Anziano muore investito da un treno a Montecatini

Montecatini Terme, in provincia di Pistoia, un uomo di 76 anni è morto stamattina nei pressi della stazione secondaria della cittadina toscana, investito da un treno regionale che da Viareggio era diretto a Firenze poco dopo le 7:30.

Pesanti le ripercussioni sul traffico ferroviario, rimasto bloccato per circa due ore: i treni provenienti da Firenze sono stati fermati alla stazione principale di Montecatini mentre quelli provenienti da Lucca alla stazione di Pescia. Sono stati pertanto attivati alcuni autobus sostitutivi. Terminati i rilievi da parte dell’autorità giudiziaria la linea è stata riaperta verso le 9:30.

Incidenti stradali: scontro in A11, 8 km code verso Firenze

L’autostrada A11 bloccata a causa di un incidente.

Nelle prime ore della mattinata di oggi sull’autostrada A11 si è verificato un incidente che ha coinvolto tre auto. L’impatto si è verificato verso le 8.00 di questa mattina nel tratto compreso tra Montecatini Terme (Pistoia) e Prato ovest. A causa delle scontro tra le auto, ora risolto, si stanno verificando rallentamenti e code. Infatti, in direzione Firenze si registrano otto km di coda, in diminuzione verso il capoluogo toscano. Lo rende noto Autostrade per l’Italia.

L’incidente è stato risolto poco prima delle 09.30. Sul posto sono intervenuti i soccorsi sanitari e meccanici, la polizia stradale e il personale di Autostrade per l’Italia, attualmente si circola sulle due corsie disponibili.

Toscana: 28 e 29 maggio torna il banco alimentare in sette città

Nel 2021 il numero di richieste di aiuto alimentare è aumentato: Banco Alimentare ha registrato un incremento degli assistiti rispetto al 2020, oltre 110 mila persone in più.

Sono sette le citta’ toscane coinvolte il 28 e il 29 maggio nella raccolta fondi di Banco Alimentare. Appuntamento in piazza Strozzi a Firenze, piazza Curtatone a Pontedera (Pisa), Corso Italia (solo sabato) a Pisa, piazza Baleari (solo domenica) a Marina di Pisa, piazza del Popolo a Montecatini Terme (Pistoia), piazza Matteotti e camminamento della Lizza a Siena, viale della Vittoria a Marina di Cecina (Livorno).

Sono ancora tante, nonostante la ripresa post pandemia, si spiega in una nota, le persone in povertà assoluta nel nostro Paese: si contano infatti 5,6 milioni di individui che non hanno accesso a un’alimentazione adeguata. Nel 2021 il numero di richieste di aiuto alimentare è aumentato: Banco Alimentare ha registrato un incremento degli assistiti rispetto al 2020, oltre 110 mila persone in più. L’attività è ulteriormente cresciuta nei primi mesi del 2022 con lo scoppio della guerra in Ucraina (+35 mila assistiti solo nel primo mese di conflitto). Per poter continuare a sostenere le circa 7.600 strutture caritative in tutta Italia, che aiutano 1.700.000 persone in difficoltà, Banco Alimentare fa appello alla solidarietà di tutti, lanciando la campagna di sensibilizzazione e raccolta fondi Donare di gusto #WeCareTogether. La prima iniziativa prevista per questa campagna, che durerà fino ad agosto, è il 28 e 29 maggio quando i volontari di Banco Alimentare saranno in piazza in 18 regioni: proporranno due prodotti di qualità, una composta di mele e cannella e un succo di mela, carota e limone, dietro una donazione minima di 10 euro. L’obiettivo di tutta la campagna è di raccogliere fondi per distribuire alimenti alle strutture caritative convenzionate pari a 3.000.000 di pasti. Il ricavato sarà utilizzato dalle singole sedi regionali.

Terme Montecatini, salta offerta acquisto per mancanza cauzione

Montecatini Terme, è risultata non valida, causa la mancata presentazione della cauzione di 100mila euro, la proposta presentata da Tax Advisors Limited per la vendita delle quote di maggioranza della società Terme di Montecatini, che ha pertanto chiuso il bando poiché rimasto senza esito.

A comunicarlo è Alessandro Michelotti, amministratore unico dell’azienda Terme Montecatini, partecipata al 100 per cento da Regione Toscana e Comune di Montecatini.

“La procedura di individuazione di un nuovo socio di maggioranza – si legge nella nota – è stata chiusa ed è rimasta senza esito per mancanza di offerte valide. Non è infatti pervenuta alla società la cauzione prevista nel bando (un assegno circolare da 100mila euro, ndr) e preannunciata da una comunicazione di Deutsche Bank allegata all’offerta irrevocabile presentata il 22 novembre scorso da International Tax Advisors Limited (unico soggetto invitato alla seconda fase della procedura)”.

Adesso l’amministratore delle Terme convocherà “al più presto” l’assemblea dei soci per valutare le prossime mosse da compiere.

L’offerta irrevocabile di acquisto, da parte di International Tax Advisors Limited, società inglese guidata dal pistoiese Stefano Fabbri, era arrivata il 22 novembre proprio allo scadere dei termini della proroga.

La notizia dell’offerta era stata accolta con entusiasmo sia dal sindaco di Montecatini, Luca Baroncini, sia dal presidente della Regione Eugenio Giani e dall’assessore regionale Stefano Ciuoffo.

