🎧 Incendio in case popolari a Livorno, un morto per intossicazione

Un 60enne è morto al pronto soccorso di Livorno in seguito all’incendio che questa notte ha devastato un palazzo di edilizia popolare di via Città del Vaticano, dove alcune persone sono state soccorse sul posto e altre a scopo precauzionale sono stati accompagnati in ospedale per inalazione da fumo. AUDIO Il sindaco Luca Salvetti

Tragedia  nella notte alla Scopaia a Livorno dove un incendio ha interessato un condominio Erp in via Città del Vaticano. Il bilancio al momento è di una persona morta in ospedale per intossicazione, altri due ricoverati in gravi condizioni,  a causa del troppo fumo inalato e sette persone curate sul posto. L’incendio è scaturito intorno alle 1 in un’abitazione al primo piano. I Vigili del fuoco del comando di Livorno sono intervenuti per un incendio in un appartamento in via Città del Vaticano, con 2 squadre, 2 auto pompa serbatoio, autoscala, un’auto botte pompa e il carro aria. In tempi brevissimi, il fumo ha invaso anche gli appartamenti del secondo e del terzo, 11 in tutto quelli posti sotto sequestro dai vigili del fuoco, come disposto dal magistrato che sta procedendo anche con le verifiche sulla salma. L’uomo deceduto era inquilino del piano sopra l’appartamento in cui è scoppiato il rogo. Al momento dell’incendio il 60enne stava dormendo nel suo appartamento, dove abitava con la madre, e quando è stato soccorso era già in arresto cardiaco.

Gli accertamenti per stabilire le cause dell’incendio e della morte dell’uomo sono stati affidati ai carabinieri che sono al lavoro da stanotte sotto il coordinamento della procura che aprirà un fascicolo sulla vicenda. Potrebbe essere stata una candela lasciata accesa inavvertitamente dopo il black out che ieri sera ha interessato tutto il quartiere, a scatenare il pauroso incendio che stanotte ha sconvolto la zona della Scopaia.

Secondo quanto è emerso dalle prime indagini, ieri sera è mancata la corrente in tutto il quartiere per un duplice guasto Enel alla linea che porta l’elettricità alla zona della Scopaia, tant’è che sul posto era stata inviata anche la Protezione civile del comune di Livorno per gestire il black out. Sono stati proprio gli uomini della Protezione civile, che erano là, i primi ad intervenire e a soccorrere gli inquilini del palazzo in fiamme. Sul posto a seguire la situazione è andato anche il sindaco Luca Salvetti. “E’ stata una notte drammatica – spiega Salvetti – con una concatenazione di cause che hanno portato a questa tragedia. Prima il blackout che verso l’ora di cena ha fatto saltare la luce in tutto il quartiere, con i tecnici Enel al lavoro che alle 2 di notte hanno ripristinato la corrente. Nel frattempo è scoppiato l’incendio, forse per alcune candele lasciate accese in un appartamento dove abitano due inquilini che sono seguiti dai servizi Asl, e che sono andati a letto dimenticandosele”. Salvetti sottolinea che “sul posto c’erano gli uomini della Protezione civile a presidiare il quartiere al buio e che sono stati i primi a intervenire e a far uscire le persone. Naturalmente siamo arrivati lì e abbiamo gestito le famiglie evacuate, gli otto nuclei familiari sono stati alloggiati nella vicina parrocchia di don Raffaello con Svs e Misericordia che hanno dato il loro supporto sanitario, e poi alcuni sono stati accolti da parenti e amici e gli altri sono stati presi in carico dalla protezione civile”.

 

Livorno, lavori a rilento su Variante Aurelia. Sindaco: siamo innervositi

Necessario per tutti noi avere un briciolo di pazienza ma insopportabile e inaccettabile trovarsi di fronte ad un andamento di cantiere lento e per niente intelligente”. Così il sindaco di Livorno Luca Salvetti sui lavori alla Variante Aurelia

” Era ovvio che il necessario intervento di rifacimento previsto da Anas all’altezza dello svincolo Livorno sud creasse non pochi problemi alla mobilità generale di Livorno. La variante Aurelia infatti ormai da decenni è diventata una strada cittadina, ovvero una via di scorrimento che riguarda spostamenti da Livorno verso il resto della Toscana, ma anche una via di collegamento tra quartieri e parti della città. Necessario per tutti noi avere un briciolo di pazienza ma insopportabile e inaccettabile trovarsi di fronte ad un andamento di cantiere lento e per niente intelligente”. Così il sindaco di Livorno Luca Salvetti sui lavori alla Variante Aurelia.

