Ucraina: a Livorno manifestazione contro la guerra alle 19

Continuano le iniziative in Toscana per solidarizzare con i cittadini ucraini e dire no alla guerra con la Russia. A Livorno appuntamento alle 19 in Piazza del Municipio.

‘Fermiamo la guerra’. Questo il titolo della manifestazione in programma oggi giovedì 24 febbraio a partire dalle 19 in piazza del Municipio a Livorno. L’iniziativa è organizzata da Cgil, Cisl, Uil, Anpi, Arci, Aned e Anpppia per condannare fermamente l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa.

“Condanniamo fermamente l’invasione dell’Ucraina da parte della Federazione Russa” e “auspichiamo che non si avvii una ulteriore escalation militare come reazione all’invasione”, si legge in un appello dei promotori della manifestazione che citano poi le parole di Gino Strada: “Ogni guerra ha una costante: il 90% delle vittime sono civili, persone che non hanno mai imbracciato un fucile. Che non sanno neanche perché gli arriva in testa una bomba. Le guerre vengono dichiarate dai ricchi e potenti, che poi ci mandano a morire i figli dei poveri”.

“In queste ore drammatiche la città di Livorno vuol lanciare un messaggio per la pace nei territori ucraini e dire no ad ogni genere di conflitto”. Lo scrive su Facebook il sindaco di Livorno Luca Salvetti postando una foto della giunta davanti al palazzo Comunale con una bandiera della pace esposta in facciata. “La Giunta – continua Salvetti – ha cosi deciso di esporre la grande bandiera con i colori dell’arcobaleno oltre a promuovere e partecipare a tutte le iniziative che in città si stanno preparando grazie all’impegno di enti, istituzioni, associazioni e semplici cittadini”

🎧 Livorno, un concerto per ‘ripotare a galla’ la Ca’Moro

Si terrà il 25 agosto all’ippordomo Caprili.  La ‘Ca’ Moro’ è  attiva da anni come progetto di reinserimento sociale per le persone disabili. L’imbarcazione, ormeggiata in Darsena Vecchia, a Livorno,  davanti al monumento dei Quattro Mori, è affondata il 20 agosto scorso.

ll 25 agosto a Livorno ci sarà un concerto di beneficenza all’ippodromo Caprilli il cui ricavato servirà per la ricostruzione del Ca’ Moro, ll ristorante, nel quale lavoravano quattro ragazzi affetti dalla sindrome di Down, affondato nel pomeriggio del 20 agosto a causa di una falla.  Hanno già aderirto all’appello Enrico Nigiotti, Bobo Rondelli e tanti altri

La ‘Ca’ Moro’ è  attiva da anni come progetto di reinserimento sociale per le persone disabili. L’imbarcazione, ormeggiata in Darsena Vecchia, davanti al monumento dei Quattro amori, ha iniziato ha imbarcare acqua per una falla e neanche l’intervento di vigili del fuoco e guardia costiera ha permesso di evitarne l’affondamento.
Il progetto ‘Ca’ Moro’ è portato avanti della cooperativa Parco del Mulino e dall’Associazione italiana persone Down-Livorno.

Il Ca moro è  una vera e propria istituzione in città e fin dalle prime ore dell’accaduto in molti si sono detti pronti a dare una mano per la sua ricostruzione. cercare di riportare alla luce il locale. il concerto è organizzato dall’amministrazione comunale insieme al Lem.

Oltre al concerto si può anche partecipare ad una  raccolta fondi tramite Iban o GofundMe.

Abbiamo intervistato il sindaco di Livorno Luca Salvetti 

Il Tirreno, per il secondo giorno consecutivo non in edicola

Livorno, Il Tirreno per il secondo giorno consecutivo non è in edicola per lo sciopero dei giornalisti, in lotta contro il piano aziendale non condiviso.

Ed oltre alla solidarietà ai giornalisti del Tirreno, espressa dai sindacati e dal Pd della Toscana, arriva in serata tramite agenzia, quella del sindaco di Livorno Luca Salvetti.

Sostegno ai lavoratori de Il Tirreno e la richiesta che la Regione Toscana attivi un tavolo di crisi per la vertenza che interessa il quotidiano. E’ quanto assicurato dal sindaco di Livorno che ha scritto al governatore toscano Eugenio Giani dopo aver incontrato oggi, insieme all’assessore al lavoro Gianfranco Simoncini, alcuni rappresentanti del Cdr del quotidiano per “avviare un percorso di concreto affiancamento ai lavoratori, giornalisti e poligrafici e per informarli che l’Amministrazione comunale metterà in campo tutto il il proprio impegno a tutela della qualità dell’informazione e del patrimonio di competenze e occupazione rappresentato dalla testata”.

