“L’Isolotto non e’ di Salvini”

Mercoledì 10 aprile alle 18.30, giovani, adulti, bambini, artisti e cittadini di tutte le età, si ritroveranno in Piazza dei Tigli a Firenze per affermare che l’accoglienza e la solidarietà, l’uguaglianza e l’integrazione sono ancora oggi valori fondanti e necessari del quartiere, della città e del nostro Paese.

INTERVISTA CON CRISTIANA INNOCENTI, del comitato genitori montagnola-gramsci

Toscana, Ceccardi: “Raccolta firme per ripristino legalità”

“In questo fine settimana in oltre 120 gazebo collocati in tutta la Toscana, i cittadini potranno firmare per chiedere alla Regione e ai comuni della Toscana di mettere al centro della propria azione amministrativa il ripristino della legalità e del rispetto delle regole, sostenendo dal basso l’operato del ministro Matteo Salvini”.

Lo ha detto, in una nota, Susanna Ceccardi, coordinatrice della Lega Toscana. “È necessario che la Regione e le istituzioni locali, per quanto di loro competenza, a partire dalle piccole cose, come il pagamento del biglietto sui mezzi pubblici per arrivare fino allo sgombero dei campi rom o delle occupazioni abusive – ha ripreso -, agiscano in modo tale da far capire a tutti, cittadini italiani e soprattutto cittadini stranieri, che il rispetto delle basilari regole di convivenza civile torna ad essere centrale nelle città toscane. La nostra pazienza e quella di tanti cittadini perbene è finita e per tale motivo il nostro gruppo consiliare in Regione, ha predisposto un’apposita proposta di legge che focalizza la sua attenzione su questi temi, chiedendo a gran voce l’attuazione della strategia tolleranza zero in Toscana, incentivando i primi cittadini della Toscana ad emulare il sindaco Rudolph Giuliani di New York, o più semplicemente tanti bravi primi cittadini leghisti”.

“Auspico, quindi – ha concluso Susanna Ceccardi – che i cittadini toscani capiscano l’importanza della nostra iniziativa e vengano in massa ai nostri gazebo per sottoscrivere il nostro appello che mira a mettere al centro la legalità ed a rendere pienamente vivibili le nostre città”.

Troupe Rai aggredita a Prato, Salvini: “Solidale, ora sgombero”

Solidarietà e condanna da vari politici, tra cui il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, che dice “troppe volte gli operatori dell’informazione sono sottoposti a pressioni indebite che minano alla base una delle funzioni fondamentali della democrazia”.

Il ministro dell’Interno Matteo Salvini ha affermato “Solidarietà ai giornalisti, mi impegno ad essere presto a Prato per fare lo sgombero e mettere ordine” dopo che una troupe della Rai è stata aggredita da alcuni nomadi a Prato mentre documentava la presenza di una discarica abusiva accanto a un accampamento.

Solidarietà anche del presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. La vicinanza del governatore va anche ai residenti della zona coinvolti nell’aggressione. Per Rossi il lavoro giornalistico va sempre e comunque tutelato. “Troppe volte – ha detto – gli operatori dell’informazione sono sottoposti a pressioni indebite che minano alla base una delle funzioni fondamentali della democrazia”.

Il sindaco di Firenze Dario Nardella, invece, esprime “solidarietà massima alle due giornaliste per questa aggressione inaccettabile, vergognosa e meschina”. “I responsabili – ha continuato il sindaco – siano individuati e paghino per quello che hanno fatto. La legalità è un valore centrale e irrinunciabile e non possiamo ammettere nelle nostre città zone franche dove degli individui, a prescindere dalla loro etnia, possano aggredire indisturbati delle donne mentre fanno il loro lavoro”.

Il sindaco di Prato Matteo Biffoni ha espresso “massima solidarietà alla troupe del Tgr Rai della Toscana: l’aggressione di stamane è una cosa che non deve accadere. Spero che le forze dell’ordine arrestino i delinquenti”. “Lì non c’è un campo nomadi – specifica il sindaco Biffoni – ma insediamenti su cui siamo intervenuti più volte. L’operazione che si è svolta ieri è stata fatta grazie ai droni della polizia municipale che hanno passato il materiale alla procura”.