“Il maltempo ha complicato il quadro e ciò è comprensibile – aggiunge in una nota il sindaco di Livorno- ma non è comprensibile che, come sembra, la ditta responsabile dei lavori proceda non tenendo conto del fatto che questi interventi stanno creando problemi e danni a tutta la città. Osservando i lavori, come mi capita di fare spesso, ho visto che le attività spesso languono e soprattutto una scelta dei tratti ad immediata esecuzione che non corrispondono alle reali necessità della mobilità livornese”.

Per il sindaco “realizzare subito e liberare la rampa di uscita Livorno sud avrebbe ad esempio ridotto notevolmente i disagi. Ciò non è stato preso in considerazione come del resto altri accorgimenti”. “Ho fatto presente in maniera marcata il quadro inaccettabile ad Anas che ha coinvolto la ditta appaltatrice ed ho aggiunto che i lavori devono chiudersi il prima possibile – conclude Salvetti -. Ci è stato comunicato che la situazione sarà risolta in pochi giorni, attendiamo fiduciosi anche se piuttosto innervositi”.

Effetto Venezia, edizione 2023 a Livorno dedicata al cinema

Livorno, sarà dedicata al tema del rapporto tra la città di Livorno e il cinema la nuova edizione della manifestazione labronica Effetto Venezia.

Lo ha annunciato il sindaco Luca Salvetti, presentando oggi la kermesse che sarà intitolata “Effetto Venezia 2023 il cinema è la città”. “L’idea di quest’anno è stata quella di collegare a Effetto Venezia 2023 il rapporto della nostra città con il cinema – ha detto – e ragionando su questo fronte abbiamo pensato a Marco Bruciati, perché fosse il direttore artistico di questa edizione: con entusiasmo ha subito cominciato a lavorare sul piano”.

Presenti oggi insieme al sindaco anche lo stesso Bruciati e agli assessori alla cultura Simone Lenzi e al commercio Rocco Garufo. Il primo elemento della nuova edizione sarà il “cinema espanso” con i palazzi del quartiere Venezia, sui quali saranno proiettati spezzoni realizzati da filmaker, che diventeranno un elemento fondamentale della narrazione.

Poi la strada, con tutte le forme del teatro di strada (teatro delle ombre e manifestazioni circensi per riprendere proprio lì da dove nasce il cinema) poi l'”effetto notte” con il programma di spettacolazione e eventi musicali, con i due palchi principali, uno in Fortezza Nuova dedicato alla musica e quello in piazza del Luogo Pio dove ci saranno talk show con personaggi del cinema. Anche la consueta offerta enogastronomica sarà in qualche modo collegata al cinema. “Per chi ama il cinema – ha detto Bruciati – è una opportunità che non poteva non essere colta.

L’unica edizione che fu in qualche modo collegata al cinema fu il 1995, in occasione del Centenario del cinema. Obiettivo – ha aggiunto il direttore artistico – è utilizzare questa edizione anche per far sì che il cinema diventi una ulteriore opportunità di crescita per il nostro territorio. Mi sono messo a lavorare su una visione, già oggi cominciamo a elaborare un percorso”. “Quello che è certo – ha concluso – è che non costruiremo un festival del cinema: Effetto Venezia è e rimarrà un festival multidisciplinare con l’elemento in più quest’anno della cornice del cinema che ci consentirà di far vivere ai visitatori l’esperienza di un film a cielo aperto proprio sulla storia del cinema”.

Livorno: la prefettura si prepara ad accogliere i migranti della Sea Eye 4

Livorno, la mattina del 23 dicembre è previsto l’arrivo nel porto cittadino della Sea Eye 4, la nave con a bordo 108 migranti.

La prefettura livornese sta infatti approntando la macchina organizzativa per preparare l’accoglienza delle persone che si trovano a bordo dell’imbarcazione; la Sea Eye 4 è la prima delle due navi che sbarcheranno in città dopo che lo scalo toscano è stato individuato come porto sicuro. Le notizie sono in continua evoluzione, come spiega il prefetto Paolo D’Attilio, tanto che l’altra nave Ong prevista, la Life Support, con 142 migranti a bordo, non si sa ancora quando potrà attraccare.

Un altro dato non ancora certo è quello della composizione delle 108 persone che si trovano a bordo della Sea Eye 4: allo stato attuale non è ancora chiaro quante siano le donne, gli uomini o i bambini da accogliere. Quello che è certo è che le operazioni di sbarco verranno effettuate tutte in ambito portuale, su una banchina che dovrà essere individuata in collaborazione con Autorità portuale e Capitaneria.

