Alia: in una settimana 124 richieste per ritiro rapido rifiuti

Delle 124 richieste ricevute, spiega Alia in una nota, 105 hanno portato alla rapida rimozione dei rifiuti abbandonati, in media nel giro di 2,7 ore dalla segnalazione, mentre 19 sono state gestite al di fuori del percorso di ritiro rapido perché si trattava di abbandoni non rientranti nella categoria dei ‘rifiuti urbani’ per i quali è stato pensato e organizzato il servizio.

Nella prima settimana di avvio, sono state 124, le richieste di intervento arrivate ad Alia attraverso Aliapp, l’applicazione che da smartphone consente ai cittadini di accedere a una serie di servizi, a partire dalla possibilità di effettuare segnalazioni di rifiuti abbandonati, indicando il luogo dell’abbandono, allegando la foto dei rifiuti e ricevendo dall’azienda aggiornamenti sulla successiva rimozione.

Delle 124 richieste ricevute, spiega Alia in una nota, 105 hanno portato alla rapida rimozione dei rifiuti abbandonati, in media nel giro di 2,7 ore dalla segnalazione, mentre 19 sono state gestite al di fuori del percorso di ritiro rapido perché si trattava di abbandoni non rientranti nella categoria dei ‘rifiuti urbani’ per i quali è stato pensato e organizzato il servizio. Inoltre, delle 105 segnalazioni gestite con esito positivo, nell’87% dei casi gli interventi sono stati effettuati nei tempi definiti dal nuovo servizio: ossia nell’arco di tre ore se gli abbandoni si sono verificati nel perimetro del centro storico e di sei ore nelle zone esterne alla così detta Area Unesco.

“Si tratta di numeri che confermano la validità dell’impegno contro gli abbandoni messo in campo da Alia e che testimoniano il grande lavoro svolto dai nostri operatori nei primissimi giorni di un servizio inedito e altamente impegnativo come quello dei ritiri rapidi – commenta Lorenzo Perra, presidente di Alia Multiutility -. Un orgoglio che si accresce ulteriormente visto che questi risultati sono stati garantiti operando sette giorni su sette, 24 ore su 24, giorni festivi compresi”.

Alia ricorda che il nuovo servizio di ritiro rapido riguarda tutti gli abbandoni su area pubblica di rifiuti urbani ed esclude, invece, i rifiuti speciali, pericolosi e comunque non domestici ai sensi della normativa vigente, che devono essere indirizzati, con procedure e tempi ordinari, verso impianti di trattamento diversi da quelli dedicati agli urbani. Ad esempio, non possono essere oggetto di ritiro rapido cartongesso, carta catramata, guaine bituminose, ma anche carcasse, relitti e parti di veicoli, rifiuti da costruzione e queli abbandonati in aree private.

🎧Arte e sostenibilità: a Palazzo Vecchio 30 opere dei vincitori del contest di Alia “Second Life”

Arte e sostenibilità al centro di “Second Life: tutto torna”, un contest unico nel suo genere in Italia, ideato da Alia, che torna nella sua 3° edizione. 30 i giovani selezionati provenienti da tutto il paese. Le loro opere, per lo più nate dal riciclo di materiali di scarto e rifiuti, sono esposte fino al 18 febbraio nel Cortile Michelozzo di Palazzo Vecchio, e poi al Centro Pecci di Prato fino al 28 marzo.

Audio: Lorenzo Perra, presidente di Alia Multiutility e Alessia Bettini, vicesindaca e assessora alla cultura

