Salvini querela blogger fiorentino che lo aveva paragonato a Hitler

Soufiane Malouni, militante dell’Associazione dei Giovani musulmani, che vive a Firenze, è stato querelato per diffamazione dal leader della Lega. La vicenda, iniziata nel 2015, è stata resa nota oggi nel corso di una conferenza stampa a Firenze dal difensore dell’avvocato Mattia Alfano

In un post su facebook aveva accostato il segretario della Lega Matteo Salvini a Adolf Hitler. Per questo Soufiane Malouni, un giovane blogger marocchino, militante dell’Associazione dei Giovani musulmani, che vive a Firenze, è stato querelato per diffamazione dal leader della Lega e ora sarà il gip di Spoleto (Perugia) a decidere se archiviare la vicenda o mandare a processo il giovane. La vicenda, iniziata nel 2015, è stata resa nota oggi nel corso di una conferenza stampa a Firenze dal difensore dell’avvocato Mattia Alfano, presente anche Malouni. Proprio quest’ultimo, che su facebook ha un profilo seguito da oltre 46mila persone, mette in bacheca le foto affiancate del dittatore tedesco e del segretario del Carroccio, ponendo a confronto alcune loro posizioni e aggiungendo ‘Alla fine Salvini non è razzista!!! anche se pensa come Hitler’.

Il leader della Lega lo querela per diffamazione a Trento, luogo dove si ritiene in un primo momento che il post sia stato pubblicato. Il giudice emette nei confronti di Malouni un decreto penale di condanna al pagamento di 50 euro; una decisione alla quale il blogger fa opposizione. Tutto viene poi trasferito alla procura di Spoleto per competenza territoriale e pochi giorni fa la procura ha notificato l’avviso di conclusione indagini. “Una vicenda giudiziaria che ha del paradossale – ha detto il difensore – perchè il post di Soufiane, certamente forte nei toni, evidenzia prese di posizione su musulmani, rom e omosessuali che di fatto, in questi anni sono stati oggetto di numerose dichiarazioni pubbliche da parte di Salvini”. Il blogger sostiene di “aver solo messo a confronto posizioni basate su odio e paura per segnalare che, come è già avvenuto nel passato, da campagne che speculano sulle paure e sull’odio non sono scaturite che conseguenze negative per la società”.

Nardella: Quartiere luci rosse per Lega? Proposta “a bischero”

Il sindaco di Firenze critica la proposta di Salvini sul tema della prostituzione, sottilineando come l’ordinanza “antitratta” sia efficacia ed abbia portato ” risultati, il fenomeno è diminuito”.

Aprire i quartieri a luci rosse è “la proposta di Salvini; ma quando si lanciano, vorrei dire in toscanaccio ‘a bischero’, certe proposte, nessuno si pone poi il problema di come vengano realizzate. Ma i fenomeni come la prostituzione vanno contrastati con proposte serie concrete, non a chiacchiere”.

Il quartiere a luci rosse, aggiunge Nardella, “vorrei chiedere ai fiorentini dove lo mettiamo? Sotto casa di chi lo mettiamo? Dove lo vuole fare Salvini? Per ora la nostra ricetta di contrastare lo sfruttamento della prostituzione, multando chi approfitta di queste donne, spesso minorenni, sta portando risultati, il fenomeno è diminuito”, aggiunge Nardella, che poi racconta: “Nei giorni scorsi mi ha chiamato il sindaco di Bologna mi ha detto lo voglio fare anche qua”.

Siena: la Lega candida Borghi contro Padoan

Intervista di Domenico Guarino al responsabile economia della Lega, Claudio Borghi, che sfidera’ il ministro uscente dell’Economia Pier Carlo Padoan nel collegio di Siena. Lo annuncia Matteo Salvini, in conferenza stampa alla Camera.

“In giornata saro’ a disposizione per commentare i fatti della politica dal Lazio ai vescovi ma questa e’ conferenza stampa dedicata ai temi ‘economia e Europa’, a cosa fara’ il governo Salvini dal 5 marzo”. E presenta “due candidature che renderanno evidente la linea coerente della Lega sul ruolo Italia in Europa”.

