Lucca: blitz contro spaccio di droga in centro accoglienza, tre arresti

Blitz degli agenti della questura di Lucca contro lo spaccio di droga al Centro accoglienza gestito dalla Croce Rossa Italiana in zona Tagliate.

In totale sono stati arrestati tre richiedenti asilo. Sequestrato dalla polizia di Lucca, un ingente quantitativo di marijuana, pronta per lo spaccio.

A finire in manette tre richiedenti asilo di nazionalità nigeriana, due residenti in centri della mediavalle e uno a Macerata. I tre, secondo quanto ricostruito durante le indagini, si rifornivano a Modena per poi spacciare a italiani e agli stranieri all’interno della struttura gestita dalla Croce Rossa Italiana a Lucca.

Gli arrestati sono ex ospiti della struttura e, secondo quanto emerso, riuscivano a nascondere la droga in cuscini e materassi. Durante i controlli di stamani, all’interno del centro di accoglienza sono stati scoperti anche sette stranieri irregolari.

Gli arrestati dalla polizia durante l’operazione antidroga spacciavano marijuana all’esterno e all’interno della struttura di accoglienza per rifugiati della Croce Rossa delle Tagliate, a Lucca, nascondendo spesso lo stupefacente nelle tende del centro, tra materassi e guanciali.
A mettere fine al sodalizio criminale è stato l’intervento della squadra mobile, che alla fine di un’indagine condotta da gennaio a giugno ha tratto in arresto i tre uomini, mentre un quarto, la mente del gruppo, ospitato nel campo di prima accoglienza di Montecatini (Pistoia), è riuscito a far perdere le sue tracce fuggendo in Germania.


L’uomo era già arrestato lo scorso giugno con un chilogrammo di marijuana nascosto all’interno di uno zaino. Dei suoi complici arrestati a Lucca uno, attualmente ospitato in una struttura di Ghivizzano nel comune di Coreglia Antelminelli (Lucca), è stato portato in carcere, l’altro agli arresti domiciliari in un’altra struttura a Camporgiano, sempre in Lucchesia. Per gli inquirenti i tre si rifornivano da un connazionale residente a Modena, che riusciva a garantire cessioni di un chilo di marijuana alla volta. Il fornitore modenese è stato arrestato e sottoposto agli arresti domiciliari a Macerata, dove si trovava momentaneamente in visita ad alcuni parenti.


Il modus operandi era ormai collaudato: se i clienti erano italiani gli indagati, contattati telefonicamente, uscivano dalla struttura per effettuare la cessione. Se il cliente era uno straniero, e di colore, veniva invitato ad entrare e fornito di un badge. Fingendosi un richiedente asilo, aveva così libero accesso e, acquistato lo stupefacente, poteva scegliere di trattenersi in struttura o di allontanarsi. Contestualmente agli arresti, è stata eseguita una perquisizione all’interno della struttura della Croce Rossa, nella quale però non è stato rinvenuto stupefacente.

Lucca, morti in rally: 11 condannati tra piloti e staff gara

Il giudice di Lucca Stefano Billet ha condannato 11 persone, fra piloti di rally e personale dell’organizzazione della Coppa Città di Lucca, gara corsa la notte del 22 luglio 2012, a Sant’Ilario di Brancoli.

Nel dettaglio, sono sette le condanne per concorso in omicidio colposo e quattro per omissione di soccorso.

La condanna avveiene nel processo relativo alla morte in gara di Valerio Catelani, 38 anni, di Massa (Massa Carrara), e Daniela Bertoneri, 35 anni di Seravezza (Lucca) la cui auto da corsa, una Peugeot 207 S2000, si incendiò dopo un’uscita di strada senza che fosse notata tempestivamente per attivare i soccorsi normalmente predisposti nelle gare automobilistiche.

La sentenza ha stabilito condanne da 1 anno a 1 anno e 2 mesi di reclusione per reati che vanno dal concorso in omicidio colposo all’omissione di soccorso. I condannati devono anche pagare in solido il risarcimento alle parti civili riguardo al quale è stata fissata una provvisionale di circa 330mila euro.

Tra i condannati ci sono i due membri dell’equipaggio spezzino formato da Giuseppe Iacomini e Davide Cozzani e di quello lucchese con Iacopo Giannecchini e David Castiglioni per i quali è stata stabilita la condanna a 1 anno e 2 mesi di reclusione perché avrebbero omesso di fermarsi e di prestare soccorso a Catelani e Bertoneri pur vedendo le fiamme.


