Bimbo scomparso in Mugello: ricerche proseguite nella notte senza esito

Bimbo scomparso in Mugello: ancora senza esito le ricerche di Nicola Tanturli, il bambino di quasi 2 anni scomparso dal casolare dei genitori a Campanara di Palazzuolo sul Senio (Firenze), località isolata dell’Alto Mugello dove la famiglia vive con un altro figlio di 4 anni. Le ricerche sono proseguite per tutta la notte con l’uso aereo di un termoscanner che al primo sorvolo sull’area selezionata ha dato esito negativo. Proseguono intanto le ricerche con le squadre a terra. Anche un elicottero  dell’Aeronautica Militare  decollato da Cervia è impegnato nelle ricerche.

La Prefettura di Firenze, che coordina le ricerche, ha diffuso la foto del bimbo di 21 mesi, Nicola Tanturli, nato all’ospedale di Borgo San Lorenzo (Firenze) il 28 settembre 2019, allontanatosi dalla sua abitazione situata in località Campanara nel comune di Palazzuolo su Senio (Firenze) la scorsa notte.

Le ricerche sono proseguite tutta la notte e andranno avanti per l’intera giornata. Già da stamani sono in previsione nuove operazioni, coi cani molecolari, coi cani da soccorso e coi volontari. Il territorio è impervio e la vegetazione è molto fitta. Le squadre dei soccorritori si sono già date più cambi. Ci sono pure difficoltà di comunicazione perché la copertura della rete mobile in questa parte dell’Appennino è incompleta e ha molti vuoti lontano dagli abitati. I droni sorvoleranno ancora le aree scoperte, fuori dai boschi, per rilevare eventuali segni del passaggio del bambino.

Oltre 200 persone, tra forze dell’ordine, uomini della protezione civile e 18 squadre di volontari, stanno cercando da ieri mattina il piccolo.  La dinamica dell’accaduto è al vaglio dei carabinieri: i genitori hanno raccontato di aver messo a letto il bambino e di essersi poi accorti intorno a mezzanotte che non era più nel suo lettino. Il bimbo si sarebbe quindi rialzato e allontanato da solo, forse per andare a giocare all’aperto come fa ogni giorno. I genitori a quel punto avrebbero cominciato a cercarlo. Ricerche che sarebbero andate avanti ancora senza esito. Così ieri mattina la coppia ha allertato i soccorsi chiamando i carabinieri.

La casa dove abita la famiglia si trova in piena campagna, circondata dai boschi, ed è raggiungibile solo attraverso una strada sterrata. Nel giro di qualche centinaio di metri ci sono altre case sparse. I genitori del bimbo sono apicoltori e sono vicini di casa dell’Eco-villaggio Campanara, che dista circa due km dalla loro abitazione, ma non fanno parte di quella comunità dedita alla coltivazione dell’agricoltura biologica, dove vivono tre famiglie. E proprio gli appartenenti a questa comunità sono stati i primi a partecipare alle ricerche del bimbo scomparso.

Il raggio delle ricerche, che vengono condotte anche con droni, elicotteri e cani molecolari, è molto ampio, circa 30 km quadrati, perché non si conosce l’ora esatta in cui il bimbo si sarebbe allontanato e lo spazio che può aver percorso. I sommozzatori dei vigili del fuoco hanno scandagliato anche un laghetto vicino ma le ricerche hanno dato esito negativo. Il piano delle ricerche è coordinato dalla Prefettura di Firenze, che in serata ha diffuso la foto del bimbo per agevolare le ricerche.

Scuole green in Mugello, “la sostenibilità ha valenza ecologica ed educativa”

In Italia solo il 57% degli oltre 40 mila edifici scolastici utilizza le soluzioni di edilizia sostenibile per ridurre il consumo energetico ma ci sono dei progetti che guardano in questa direzione: in Mugello è stato varato il “Programma scuole green”: 40 interventi per 40 milioni per sviluppare un lavoro congiunto tra Unione dei Comuni e la Fondazione italiana Bioarchitettura.
Tra le misure attuate c’è installazione di cappotti esterni e la coibentazione per evitare la dispersione di calore ma anche la pianificazione di spazi esterni per la didattica all’aperto. Una progettualità per il futuro che potrebbe essere incrementata anche grazie ai fondi del Recovery Plan che vede tra le sue priorità la riconversione ecologica.
“Costruire le scuole con criteri di sostenibilità ha una doppia valenza: ecologica ed educativa. Chi le frequenta viene istruito fin da piccolo su questi temi”, spiega Alberto di Cintio, coordinatore della delegazione toscana della Fondazione Italiana Bioarchitettura intervistati da Monica Pelliccia

Natale: sindaci Mugello a Conte, ‘Rivedere spostamenti’

Richiesta su divieti fatta anche a governatore Giani

“Rivedere il divieto e consentire gli spostamenti nelle festività natalizie individuando degli ambiti di libero spostamento”. E’ la richiesta che gli otto sindaci del Mugello – Giampiero Mongatti, Paolo Omoboni, Stefano Passiatore, Giampaolo Buti, Tommaso Triberti, Philip Gian Piero Moschetti, Federico Ignesti, Filippo Carlà Campa – hanno rivolto in una lettera al presidente del Consiglio dei Ministri Giuseppe Conte ed anche al presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.