Secondo Rosa Maria Di Giorgi, parlamentare e membro della Direzione Pd, la violenza è sempre intollerabile, ma quando viene esercitata su giornalisti che stanno  documentando con il loro lavoro notizie di interesse pubblico, assume un carattere  ulteriormente odioso e preoccupante. Per questo, nell’esprimere massima solidarietà alle vittime, chiedo che le autorità competenti assicurino quanto prima alla giustizia gli autori dell’aggressione.

Susanna Ceccardi, commissaria della Lega della Toscana, ha detto “Solidarietà, assolutamente, alla troupe dei giornalisti che è stata aggredita: è un altro esempio di come le nostre città devono cambiare”. “Molte città sono già cambiate, hanno cambiato passo, in altre città restano ancora altre cose da fare – ha aggiunto Ceccardi a margine di una iniziativa a Firenze coi consiglieri regionali per presentare una proposta legge sulla ‘tolleranza zero’ -. Tra l’altro, oggi sono qui presenti tutti i nostri consiglieri regionali, ma ne manca all’appello una: Luciana Bartolini, che stava venendo qua ed è stata derubata del portafoglio, proprio qui vicino, a Firenze. Un segnale di come le città debbano cambiare passo, debbano cambiare volto: soprattutto Firenze, Prato, dove è successa l’aggressione, e Livorno”.

Alessandro Morelli, deputato e responsabile editoria della Lega, ha detto che “davanti a episodi come quello di Prato dovrebbe esserci una condanna unanime da parte dei giornali, certi episodi non devono passare inosservati. Una troupe che stava svolgendo il servizio pubblico è stata aggredita dai nomadi nello svolgimento del proprio lavoro, mi aspetto una condanna globale davanti a certi episodi: la violenza contro i reporter va ripudiata in massa, sia a destra che a sinistra, senza eccezioni né schieramenti di bandiera. Confido presto, così come annunciato dal ministro Salvini, in un intervento per sgomberare progressivamente i campi rom dalle nostre città, punti di ritrovo per attività illecite e criminali”.

Toscana, Lega presenta pdl ‘Tolleranza Zero’

“Chiediamo ai Comuni di sgomberare i campi nomadi, di assegnare le case popolari prima ai cittadini italiani, di sgomberare le occupazioni abusive, di valorizzare il patrimonio pubblico, di contrastare l’abusivismo commerciale”.

Questo, nelle parole di Susanna Ceccardi, commissaria regionale della Lega in Toscana, il contenuto di una proposta legge sulla ‘tolleranza zero’ che il Carroccio presenterà in Consiglio regionale. Col provvedimento, illustrato oggi a Firenze alla stampa, ha aggiunto Ceccardi, “si apre la strada ad una via preferenziale per i finanziamenti per la sicurezza a tutti quei Comuni e a tutti quei sindaci che sottoscriveranno questo protocollo con la Regione. Quindi stop alle azioni di favore, di favoreggiamento, di alcune situazioni di illegalità: inseriamo un meccanismo di premialità verso quei sindaci e quei territori che dicono ‘tolleranza zero’, e dicono basta all’illegalità e all’abusivismo sui nostri territori”.

Per l’esponente leghista è una svolta “dopo anni di immobilismo della giunta toscana e del presidente Rossi”, e anzi di misure “sul vero e proprio favoreggiamento dell’immigrazione clandestina”.

Rispondendo ai giornalisti che le chiedevano di un ipotetico isolamento del Carroccio a livello europeo, Ceccardi, ha risposto “credo che la Lega non resterà da sola in questa battaglia, anzi ha moltissimi alleati in Europa: credo che questo avverrà presto, il 26 maggio”. “L’anno scorso – ha aggiunto Ceccardi a margine di una iniziativa a Firenze – sono stata invitata al congresso del partito belga Vlaams Belang e loro e altri guardano invece a Matteo Salvini e alla Lega come il caposaldo, come il condottiero del nuovo movimento sovranista che quest’anno arriverà primo a queste elezioni Europee secondo tutti i sondaggi e secondo tutti i pronostici, che di solito non sono mai a nostro favore”. “Quindi è cambiata l’Europa – ha concluso -, soprattutto è cambiato il sentimento dei popoli europei che vogliono riappropriarsi di un’Europa che guardi più alle radici e riscopra veramente se stessa”.

