Bocci: il tavolo con Siri su TAV lo doveva chiedere Nardella

Lo ha affermato Ubaldo Bocci, candidato sindaco del centrodestra a Firenze, che oggi a Roma incontrerà il sottosegretario alle Infrastrutture. Bocci ha anche commentato l’ordinanza del prefetto Lega “Il prefetto è il prefetto, non si discute: quello che dice il prefetto è legge”.

“La meraviglia non deve essere se un cittadino candidato sindaco chiede e pretende di sapere a che punto siamo” sulle infrastrutture, ma “è perché chi dovrebbe interessarsi giornalmente di questo problema evidentemente si distrae pensando ad altre cose”.

“Credo che prima che un candidato sindaco faccia delle proposte alla cittadinanza debba capire esattamente il tema di cui si sta parlando”, ha spiegato Bocci accennando alle polemiche sollevate nei gorni scorsi sull’incontro dal sindaco che lo ha ritenuto inopportuno. “Mi viene da sorridere – ha aggiunto, riferendosi alle polemiche per l’incontro – per il fatto che qualcuno si lamenti, e chieda come faccia un qualsiasi cittadino, senza avere autorità, ad andare a chiedere allo stato dell’arte. La domanda è un’altra: come mai il sindaco, il presidente della Regione, non hanno detto al ministro e al sottosegretario che volevano fare un tavolo permanente, perché è impossibile e inammissibile che cisia questo stato di stallo in tante grandi opere?”.

Inoltre Bocci, rispondendo ai giornalisti che gli chiedevano di commentare la nuova ordinanza antidegrado adottata ieri dal prefetto fiorentino Laura Lega, e citata come esempio positivo dal ministro degli Interni Matteo Salvini, ha affermato: “Il prefetto è il prefetto, non si discute: quello che dice il prefetto è legge”. Questa dichiarazione arriva a margine di una iniziativa elettorale in piazza dell’Isolotto, dove il candidato ha incontrato i commercianti del mercato rionale e i cittadini degli imminenti lavori di riqualificazione della piazza annunciati dal Comune, raccogliendo la preoccupazione di alcuni esercizi commerciali (un’edicola e un negozio di fiori) che potrebbero essere penalizzati dal nuovo assetto della piazza stessa.

‘Daspo locali’ per zone off limits: a Firenze arrivano le aree sotto tutela

Salvini le ha già vigorosamente ribattezzate  misure ‘anti balordi’,  Bologna li ha sperimentati per prima nel 2017 chiamandoli ‘mini Daspo’ e adesso arrivano anche a Firenze: sono i cosiddetti ‘Daspo comunali’ che tramite ordinanza, la Prefetta Laura Lega ha annunciato come pugno duro in città.  In sostanza si parla del divieto di stazionare in alcune aree di Firenze alle “persone dedite ad attivita’ illegali”, che saranno dunque allontanate. Una misura che sta già facendo discutere ma che ricalca quella introdotta dall’allora Ministro Minitti nei contesti urbani.

 

Fu Matteo Piantedosi, all’epoca prefetto di Bologna e attuale capo di gabinetto del ministero dell’Interno, a istituire con un’ordinanza il divieto di stazionamento in una specifica zona della città a chi era già stato arrestato o denunciato nell’ambito dei controlli delle forze dell’ordine nell’area. Era il cosiddetto ”mini-daspo”, lanciato alla fine del 2017, quando l’attenzione si concentrò nel parco della Montagnola, area verde ”teatro” spaccio, dove si erano verificate anche aggressioni. Nei mesi scorsi il provvedimento è stato confermato ed esteso anche alla zona universitaria e ora arriva anche a Firenze.

L’aumento di risse causate da abuso di alcolici o da regolamenti di conti tra bande di spacciatori. L’esasperazione dei cittadini, la richiesta di un segnale concreto. La campagna elettorale che tira per la giacchetta il tema della sicurezza. E la prefetta che propone un’ordinanza ‘non perché Firenze sia in emergenza’ – sottolinea –  ma per confermare l’imprinting della sua gestione della legalità sul territorio avviato nei mesi scorsi alla Fortezza e alle Cascine.

Questo il contesto nel quale si inserisce l’ordinanza  decisa in Palazzo Medici Riccardi che da un lato mappa la città in 17 zone ‘rosse’ e dall’altra individua un target di riferimento: quei soggetti che hanno già a loro carico denunce per spaccio, risse o vendita abusiva. Chi di loro verrà trovato nelle aree off limits potrà essere allontanato da forze dell’ordine e vigili fino a metà luglio.

E già si parla di un daspo urbano 2.0 che trova nei nostri ascoltatori pareri contrastanti: c’è chi commenta con “si risolve solo il problema del ‘decoro’, non altri come ad esempio il disagio sociale”  e chi pensa che questo strumento “dovrebbe servire proprio ad allontanare gli spacciatori e i violenti dalle zone dove commettono i loro reati, zone che non cambiano facilmente, quindi tenerli lontani vuol dire in parte farli smettere”.