La mostra della terza edizione del contest è stata inaugurata oggi a Firenze, nel Cortile di Michelozzo a Palazzo Vecchio, ed è stata l’occasione non solo per sottolineare il successo di una formula che continua a ricevere adesioni e attenzione da ogni parte d’Italia, ma anche per rendere noti i nomi dei vincitori e degli artisti che hanno ricevuto la menzione speciale da parte una giuria composta da affermati critici, storici dell’arte e direttori delle principali istituzioni toscane. Sono stati 130, in questa terza edizione, gli artisti (tutti fra 18 e 28 anni di età) che hanno partecipato a Second Life per lanciare un messaggio a favore della tutela delle risorse del Pianeta e un impegno per una società più sana, giusta, green e sostenibile. Le 30 opere finaliste si interrogano sul concetto di sostenibilità, sul valore della salvaguardia dell’ambiente e del decoro urbano, ma anche sull’impegno nel dare una seconda vita alla materia in linea con i principi dell’economia circolare. L’esposizione rimarrà aperta fino al 18 febbraio per poi spostarsi al Centro Pecci di Prato nel periodo 22 febbraio-24 marzo. 

La tappa fiorentina di Second Life è stata inaugurata alla presenza della vicesindaca Alessia Bettini, dell’assessore comunale all’Ambiente, Andrea Giorgio, del professor Marco Meneguzzo, docente di storia dell’Arte all’Accademia di Brera e curatore della mostra, del presidente di Alia Multiutility Lorenzo Perra e del Direttore Relazioni Esterne, Comunicazione e Sostenibilità, Giuseppe Meduri. Già fissate le tappe dei primi laboratori didattici che coinvolgeranno i bambini delle scuole primarie. Il 2 e l’8 febbraio a Palazzo Vecchio ogni laboratorio sarà organizzato in due parti: una prima dedicata alla spiegazione della mostra, con narrazioni studiate ad hoc per il pubblico di riferimento, e una seconda parte di interazione con le opere e produzione di contenuti da parte dei bambini, delle bambine e delle maestre presenti.

Il primo premio della terza edizione di Second Life è andato a Sofia Salerno, nata e cresciuta a Catania, che dopo gli studi classici ha continuato il suo percorso in Arti visive presso l’Accademia di Belle Arti di Brera. La sua opera – intitolata ‘Nascondini 65, 115, 130’ – consiste in una serie di tre video in cui l’artista stessa prova a nascondersi in piena vista davanti alla propria videocamera. ‘Ero appena rientrata nella bollente Sicilia. Luglio 2023. Mentre provavo a spegnere gli incendi vicino casa, a Milano temporali e tempeste colpivano la città. Sono rientrata a Milano in autunno, e ho osservato ciò che queste tempeste avevano causato nella zona di Parco Nord. Il primo albero, il più piccolo, è morto a 65 anni. Quello di mezzo a 115. Il più grande a 130. Nascondersi in piena vista è sinonimo di una evidenza che tendiamo a ignorare’, ha detto Salerno nel raccontare la propria opera. Che ha ottenuto il consenso della giuria ‘per aver saputo ricordare ed evidenziare un gruppo di problemi relativi alla sostenibilità, con mezzi minimi e con una semplicità letterale che diventa, proprio per questa caratteristica elementare, fortemente simbolica’.

Gli altri artisti selezionati sono Diego Azzola, Elena Benzoni, Gianluca Braccini, Marta Cantarini, Paola Cenati, Pietro Paolo Cesari, Benedetta Chiari ed Elisa Pietracito, Elisa Cocchi, Martina Cocco, Raimondo Coppola, Cecilia D’Urso, Elisa Paola Hampe, Ire Ere (collettivo), Miriam Marafioti, Chiara Marchesi, Chiara Mecenero, Alessia Ottaviani, Roberto Picchi, Giuseppe Raffaele, Chiara Russo, Irene Stellin, Erica Toffanin, Mingrui Wang e Wang Xin.

Il progetto ideato e promosso da Alia, si avvale del patrocinio istituzionale della Regione Toscana, dei Comuni di Firenze, Empoli, Prato, Pistoia e della Conferenza dei Presidenti delle Accademie. Sono partner del progetto: Fondazione Palazzo Strozzi, Centro Pecci, Museo Novecento, Mad Murate Art District e Evolve Maire Tecnimont Foundation.