Una prima verifica sanitaria da parte dell’Usmaf – l’Ufficio di sanità marittima di Livorno –  sarà fatta a bordo, dopodiché, una volta scesi si procederà all’accoglienza e alle varie necessità: cibo, vestiario e l’identificazione dell’ufficio immigrazione della questura. Una volta terminate queste operazioni i migranti verranno trasferiti a destinazione con l’ausilio di pullman e distribuiti in percentuale su tutto il territorio. Infatti, solo il 10% dei migranti rimarrebbe a Livorno e provincia.

“Le notizie che ci arrivano sono in evoluzione – conferma il sindaco Luca Salvetti – tanto che non abbiamo ancora un quadro preciso. Le operazioni sono coordinate dalla prefettura e noi ci siamo subito attivati per quello che concerne la nostra parte con protezione civile, sociale e volontariato. Livorno è stato scelto come porto sicuro e farà il meglio per accogliere queste persone che poi dovranno essere gestite dal sistema sovracomunale“.

Eni: possibile realizzazione di una nuova bioraffineria a Livorno

Firenze, rappresentanti dell’Eni hanno incontrato il presidente della Regione Toscana ed i Sindaci di Livorno e Collesalvetti per discutere di una possibile realizzazione di una nuova bioraffineria.

Dall’incontro che Eni ha avuto con Eugenio Giani ed i sindaci Luca Salvetti e Adelio Antolini, è stato confermato che si sta studiando una possibile realizzazione, all’interno del sito industriale Eni di Livorno, di una nuova bioraffineria.

Lo studio di fattibilità prevede la costruzione di tre nuovi impianti per la produzione di biocarburanti idrogenati così suddivisi: un’unità di pretrattamento delle cariche biogeniche, un impianto Ecofining da 500mila tonnellate/anno e un impianto per la produzione di idrogeno da gas metano.

La realizzazione della nuova bioraffineria all’interno dell’area industriale di Livorno, permetterebbe di massimizzare le sinergie con le infrastrutture già disponibili e quindi di assicurare un futuro produttivo e occupazionale al sito.

La progettazione dei tre nuovi impianti a Livorno sarà ultimata entro il 2023 e la realizzazione potrebbe avvenire già entro il 2025. Il piano di trasformazione della raffineria di Livorno sarà oggetto di un lungo percorso di confronto con le istituzioni del territorio e con le organizzazioni sindacali di categoria nell’ambito del modello relazioni industriali.

Giuseppe Ricci, direttore generale di Energy Evolution di Eni, ha commentato che stanno “lavorando per aggiungere un importante milestone alla strategia di decarbonizzazione di Eni e al percorso intrapreso molti anni fa, con la trasformazione, a Venezia nel 2014, della prima raffineria in bioraffineria. La coesistenza di impianti bio e tradizionali è stata proficuamente testata con la recente produzione a Livorno di Eni Biojet, il primo Saf (Sustainable Aviation Fuel), esclusivamente da materie prime di scarto, grassi animali e oli vegetali esausti grazie alla sinergia con la bioraffineria Eni di Gela. Il nostro obiettivo è aumentare la disponibilità di prodotti decarbonizzati e sostenibili e di traguardare i target di riduzione delle emissioni scope 3”.

Sulla possibile apertura di una nuova bioraffineria a Livorno, si sono poi espressi anche gli altri partecipanti dell’incontro. A tal proposito il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani ha dichiarato un “grande apprezzamento per la decisione di Eni di studiare la riconversione della raffineria di Livorno in una bioraffineria improntata ad una transizione energetica sostenibile sia in termini ambientali che di mercato di sbocco. L’innovazione tecnologica e la rilevanza dell’investimento, così come le sinergie impiantistiche tra nuove e precedenti attività produttive, dischiudono una vera prospettiva di sviluppo attenta anche a mantenere la forza lavoro e l’intera filiera produttiva. Si tratta di scelte lungimiranti, compatibili con il territorio di riferimento, che potranno altresì beneficiare della competitività infrastrutturale derivante dall’ammodernamento dello stesso porto di Livorno con la Darsena Europa”

