Perini Navi, decretato fallimento azienda leader superyachts

Lucca, Massimo Braccini, segretario generale Fiom Cgil Toscana, e Mauro Rossi, segretario generale Fiom Cgil Lucca, hanno reso noto il fallimento di Perini Navi, lo storico cantiere di Viareggio, leader nella costruzione dei superyachts.

“Il tribunale di Lucca, con ordinanza, ha decretato il fallimento della azienda nautica Perini Navi di Viareggio – comunica la Fiom – Si tratta di una conclusione drammatica, anche se non inaspettata, e riteniamo che vi siano precise e gravi responsabilità aziendali, sia della proprietà che di chi ha diretto l’azienda, un’impresa e un marchio che ha fatto la storia della nautica e di Viareggio a livello mondiale”.

Gli esponenti Fiom proseguono sostenendo che “l’azienda raccontava di avere un piano di salvataggio ma anche a seguito dell’entrata del fondo di investimenti non ci hanno mai convinto sulla possibilità di poter riprendere i lavori” mentre “la grave esposizione debitoria, circa 100 milioni, era evidente che presentasse un quadro irrecuperabile”.

Per la Fiom “tutte le garanzie date si sono rivelate false e così centinaia di lavoratori adesso si trovano in una situazione di grande incertezza – sempre secondo il sindacato, il tribunale ha disposto – l’esercizio provvisorio dell’impresa per garantire almeno una minima continuità dell’attività, ma nello stesso tempo vanno messi in sicurezza tutti i lavoratori, garantendogli i previsti ammortizzatori sociali. A tal proposito è già stato richiesto un incontro con il curatore fallimentare”.

A proposito del fallimento della Perini Navi il consigliere delegato alle crisi aziendali della Regione Toscana, Valerio Fabiani, dichiara in una nota: “L’impegno è garantire l’unitarietà operativa del complesso aziendale senza disperdere il marchio e le commesse, né tanto meno le maestranze: ci opporremo a ogni spezzettamento che disperda un patrimonio inestimabile per il territorio e la Toscana”.

“Confidiamo che alcuni importanti player del settore diano seguito all’interesse manifestato nei giorni scorsi – ha spiegato Fabiani, che è in contatto con i sindacati e con il curatore fallimentare, Franco Della Santa per il futuro esercizio provvisorio, ed esprime preoccupazione per il fallimento di Perini Navi – in particolare per i lavoratori e l’indotto”.

“Esprimiamo forte preoccupazione per l’epilogo della crisi della Perini Navi, una delle aziende più importanti del comparto della nautica viareggina e internazionale – afferma il sindaco di Viareggio, Giorgio Del Ghingaro – Negli ultimi mesi questa Amministrazione ha seguito attentamente, in accordo con la Regione, l’evolversi di una situazione che presentava da subito forti elementi di criticità”.

“Restano fondamentali – prosegue Del Ghingaro – gli obiettivi della salvaguardia del brand industriale, dei posti di lavoro, e del mantenimento dell’unitarietà del complesso aziendale. Ci auguriamo che nel percorso della procedura ci sia spazio per recepire offerte industriali che possano proseguire l’attività nel cantiere di Viareggio, e svilupparla ulteriormente. Continueremo a seguire la situazione garantendo la massima collaborazione al curatore, nel rispetto dei rispettivi ruoli e compiti, avendo come punto di riferimento l’importanza dell’azienda nel tessuto economico viareggino”.

Lucca, da lunedì 1 febbraio si torna a parcheggiare gratuitamente negli stalli blu

Da lunedì 1 febbraio a Lucca si torna a parcheggiare gratuitamente negli stalli blu, ma solo dal lunedì al venerdì dalle ore 17.00 alle 20.00

Il provvedimento, assunto dall’amministrazione Tambellini a sostegno del commercio e della ristorazione di Lucca, è stato tarato partendo dall’esperienza dello scorso dicembre, quando la totale gratuità della sosta in alcune zone ha di fatto impedito il turnover.