Simoncini, spiega una nota, ha sottolineato che data l’importanza della vertenza vi debba essere l’attenzione e un intervento della Regione Toscana e del Governo considerata anche, la dimensione sovraregionale dei giornali coinvolti dalle misure preannunciate nuova proprietà.

Per questo il sindaco Salvetti subito dopo l’incontro con il Cdr ha scritto a Giani. “I rappresentanti del Comitato di redazione del Tirreno che mi hanno rappresentato le difficoltà aperte con la nuova proprietà, che ha preannunciato un pesante ricorso alla cassa integrazione, che, a dire delle rappresentanze sindacali, metterebbe in dubbio la qualità dell’informazione garantita dal giornale. Mi hanno inoltre informato di aver chiesto un intervento del tavolo di crisi regionale. In relazione del ruolo del Tirreno nel mondo dell’informazione regionale e del peso occupazionale che il quotidiano riveste nella nostra Città, sono ad auspicare che possa esserci una risposta positiva della Regione Toscana alla richiesta avanzata dal Cdr”.

🎧 Moby Prince. 30 anni di misteri

Moby Prince. A 30 anni dalla più grande tragedia della marina civile italiana, restano ancora molti misteri da chiarire. Via libera alla nuova Commissione parlamentare d’inchiesta monocamerale.

Sono passati 30 anni. Era il 10 aprile 1991. Alle ore 22.25 il traghetto Moby Prince in partenza da Livorno e diretto ad Olbia lancia il May Day. Era appena partito. Poi l’inspiegabile cambio di rotta e la collisione con la petroliera Agip Abruzzo. Alla fine si conteranno 140 morti. La più grave tragedia della marina civile italiana. Una strage. E trent’anni persi.

A breve partiranno i lavori della seconda Commissione parlamentare d’inchiesta per cercare finalmente di capire cosa accadde davvero quello notte. Insieme alla Commissione c’è poi il lavoro della Procura di Livorno e del procuratore Ettore Squillace Greco, proprio per cercare di recuperare i 30 anni persi e dare ai familiari e a tutti i cittadini italiani la verità su quel fatto. Sapremo, forse. Per il momento sappiamo che – contrariamente a quanto sostenuto in passato – non è stata colpa della nebbia né di distrazioni.

Il comandante Ugo Chessa era espertissimo e meticoloso. La perizia della procura sostenne che erano tutti morti nella prima mezz’ora. Oggi sappiamo che non affatto così, anzi. Ci furono ore di agonia. Sappiamo che c’erano almeno due bettoline in circolazione quella notte che non fecero ritorno al porto. E che tutte le energie vennero inizialmente spese per la petroliera Agip Abruzzo e non per la Moby Prince.

Sappiamo che le analisi della scientifica trovarono tracce di esplosivo (nitrato di ammonio e tritolo) a prua. Sappiamo che quella notte al porto di Livorno c’era un affollamento di navi Usa di ritorno dalla Golfo Persico per la guerra con l’Iraq. E sappiamo dalle foto dell’Agenzia spaziale europea che la petroliera Agip Abruzzo era in una zona vietata. Non doveva essere lì. Infine sappiamo pure che il giorno dopo, l’11 aprile 1991, a Genova affondò la petroliera cipriota Haven, in seguito ad una esplosione a bordo. Restano sul tappeto mille domande. E mille ipotesi, compresa quella della criminalità organizzata.

Sabato 10 aprile 2021 alle 12.00 ci sarà la messa in Cattedrale celebrata del vescovo Giusti, alle 17:00 saranno lanciate in mare 30 rose e saranno letti i nomi delle vittime, alle 18:30 il Sindaco di Livorno Luca Salvetti consegnerà la Livornina d’oro all’associazione 140 – familiari delle vittime del Moby Prince al teatro Goldoni e a seguire il Requiem KV626 di Mozart. Per la prima volta senza lo storico Presidente dell’associazione Loris Rispoli ricoverato da settimane all’ospedale di Pontedera.

Vaccini: al via somministrazioni al Modigliani forum Livorno

E’ stato inaugurato questa mattina il nuovo centro per la vaccinazione di massa anti Covid al Modigliani Forum di Livorno. La struttura, che rappresenta la sede di riferimento più grande per l’area costiera, con una organizzazione parallela a quella allestita a Firenze al Mandela Forum, già oggi assicurerà le prime 548 vaccinazioni, ma nei prossimi giorni in considerazione dell’arrivo dei vaccini metterà a disposizione dieci linee vaccinali, per una produzione potenziale di 1000 vaccini al giorno.