Altro intervento è arrivato poi dal sindaco di Livorno, Luca Salvetti. Il sindaco ha sottolineato che “in questi tre anni di mandato, la definizione di chiare prospettive industriali e occupazionali per la raffineria Eni di Stagno ha visto il nostro impegno costante a fianco di istituzioni, sindacato e azienda, con l’imprescindibile obiettivo di dare un futuro all’impianto e certezze ai lavoratori. È grande la soddisfazione nel constatare come gli sforzi di tutte le parti abbiano portato all’individuazione di un percorso virtuoso che ci auguriamo porti alla realizzazione nel nostro sito di una nuova bioraffineria. Progetto che coniuga obiettivi industriali, compatibilità ambientale e stabilità occupazionale. Il percorso ci ha visti attivamente impegnati, giungendo nel marzo di quest’anno a sedere al tavolo di confronto voluto dal Ministero dello Sviluppo Economico a fianco dei vertici aziendali, del Presidente Giani e dei rappresentanti dei lavoratori. Quell’impegno inizia ora a dare i suoi frutti e la strada sembra tracciata. Il lavoro è, e resterà sempre, al centro degli obiettivi di questa amministrazione, pronta a fornire anche in futuro una stabile e collaborativa interlocuzione istituzionale a tutti i soggetti impegnati su questo fronte”.

Infine è arrivata anche la dichiarazione di Adelio Antolini, sindaco di Collesalvetti. Antolini sostiene che “la realizzazione di una bioraffineria dentro lo stabilimento Eni di Stagno, che col sindaco Luca Salvetti prospettammo in una conferenza stampa nel gennaio 2021 come una soluzione opportuna per il nostro territorio sia per il mantenimento dei posti di lavoro qualificati sia per l’ambiente, oggi sta diventando una realtà. Questo studio è già un risultato e un impegno per lo sviluppo futuro con un investimento di Eni ad alto livello di innovazione tecnica. Un bel lavoro di squadra di Eni e Regione Toscana con i Comuni di Livorno e Collesalvetti”.

Moby Prince: Livorno ricorda le 140 vittime a 31 anni dalla strage

Ricorre domenica 10 aprile il 31/o anniversario della tragedia del Moby Prince, avvenuta la notte del 10 aprile 1991 davanti al porto di Livorno: 140 le vittime. ‘Per non dimenticare’, anche quest’anno il Comune di Livorno, con il patrocinio della Camera dei Deputati, ha predisposto una serie di cerimonie e iniziative che coinvolgeranno i familiari delle vittime, i rappresentanti delle istituzioni e la cittadinanza.

Il programma avrà inizio alle 11 in Fortezza Nuova con la deposizione di una corona al Monumento in ricordo delle vittime mentre alle 12 in Cattedrale messa col vescovo Simone Giusti. Nel pomeriggio, alle 14.30 a Palazzo Comunale, in Sala Consiliare, cerimonia con il saluto del sindaco Luca Salvetti ai familiari, ai rappresentanti delle istituzioni e alle delegazioni dei Comuni partecipanti (diretta streaming sul canale YouTube ‘Consiglio Comunale Livorno’). Alle 16.30 poi partirà il correo da piazza del Municipio fino all’Andana degli Anelli, all’interno del Porto mediceo dove alle 17.30 vi sarà la deposizione di un cuscino di rose donato dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella e di una corona di alloro alla lapide che riporta tutti i nomi delle vittime del Moby Prince di cui poi seguirà lettura.

La cerimonia si concluderà con il lancio in mare di 31 rose rosse, una per ogni anno trascorso dalla notte del 10 aprile 1991. Alle 18, alla Goldonetta sarà poi rappresentato ‘M/T Moby Prince 3.0’, spettacolo teatrale che ripercorre in 70 minuti la tragedia del traghetto incendiato e le successive vicende processuali (ingresso gratuito): introdurranno la vicesindaca Libera Camici e i rappresentanti delle associazioni dei familiari delle vittime ‘140’ e ‘Associazione Aprile’ Nicola Rosetti e Luchino Chessa, figlio di Ugo, il comandante della Moby. Infine alle 21.15 nella chiesa dei Salesiani concerto in memoria delle vittime eseguito da EstrOrchestra – Coro Rodolfo Del Corona.

Questo pomeriggio le vittime  sono state  commemorate dal Consiglio regionale con un cerimonia alla Biblioteca regionale ‘Pietro Leopoldo’ a Firenze al cui interno si trova l’Armadio della Memoria, la sala che accoglie il patrimonio cartaceo e digitale delle stragi toscane: oltre al Moby anche il disastro alla stazione di Viareggio e il naufragio della Concordia al Giglio. Tra i presenti il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo, il presidente della commissione Europa, Francesco Gazzetti, e il sindaco di Livorno Luca Salvetti.

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