I quattro conduttori (piloti e navigatori) si sono difesi anche dicendo di non aver notato la vettura andata fuori strada trattandosi di un tratto cronometrato chiuso al traffico (prova speciale) dove loro stessi erano impegnati nella ricerca della migliore prestazione agonistica, inoltre la Peugeot era fuori vista, perché finita in una cavità sotto la sede stradale.


Condannati anche gli apripista composti da Luca Gelli, Massimo Simi, Gianluca Simonetti, Luca Ciucci, Bruno Togni, Danilo Meazzini, e il responsabile della sicurezza Mauro Scarpellini, tutti a 1 anno: avrebbero omesso di segnalare l’abbattimento del muro di cemento che era presente a presidio della curva da cui uscì la Peugeot di Catelani-Bertoneri. Il muretto era stato buttato giù da una vettura nel primo giro e gli apripista avrebbero dovuto segnalare questo mutamento del percorso di gara, comunicando la variazione al capo posto della prova speciale il quale l’avrebbe poi segnalata agli equipaggi partenti.


Stando alla sentenza, quindi, l’uscita di strada e la morte di pilota e navigatrice non furono soltanto dovuti a una fatalità legata ai rischi estremi di un rally automobilistico, sport tecnico che può comportare in situazioni particolari circostanze di pericolo. Piloti, navigatori e addetti alla sicurezza sarebbero stati ritenuti responsabili dal giudice Billet perché l’auto uscita di strada nella prova speciale di Sant’Ilario di Brancoli, si incendiò e i due occupanti rimasero imprigionati dentro senza che ci fossero segnalazioni idonee a prevenire l’incidente o a riferire che c’era una vettura in fiamme.


Nell’incidente di gara la Peugeot di Valerio Catelani e Daniela Bertoneri, era andata dritta su una curva a sinistra, aveva buttato definitivamente giù il muretto già danneggiato nel primo giro del rally e poi si era incastrata sotto il piano stradale, in un avvallamento sottostante la carreggiata. Quindi aveva preso fuoco, forse per la recisione di un condotto. I primi soccorsi vennero portati dal pubblico e da altri equipaggi che seguivano. Il luogo era stato poi raggiunto dal personale di soccorso sanitario e tecnico, oltre che da vigili del fuoco e polizia stradale. Ma era troppo tardi e i corpi dei due rallisti furono trovati carbonizzati, mentre la vettura era distrutta dalle fiamme.

Toscana, ‘Allerta Gialla’ fino a lunedì su costa e centronord

Firenze, dalla sera di domenica, una debole perturbazione interesserà la Toscana con precipitazioni sulle zone centro settentrionali, un rinforzo dei venti di Libeccio e una intensificazione del moto ondoso.

Le province della Toscana ad essere interessate saranno Firenze, Livorno, Lucca, Massa Carrara, Pisa e Pistoia.

Per questo la Sala operativa unificata permanente della Regione Toscana ha emesso un codice giallo per rischio idrogeologico e idraulico sulla costa e nell’entroterra centro settentrionali, valido dalla mezzanotte di oggi, domenica 2 e fino alle 13 di domani lunedì 3 dicembre.

La perturbazione porterà piogge di debole o moderata intensità, attese inizialmente sul nord ovest in estensione nel corso della notte e per la giornata di domani alle zone interne settentrionali e successivamente su quelle centrali; le precipitazioni potranno assumere a tratti carattere di rovescio e risultare insistenti, in particolare nel corso delle ore notturne sul nord ovest.

Nel corso della mattina e nel pomeriggio precipitazioni in cessazione sulle zone di nord ovest, mentre potranno insistere fino alla serata-nottata, seppur con minore intensità, sulle zone centrali.

Si assisterà anche a un locale rinforzo dei venti di Libeccio (con possibili raffiche fino a 50-60 km/h in Arcipelago, lungo la costa centro settentrionale e zone collinari retrostanti e fino a 60-80 km/h sui crinali appenninici e alto Mugello).

Dalla sera di oggi, domenica, e per tutta la giornata di domani, lunedì, mari fino a molto mossi lungo la costa centro settentrionali e fino a temporaneamente agitati a largo a nord dell’isola d’Elba.