La giuria che ha selezionato le opere vincitrici – raccolte anche nel catalogo ufficiale pubblicato da Mandragora e nel portale dedicato https://secondlifecontest.it/ – è formata da Martino Margheri (Fondazione Palazzo Strozzi), Valentina Gensini (direttore artistico Centro Murate Art District), Stefano Collicelli Cagol (direttore generale del Centro per l’arte contemporanea Luigi Pecci di Prato), Sergio Risaliti (direttore artistico Museo Novecento Firenze), oltre al curatore, professor Marco Meneguzzo, e Giuseppe Meduri, direttore Relazione esterne, Comunicazione e Sostenibilità di Alia.

Publiacqua non entra in casa! Attenzione alle truffe – al via la campagna di comunicazione

Publiacqua, in collaborazione con i Comuni di Firenze, Prato e Pistoia lancia la campagna “Attenzione alle truffe!”. Un’iniziativa di prevenzione ed informazione rivolta a tutti i cittadini del territorio dove l’azienda gestisce il servizio idrico ed in particolare alle persone anziane e fragili. La campagna sarà promossa grazie anche alla collaborazione chiesta agli altri 46 Comuni del territorio dove il servizio idrico è gestito da Publiacqua.

Alla presentazione della campagna erano presenti, tra gli altri, Lorenzo Perra, Presidente di Publiacqua, Benedetta Albanese, Assessore alla Sicurezza Urbana del Comune di Firenze, Flora Leoni, Assessore alla Sicurezza Urbana del Comune di Prato, Gabriele Sgueglia, Assessore alle Politiche Ambientali, Rifiuti, Acqua ed Energia del Comune di Pistoia. La conferenza stampa ha potuto contare anche sul prezioso contributo del Commissario Capo della Polizia di Stato Dott.ssa Nadia Giannattasio della Divisione Polizia Anticrimine della Questura di Firenze e del Commissario della Polizia di Stato Dott.ssa Giulia Serra della Questura di Prato.  

Una campagna urgente alla luce delle ripetute segnalazioni arrivate dal territorio in queste ultime settimane e che, come ogni anno, rischiano di aumentare con l’arrivo della bella stagione e delle vacanze. Una campagna che sarà diffusa su tutto il territorio dei 46 Comuni dove Publiacqua gestisce il servizio idrico attraverso l’affissione dei manifesti e distribuzione di depliant negli uffici pubblici, la programmazione di spot sulle radio e sulle tv del territorio, l’acquisto di spazi sui maggiori quotidiani e l’utilizzo di post dedicati sulle pagine social aziendali.

A queste attività saranno affiancati poi incontri pubblici presso circoli, sedi di centri anziani etc. in coordinamento e collaborazione con le amministrazioni comunali e le forze di polizia locale. 

“Troviamo semplicemente disgustosi gli episodi che anche nelle settimane scorse hanno avuto come vittime persone anziane ed in buona fede. Episodi che, dal nostro punto di vista, assumono una gravità anche maggiore visto che per truffare queste persone viene utilizzato il nome della nostra azienda. Per questo, dopo aver diramato comunicati ed acquistato spazi sui giornali e nonostante questo aver visto il ripetersi di questi episodi, abbiamo deciso di promuovere una vera e propria campagna di sensibilizzazione ed informazione rivolta agli anziani ma anche alle loro famiglie. Una campagna a cui teniamo moltissimo e che speriamo davvero possa contribuire ad arrestare questo disgustoso fenomeno”, ribadisce Lorenzo Perra – Presidente di Publiacqua (AUDIO).

