Anche Livorno parteciperà a Toscana Pride 2019

“Sabato saremo a Pisa per partecipare alla parata del Toscana Pride” hanno dichiarato congiuntamente il sindaco di Livorno Luca Salvetti e l’assessore al sociale e diritti Andrea Raspanti.

“Ci saremo per testimoniare l’attenzione della città di Livorno al tema dei diritti. Ci saremo per testimoniare la nostra riconoscenza e la nostra vicinanza alle tante associazioni e ai tanti attivisti che ogni giorno, da anni, si battono per il riconoscimento della libertà di ogni persona di esprimere se stessa senza subire condizionamenti o discriminazioni sulla base di pregiudizi sessisti o di altra natura.

Ci saremo per dire un secco no a chi vorrebbe riportare indietro la storia del nostro Paese. Il 9 giugno scorso – proseguono il sindaco e l’assessore – abbiamo ricevuto, in questo senso, un mandato inequivocabile da parte dei livornesi e delle livornesi. Dal primo giorno siamo al lavoro per dare alla nostra città un nuovo punto di riferimento per la promozione della cultura del rispetto e la lotta contro ogni forma di discriminazione: la Casa dei Diritti, quartier generale delle politiche di inclusione dell’Amministrazione comunale, luogo di incontro e di aggregazione per tutti e tutte coloro che sono impegnati per una città più aperta, libera e civile. Il percorso – affermano Salvetti e Raspanti in conclusione – che porterà alla Casa dei diritti, sarà un percorso aperto e partecipato, un’importante opportunità di crescita per il territorio”.

Nei giorni scorsi era stato il Comune di Lucca a confermare la propria adesione al Pride di Pisa. Prima di quello lucchese, già il Comune di Firenze aveva dato il patrocinio alla manifestazione del 6 luglio per “dare un messaggio forte in un eccezionale momento storico e politico in cui vengono messi in discussione i principi di parità, uguaglianza e di apertura, principi che fanno parte del dna di Firenze”.

Sea Watch: Firenze pronta ad accogliere 12 migranti

Corre attraverso i canali social la solidarietà del capoluogo toscano verso le 42 vite stipate da giorni nella nave battente bandiera olandese al largo dell’isola di Lampedusa.

“Firenze e’ pronta ad accogliere le persone che in questo momento si trovano sulla SeaWacht 3. Noi sappiamo da che parte stare, dalla parte dell’umanita’, contro questo Governo irresponsabile che respinge i disperati e non rimpatria i delinquenti”. Cosi’, su Twitter, il sindaco di Firenze Dario Nardella.

“Firenze si affianca a Livorno e tende la mano ai migranti della #SeaWatch, uomini e donne che possono anche rischiare la vita e hanno bisogno di assistenza. Non si lasciano esseri umani in mare. La nostra storia è quella di una città aperta e per questo siamo già pronti ad accogliere 12 delle 42 persone a bordo. Al contempo chiediamo al Governo di affrontare e gestire concretamente il fenomeno dell’immigrazione partecipando attivamente ai vertici dell’Ue per ottenere una condivisione delle responsabilità da parte di tutti i paesi europei nessuno escluso”. Lo afferma Andrea Vannucci, assessore del Comune di Firenze, su Facebook.

“La città di Livorno, con il suo porto, è aperta, la Sea Watch può approdare qua! Livorno è la città delle Nazioni, democratica e tollerante , per definizione e per nascita. Il mare non è un confine, ma apertura e accoglienza.#Restiamoumani”. Questa la presa di posizione del sindaco di Livorno Luca Salvetti, pubblicata nel tardo pomeriggio di mercoledì scorso nella pagina istituzionale su Facebook, mossa dalla consapevolezza che chi è in mare, in una situazione a rischio, deve essere salvato. ”E’ doveroso”, ha dichiarato il sindaco Salvetti, ”che una città come Livorno, sia disponibile all’accoglienza. Qui si tratta di rapportarsi ad una situazione di emergenza . L’ashtag restiamoumani nel post ci deve far pensare. Ho fatto il marinaio in Capitaneria e so perfettamente chi può entrare in porto. La mia dichiarazione politica è espressione della gente comune che deve riscoprire i valori dell’accoglienza, la politica si fa smuovendo le coscienze. Il sistema di ospitalità è ampio e non può essere gestito da un solo comune. A questo proposito il sindaco di Firenze, Dario Nardella, mi ha telefonato mettendosi a disposizione per un aiuto e per l’accoglienza dei 42 migranti della Sea Watch”.

