Stadio Firenze: arriva la proroga, Fiorentina al Franchi fino al 2028

Stadio – “La Fiorentina potrà giocare, se lo vorrà, allo stadio Franchi fino al 202” Lo scrive, in una nota, il senatore fiorentino di Fratelli d’Italia Paolo Marcheschi. Nardella “Contenti per notizia ora attendiamo risposta sui 55 mln”.

“Prevista una nuova programmazione finanziaria del Piano nazionale complementare, nell’ambito del decreto legge Pnrr, che viene estesa al 2028 ed entro 60 giorni l’esecutivo verificherà a che punto siano gli interventi finanziati dal Pnc, per poterne adeguare scadenze e tempistiche rispetto all’effettivo stato di realizzazione”. Lo annuncia il senatore fiorentino spiegando che “L’intervento finanziato dal Pnc per lo Stadio Franchi di Firenze, rientra quindi nella proroga e la Fiorentina, se lo vorrà, potrà continuare a giocarci, allontanando così il rischio di caos e disagi per la società e per i suoi tifosi – ha continuato Marcheschi -. Il governo Meloni quindi non solo ha fatto la propria parte, smentendo di fatto le strumentali grida d’allarme del sindaco Nardella che ha più volte accusato l’esecutivo di aver scelto di abbandonare Firenze per meri motivi politici, ma consente la proroga dell’intervento prendendo atto dei dell’incertezza finanziaria che caratterizza questo progetto, nato male e proseguito ancor peggio, anche in seguito al definanziamento, che era più che prevedibile, voluto dall’Ue. I dubbi sulla pervicace volontà del primo cittadino di dare comunque il via ai lavori al Franchi, pur sapendo che la copertura finanziaria dell’intera opera non era sufficiente, purtroppo restano”.

“Siamo molto contenti che il governo sia venuto incontro alle nostre lettere di tre mesi fa con la proposta di allungamento dei termini dei lavori, anche se nel frattempo come è noto avevamo già trovato la soluzione per far giocare la Fiorentina al Franchi per tutto il prossimo campionato 2024-2025”. Lo ha dichiarato il sindaco di Firenze, Dario Nardella. “Se decade l’obbligo di rispettare la scadenza dei lavori del dicembre 2026, la prossima amministrazione comunale avrà tutto il tempo di valutare come gestire il cantiere dalla metà del 2025 in poi sfruttando questa opportunità in più- ha proseguito Nardella-. Tutto ciò in ogni caso conferma che la decisione di iniziare i lavori è stata giusta. Quindi avanti tutta con il restyling come abbiamo sempre detto”. “A questo punto ci aspettiamo che il Governo possa risponderci positivamente anche sulla richiesta di restituire alla città di Firenze i 55 milioni di euro a suo tempo tolti, analogamente a quanto fatto con il progetto dello stadio della città di Venezia” ha concluso Nardella.

Elezioni: Pera e Giorgianni candidati in Toscana per FdI

Domani le liste in Corte d’appello a Firenze. In corsa anche Paolo Marcheschi (ex consigliere regionale e dirigente nazionale del partito) e Chiara La Porta (responsabile nazionale delle giovanili di Fdi)

Parte con i favori del pronostico, ma anche il centrodestra ha penato molto per comporre le liste in vista delle prossime elezioni di settembre. Oggi Fratelli d’Italia (FDI) ha ufficializzato i propri nomi, in gran parte anticipati dai rimors dei giorni scorsi.

Tra i nomi quello dell”ex presidente del Senato Marcello Pera insieme alla riconferma dei parlamentari uscenti Riccardo Zucconi e Patrizio La Pietra e al fedelissimo di Giorgia Meloni Giovanni Donzelli. E ancora il coordinatore regionale FDI Fabrizio Rossi e Letizia Giorgianni, fondatrice dell’associazione ‘Vittime del Salvabanche’.

Tra gli altri  candidati di Fdi  in Toscana per le politiche del 25 settembre.  anche Paolo Marcheschi (ex consigliere regionale e dirigente nazionale del partito), Chiara La Porta (responsabile nazionale delle giovanili di Fdi), Alessandro Amorese (capogruppo in Consiglio comunale a Massa), Giulia Gambini (capogruppo a Pisa), Angela Sirello (consigliere di quartiere a Firenze), Chiara Mazzei (capogruppo del centrodestra in Consiglio comunale a Rufina, nel Fiorentino), Simona Petrucci (assessore a Grosseto).

Correranno anche esponenti locali del partito Matteo Bagnoli e Federica Picchi: assenti invece il consigliere comunale di Palazzo Vecchio Jacopo Cellai e il coordinatore provinciale di Firenze Claudio Gemelli.