“I nostri anziani e le persone più fragili sono troppo spesso vittime di truffe e raggiri. Il compito delle Istituzioni e di realtà che offrono servizi, come in questo caso Publiacqua, è quello di informare i cittadini e dare loro consigli utili e avvertenze su come difendersi. L’informazione e la sensibilizzazione su questi fenomeni pericolosi sono una forma di prevenzione e sono importanti perché offrono ai cittadini la possibilità di difendersi”, afferma Sara Funaro – Assessora al Welfare del Comune di Firenze

“Informare tutti contro le truffe è fondamentale per aiutare a tutelare concretamente i nostri anziani e molto utile a contrastare un fenomeno davvero insopportabile come quello delle truffe. Ringraziamo Publiacqua che scende direttamente in campo per informare tutte le potenziali vittime e le forze dell’ordine e la Polizia Municipale per l’impegno nel contrastarle. La battaglia contro le truffe agli anziani si combatte con tanti strumenti e l’informazione di sicuro ha un ruolo fondamentale”, dichiara Benedetta Albanese, Assessora alla Sicurezza Urbana del Comune di Firenze.

“L’iniziativa di Publiacqua costituisce lodevole attività di prevenzione che si inserisce in un più ampio progetto antitruffa già sperimentato sul nostro territorio con l’avallo della Prefettura di Prato con Polizia Municipale e Forze dell’Ordine. Siamo felici di patrocinare questa campagna di Publiacqua in quanto riteniamo essenziale – visto l’allarme destato dal fenomeno delle truffe – diffondere il più possibile tra la cittadinanza gli anticorpi difensivi tramite la massima informazione. Oltre alla diffusione di volantini e gli incontri diretti con la cittadinanza, sperimenteremo con Publiacqua anche una trasmissione radio dedicata per un approfondimento sui media del messaggio di prevenzione”, conclude Flora LeoniAssessore alla Sicurezza Urbana del Comune di Prato

A Publiacqua 50 mln dal Pnrr per piano contro perdite idriche

Il progetto di Publiacqua finalizzato alla riduzione delle perdite idriche nei sistemi acquedottistici dell’area metropolitana di Firenze, Prato e Pistoia si è aggiudicato il terzo posto a livello nazionale nella graduatoria del ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile ed è riuscito a ottenere 50 milioni dal Pnrr.

Il progetto, che vale complessivamente 67 milioni, include interventi nei 12 comuni dove si concentra l’80% delle perdite (per un totale di 3.800 km di reti): le opere previste consistono nella sostituzione delle reti, nello sviluppo della digitalizzazione grazie all’installazione di contatori che conse

“Siamo entusiasti e felicissimi di questo riconoscimento che testimonia l’elevata capacità progettuale di Publiacqua – ha affermato il presidente di Publiacqua, Lorenzo Perra -. Nella
graduatoria del ministero siamo infatti terzi a livello nazionale: un risultato che conferma le competenze manageriali e tecniche presenti nella nostra società che, oggi lo possiamo
confermare, rappresentano un valore aggiunto per tutto il nostro territorio”.

“Siamo orgogliosi che Publiacqua abbia ottenuto il terzo posto a livello nazionale nella graduatoria del ministero delle infrastrutture e della mobilità sostenibile che premia con i
soldi del Pnrr il suo piano per la lotta agli sprechi e per ridurre le perdite – ha aggiunto il sindaco di Firenze Dario Nardella -. Grazie a questo progetto potremo risparmiare 25 milioni di metri cubi d’acqua, volume superiore a un terzo del Lago di Bilancino, e potremo scendere sotto il 28% delle perdite diventando così tra le migliori città italiane in quanto a
performance idrica, un punto di svolta, dunque, a un problema annoso che, in un momento di siccità perdurante, non è più tollerabile”.

L’assessore all’ambiente di Palazzo Vecchio Andrea Giorgio ha evidenziato che “Firenze diventerà una delle città più all’avanguardia ed efficienti grazie al lavoro di Publiacqua”, l’assessore alle partecipate Federico Gianassi ha ricordato che dal 2018 al 2021 è stata ottenuta “una riduzione della dispersione idrica del 27%”.