Ringraziamenti sono pervenuti dal presidente della Regione Toscana Enrico Rossi che ha condiviso il post del sindaco Salvetti con il commento ”Sono semplicemente felice, grazie sindaco di Livorno”.

 

Sea Watch, Salvetti: “Porto Livorno aperto”. Salvini: “E’ nave pirata”

“La città di Livorno, con il suo porto, è aperta, la Sea Watch può approdare qua! Livorno è la città delle Nazioni, democratica e tollerante, per definizione e per nascita. Il mare non è un confine, ma apertura e accoglienza. #restiamoumani”.

Lo scrive su facebook il sindaco di Livorno, Luca Salvetti. Gli replica secco il ministro dell’Interno Matteo Salvini, sempre su facebook: “priorità per il neo-eletto sindaco di Livorno del Pd: aprire il porto alle navi pirata delle ong…”.

Sulla risposta del ministro dell’Interno, il sindaco labronico ha così ribattuto: “è doveroso che una città come Livorno, sia disponibile all’accoglienza. Qui si tratta di rapportarsi ad una situazione di emergenza. L’hashtag restiamoumani nel post ci deve far pensare”.
“Ho fatto il marinaio in Capitaneria – ha proseguito Salvetti – e so perfettamente chi può entrare in porto. La mia dichiarazione politica è espressione della gente comune che deve riscoprire i valori dell’accoglienza, la politica si fa smuovendo le coscienze. Il sistema di ospitalità è ampio e non può essere gestito da un solo comune”. “A questo proposito – ha poi concluso – il sindaco di Firenze, Dario Nardella, mi ha telefonato mettendosi a disposizione per un aiuto e per l’accoglienza dei 42 migranti della Sea Watch”.

Ma ripercorriamo gli avvenimenti della Sea Watch . La nave è entrata in acque italiane alle due meno dieci e, non rispettando l’alt della finanza, si è diretta verso le coste di Lampedusa. A tre miglia dal porto le autorità italiane sono salite a bordo, hanno controllato la nave ed i passaporti dell’equipaggio e hanno impedito l’attracco. Carola Rackete, la capitana della nave, oltre alla multa fino a 50mila euro, rischierebbe come ipotesi di reato le accuse di rifiuto di obbedienza a nave da guerra, per il quale la pena massima è di due anni, e resistenza o violenza contro nave da guerra per il quale il codice  della navigazione prevede fino a 10 anni. Le potrebbe venir contestato anche il reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina per il cui sono previsti dai 5 ai 15 anni.

Anche Enrico Rossi, presidente della Regione Toscana, durante l’intervistra telefonica rilasciata stamani a Controradio si è espresso in merito al caso Sea Watch affermando: “Salvini ha questa capacità di spostare l’attenzione”, e di “nascondere i problemi del Paese. La disoccupazione aumenta, il ministero dello Sviluppo economico non riunisce i tavoli, e bisognerà che questo governo prepari una manovra da 40 miliardi”.

Secondo Rossi “mai come ora l’ombra dell’infamia si è allungata sul governo nazionale come sta avvenendo con Salvini nella falsità, nella consapevolezza della strumentalizzazione della vicenda”, mentre è necessario che il ministro dell’Interno “vada a Dublino quando si fanno le riunioni, vada a discutere degli accordi di Dublino”, perché “quaranta persone non cambiano i problemi dell’accoglienza”. “Sento ancora le reazioni di alcuni che dicono ‘prendeteli a casa vostra’, e uno se avesse posto potrebbe anche pensarci”, come si potrebbe anche ospitarli “nella villa dell’amico di Salvini, questo Luca Lucci…” ha aggiunto.