A pieno regime potranno essere fino a 1600 i vaccini somministrati al giorno grazie alle 16 linee vaccinali allestite in altrettanti box separati. All’inaugurazione hanno partecipato il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, il direttore generale dell’Azienda Usl Toscana nord ovest Maria Letizia Casani, il prefetto Paolo D’Attilio e il sindaco di Livorno Luca Salvetti.

“Le limitazioni nella vita quotidiana legate alla fasce colorate nel sistema di prevenzione della pandemia da Covid-19 hanno messo alla prova ormai da tempo tutti i cittadini. La vaccinazione è l’unico vero strumento che abbiamo per uscire dall’emergenza. Livorno, con l’apertura stamani del centro vaccini al Modigliani Forum, è da questo punto di vista all’avanguardia”: lo scrive su Fb il sindaco di Livorno Luca Salvetti annunciando l’apertura di un grande centro vaccinale in città. “I vaccini – aggiunge il sindaco – devono arrivare nelle quantità necessarie e a livello territoriale dobbiamo essere pronti ed efficienti per una campagna vaccinale il più veloce possibile. L’utilizzo della grande struttura è stato pensato dall’amministrazione comunale in accordo con l’azienda sanitaria e con la collaborazione con i gestori dell’impianto. In poche settimane il centro è stato allestito e da oggi può consentire fino ad oltre 1000 vaccinazioni giornaliere”. “Se le dosi arriveranno con puntualità – conclude Salvetti – questa struttura insieme a quella di via Impastato e al lavoro ambulatoriale dei medici di base consentirà la vaccinazione dei livornesi nei tempi stimati”.

“Il nuovo centro vaccinale di Livorno rappresenta la sede di riferimento più grande per tutta la nostra costa con un’organizzazione parallela a quella allestita a Firenze al Mandela Forum”. Lo ha detto il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, oggi all’inaugurazione del nuovo centro vaccinale al Modigliani forum. “La vaccinazione di questi primi giorni – ha proseguito Giani – prevede il ricorso ad AstraZeneca, quindi è esclusivamente rivolta alla popolazione nata tra il 1941 e il 1945 che si è prenotata sul portale regionale. Ma confidiamo di poter allargare la forbice anagrafica ai 70enni in questi giorni. In questa settimana partirà poi nella sede livornese anche la somministrazione di Moderna ai particolarmente fragili in grado di muoversi, mentre gli over80 faranno ancora riferimento ai loro medici di famiglia ad eccezione di quelli che non possono essere trasferiti dal domicilio per i quali è prevista una ulteriore organizzazione. Grazie anche all’apertura di centri vaccinali importanti come questo e quello di CarraraFiere confidiamo di poter somministrare, solo in questa settimana, altre 160mila dosi”. “Sono davvero orgogliosa per l’apertura di questo importante centro – ha spiegato Maria Letizia Casani, direttore generale dell’Azienda Usl Toscana nord ovest – e vorrei ringraziare non solo la Regione per l’attenzione sempre dimostrata verso il nostro territorio e tutte le istituzioni che hanno collaborato come il Comune di Livorno a cui appartiene la struttura che ci ospita, ma anche il personale sanitario e amministrativo impegnato affinché tutto proceda nel migliore dei modi”. “Qui, oltre ai cittadini iscritti per fascia di età – ha sottolineato Casani facendo appello ai vaccinandi di presentarsi in orario evitando così assembramenti – saranno vaccinati anche i cosiddetti “super fragili” in particolare inizieremo chiamando direttamente le persone inserite in liste già compilate di persone in carico ai nostri servizi con problematiche di tipo neurologico, oncologico, persone nel percorso dei trapianti, con malattie autoimmuni e immunodeficienze primitive”

Livorno, Rio Maggiore: inaugurato il primo lotto di lavori da 5 milioni di euro

L’investimento totale sulla messa in sicurezza Rio Maggiore ammonta ad oltre 38 milioni di euro

Il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora regionale ai lavori pubblici, difesa del suolo e Protezione civile Monia Monni, accompagnati dal sindaco Luca Salvetti e dal consigliere regionale Francesco Gazzetti, hanno inaugurato a Livorno il primo lotto dei lavori di messa in sicurezza del Rio Maggiore, effettuati dalla impresa edile Nikante Costruzioni Srl di Campobasso.