Domani FDI presenterà le liste in Corte d’appello a Firenze.

🎧 Fdi: Jacopo Cellai nuovo coordinatore Firenze

“Sono orgoglioso di questa nomina da parte di Giorgia Meloni – ha dichiarato Cellai -. Ho visto coi miei occhi cosa sia un coordinamento di partito che funziona: la sede di Alleanza Nazionale in via Maruffi, quando coordinatore del partito era mio padre Marco”

Jacopo Cellai è il nuovo coordinatore di Fratelli d’Italia a Firenze. A presentare la nuova organizzazione territoriale del partito è stato il coordinatore regionale Fabrizio Rossi (vicesindaco di Grosseto), il capogruppo a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi, il vicepresidente dell’Assemblea nazionale Paolo Marcheschi, i consiglieri della Città metropolitana Claudio Gemelli e Alessandro Scipioni.

“Sono orgoglioso di questa nomina da parte di Giorgia Meloni – ha dichiarato Cellai -. Ho visto coi miei occhi cosa sia un coordinamento di partito che funziona: la sede di Alleanza Nazionale in via Maruffi, quando coordinatore del partito era mio padre Marco”.

“Gli obiettivi adesso sono: portare avanti le segnalazioni dei cittadini e raccogliere le proposte dei professionisti per individuare soluzioni ai problemi. Vogliamo essere estremamente concreti. Il tema della mobilità per Firenze è centrale. Il nostro obiettivo è un modello alternativo di mobilità, che tenga conto della necessità della realizzazione di parcheggi, fallimento delle giunte Pd e per noi fondamentali per tutelare la residenza in centro storico” ha proseguito Cellai.

“E poi le case popolari  Non si è voluto individuare in bilancio i 2 milioni di euro che sarebbero bastati per stabilire una rotazione continua degli alloggi senza lasciarli vuoti per anni e anni come succede adesso” ha aggiunto infine Cellai.

“Firenze aspettava una scossa dopo la grande crescita del partito – ha aggiunto Marcheschi -. La sfida non è solo organizzativa ma anche politica: serve un nuovo partito conservatore alternativo al progressismo”.

🎧 Tramvia a San Marco, FdI: ‘Pd vuole sventrare Firenze’

Il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi insieme al consigliere Jacopo Cellai hanno lanciato  la raccolta di firme contro il progetto, con un gazebo in piazza San Marco.

“La tramvia non deve arrivare fino a piazza San Marco, E’ evidente che il Pd non ha a cuore il patrimonio artistico e architettonico della nostra città”. “In un momento in cui è in corso un’indagine che ha messo sotto la lente di ingrandimento i rapporti tra Comune e società che gestisce la tramvia ci pare inopportuno iniziare nuovi lavori con nuovi finanziamenti”. lo hanno dichiarato il capogruppo di Fratelli d’Italia a Palazzo Vecchio Alessandro Draghi insieme al consigliere Jacopo Cellai, nel corso di una conferenza stampa in cui è stata lanciata la raccolta di firme contro il progetto, con un gazebo in piazza San Marco. Tra i presenti anche il capogruppo in Consiglio regionale Francesco Torselli e il vicepresidente dell’assemblea nazionale Paolo Marcheschi. Oltre al gazebo (che ‘girerà’ vari luoghi della città fino a fine novembre), sarà possibile firmare online ( https://docs.google.com/forms/d/1eGWKcHqHhfaxiyJ39ryvXeuBUPoAuO 26mzv3Ln3Qjg0/edit?usp=sharing )  e col Qr code.

“Con l’approvazione della Vacs, cioè la variante della tramvia che collegherà piazza della Libertà a piazza San Marco, il Pd si appresta a sventrare Firenze, sacrificando parte del nostro patrimonio storico, architettonico ed artistico” hanno aggiunto Draghi e  Cellai, sottolineando che  “oltre ai lavori necessari per i binari, infatti, verranno apposti fili, pali e ganci sui palazzi d’epoca, deturpando in maniera irreversibile una delle aree più belle e significative della città. Il progetto è totalmente sbagliato perché elimina posti auto danneggiando i residenti, utilizza una tecnologia obsoleta, non ha utilità pratica, e inoltre nessun abitante è stato coinvolto attivamente nella decisione”.

NELL’AUDIO, L’INTERVISTA A PAOLO MARCHESCHI

Giù intonaco ufficio Regione Toscana, Fdi “tragedia sfiorata”

“A causa di un distacco di intonaco da un soffitto della sede di via Luca Giordano della Regione Toscana, avvenuto lo scorso 27 agosto, e alle successive verifiche interne, tutta la sede è stata dichiarata inagibile. Per fortuna il distacco, che pure ha investito pesantemente una postazione di lavoro, non ha provocato danni alle persone ma solo perché in quel momento non erano presenti”. Così il consigliere regionale di Fdi Paolo Marcheschi riportando quanto appreso dalle rsu sul cedimento in un ufficio della Regione all’ex sede del Meyer a Firenze.

