Maltempo, Toscana: a Montale, Prato e Quarrata sindaci dispongono evacuazioni preventive

Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente e la Protezione Civile Monia Monni, facendo il punto dell’emergenza maltempo in un sopralluogo a Stabbia di Cerreto Guidi (Firenze).

“Stiamo intervenendo al meglio per affrontare la nuova allerta maltempo di colore  arancione, nonostante ciò alcuni territori stanno disponendo evacuazioni preventive”. Lo ha detto l’assessore regionale all’Ambiente e la Protezione Civile Monia Monni, facendo il punto dell’emergenza maltempo in un sopralluogo a Stabbia di Cerreto Guidi (Firenze).

L’assessore ha spiegato che “l’entità del fenomeno meteo-climatico sulla Toscana ha messo in crisi soprattutto il sistema delle acque basse”  e che sono circa 2.000 i punti in cui si sta intervenendo. “Le piogge in arrivo si innestano in una situazione di aree già compromesse dal maltempo” ha aggiunto Monni.

Tra le situazioni di maggiori criticità ci sono Campi Bisenzio, dove è stato ripristinato l’argine del Marina, Cerreto Guidi dove si sta intervenendo sugli argini franati del torrente Vincio, e sull’Agna dove il fondo del fiume per la forza dell’acqua è stato eroso ed è crollato di tre metri, deviando il suo corso. Quest’ultimo intervento è stato chiuso ieri ma permangono alcune criticità e il sindaco ha deciso, in vista della nuova allerta  maltempo, di predisporre alcune evacuazioni preventive. Stesso provvedimento è stato preso a Figline di Prato e Quarrata.

“Il sistema è tutto al lavoro alla massima potenza – ha aggiunto -, i Comuni stanno facendo provvedimenti di somma urgenza che poi saranno ovviamente ristorati nell’ambito delle procedure di rimborso della Regione e dello Stato. Sono al lavoro i consorzi di bonifica e stanno continuando i sopralluoghi a tappeto”.

Maltempo, sindaco Montale: evacuate piani bassi

Il sindaco di Montale (Pistoia) Ferdinando Betti ha emesso un’ordinanza dove si invita, a scopo precauzionale, chi abita vicino al fiume Agna, che nei giorni scorsi ha rotto gli argini per due volte, a lasciare le abitazioni o a salire ai piani alti. A Seano (PO) si distribuiscono sacchi di sabbia

Evacuare i piani bassi delel abitazioni poste nelle vicinanze del fiume Agna che nei giorni scorsi ha rotto gli argini per ben due volte. E’ il contenuto dell’ordinanza firmata dal  sindaco di Montale, Ferdinando Betti. Che spiega “per le persone che non hanno nessuno che possa ospitarle  abbiamo strutture comunali in grado di farlo”.

Sempre a Montale, dalle ore 20 di stasera, verrà chiusa a scopo precauzionale la viabilità che costeggia il fiume Agna e la zona industriale, dove nei giorni scorsi si sono verificati gli allagamenti.

“L’argine del fiume Agna – riferisce il sindaco di Montale – è stato ripristinato, anche se fa passare ancora un po’ d’acqua dalla base. Sul posto sono comunque ancora presenti tecnici e personale del genio civile per ultimare gli ultimi interventi di messa in sicurezza”.

Intanto a Seano (PO) si distribuiscono come nel capoluogo sacchi di sabbia. “Tra pochi minuti entriamo nell’allerta meteo codice arancione, abbiamo le nostre squadre di Protezione civile che hanno già iniziato la distribuzione dei sacchi di sabbia nella zona più bassa di Seano da noi ritenuta maggiormente a rischio e stiamo predisponendo squadre di sorveglianza sulle arginature dei torrenti nei punti più critici”.

Lo ha detto il sindaco di Carmignano (Prato) Edoardo Prestanti. Seano è la frazione di pianura alluvionata per prima in Toscana il 2 novembre scorso per l’esondazione di un fosso di bonifica. In Comune si sta facendo la conta dei danni delle strutture pubbliche. “Al momento tre ponti, due pedonali e uno carrabile risultano danneggiati – prosegue il primo cittadino – più alcune strade danneggiate a seguito di movimenti franosi”. A Carmignano da oggi alle 14, e per tutta la giornata di domani, venerdì 10 novembre, le scuole di ogni ordine e grado e i parchi pubblici resteranno chiusi.