I lavori – iniziati il 13 gennaio dello scorso anno e conclusi con tre mesi di anticipo rispetto al cronoprogramma (dovevano infatti terminare il 17 maggio prossimo) – consistono nello stombamento del torrente e nell’ampliamento della sua sezione, così da renderlo in grado di far defluire senza problemi una massa d’acqua pari a quella caduta nel corso del disastroso evento alluvionale che si verificò nel settembre 2017. E’ la prima volta che ciò avviene, per dimensioni e lunghezza dell’intervento, in Toscana.

In particolare il primo lotto esecutivo ha riguardato l’adeguamento del tratto da via Rodocanacchi a via dei Pensieri, in zona stadio, con la demolizione del tombamento e l’ampliamento della sezione idraulica, che è stata più che raddoppiata, in modo da garantire appunto, oltre al livello di sicurezza standard, anche il contenimento di un evento analogo a quello del 2017. Sono stati quindi realizzati due nuovi ponti, sulle vie Rodocanacchi e dei Pensieri.

Nella progettazione e nell’esecuzione dei lavori si è dedicata particolare cura alle finiture, così da della riqualificare la zona, con l’inserimento di aree verdi che rendono il corso d’acqua più fruibile da parte della cittadinanza.

L’investimento per questo primo intervento è stato di 5,1 milioni di euro, provenienti da fondi statali che la Regione, in accordo con il Dipartimento nazionale della Protezione civile, ha destinato a questo intervento.

L’opera inaugurata oggi costituisce il primo di sei interventi sul Rio Maggiore.

Ecco, in estrema sintesi, gli altri cinque.

Il primo, in corso di attuazione e con fine lavori prevista nel marzo del prossimo anno, riguarda la realizzazione del nuovo ponte in via Peppino Impastato, la demolizione del ponte di via di Salviano e la ricostruzione di un attraversamento ciclo-pedonale, con l’adeguamento della sezione di deflusso. Il costo è di 3,5 milioni di euro, anche’essi derivanti da fondi statali.

Il secondo interessa il tratto da via Rodocanacchi a via Toti. Qui i lavori devono ancora iniziare ed è in corso la procedura per il loro affidamento. L’avvio è previsto nella seconda metà di quest’anno per un importo di 5,7 milioni di euro da fondi statali. Prevede l’apertura del tratto tombato e l’adeguamento della sezione idraulica, con la demolizione e la ricostruzione del ponte di via Toti.

Il terzo riguarda il tratto a monte di via dei Pensieri fino a via Cattaneo, con l’apertura del tratto tombato e l’adeguamento della sezione idraulica, la demolizione e la ricostruzione del ponte di via Cattaneo. E’ in corso la progettazione esecutiva. Entro al fine dell’anno si conta di indire la gara per l’affidamento dei lavori, che dovrebbero iniziare nel corso del prossimo anno e prevedono un investimento complessivo di 8,6 milioni di euro, da fondi statali.

Il quarto interessa il tratto a monte di via Cattaneo fino a monte di via dell’Ardenza, per un intervento da 4,2 milioni di € che serviranno per adeguare la sezione di deflusso, demolire e ricostruire il ponte su via dell’Ardenza. E’ in corso la progettazione esecutiva la cui approvazione è prevista entro al fine dell’anno, con la procedura di gara nel 2022 e l’avvio dei lavori nel 2023-24.

Questo intervento viene sfasato di un anno rispetto al precedente per ridurre l’impatto che avrebbero due cantieri aperti in contemporanea su via Cattaneo e via dell’Ardenza.

Il quinto ed ultimo intervento, che si aggiunge a quello inaugurato oggi, riguarderà il tratto da via Toti alla foce, con l’apertura della parte tombata e l’adeguamento della sezione idraulica, la demolizione e la ricostruzione dell’attraversamento di viale Italia e delle viabilità interne all’Accademia. Il costo è di 11 milioni di euro. E’ in corso la gara per l’affidamento della progettazione esecutiva, prevista nel 2021, l’indizione della gara nel 2022 e l’inizio lavori nel 2023.

Con questo complesso di interventi che si sostanziano soprattutto nello stombamento, ovvero nel mettere a cielo aperto vasti tratti del torrente aumentandone la capacità di deflusso ed eliminando i rischi di intasamento riducendo drasticamente quelli di tracimazione, si metterà in maggior sicurezza l’intero Rio Maggiore ed in particolare i suoi punti più critici, rappresentati dal tratto completamente tombato, da via Cattaneo fino al mare, e dai forti restringimenti di sezione in corrispondenza dei ponti di via di Salviano e via dell’Ardenza.

 

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