Riace: Rossi, “Salvini chieda scusa a Lucano”

“La sentenza della Cassazione conferma che Mimmo Lucano è l’uomo pulito e generoso che tutti sapevamo e abbiamo conosciuto. A Riace né truffe, né illeciti, ma solo buon governo, visione, coraggio. Il ministro dell’Interno e dell’odio chieda scusa a Lucano e impari da lui cosa vuol dire integrare e rispettare la dignità delle persone”. Lo ha scritto su facebook il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi.

“Il dispositivo della Cassazione dopo l’udienza del 26 febbraio aveva già lasciato intendere che c’era un risvolto positivo per quanto riguarda le esigenze cautelari. Sono stato sospeso anche come sindaco e ho passato l’inverno a fare su e giù per fare testimonianze e ad aspettare un po” di luce”. Lo ha detto Domenico Lucano commentando  le motivazioni sulla sua vicenda rese note ieri della Cassazione. Domani è in programma l’udienza davanti al Gup di Locri a seguito del rinvio.

“Dal 2 ottobre – ha detto Lucano – sono stato prima ai domiciliari per 14 giorni e poi il Riesame mi ha dato l’obbligo di non andare a Riace. Intanto tutto il quadro accusatorio ancora deve finire perché la richiesta di rinvio a giudizio secondo me, da quello che ho potuto apprendere in questo periodo, non essendo a conoscenza degli aspetti giuridici, andrà avanti. Adesso dobbiamo aspettare domani per sapere se ci sarà il rinvio a giudizio. Alla fine io non ho mai detto, come accade in questi casi, ”sono innocente”. La cosa deve essere dimostrata da chi ha la competenza. Come ho sempre detto noi ci difendiamo nel processo, non dal processo”.

“Stamattina ho mandato un messaggio a Mimmo Lucano: io sono con lui da quando in pochissimi lo conoscevano e oggi sono contento. Ma la battaglia e’ ancora lunga”. Lo ha detto il sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, dopo il deposito della sentenza della Cassazione relativo all’insufficienza di indizi a carico del sindaco sospeso di Riace, Mimmo Lucano. “Colpire lui significa fare un favore alla ‘ndrangheta – ha aggiunto l’ex Pm a margine del secondo forum nazionale sull’economia circolare a Napoli -. Lo Stato dovrebbe impegnarsi a debellare mafia e corruzione, non a colpire persone dal cuore grande, mente libera e tanto coraggio come e’ Mimmo Lucano e come sono tanti altri, quotidianamente colpiti perche’ vanno in direzione opposta rispetto al sistema”.

Salvini a Firenze, Digos stacca striscione ‘No al razzismo’

E’ quanto dicono in una nota alcuni genitori della scuola La Montagnola che avevano appeso  lo striscione per l’arrivo di Matteo Salvini.

Gli striscioni e le bandiere della pace attaccati sulle terrazze dei palazzi che si affacciano sul piazza dei Tigli, a Firenze, dove il ministro dell’Interno stamani ha tenuto il comizio per il candidato a sindaco Ubaldo Bocci, sono rimasti ma quello che era stato appeso su una passerella, ‘No al razzismo!’, a qualche decina di metri dal palco è stato tolto dagli agenti della Digos prima dell’arrivo del ministro. E’ quanto dicono in una nota alcuni genitori della scuola La Montagnola e abitanti del quartiere ricordando che “l’Isolotto è da sempre un quartiere dove l’accoglienza e l’integrazione sono elementi imprescindibili”.

“Valori che si conciliano davvero male con le politiche di odio e razzismo, sostenute dal ministro Salvini”, aggiungono i firmatari spiegando di aver vissuto il comizio “come una spiacevole provocazione”, e sottolineando che “per organizzare la sua passerella il ministro ha dovuto organizzarsi ad orari da pensionato e blindare il quartiere la massiccia presenza di forze dell’ordine con relativi mezzi era sicuramente superiore al numero dei suoi sostenitori”.

“Ma ciò che ci lascia davvero perplessi è la rimozione di uno striscione di dissenso che non contenevano offese ma rimandavano a principi fondamentali e pure costituzionalmente garantiti”, conclude la nota.

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