“Ci rivolgiamo a voi – si legge nella lettera – dopo che in queste ore abbiamo raccolto il dispiacere di molti nostri concittadini nel non poter passare queste festività con i propri genitori o figli. Capiamo bene lo sforzo e la grande responsabilità che avete nel fare il possibile per contenere questa pandemia e siamo grati per il vostro lavoro. Tuttavia riteniamo che gli ultimi provvedimenti, quelli inerenti le festività, siano molto severi e poco equi”. I sindaci hanno precisato che “più piccola è una comunità e più è cosa ordinaria avere parenti stretti nei comuni limitrofi. Riteniamo opportuno, quantomeno per le festività, permettere il ricongiungimento dei genitori soli con i propri figli anche se non residenti nello stesso comune. Tanto più che, in caso di Regione in area gialla, la misura varrebbe solo per i tre giorni indicati”. Secondo i primi cittadini “un ragionevole compromesso è di individuare degli ambiti nei quali applicare il divieto di spostamento per permettere a genitori e figli di passare insieme le festività”.

“Al Mugello non si dorme”, film documentario a cui tutti possono partecipare

Il film documentario di Marta Innocenti “Al Mugello non si dorme”, cambia pelle e diventa un grande film corale, un archivio virtuale collettivo che racconta la storia delle notti più belle della MotoGp.

La produzione del film “Al Mugello non si dorme”, temporaneamente sospeso, ha deciso di raccontare questa storia nonostante le conseguenze e le limitazioni causate dall’epidemia di Coronavirus, pensando che in questo momento di vuoto sia ancora più importante stringersi intorno ai propri ricordi e alle proprie passioni.

Per celebrare la nostalgia del Gp del Mugello che per la prima volta dopo quasi 30 anni non avrà luogo, la produzione del film ha deciso quindi di percorrere una nuova strada: “Quella del ricordo collettivo di un evento che da sempre porta spensieratezza e felicità nel cuore di tutti coloro che lo vivono a 360°. Come? Chiedendo a tutti gli spettatori, ai fan, a chiunque abbia partecipato alla tre giorni del Mugello anche solo per un anno, di inviarci le loro storie, le loro memorie visive e sonore, i loro racconti, con l’obiettivo di costruire il film come un flusso autentico e vitale di ricordi”.

In pratica, chiunque voglia partecipare, dietro specifica liberatoria, potrà inviare materiale audiovisivo di ogni tipo: video in digitale, pellicola, in bianco e nero, colore, girati in cassetta, con cellulari, action camera, o qualunque altro supporto possibile, senza limiti di durata o di racconto, così come audio, messaggi vocali, videomessaggi, dove viene raccontata un’esperienza al Mugello.

Queste sono le domande a cui dovrete cercare di rispondere con le vostre ‘storie’: “Cosa rappresenta per voi, cosa vi manca di più di questi tre giorni unici? Com’è il vostro umore in questo strano 2020 e come pensate che sarà il futuro dei grandi eventi: li vivremo come prima, o cambieranno? Il coro “Al Mugello non si dorme” lo canteremo ancora? E se sì, come sarà? Sarà come in passato o diventerà qualcos’altro?”.

Potete inviare le vostre storie all’indirizzo mail: almugellononsidormefilm@gmail.com. Una volta valutato il materiale verrete contattati e riceverete la liberatoria per l’utilizzo dei vostri materiali.

Coronavirus: muore medico di base 63enne in provincia di Firenze

Un medico di base di 63 anni, che viveva e operava nella provincia di Firenze, positivo al coronavirus, è morto oggi dopo 16 giorni in ospedale.

Il medico è stato ricoverato per Covid-19 il 18 marzo e pare avesse manifestato un lieve miglioramento negli ultimi giorni. Ma poi alcune complicanze hanno compromesso in maniera irreparabile il suo stato di salute. Grande commozione nel Mugello dove il professionista esercitava da anni le funzioni di medico di base:
“Il prezzo che stanno pagando i medici in tutta Italia è altissimo, e soprattutto i medici di famiglia, dimostrando quanto il loro ruolo rappresenti davvero quello più prossimo ai
cittadini”, ha detto Federico Ignesti, sindaco di Scarperia e San Piero, “ci mancherà il suo lavoro e la sua professionalità, ci mancherà la sua umanità”.

Mugello: Regione, contributo mensile a famiglie con casa inagibile

Un contributo che andrà dai 400 fino a un massimo di 900 euro mensili per l’autonoma sistemazione destinato a tutti quei nuclei familiari con l’abitazione principale inagibile. Un altro contributo nel limite massimo di 25mila euro a ciascun proprietario di un immobile danneggiato, se prima casa, da utilizzare  per il ripristino in tempi rapidi della sua funzionalità.

Sono le notizie per la popolazione dei comuni del Mugello colpiti dal sisma
del 9 dicembre scorso che ha comunicato oggi il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, nominato commissario per la ricostruzione dall’ordinanza del capo dipartimento della Protezione civile nazionale.
Dopo la dichiarazione dello stato di emergenza nazionale che ha destinato ai comuni mugellani 4 milioni di euro, Rossi ha fatto il punto sulle azioni compiute e quelle da intraprendere nei territori colpiti a un mese dal sisma. Con Rossi, i sindaci di Barberino di Mugello, Giampiero Mongatti, di Scarperia e San Piero, Federico
Ignesti, di Borgo San Lorenzo, Paolo Omoboni, gli assessori Federica Fratoni, Vittorio Bugli e Stefano Ciuoffo.
In qualità di commissario Rossi ha tempo 40 giorni per elaborare un piano di interventi di soccorso e assistenza alla popolazione interessata dal sisma oltre ad interventi urgenti e necessari per la rimozione delle situazioni di pericolo per la pubblica e privata incolumità. Al tempo stesso il piano dovrà contenere le azioni di
ripristino, anche con procedure di somma urgenza, della funzionalità dei servizi pubblici e delle infrastrutture di reti strategiche, l’attività di gestione dei rifiuti, delle macerie, e tutte le misure necessarie a garantire la continuità amministrativa nei comuni e nei territori interessati, anche mediante interventi di natura temporanea.

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