Per informazioni più dettagliate e per le norme di comportamento da tenere in occasione di tali fenomeni consultare la pagina www.regione.toscana.it/allertameteo

Ferrovie, lavori in gallerie : stop treni Lucca-Viareggio per 6 mesi

Niente treni tra Lucca e Viareggio per sei mesi, a partire dal 2 gennaio, causa i lavori di consolidamento strutturale della galleria ferroviaria Ceracci, lunga circa 1,6 km. L’intervento è previsto si concluda il 30 giugno.

Al posto dei treni sarà garantito il trasporto tra Lucca e Viareggio con bus mentre alcuni convogli della Firenze-Viareggio, arrivati a Lucca, raggiungeranno Pisa passando da Pisa San Rossore, altri proseguiranno su Viareggio senza fermate intermedie percorrendo la cintura di Campaldo. E’ quanto rende noto Fs che stamani, con Rfi e Trenitalia, ha illustrato alla Regione e ai Comuni interessati caratteristiche e tempi dell’intervento.

Proprio l’assessore regionale a trasporti e infrastrutture Vincenzo Ceccarelli ha preannunciato che insieme ai Comuni “vigileremo perché il piano di mobilità alternativa messo a punto da Trenitalia possa funzionare al meglio e perché il cronoprogramma dei lavori non subisca variazioni”.

L’intervento – definito da Ceccarelli di “grande rilievo, che punta alla riqualificazione della linea, in sintonia con il grande sforzo finanziario messo in atto dalla Regione per il raddoppio, già partito per il tratto Pistoia-Montecatini” – prevede la rimozione di binari e massicciata ferroviaria per realizzare poi sulla base della galleria un canale per il convoglio delle acque. Binari e massicciata saranno poi riposizionati. I lavori sono finalizzati anche alla risoluzione dei fenomeni di infiltrazione delle acque e dei riflussi argillosi del terreno che danneggiano l’infrastruttura ferroviaria. L’investimento da parte di Rfi è di 12 milioni di euro.

Lucca, rapina in kebab: 2 minori in carcere uno era scappato

La polizia ha arrestato un 16enne per una rapina in un kebab di Lucca avvenuta il 16 novembre scorso.

La squadra volanti ha eseguito un ordine di custodia cautelare in carcere emesso dal tribunale dei minori di Firenze a carico del 16enne, che è stato riconosciuto dalle vittime della rapina. L’episodio accadde in via San Paolino a Lucca. Due i giovani che agirono in quell’occasione. Ma mentre uno fu bloccato subito, anche lui minorenne e colpito da una misura di custodia cautelare in carcere, l’altro scappò dopo esser riuscito a divincolarsi spogliandosi del giubbotto, della felpa e della maglietta, fuggendo a torso nudo.

Sulla base di alcuni riscontri relativi ad altri reati commessi dal minore arrestato, era emerso che negli altri episodi delittuosi si trovava sempre in compagnia dello stesso ragazzo.
Così, partendo da questo indizio, è stato allestito dalla polizia scientifica un album fotografico contenente anche la foto del minore sospettato, che è stato subito riconosciuto dalle vittime, quindi è scattata la denuncia.

Su richiesta della procura dei minori, il tribunale minorile ha disposto la custodia cautelare in carcere a Firenze. Misura che è stata eseguita stamattina prima che il giovane si svegliasse per andare a scuola.

Lucca: brucia sterpaglie in giardino, 62enne gravemente ustionato

Un uomo di 62 anni che stava bruciando alcune sterpaglie nel giardino della sua abitazione a Pozzi di Seravezza in provincia di Lucca è stato raggiunto da un ritorno di fiamma e è rimasto gravemente ferito con ustioni di primo, secondo e terzo grado al torace, al volto, al collo, a una mano e alla gambe.

Subito soccorso è stato trasportato al pronto soccorso dell’ospedale Versilia: da qui doveva essere trasferito con l’elicottero Pegaso in un centro ustionati, ma al momento, l’uomo che si è ustionato a Seravezza, in provincia di Lucca,  resta ricoverato in rianimazione al Versilia, in attesa di un posto disponibile.

Nel luogo dell’incidente sono intervenute un’ambulanza medicalizzata di Ponte Stazzemese e una di Querceta. Sul posto anche la polizia per le indagini di rito.

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