 

 

 

Alluvione: a Quarrata 3000 danneggiati, ancora zone sott’acqua

A Quarrata  (PT) ancora 20 famiglie evacuate. Situazione critica anche a Montale, il sindaco: “ fiume ci alluviona ancora’ .

“ L’acqua non c’è più ma emergono le attività rovinate. Distrutti i negozi” . Con queste parole il l sindaco Gabriele Romiti fotografa la situazione di Quarrata (Pistoia). Si  parla di 3.000 residenti che hanno subito danni ingenti, sia nel capoluogo, sia fuori, in particolare nella frazione di Catena, dove per due volte il torrente Stella ha rotto gli argini.

“A Quarrata ci sono ancora  20 famiglie evacuate, tra giovedì notte e venerdì – spiega Romiti -, che adesso sono ospiti di parenti. E ci sono ancora zone con allagamenti, in particolare la frazione di Caserana e Catena, quest’ultima la più falcidiata. Nel centro c’è un disastro”.

A Quarrata (Pistoia), colpita da due alluvioni in tre giorni, anche “il torrente Fermulla è fuoriuscito con una forza impressionante, facendo danni immani – al centro, ha spiegato ancora  il sindaco Romiti – La stima dei danni è ancora impossibile da fare, i cittadini colpiti sono almeno 3.000, poi abbiamo strade franate. Il danno economico è difficile da quantificare, ma delle case di fatto non ci sono più e poi montagne di mobili e suppellettili da buttare. Stiamo lavorando senza tregua”.

Nella provincia di Pistoia, otre a Quarrata, tra i comuni più colpiti quello di Montale.  “L’argine del torrente Agna non è ancora riparato, il lavoro è più lungo di quanto ci si aspettava” ma “l’aspetto più drammatico è che nella zona industriale arriva ancora acqua dall’argine dell’Agna crollato e ci sono detriti e fango ovunque. È un inferno, l’alluvione qui non è finita”. Lo rende noto il sindaco Ferdinando Betti. ”Abbiamo difficoltà enormi – ha detto – parlando con i responsabili del Genio civile, che sono sul posto, ho saputo che ci vorranno ancora un paio di giorni per riparare l’argine. Poi abbiamo ancora alcune case allagate in via Mattei, mentre nelle altre zone almeno le abitazioni sono state liberate dall’acqua”.

“Abbiamo bisogno – ha aggiunto – non solo di discorsi e di solidarietà, ma di tante risorse, perché le aziende vanno aiutate, tante faranno fatica a ripartire, perciò hanno bisogno di essere aiutate in tutti i modi”. Non ci sono, invece, al momento famiglie evacuate. “Molte – conclude il sindaco – anche dopo l’ordinanza di evacuazione preventiva hanno scelto di rimanere nelle loro abitazioni, a diverse abbiamo portato aiuto, mentre le poche che erano andate via stanno rientrando perché in quella zona l’acqua non c’è più”.

Incidente sul lavoro: giovane muore schiacciato sotto una pressa

Incidente mortale sul lavoro stamani in un’azienda tessile di Montale (Pistoia). Secondo incidente mortale sul lavoro in due giorni in Toscana.