🎧 L’Area Fiorentina è depurata. Presentata la conclusione dei lavori

L’Area Fiorentina è depurata. Un risultato a suo modo storico per l’area più popolosa della Toscana. La conclusione di un percorso partito dalla metà degli anni ’80 coinvolgendo 8 Comuni con 1.355 chilometri di fognatura e 312 scolmatori.
Due i grandi sotto attraversamenti dei corsi d’acqua principali. Uno sotto l’Arno che trasporta i reflui dalla riva destra fino all’ingresso di San Colombano. L’altro consente alla condotta dell’Emissario in Riva Sinistra d’Arno di sotto-attraversare la Greve e collettare quindi i reflui a San Colombano.
Oggi la presentazione della conclusione dei lavori inerenti la fognatura e depurazione dell’Area Fiorentina.

Lorenzo Perra, Presidente di Publiacqua e Monia Monni, assessora regionale all’ambiente intervistati da Chiara Brilli

 

Di seguito le schede fornite da Publiacqua.

I NUMERI DI UN SISTEMA COMPLESSO
Il sistema depurativo dell’Area Fiorentina serve 8 Comuni: Bagno a Ripoli, Calenzano, Campi Bisenzio, Firenze, Lastra a Signa, Scandicci, Sesto Fiorentino, Signa.
Sul territorio di questi comuni corrono 1.355 chilometri di fognatura (140 chilometri di grandi collettori e 1.215 chilometri di raccolta) e sono installati 77 sollevamenti (utili a superare gli ostacoli fisici sul terreno), 312 scolmatori.
2 i grandi sotto attraversamenti sotto i corsi d’acqua principali. Uno sotto l’Arno che, attraverso tre grandi condotte del diametro di 1,4, 1,2 e 0,7 metri per un totale in lunghezza di 400 metri, trasporta i reflui dalla riva destra fino all’ingresso di San Colombano posto in riva sinistra. L’altro consente alla grande condotta dell’Emissario in Riva Sinistra d’Arno di sotto-attraversare la Greve e collettare quindi i reflui a San Colombano.
L’insieme delle opere utili a depurare l’Area Fiorentina, attualizzando ad oggi i costi sostenuti nei decenni, a partire dal 1985 ad oggi, ha necessitato di un investimento di quasi 300 milioni di euro.

IL CUORE DEL SISTEMA

Il cuore del sistema di depurazione dell’Area Fiorentina è l’impianto di San Colombano. Un impianto la cui progettazione iniziò a metà anni ’80 ed il cui primo lotto fu attivato nel 2000 ricevendo gli scarichi di Lastra a Signa e Scandicci. Progressivamente, mentre venivano realizzati gli altri due lotti, uno completato nel 2004 ed il terzo nel 2006, vengono collegati all’impianto tutti gli altri territori in riva destra e riva sinistra fino al 2014, quando viene attivato l’Emissario in Riva Sinistra d’Arno e l’aprile 2022 quando si concludono gli ultimi otto interventi che completano il sistema fognario e depurativo che consente di portare a San Colombano i reflui dell’area fiorentina.

San Colombano è un impianto di trattamento di tipo biologico a fanghi attivi organizzato su tre linee parallele di trattamento per una capacità di complessiva di 600.000 abitanti equivalenti.

DESTRA D’ARNO

Il sotto-attraversamento dell’Arno a San Colombano è funzionale a far arrivare all’impianto di depurazione i reflui provenienti dalla riva destra del fiume. Questo avviene attraverso due collettori principali: quello fiorentino e la cosiddetta Opera 10.
Il primo è lungo 9,2 chilometri e raccoglie i reflui provenienti dai collettori: Chiesi, Poggi, Macelli, Goricina, Le Piagge, Opera 5 Osmannoro. A questo collettori afferiscono gli scarichi di un’area di 2.700 ettari per circa 100 mila abitanti equivalenti.

Il secondo raccoglie i reflui dei Comuni di Calenzano, Campi Bisenzio, Sesto Fiorentino e Signa. All’Opera 10 si collegano i seguenti collettori: Opera 7 (Campi Bisenzio e Signa), Opera 8 (Campi Bisenzio e Calenzano), Opera 6 (Sesto Fiorentino e Calenzano), Collettore Cinta orientale di Castello e Collettore Cinta occidentale di Calenzano.