“Le Rsu – prosegue Marcheschi – fanno sapere che i lavoratori per i giorni di chiusura della
sede (28 e 29 agosto) hanno dovuto prendere ferie o recuperare l’assenza, dal 30 agosto hanno invece dovuto prendere servizio in altre sedi. Per fortuna si è evitata la tragedia”.
“Il distacco di intonaco – aggiunge Marcheschi – non è dovuto ad una causa di forza maggiore, non è stato provocato da un terremoto o da altro cataclisma, è solo conseguenza delle condizioni in cui versa la sede, che infatti è stata immediatamente chiusa”. “Per fortuna si è evitata la tragedia – commenta ancora – ma resta molta amarezza per un ente, come la Regione Toscana” e “urge fare una verifica nelle varie sedi della Giunta e del Consiglio regionale per accertare le condizioni di sicurezza e scongiurare così analoghe situazioni di pericolo”.

Firenze: Dormentoni (pres Q4) sospende servizio ‘volontari per sicurezza’

Il gruppo aveva  avviato l’altro ieri la sua attività nella zona dell’Isolotto, spiegando di avere aver ricevuto l’ok anche dalla presidenza del Quartiere. Nella serata di ieri il dietrofront: i siamo resi conto che un servizio di questo tipo, delicato e complesso, anche se volontario e gratuito, deve essere valutato più attentamente”

Contr’ordine compagni. Dopo averlo approvato, il presidente del Q4 di Firenze, Mirko Dormentoni, nella serata di ieri ha stoppato il progetto di controllo del territorio affidato ai ‘volontari per la sicurezza’ . il gruppo aveva  iniziato un’attività di osservazione e monitoraggio con pettorina di riconoscimento presso i giardini della BiblioteCaNova Isolotto. “Con l’assenso del sottoscritto” conferma Dormentoni.

Poi però ” abbiamo fatto un approfondimento e ci siamo resi conto che un servizio di questo tipo, delicato e complesso, anche se volontario e gratuito, deve essere valutato più attentamente ed eventualmente essere inquadrato e regolato da rapporti formali tra amministrazione comunale e associazione”, “ho chiesto quindi a quest’associazione di sospendere il servizio”. ha affermato  il presidente del Quartiere 4.

“Ricordo che il controllo e la garanzia dell’ordine pubblico spetta allo Stato, al ministero dell’Interno, alla prefettura e alle forze dell’ordine – aggiunge Dormentoni -. La sicurezza urbana da parte nostra si fa prima di tutto con il presidio sociale e culturale del territorio, come è scritto a chiare lettere nel nostro programma di mandato e come cerchiamo di fare da anni, sia in quantità che in qualità. Moltissimi riconoscono il grande attivismo del Quartiere 4 da questo punto di vista”.
“Personalmente sono anche favorevole al controllo di vicinato”, conclude “ma seguendo la normativa e le regole che ci siamo dati tramite il protocollo firmato in prefettura dal sindaco”.

Ieri  i consiglieri comunali di Sinistra progetto comune Antonella Bundu e Dmitrij Palagi, e il consigliere del quartiere 4 Filippo Zolesi avevano tuonato contro la decisione: “il tema della sicurezza deve essere affrontato e non cavalcato dalla politica, altrimenti si continua ad alimentare un brutto clima sociale. Siamo molto preoccupati dalla notizia di una pattuglia di osservazione volontaria nel Quartiere 4, perché apre a uno scenario che mette in discussione lo stesso assetto costituzionale. Chiederemo al presidente di Quartiere e alla Giunta comunale spiegazioni su quanto avvenuto, sulla natura del consenso che sarebbe stato dato dal Quartiere”.

Di taglio opposto il commento del  capogruppo Fdi in Consiglio regionale Paolo Marcheschi , il quale sottolineava  che “con gli osservatori per la sicurezza è stato messo in pratica ciò che a più riprese avevo proposto per Firenze in campagna elettorale, quando lanciai l’idea dei City angels. La cosa che stupisce è che quando la proposta fu lanciata da noi ci attaccarono dicendo che le nostre sarebbero state delle ronde”, “adesso invece hanno dato il via libera agli osservatori.

L’amministrazione comunale deve adempiere ad un protocollo d’intesa firmato il 30 ottobre 2018, da prefetto e sindaco di Firenze, che istituisce i controlli di vicinato”.

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