituzionale, mirabilmente sanciti nell’articolo 2”.

Interviene così il parlamentare e membro dell’ufficio di presidenza gruppo Pd alla Camera, Rosa Maria Di Giorgi, in riferimento al decreto, passato ieri al Senato, conosciuto come “Sicurezza Bis”.

“L’inasprimento delle pene per le manifestazioni – continua Di Giorgi – mette in dubbio il diritto di esprimere pacificamente il proprio dissenso politico e sociale. Mentre non una parola è dedicata alle vere emergenze di questo Paese che sono le mafie, la corruzione, il malaffare. Un impianto ideologico che usa la sicurezza, ovvero un’esigenza primaria di tutta la cittadinanza, come mero strumento di consenso, sulla pelle dei più deboli, facendo carne da macello di diritti e libertà basilari nella nostra cultura giuridica. In tutto questo colpisce ancora una volta il ruolo ancillare cui il Movimento Cinque Stelle si è condannato, pur detenendo la maggioranza dei parlamentari. E’ Salvini ancora una volta a dettare la linea, con Di Maio ed i suoi che si accodano”.

Le parole dell’onorevole si uniscono, quindi, a quelle di altri esponenti del suo stesso partito, come il capo della segreteria del Pd, Nicola Zingaretti, o il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi.

A conclusione, Di Giorgi dichiara: “Siamo convinti che la società civile italiana, nonostante tutto, saprà trovare ancora una volta la forza per resistere a questa deriva della disumanità cui stiamo assistendo da mesi. Il Partito Democratico da parte sua deve porsi alla testa di un forte movimento di opposizione civile e di sdegno democratico che faccia sentire la propria voce, spiegando ai cittadini che un Paese civile non si costruisce nella lotta dei penultimi contro gli ultimi, ma nell’affermazione di diritti condivisi, sulla base dei principi costituzionali che hanno sorretto nei decenni la rinascita democratica del nostro Paese dopo il buco nero del Fascismo”.

Regionali: Fossi (Pd), “no a tavola già apparecchiata ma candidato che includa”

Continuiamo a seguire il dibattito intorno alle prossime elezioni regionali e alla corsa alla candidatura alla presidenza nel partito democratico. Fra gli outsider di cui davano conto ieri nel toto nomi  per la successione di Enrico Rossi, c’è Emiliano Fossi Sindaco di Campi Bisenzio che  sottolinea la necessità di primarie di coalizione.

Intervista di R. Palumbo

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/07/190726_Emiliano-Fossi_-CE.mp3?_=1

Regionali 2020: Pd,  Nardella “mio obiettivo è unità”

“Se c’è chi accende scintille io faccio il pompiere perché il mio obiettivo è quello di tenere il Pd unito e in particolare tenere Firenze unita. Lavorerò per questo instancabilmente anche perché gli elettori premiano questo tipo di lavoro: noi abbiamo vinto a Firenze, Prato, Livorno perché abbiamo presentato per tempo candidati giusti e abbiamo tenuto il partito e la coalizione uniti”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine della presentazione di ‘Corri la vita’ a Palazzo Vecchio, rispondendo a una domanda sulle decisioni da prendere nel Pd toscano in vista delle Regionali.

“Io spero anche – ha aggiunto – che si formi rapidamente una coalizione, mi appello alla segretaria Simona Bonafè perché lavori su questo fronte, per costruire una coalizione larga e unitaria e lavorare per l’individuazione di una candidatura che sia quanto più condivisa possibile, se non unanime. Questo deve essere il nostro obiettivo. Dove ci dividiamo, dove ci spacchiamo rischiamo sempre di perdere ed è quello che purtroppo è successo nella tornata delle amministrative precedenti a quelle di quest’anno. Dobbiamo far tesoro dell’esperienza e andare avanti. Sono fiducioso perché abbiamo ancora un anno o poco meno davanti a noi, dobbiamo lavorare in questa direzione, io da sindaco farò questo”.

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/06/190627_00_NARDELLA-SU-PD-E-SEA-WATCH.mp3?_=2
Exit mobile version