La misura presa dall’amministrazione comunale di Lucca è stata voluta  a causa della perdurante situazione di grave crisi economica e come sostegno alle categorie dei commercianti e dei ristoratori, che risultano fra le più colpite dalle prolungate chiusure stabilite dal Governo per contenere il diffondersi della pandemia.

La gratuità soltanto parziale dei parcheggi è una decisione scaturita dal fatto che, durante il mese di dicembre, la gratuità di tutti gli stalli blu dal lunedì alla domenica ha comportato in alcune zone delle difficoltà e in particolare ne ha limitato il turnover, favorendo l’occupazione dei posti auto per periodi molto lunghi e rendendo così difficile per tutti reperire un parcheggio nella città di Lucca.

In base alle nuove disposizioni volute dalla giunta comunale su input dell’assessora alle attività produttive Chiara Martini, a partire da lunedì, a Lucca,  si potrà quindi parcheggiare negli stalli blu senza pagare dal lunedì al venerdì, in orario pomeridiano dalle 17.00 alle 20.00, mentre il sabato e la domenica i parcheggi saranno a pagamento tutto il giorno. I parcheggi in struttura (Cittadella, Mazzini, Stazione, Luporini) resteranno sempre a pagamento. Il provvedimento resterà in vigore due mesi, fino al 31 marzo.

Dal mese di aprile dello scorso anno, quando sono iniziati i provvedimenti restrittivi del Governo per arginare l’emergenza sanitaria legata al Coronavirus, l’amministrazione guidata dal sindaco Tambellini è intervenuta più volte sulla regolamentazione della sosta e dell’accesso alla Ztl, al fine di creare presupposti logistici quanto più favorevoli a supporto del sistema economico cittadino. In particolare questo nuovo, ulteriore intervento, comporterà un mancato introito per il Bilancio comunale che si aggirerà intorno a 100.000 euro.

 

Giornata della Memoria: a Lucca nasce il Giardino dei Giusti

Un giardino diffuso, così come pensato dall’amministrazione Tambellini, che troverà casa su tutto il territorio comunale, negli alberi che di volta in volta saranno intitolati ai Giusti, alle donne e agli uomini che in ogni tempo e in ogni luogo hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona

È stato istituito proprio oggi, in occasione della Giornata della Memoria, il Giardino dei Giusti della città di Lucca. Un giardino diffuso, così come pensato dall’amministrazione Tambellini, che troverà casa su tutto il territorio comunale, negli alberi che di volta in volta saranno intitolati ai Giusti, alle donne e agli uomini che in ogni tempo e in ogni luogo hanno fatto del bene salvando vite umane, si sono battuti in favore dei diritti umani durante i genocidi e hanno difeso la dignità della persona rifiutando di piegarsi ai totalitarismi e alle discriminazioni tra esseri umani.

E con la nascita del Giardino dei Giusti di Lucca sono stati intitolati anche i primi due alberi. Il pioppo monumentale fuori Porta San Donato, sugli spalti delle Mura urbane, porta il nome di fratel Arturo Paoli, che si è impegnato senza sosta durante la seconda guerra mondiale a favore degli ebrei perseguitati. Mentre il maestoso cedro di Porta Elisa da oggi è dedicato a don Aldo Mei, il parroco di Fiano trucidato da un plotone di Ss sotto gli spalti delle Mura il 4 agosto 1944 e sepolto nella fossa che egli stesso era stato costretto a scavarsi con le sue mani.

Altre intitolazioni saranno organizzate nei prossimi mesi e a questo percorso di riappropriazione della memoria si accompagnerà anche la costituzione di un centro di documentazione sull’argomento, collegato anche alle altre istituzioni, agli altri comitati e alle altre organizzazioni che operano sugli stessi temi.