Il presidente della Regione Toscana ha ricordato la proposta di legge sui ‘diritti samaritani’ che sarà all’esame del Consiglio regionale della Toscana, e ha spiegato che in giunta sono già state definite le linee d’indirizzo dei bandi da 4 milioni di euro per progetti d’accoglienza che discenderanno da tale legge una volta approvati. “Possiamo fare qualcosa con quei tanti che non accettano questo bluff, questa truffa”, ha affermato il governatore toscano, secondo cui “bisogna far sapere ai cittadini che l’unico effetto prodotto dal decreto Salvini nella nostra regione è avere tremila persone che prima sapevamo dov’erano, e potevamo formare per integrarsi, che sono state buttate in mezzo alla strada”.

Livorno: mozione Pd per intitolare Rotonda Ardenza a Ciampi

Il gruppo Pd di Livorno, ora maggioranza in Consiglio comunale, ha presentato questa mattina all’ufficio protocollo di palazzo civico una mozione per l’intitolazione della ‘Rotonda di Ardenza’, celebre parco cittadino che si affaccia sul lungomare, alla memoria dell’ex presidente livornese Carlo Azeglio Ciampi.

Un cambio di indirizzo netto rispetto a quanto avvenuto il 25 gennaio 2018, quando la maggioranza M5s nel consiglio comunale di allora aveva bocciato definitivamente il provvedimento di intitolazione della ‘Rotonda di Ardenza’ a Carlo Azeglio Ciampi.

“Il consiglio comunale di Livorno – si legge nel testo della mozione presentata dal Pd – considerato che il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi, livornese di nascita, ha sempre mantenuto un legame strettissimo con Livorno, riservandole sempre grande attenzione e affetto anche durante i prestigiosi incarichi che ha ricoperto, e considerato che la precedente maggioranza di governo ha ritenuto non opportuno intitolare al presidente un qualsiasi luogo della città nonostante una delibera della allora giunta comunale e una raccolta firme popolare, impegna il sindaco Salvetti e la giunta a intitolare quanto prima la Rotonda di Ardenza alla memoria del presidente Carlo Azeglio Ciampi”.

Livorno: ecco la nuova giunta. C’ è anche Simoncini. Alla cultura Lensi

Il vicesindaco sarà Monica Mannucci, ex assessore provinciale dal 2009 al 2014, che avrà le deleghe a Edilizia scolastica, Istruzione e tutela animali.

Varata la giunta post-Nogarin, che segna la fine, per ora, della parentesi pentastellata a Livorno. Salvetti terrà per sé le deleghe allo Sport, Sanità, Protezione civile e Polizia locale.  Assessore al Bilancio sarà Viola Ferroni, mentre per l’Urbanistica è stata scelta la fiorentina Silvia Viviani. Ambiente e mobilità sono stati affidati a Giovanna Cepparello, il Commercio e turismo a Rocco Garufo (segretario comunale in carica del Pd livornese), la Cultura allo scrittore e cantante Simone Lenzi, al Sociale Andrea Raspanti, mentre al Lavoro andrà il consigliere del presidente Enrico Rossi, Gianfranco Simoncini, e infine per l’assessorato a Porto, Università e relazioni internazionali è stata scelta Barbara Bonciani.