All’Opera 10 afferiscono i reflui provenienti da un’area di 1.300 ettari e 120 mila abitanti equivalenti.

SINISTRA D’ARNO
In riva sinistra d’Arno sono invece tre i collettori principali. Il più grande è l’Emissario in riva Sinistra d’Arno (ERSA) completato nel maggio 2014. Lungo 7.4 chilometri e costituito in grandissima parte da condotte di 2 metri di diametro, ERSA ha richiesto un investimento di 71,5 milioni di euro e la bonifica di un’area grande come 15 campi di calcio.
Con l’operatività dell’impianto di San Colombano è stato possibile risanare il sistema fognario di Scandicci liberando dagli scarichi i fossi Stagno, Dogaione, Dogaia e Stagnolo. I reflui vengono raccolti da una condotta di 3 metri di diametro che porta a San Colombano i reflui di un’area di 850 ettari e dove vivono circa 30 mila abitanti equivalenti.
La riorganizzazione del sistema fognario di Lastra a Signa, invece, è passata attraverso la realizzazione di alcune grandi condotte finalizzate a eliminare gli scarichi diretti in Arno e nel Vingone. La cosiddetta Opera 3 è quindi costituita da una serie di collettori (per 5 chilometri di rete) e 5 sollevamenti. Con l’ultimo intervento realizzato sul sistema fognario di Lastra a Signa, conclusosi da poche settimane, sono stati realizzati 2,5 chilometri di condotte fognarie e 4 sollevamenti. Tutto questo insieme di opere consente di convogliare i reflui di un’area di 192 ettari abitata da circa 10 mila abitanti equivalenti.

LE PRESTAZIONI DEL SISTEMA

Il sistema depurativo/fognario dell’Area Fiorentina ha trattato nel 2021 circa 66 milioni di metri cubi di acque reflue. Tutto questo garantendo la depurazione del 90% degli inquinanti in essi contenuti e quindi la restituzione all’ambiente di acqua pulita. Per capire l’importanza di questa restituzione, che

di fatto chiude il ciclo idrico, basti pensare che in questi inizi di luglio l’Arno all’altezza degli Uffizi ha una portata di circa 4.3 mc/s (metri cubi al secondo) con un’ossigenazione di circa 7 mg/l (milligrammi per litro). Se oggi tutto il carico inquinante depurato dal sistema di trattamento costruito in questi anni finisse Arno avremmo “uno scarico diretto” nel fiume da circa 2 mc/s (tra sponda destra e sinistra). Nel punto di immissione la richiesta di ossigeno sarebbe di circa 27 mg/l. Ciò determinerebbe ossigeno a 0 per decine di chilometri e quindi un fiume Arno de facto morto per l’impossibilità di vita al suo interno della fauna ittica.

PUBLIACQUA E LE PROCEDURE D’INFRAZIONE
Dal 2019 al 2021 Publiacqua ha investito a questo fine 52 milioni di euro. Questi investimenti hanno consentito l’eliminazione di 152 scarichi in ambiente e l’uscita dalla procedura d’infrazione di 11 agglomerati urbani.
Al I° semestre 2022 risultano sanati 16 agglomerati urbani. Nel 2022 sono stati investiti a questo fine 18 milioni di euro.

Publiacqua ha ancora aperte 9 situazioni relative ad altrettanto agglomerati urbani. Nello specifico parliamo per la procedura 2014/2059 di Pistoia, Impruneta, Rufina, Strada in Chianti (Greve in Chianti). Per la procedura 2017/2181 gli agglomerati sono invece quelli di Castelfranco di Sopra, Dicomano, Mercatale (San Casciano Val di Pesa), Reggello, San Casciano Val di Pesa.

L’obiettivo è l’uscita da tutte queste procedure nel 2022.