Il primo e’ appunto Claudio Borghi “a cui ho chiesto di candidarsi- spiega Salvini- nel collegio di Siena per sfidare Padoan con tutti i temi che rendono distantissime le posizioni della Lega, penso che sara’ un collegio conteso, offriremo ai toscani un futuro diverso rispetto ai drammi del passato”.

“Avrò la possibilità, da senese d’adozione, di dare l’opportunità ai senesi di dire la propria su un partito, il Pd che ha distrutto e non salvato la banca più antica del mondo e di dire che l”onta sarà lavata con il voto”, dice Borghi.

Altra candidatura quella di Alberto Bagnai, docente universitario e autore del libro ‘Il tramonto dell’euro’, che “sara’ candidato in diverse regioni sicuramente in Abruzzo e Lazio. L’euro- osserva il segretario della Lega- resta un esperimento sbagliato, noi non cambiamo idea, vogliamo difendere l’interesse nazionale”. Bagnai “proviene da una cultura da sinistra, ma il Pd ha svenduto l’interesse economico alle multinazionali”. Il docente parla dell’euro come di “fallimento annunciato”, ricordando la sua collaborazione con ‘il Manifesto’, “ho parlato con diversi politici ma Salvini e’ l’unico che ha rispettato i mio lavoro”, sottolinea.

Elezioni: ipotesi candidatura Salvini a Firenze, Lega Toscana “incoronamento nostri sogni”

“L’annuncio della possibile candidatura del nostro segretario federale Matteo Salvini a Firenze- dichiara il Segretario Provinciale della Lega Nord Alessandro Scipioni-  sarebbe ideale per consentire alla stragrande maggioranza delle persone esasperate dal malgoverno del Partito Democratico, e dall’arroganza di un ex premier fallimentare ed inetto come Matteo Renzi, di poter trovare sulla scheda elettorale una vera e propria alternativa che rompa finalmente con il mono colore del partito camaleontico, ma egemone da settant’anni anni in questa splendida terra e con le opposizioni troppo indulgenti”.

“La Toscana – aggiunge Scipioni –  ancor più di tutta italia, necessita di una rottura netta con il passato, e necessità di un governo alternativo. Matteo Salvini oggi raccoglie le speranze, le ambizioni e le legittime rivendicazioni degli italiani. Abbiamo bisogno di un’economia diversa, che aiuti le famiglie, gli artigiani, le piccole imprese, che privilegi il made in italy. Abbiamo bisogno di recuperare un’immagine internazionale di prestigio, dell’abrogazione immediata delle sanzioni alla Russia che stanno colpendo duramente l’economia italiana e molte aziende toscane. Dobbiamo rimettere la sicurezza dei cittadini al centro dell’azione di governo”.

” È motivo di particolare orgoglio pensare di poter avere il nostro Capitano Matteo Salvini candidato a Firenze – aggiunge il segretario cittadino Filippo La Grassa- una prospettiva che infiamma i cuori e gli animi di tutti noi, lo sosterremo e porteremo le sue istanze Porta a Porta”.

“È l’incoronamento vero e proprio di tutti i nostri sogni, abbiamo iniziato allo 0,70 % e lanciato un grande sogno quello di Toscana 2020, Oggi più che mai mi rendo conto che non è soltanto un sogno ma che si tratta di una prospettiva concreta. Oggi più che mai mi rendo conto che siamo in grado di cambiare il corso della storia”. Conclude il Segretario Nazionale Manuel Vescovi.

“Appena Renzi si degnera’ di spiegare come sono i collegi elettorali, ovunque lui si candidera’, mi candidero’ anche io, la vita vera contro le bugie. Magari a partire dalla sua Toscana dove il centrodestra vincera’ dopo 50 anni”. Cosi’ Matteo Salvini, ripreso da SkyTg24 nel comizio di ieri in piazza Santi apostoli a Roma, alla manifestazione organizzata dalla Lega contro lo ius soli.