Un operaio di 23 anni è morto schiacciato sotto una pressa. Sul posto sono intervenuti i sanitari inviati dal 118, ma per il giovane, di origine tunisina, non c’è stato niente da fare. Sul posto anche i vigili del fuoco e i carabinieri. Le cause dell’incidente sono in corso di accertamento.
E’ il secondo incidente mortale su lavoro in Toscana in due giorni: ieri in un infortunio avvenuto a Castelfranco di Sotto (Pisa), aveva perso la vita un uomo di 51 anni, titolare di una ditta di termoidraulica, che styava effettuando una manutenzione a una cisterna in una conceria.
Salvatore Vetere, originario di Crotone e residente a Montopoli Valdarno (Pisa) dove aveva anche sede la sua ditta, sarebbe precipitato da un’altezza di circa tre metri venendo anche investito da una cisterna per prodotti conciari sulla quale stava effettuando lavori di manutenzione.
I soccorsi del personale del 118 sono risultati vani, l’operaio è morto sul colpo. Sono in corso accertamenti per stabilire che cosa abbia causato la caduta mentre lavorava alla cisterna che era sollevata da un muletto e che avrebbe poi iniziato a ondeggiare cadendo a sua volta. Sul posto, insieme a carabinieri, polizia anche il personale della medicina del lavoro dell’Asl Toscana Centro.

Giubbe Rosse: decreto Mibac lo nomina ‘bene culturale’

Giubbe Rosse, si legge nel decreto, “rappresenta testimonianza tangibile dell’atmosfera e del fervore intellettuali che animavano Firenze nel corso del Novecento. Lo storico caffè letterario costituisce per questa sua natura un forte valore identitario e luogo di aggregazione a tutti i livelli sociali”.
E’ arrivata dalla soprintendenza di Firenze, la proposta al ministero per i Beni e le Attività Culturali, di riconoscere il caffè storico letterario come bene culturale.

Il Collegio romano ha emesso in merito un decreto ministeriale che sancisce la tutela del  caffè Giubbe Rosse.
E’ “auspicabile – prosegue il decreto ministeriale -, che le numerose testimonianze tangibili costituite da cimeli, fotografie d’epoca, stampe e dipinti lasciati dalle varie correnti culturali e che adornavano le pareti del locale fino a tempi recenti possano ritornare in situ”.

Le Giubbe Rosse, fondate nel 1897, sono state grande riferimento culturale dei primi del ‘900: sede fissa dei futuristi fiorentini, tra cui Giovanni Papini, Ardengo Soffici e Aldo Palazzeschi, divenne anche punto di ritrovo per numerosi intellettuali gravitanti attorno a riviste letterarie come Lacerba, La Voce, Il Selvaggio, Solaria. Altri frequentatori abituali, tra i tanti, sono stati Luzi, Vittorini, Bonsanti, Saba, Rosai, Macrì e Montale.

E il riconoscimento arriva a pochi giorni dall’acquisizione del locale, conclusa alla 4/a asta e dopo un lungo periodo di preoccupazione per i lavoratori. ll soggetto imprenditoriale che si è aggiudicato l’asta dello storico caffè fiorentino è la società Scudieri, che gestisce l’omonimo caffè in piazza Duomo a Firenze, ed è partecipata dal gruppo Nannini che fa capo all’imprenditore kazako Igor Bidilo, patron della società Sielna.

Ballottaggio Agliana: Benesperi, ‘inceneritore di Montale deve chiudere’

E’ una delle prime affermazioni dell’avvocato Luca Benesperi, 33 anni, nuovo sindaco di centrodestra di Agliana (Pistoia) che ieri ha strappato il Comune alla sinistra nel ballottaggio.

Benesperi, sostenuto dal centrodestra unito, ha battuto al ballottaggio di ieri Massimo Vannuccini del centrosinistra. E’ la prima volta nella storia repubblicana che il centrodestra vince ad Agliana.

“Siamo arrivati ad un punto in cui l’inceneritore di cui il Comune di Agliana è comproprietario può chiudere davvero – afferma Benesperi – Però il centrosinistra aveva acceso un mutuo per il raddoppio dell’impianto che ancora grava. Abbiamo ancora 13 milioni di debiti in mutui da pagare e quindi dobbiamo innanzitutto estinguere questi mutui e dai conti fatti dovremmo arrivare al 2023 con i mutui estinti. Da domattina – ribadisce in conclusione Benesperi – noi inizieremo a progettare un piano di riconversione dell’impianto affinché si possano trattare i rifiuti a freddo e Agliana possa ricevere non solo rifiuti mandati fuori Toscana a bruciare a cifre esorbitanti, ma possa anche essere un modo per dare lavoro a tante persone”.

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