“Grande voglia, grande spirito e tanti sorrisi: la giunta è stata fatta a tempo di record, non perché è stata fatta in maniera superficiale, ma perché è stata fatta in maniera opportuna”. Così il nuovo sindaco di Livorno Luca Salvetti ha presentato oggi, in sala cerimonie di palazzo comunale, la sua giunta.
“In otto giorni abbiamo la giunta pronta – ha proseguito il neo sindaco – non per fare confronti, ma in passato ce ne sono voluti 78. Nella costruzione di questo gruppo oltre alla capacità e competenze ho messo persone di cui mi fido ciecamente. La stagione dei curriculum non può funzionare nella costruzione di una giunta”. “Questa città ha bisogno di partire subito – ha aggiunto Salvetti – giusto cominciare a lavorare subito per i cittadini di Livorno che aspettano questo”. Una giunta che sarà composta da cinque donne e quattro uomini.

Rossi, Salvetti e Ferrari: “Livorno e Piombino diventino Zes”

A Livorno e a Piombino ci sono tutte le condizioni perché le due aree, oggi a crisi complessa, possano essere dichiarate ‘Zone economiche speciali’ (Zes) e possano godere delle agevolazioni economiche previste dalla normativa.

La richiesta di dichiarare Livorno e Piombino ‘Zone economiche speciali’ (Zes), che sarà fatta giungere, insieme a quella di un incontro a Roma per parlarne, ai ministri per lo sviluppo economico e per il sud, Luigi Di Maio e Barbara Lezzi, è scaturita congiuntamente dal presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, e dai neo sindaci di Livorno, Luca Salvetti e di Piombino, Francesco Ferrari, al termine della riunione che hanno tenuto questa mattina a Firenze presso la presidenza della Regione.

Dopo aver espresso apprezzamento per il progetto di creazione delle Zes, che dovrebbe essere inserito nella prossima legge di bilancio, si fa notare come in Toscana siano presenti due aree di crisi industriale complessa (Livorno e Piombino) che coincidono con i principali nodi logistici (porti e interporti), sulle quali sono stati attivati significativi interventi di reindustrializzazione e di sviluppo mediante accordi di programma Stato-Regione.

In considerazione delle particolarità delle problematiche presenti nelle due aree di crisi complessa e ricordando che nell’Accordo di programma per il rilancio competitivo dell’area costiera livornese firmato l’8 giugno del 2015 all’articolo 4 comma 2, era previsto che si andasse al riconoscimento della zona franca doganale, si sottolinea come la previsione di una Zes favorirebbe ulteriormente processi di investimento e opportunità di sviluppo per questi territori e il rispetto degli impegni assunti dal Governo italiano verso queste aree.

Si esprime pertanto il massimo interesse per il percorso attivato dal Governo, chiedendo sin da adesso un confronto finalizzato alla possibilità che le aree di crisi complessa del territorio regionale vengano riconosciute come Zes.

Nel corso della riunione Rossi, Salvetti e Ferrari hanno inoltre concordato sulla necessità di chiedere ed ottenere un incontro urgente con il ministro delle infrastrutture e trasporti, Danilo Toninelli, per discutere del futuro dei porti di Livorno e Piombino.

“Occorre superare – questa la dichiarazione congiunta dei tre amministratori – la situazione di incertezza che si è ormai determinata nella gestione commissariale dell’Autorità portuale dell’alto Tirreno settentrionale, un’incertezza che va al di là dell’impegno profuso dall’attuale commissario”.

L’idea è che da tempo sui due porti si siano addensate questioni importanti, che si sono rafforzate in quest’ultimo periodo, rispetto alle quali ogni decisione dovrà essere presa in un quadro di piena legittimazione.

“Infatti ciò che avvertiamo come sempre più necessario – aggiungono Rossi, Salvetti e Ferrari – è avere un’Autorità portuale in possesso di una piena operatività. Ciò perché sono numerose le questioni che riguardano i due scali, decisive per il loro ulteriore sviluppo. Per questo serve una guida autorevole, non condizionata da un mandato limitato o in attesa dei prossimi pronunciamenti da parte dell’autorità giudiziaria. Ci auguriamo dunque che il ministro voglia riceverci in tempi brevi, così da dare ai porti di Livorno e Piombino quelle certezze per il loro futuro che diventano ogni giorno più indispensabili”.

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