🎧 Al via “Progetto I Care”, la II edizione del bando di Publiacqua

Al via il Bando “Progetto I Care”. Dopo il sostegno a cultura, sport e ambiente, Publiacqua lancia la seconda edizione del bando a favore delle iniziative di carattere sociale e assistenziale.

Il Bando dedicato all’ambito sociale mutua ancora la evocativa denominazione “I Care” dal messaggio intramontabile di Don Milani. Come già nell’edizione 2021, con questo bando il gestore del servizio idrico mette fondi a disposizione di enti privati senza fine di lucro, cooperative sociali e imprese sociali ecc. che mettono in campo progetti attinenti all’oggetto ed allo spirito del bando medesimo. Ricordiamo che nell’edizione precedente sono stati 17 i progetti sostenuti, a fronte di 40 richieste, con l’erogazione complessiva di 114.900 euro.

Il bando 2022 è stato presentato alla stampa da Lorenzo Perra, Presidente di Publiacqua. Presente Paolo Bacciotti in rappresentanza della Fondazione Tommasino Bacciotti assegnataria di un contributo con il bando 2021.

I Care” è un bando aperto a enti privati senza fine di lucro (con natura non commerciale), cooperative sociali e imprese sociali, enti del terzo settore.

Il bando va a sostenere progetti specifici in ambito sanitario finalizzati: 1)      al supporto, cura, assistenza e miglioramento della qualità della vita delle persone con disabilità o affette da malattie degenerative e delle loro famiglie; 2)      al supporto, cura, assistenza e miglioramento della qualità della vita delle persone con patologie che necessitano di cure periodiche o continue e delle loro famiglie; 3)      a migliorare il grado di autonomia dei soggetti con patologie invalidanti o che limitino comunque l’autosufficienza di movimento; 4)       a promuovere il benessere delle persone e il miglioramento della salute attraverso anche campagne informative. I progetti devono avere una ricaduta diretta sul territorio di uno dei 46 Comuni dove Publiacqua svolge la propria attività.

Il bando viene pubblicato  sul sito internet di Publiacqua (https://www.publiacqua.it/contatti/richiedi-contributo) e l’adesione allo stesso è possibile fino al 19 agosto 2022.

L’ammontare complessivo messo a disposizione da Publiacqua per il cofinanziamento di questi progetti sarà di 100.000 euro. Tali progetti dovranno essere realizzati e completati entro il 30 giugno 2023.

Semplice il meccanismo di accesso al sostegno in quanto sarà sufficiente compilare correttamente la form presente sul sito Publiacqua e, a tutti i soggetti che rientreranno nei requisiti previsti dal bando, sarà erogato un cofinanziamento massimo da parte di Publiacqua di euro 10.000 a progetto/soggetto richiedente (un soggetto può essere partner di più iniziative, ma solamente una volta richiedente).

Il termine ultimo per la presentazione delle domande è fissato al 19 agosto 2022.

“Per il secondo anno siamo felici ed orgogliosi di pubblicare un bando per sostenere iniziative di supporto, cura e assistenza. Iniziative che hanno una diretta ricaduta positiva sulla qualità della vita delle persone affette da patologie o disabilità e delle loro famiglie. E’ un bando a cui teniamo molto e che nella prima edizione ha avuto riscontri importanti da parte dei soggetti assegnatari. Viviamo tempi complicati per tanti motivi. Tempi che risultano ancora più complessi per le persone fragili e per i loro cari. Publiacqua ha cercato da sempre di essere al fianco delle persone in difficoltà. Lo abbiamo fatto storicamente attraverso il rapporto continuo con i servizi sociali dei comuni, le agevolazioni tariffarie prima ed il bonus idrico poi. Dal 2021 abbiamo deciso di utilizzare una nuova strada. Un bando specifico il cui significato profondo è quello che, a maggior ragione nei momenti di difficoltà, una società civile non può e non deve girarsi dall’altra parte ma stringersi attorno ai più fragili e dimostrarsi comunità”. ha affermato Lorenzo Perra – Presidente di Publiacqua (Ascolta l’intervento)

 

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