A presentare l’iniziativa sono stati il sindaco di Lucca, Alessandro Tambellini e l’assessora alla continuità della memoria storica, Ilaria Vietina. Presenti anche il vescovo, Paolo Giulietti, la consigliera provinciale, Teresa Leone, i rappresentanti dell’Isrec Lucca e i rappresentanti delle associazioni della memoria del territorio.

“Negli anni sono sorti sempre nuovi Giardini dei Giusti in parchi pubblici, scuole, città e Ambasciate in tutto il mondo – spiegano Tambellini e Vietina -. I Giardini sono come libri aperti che raccontano le storie dei Giusti, sono spazi pubblici, luoghi di memoria ma anche di incontro e di dialogo, in cui organizzare iniziative rivolte a studenti e cittadini per mantenere vivi gli esempi dei Giusti, non solo in occasione della dedica dei nuovi alberi, ma durante tutto l’anno. I Giusti non sono vittime, ma sono coloro che si impegnano a soccorrere i perseguitati durante i genocidi, a difendere la dignità umana calpestata nei regimi totalitari e a testimoniare la verità per non dimenticare. Nel corso degli anni sono stati onorati i Giusti della Shoah, del genocidio armeno, dei Gulag, di Rwanda, Cambogia, America Latina; il coraggio civile di giornalisti, intellettuali, diplomatici, religiosi, semplici cittadini; i “Giusti del nostro tempo” sono coloro che si assumono una responsabilità di fronte alle sfide del presente come il fondamentalismo, la crisi dei migranti, i nuovi populismi”.

Il Comune di Lucca porterà avanti l’iniziativa insieme all’Istituto Storico della Resistenza e dell’Età Contemporanea in provincia di Lucca (IsrecLu) e coinvolgerà anche l’associazione Talea, soprattutto per quanto riguarda la piantumazione di nuove piante. Inoltre l’amministrazione comunale, con l’istituzione del Giardino dei Giusti, aderisce alla Giornata Europea dei Giusti, la ricorrenza fissata in data 6 marzo, e alla rete GariwoNetwork, ideata dall’associazione Gariwo per connettere tutti i soggetti impegnati nella diffusione del messaggio dei Giusti e i referenti dei Giardini dei Giusti in ogni parte del mondo.

 

Maltempo: sassi e detriti in strada, litorale pisano chiuso

Maltempo: disagi e danni a Marina di Pisa per la forte mareggiata della notte scorsa che in un tratto di litorale ha portato sulla strada detriti e ciottoli e creato danni alla rete fognaria.

In mattinata è stato necessario l’intervento della Protezione civile comunale che, spiega una nota del Comune, “ha provveduto a chiudere le strade al transito veicolare e ad attivare il servizio di spurgo delle fognature per eliminare i ristagni causati dall’acqua di mare”.
Sul posto anche il primo cittadino Michele Conti: “Ho trovato – ha detto Conti – lo scenario che purtroppo da anni i residenti sono abituati a vedere. Ogni volta che c’è una mareggiata, in quel tratto, acqua e sassi invadono la strada, fanno danni alle fognature e alle case. Siamo intervenuti per tamponare l’emergenza tempestivamente, ma dobbiamo una volta per tutte trovare una soluzione”.
“Faccio un appello al presidente, Eugenio Giani, – ha ripreso il sindaco – affinché la Regione Toscana si renda disponibile a sedersi a un tavolo tecnico con il Comune e tutti gli enti interessati, per finanziare opere di difesa idraulica che riescano una volta per tutte a difendere Marina di Pisa dal mare”.
A Pisa, lungo l’Aurelia, i vigili del fuoco hanno rimosso un albero caduto sul manto stradale.
In Medio Valdarno in funzione la nuova cassa di espansione sull’Ombroncello e si sta monitorando il corretto funzionamento delle opere idrauliche e l’andamento dei fiumi e torrenti tra Ombrone Pistoiese e Bisenzio. In Versilia è in funzione tutto il sistema idraulico delle pompe idrovore per i territori sotto il livello del mare.
Il lago di Massaciuccoli in crescita ha richiesto l’accensione straordinaria dell’impianto Bufalina. In Lunigiana monitorato l’andamento dei livelli del fiume Magra. Aulla e Bagnone in piena superano il livello di guardia. Acceso l’impianto idrovoro di Aulla città. A Massa Carrara attivazione delle stazioni fisse delle idrovore per aiutare l’acqua piovuta a defluire. In funzione gli impianti Fossa Maestra a Carrara, Brugiano e Magliano a Massa.
Intervento sul canale Poveromo, verso il Cinquale, dove il Consorzio ha piazzato un’ idrovora mobile di emergenza per scolmare le zone interne.
Infine a Lucca un cipresso danneggiato sul baluardo San Colombano sarà abbattuto mentre a Livorno, in località Sassocritto, i pompieri sono intervenuti per un albero pericolante