‘Ndrangheta: sequestrata pizzeria nel Pistoiese

La pizzeria ‘La Contessa’ di Montecatini Terme (Pistoia), in piazza Italia, è stata sottoposta a sequestro preventivo dai carabinieri su disposizione del gip di Firenze, nell’ambito di un’inchiesta delle direzione investigativa antimafia (Dia) del capoluogo toscano.

Secondo quanto emerso dalle indagini, la proprietà del locale, del valore di circa 100.000 euro, sarebbe di fatto riconducibile a Valerio Navarra, 28enne calabrese trasferitosi in Toscana nel 2016, attualmente detenuto e ritenuto organico alla cosca di ‘ndrangheta di Zungri.
L’inchiesta, nella quale sono indagati l’uomo e la convivente – alla quale è formalmente intesta l’attività commerciale – ipotizza il reato di trasferimento fraudolento di valori con l’aggravante della finalità mafiosa.
Le indagini, coordinate dal pm della Dda Giuseppina Mione hanno preso le mosse da due precedenti inchieste. Una fiorentina, che ha permesso di scoprire un traffico di droga gestito da albanesi col coinvolgimento di Navarra, per questo condannato in primo grado a cinque anni di reclusione per traffico di stupefacenti; e un’altra, stralciata per competenza dalla Dda di Firenze e trasmessa a quella di Catanzaro, che ha permesso di contestare a Navarra l’appartenenza alla cosca di ‘ndrangheta operante a Zungri (Vibo Valentia), e altri reati sempre aggravati dalla finalità mafiosa. Secondo quanto spiegato dai carabinieri, la pizzeria era stata acquistata da Navarra, nel 2017, e intestata alla compagna per eludere le disposizione di legge in materia di prevenzione patrimoniale.

Gioco d’azzardo: Toscana è quinta regione in Italia

I dati affermano che nel 2017 sono stati spesi 5 miliardi e, in media, ogni toscano spende a testa 1.304 euro. Il Comune dove si gioca di più è Montecatini Terme.

A Montecatini, la spesa dedicata ai differenti giochi è di 6.067,93 euro pro capite, quasi cinque volte di più della media regionale. L’inchiesta è stata realizzata dal Visual Lab per tutte le testate del gruppo GEDI in collaborazione con Dataninja e Effecinque.I dati comprendono: gratta e vinci, lotterie, superenalotto, scommesse sportive, lotto, macchinette, gioco online, ippica e bingo. Tutti i dati fanno riferimento all’anno 2017 e  sono stati ottenuti tramite un Foia, la procedura per avere accesso ai dati e ai documenti della pubblica amministrazione.

Nel 2017 i toscani hanno speso per i giochi d’azzardo esattamente, 4.874.273.989,83. Ogni abitante, in media, ha sborsato 1.304,34, euro. A trainare il gioco d’azzardo a Montecatini sono ancora i soldi destinati alle slot e alle videolottery: con 4.746,29 euro pro-capite rappresentano tuttora la maggior parte delle spese sul giocato complessivo. Ma il comune in provincia di Pistoia è  quarto in Italia per scommesse ippiche in agenzia nel corso del 2017 (€137,60 euro procapite), e per l’Ippica nazionale (sesto con una spesa media di 31,05 euro pro-capite).

In provincia il record appartiene a Prato: nella provincia toscana la spesa media per l’azzardo è stata di 2.948,08 euro pro capite. Il record di Prato per l’azzardo è confermato anche dalla classifica italiana dei comuni di media grandezza (compresi tra cinquantamila e duecentomila abitanti): il comune toscano è primo in questa classifica con una spesa pro- apite media di ben 3.320,54 euro nel corso del 2017. Seguono, staccate di gran lunga, le province di Massa Carrara (€1.492,94), Lucca (€1.403,78), Pistoia (€1.325,36), Livorno (€1.255,12), Firenze (€1.188,53), Arezzo (€1.108,44). Le province più virtuose sono invece quelle di Grosseto (€1.108), Pisa (€ 1.006,50) e Siena (€888,78).

Nell’hinterland  fiorrentino è Calenzano a far registrare le spese record: qui, nel corso del 2017, si è speso circa 4.342,94 euro pro-capite. Calenzano è il secondo per spese pro-capite per l’azzardo nell’intera regione. Seguono i comuni di Barberino Val D’Elsa (€2.552,95), Campi Bisenzio (€1.945,96), Sesto Fiorentino (€1.920,05). Nel comune di Firenze invece, la spesa per l’azzardo è stata pari a €1.345,89, in linea con la media regionale. Qui, nel frattempo, lo scorso luglio Palazzo Vecchio con un’ordinanza ha deciso di limitare gli orari per l’accesso agli esercizi autorizzati e l’utilizzo delle macchinette. Vietate per sei ore al giorno slot e macchinette.

Anci Toscana ha, anche in seguito a questi dati, presentato un piano contro il gioco patologico. Le misure principali della proposta sono quattro: impostare un monitoraggio continuo e verificare l’effetto delle politiche applicate; massimizzare le azioni di governance per evitare sovrapposizioni operative; promuovere la raccolta di buone pratiche territoriali; rafforzare il sistema territoriale di presa in carico come delineato nelle linee guida regionali.

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