“Matteo Salvini ha deciso che si candiderà nel collegio dove mi candiderò io. Grazie! Considero questa scelta utile per chiarire come il nostro centrosinistra e il loro centrodestra hanno due visioni diverse dell’Italia. E dell’Europa. Ai cittadini il compito di scegliere”. Lo scrive in un tweet il segretario del Pd Matteo Renzi.

Bandiera nazista, il carabiniere: “non sapevo fosse simbolo dei neonazisti”

Il giovane militare romano giustifica la presenza della bandiera incriminata: “Appassionato di storia, è stata una leggerezza”. Nardella su Salvini: “dichiarazioni preoccupanti”

“E’ stata una leggerezza, non sapevo che fosse un simbolo dei neonazisti”: così, secondo quanto riportato da alcuni quotidiani il carabiniere del 6/o battaglione nella cui camera è stata affissa la bandiera di guerra della marina del Secondo Reich, spiega l’accaduto. Il militare, 23 anni, originario di Roma, afferma anche di non essere un neonazista e di essere un appassionato di storia, soprattutto del periodo durante il quale quel vessillo, acquistato su internet, fu usato. “Mi sono iscritto alla facoltà di storia dell’Università La Sapienza di Roma e voglio laurearmi”. “Chiedo scusa – avrebbe anche detto – se ho violato i regolamenti”.

“Quando sento Salvini che dice che il fascismo non è un problema o altre forze politiche che bollano questi fatti come anacronistici, francamente mi preoccupo perché c’è quasi il tentativo di cancellare la memoria”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella, ai microfoni di ‘6 su Radio 1’. “Sono molto preoccupato – ha aggiunto – vedo tentativi di rispolverare certi messaggi che si rifanno a un patriottismo nazionale costruito sull’intolleranza, sulla limitazione dei principi di libertà. Credo non si debba abbassare la guardia nella maniera più assoluta”. Rispetto alla vicenda della bandiera, il sindaco ha spiegato che “verso i carabinieri c’è grande stima, ma non possiamo far finta che non ci siano questi aspetti”.

Bandiera neonazista: Arma, accertamenti autorità giudiziaria

“E” occupata da un giovane militare del 6ø Battaglione Carabiniere ”Toscana””, la camera dove è stato esposto un vessillo rappresentante la bandiera “in uso alle forze armate Prussiane” oltre ad “altre immagini” all”interno di un locale della caserma Baldissera di Firenze.

E” quanto precisa una nota diffusa dal Comando del Battaglione ”Toscana” in relazione al video in cui si vede la bandiera postato su www.ilsitodifirenze.it.
La vicenda, precisa una nota firmata dal tenente colonnello Alessandro Parisi, “è stata immediatamente oggetto di accertamenti da parte della scala gerarchica – che ha già
informato l”autorità giudiziaria militare – avviando l”esame della posizione disciplinare dell”interessato, per il grave comportamento posto in essere”.

La bandiera  utilizzata in tutta Europa da gruppi neonazisti è apparsa in una camerata della
caserma del VI battaglione carabinieri Toscana. Nelle immagini, per un attimo, accanto alla bandiera appare anche un poster -forse un fotomontaggio – con un”immagine di Matteo Salvini.
Il ministro della Difesa Roberta Pinotti ha chiesto al comandante Generale dell”Arma dei
Carabinieri, generale Tullio Del Sette, “chiarimenti rapidi e provvedimenti rigorosi” sulla vicenda.

”Condanniamo il gesto della bandiera neonazista apparsa in una caserma dei carabinieri in Toscana. Ci auguriamo che vengano prese pene esemplari perché appendere questa
bandiera in un’istituzione pubblica significa offendere sia i cittadini sia tutte quelle forze dell’ordine che quotidianamente ci difendono e condividono con noi i valori dell’antifascismo”. Cosi Mariastella Gelmini, vice capogruppo vicario di Forza Italia alla
Camera.

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