Casalesi in Toscana. 34 misure cautelari e sequestri per 8 mln

Vasta operazione contro i casalesi in Toscana. I militari del comando provinciale di Firenze e dello Scico (servizio centrale di investigazione sulla criminalita’ organizzata) della guardia di finanza hanno eseguito 34 misure cautelari, autorizzate dal giudice per le indagini preliminari, nei confronti di altrettante persone accusate di far parte del clan camorristico. L’operazione è stata coordinata dalla direzione distrettuale antimafia di Firenze e in Toscana ha coinvolto anche le province di Lucca e Pistoia.

Maxi operazione anti camorra in Toscana. I militari hanno eseguito un provvedimento del giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Firenze, Federico Zampaoli, che ha disposto 34 misure cautelari, di cui 4 in carcere, 6 ai domiciliari, 9 obblighi di dimora e 15 misure di interdizione personale con divieto di svolgimento di tutte le attività inerenti l’esercizio di imprese. Disposto anche il sequestro preventivo agli indagati di beni e disponibilità, anche per equivalente, fino alla concorrenza di circa 8.300.000 euro. Numerosi i reati contestati ai 34 indagati coinvolti nell’operazione “Minerva”, tra cui il riciclaggio, l’autoriciclaggio e il reimpiego, l’intestazione fittizia di beni, l’emissione e utilizzo di fatture per operazioni inesistenti con l’aggravante dell’associazione a delinquere di stampo mafioso per aver favorito il clan camorristico dei Casalesi.

Oltre alle responsabilità penali delle persone fisiche, vengono contestati illeciti per fatti dipendenti da reato a 23 persone giuridiche. La Dda fiorentina ha operato con il coordinamento della Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo e la collaborazione della Direzione Distrettuale Antimafia di Napoli.

Le indagini sono nate dallo sviluppo di informazioni afferenti a numerosi investimenti immobiliari e commerciali effettuati nel 2016 nella provincia di Siena da due commercialisti campani, affiancati, tra gli altri, da un architetto fiorentino, originario del casertano, ritenuti contigui ad ambienti di criminalità organizzata che facevano riferimento al clan dei Casalesi. Gli approfondimenti e le investigazioni hanno permesso di rilevare che soggetti collegati al clan, attraverso molteplici società operanti nei settori immobiliari e commerciali, avevano reimpiegato ingenti disponibilità finanziarie di provenienza delittuosa in attività imprenditoriali ubicate anche sul territorio toscano. Partendo dal flusso dei pagamenti relativi all’esecuzione dei lavori appaltati, le Fiamme Gialle hanno svelato un complesso sistema di false fatturazioni posto a copertura di cospicui e continui bonifici in uscita dalle aziende di costruzione e disposti a vantaggio di società cartiere. I conti correnti di quest’ultime venivano poi svuotati attraverso un’organizzata squadra di ‘bancomattisti prelevatori’, persone prossime alla soglia della povertà e alcune delle quali beneficiarie di reddito di cittadinanza o di emergenza (misura introdotta a seguito dell’emergenza epidemiologica), remunerate dal sodalizio con commissioni pari al 2 – 3% delle somme monetizzate.

Nel dettaglio, è stato rilevato un sofisticato sistema fraudolento, fondato su diverse società, ritenute riconducibili agli indagati e formalmente gestite da prestanome, che hanno svolto diversi lavori edili sul territorio nazionale, operando perlopiù in subappalto.

Nel corso dell’emergenza epidemiologica da Covid-19, alcune delle attività imprenditoriali coinvolte nel sistema fraudolento hanno anche chiesto ed ottenuto contributi a fondo perduto previsti dal decreto Rilancio e finanziamenti garanti dallo Stato ex decreto Liquidità.

Lucca: rissa tra minori 15enne accoltellato e feritore preso

Polizia diPoliziaUn 15enne accoltellato gravemente mentre il suo feritore è stato individuato e denunciato dalla polizia alla procura minorile di Firenze: questi gli sviluppi di una rissa a Lucca risalente a lunedì sera e avvenuta tra due gruppi contrapposti di gang giovanili.

Oggi sono stati diffusi i risultati delle indagini della questura di Lucca. Nella rissa è stato
ferito quasi subito il 15enne con un colpo di coltello, di lama sottile, all’addome. Secondo la ricostruzione della questura, il minorenne è riuscito ad arrivare a casa da solo ma poi i genitori lo hanno dovuto portare in ospedale per un aggravamento della lesione, che era profonda e che ha comportato la recisione di parti dell’intestino.

L’intervento dei medici ha stabilizzato il 15enne che ora inizia la guarigione ma che è stato anche in prognosi riservata nelle ore successive al ferimento. Lui stesso ha confermato alla polizia di essere stato accoltellato nella rissa. La polizia finora ha anche interrogato 12 giovanissimi. I vari racconti hanno permesso di risalire all’accoltellatore.

Il 113 di Lucca era intervenuto in via delle Piagge, zona Sant’Alessio, per la segnalazione di numerosi giovani con bastoni. Gli equipaggi delle volanti hanno identificato i presenti, tra cui molti minori; erano tutti senza precedenti e nessuno armato. C’era anche un paio di 18enni.

Secondo le ricostruzioni, due gruppi di adolescenti – uno denominatosi Gang di Lucca – si sarebbero dati appuntamento per regolare contrasti generati da futili motivi. Uno dei gruppi fa base a Porta San Pietro e raduna giovani abitanti in città a Lucca e  altri della zona di Capannori; l’altro gruppo gravita nella zona di Sant’Alessio.
Tra i futili motivi finora individuati come pretesto della rissa, screzi per ragazze e insulti fra loro.

L’accoltellatore è anche lui minorenne, di circa un anno più grande del ferito, ed è stato denunciato per lesioni gravi. Sull’episodio sono in corso
accertamenti sia della procura di Lucca sia di quella minorile
di Firenze. Gli identificati sono tutti italiani, vivono con i genitori e non emergono particolari motivi di disagio sociale.
Tutti frequentano scuole superiori.
Sempre secondo le indagini sembra la tensione fra i due gruppi si sarebbe acuita soprattutto per alcune parole rivolte ad una ragazza. Per questo le due compagnie avrebbero deciso didarsi appuntamento in una zona lungo il fiume Serchio a Sant’Alessio per risolvere la questione. Ma c’è stata la rissa.
Pare infatti che la situazione sia subito degenerata, di sicuro è comparso un coltello – che al momento non sarebbe stato ritrovato – con cui è stato colpito il 15enne finito in prognosi riservata.

Alcuni residenti hanno chiamato la polizia ma all’arrivo delle Volanti i due gruppi si erano già quasi del tutto allontanati.

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