In pratica chi non rispetta l’ordinanza, dopo l’allontanamento rischia una denuncia penale che prevede sanzioni pecuniarie o arresto fino a 3 anni.  Il provvedimento viene elogiato dal Ministro Salvini che punta ad estenderlo a tutta la Penisola. Intanto nel capoluogo toscano avrà durata sperimentale di 3 mesi per poi valutarne gli effetti e l’eventuale applicazione anche in altre zone della città.

Dal punto di vista delle responsabilità, il sindaco Nardella che più volte ha chiesto che sul tema sicurezza fosse il Viminale ha tirare le fila come suo dovere istituzionale e che ancora attende 250 agenti per la città, condivide la linea intrapresa dalla prefetta mentre la Lega parla di misura compensativa per i 5 anni di cose non fatte dall’amministrazione e la sinistra  la definisce una deriva securitaria, da campagna populista che certifica il fallimento di Nardella.

Tecnicamente il provvedimento non fa altro che basarsi sul testo unico di pubblica sicurezza e sul decreto dell’allora ministro Minniti. Tra le zone interessate, oltre a Fortezza, Cascine e Stazione, anche quelle vie e piazze come Ciompi e via dei Servi dove si segnalano gli ultimi fatti di cronaca e che il Tar ha definito interessate da “grave insicurezza e pericolosità”.

 

Chiara Brilli

17 zone rosse contro la criminalità a Firenze

Il provvedimento adottato dal prefetto di Firenze Laura Lega potenzia in determinate zone della città l’attività di contrasto già in atto contro lo spaccio di stupefacenti ed i reati contro le persone, vietando lo stazionamento a persone dedite ad attività illegali e disponendone l’allontanamento.

L’ordinanza, dalla validità di tre mesi, si prefigge di garantire la massima sicurezza e la piena fruibilità del centro storico fiorentino alla cittadinanza. “Firenze è una città sicura – sottolinea il prefetto Lega – e vogliamo rafforzare e consolidare l’azione già messa in atto dalle forze di polizia e dalla municipale”, che negli ultimi mesi hanno incrementato i servizi di prevenzione e controllo, “per rendere più difficile il radicamento di fenomeni di illegalità e di degrado”. In sostanza sarà vietato stazionare in determinate aree “a soggetti che ne impediscano l’accessibilità e la fruizione con comportamenti incompatibili con la vocazione e la destinazione” delle stesse.

Sarà ritenuto responsabile di tali condotte “chiunque sia stato denunciato per aver compiuto attività illegali in materia di stupefacenti, per reati contro la persona o per danneggiamento di beni” o anche per il commercio abusivo. L’ordinanza si applicherà nell’area della Fortezza da Basso, nel parco delle Cascine, in via dei Servi, piazza dei Ciompi, via dell’Ariento, via Sant’Antonino, borgo San Lorenzo, piazza del Mercato centrale, via Nazionale, largo Fratelli Alinari, piazza della Stazione, via Panicale, via Guelfa, via de’ Benci, largo Pietro Annigoni, via dei Pandolfini e piazza San Jacopino.

Accesso a registri giudici di pace per Prefettura Firenze

Un nuovo tassello si aggiunge alla performance digitale e telematica delle amministrazioni pubbliche. Da oggi la Prefettura di Firenze potrà accedere via internet ai registri del giudice di pace, visionare i documenti ed estrarre copia degli atti presenti, mentre finora non era abilitata.

E’ il frutto dell’accordo operativo siglato stamani a Palazzo Medici Riccardi tra Prefettura, Ordine degli avvocati e Comune di Firenze. Una positiva partnership che consentirà di migliorare la gestione del servizio, di risparmiare tempo di lavoro e risorse impiegate.

L’Ordine degli Avvocati metterà a disposizione una struttura per la digitalizzazione degli atti e dei documenti cartacei relativi ai procedimenti civili iscritti davanti al Giudice di Pace.

Inoltre, le parti hanno concordato “di collaborare per ampliare la fruizione digitale dei servizi della giustizia di prossimità, si legge nell’accordo, sostenendo le attività e le azioni legate alla sperimentazione e all’introduzione di nuove prassi, favorendo la partecipazione attiva del personale e agevolando, ciascuno per il proprio ambito di competenza, l’uso degli strumenti informatici e delle tecnologie appropriati”.

L’accordo è stato sottoscritto dal prefetto di Firenze Laura Lega, dal presidente dell’Ordine degli avvocati di Firenze Sergio Paparo e il comandante della polizia municipale Alessandro Casale.

Per seguire la realizzazione di questi percorsi, è stato costituito un apposito tavolo di lavoro, composto dai rappresentanti dei soggetti firmatari, che si riunirà periodicamente.

Firenze, rafforzate le misure di sicurezza anti-terrorismo

La prefetta di Firenze, Laura Lega, chiede maggiori controlli intorno ai luoghi di culto ed agli obiettivi sensibili, dopo le stragi in Nuova Zelanda e in Olanda.

“Al momento non si registrano segnali di preoccupazione. Resta comunque alta la nostra vigilanza e gli apparati di sicurezza continueranno a monitorare la situazione”. Queste le parole di Laura Lega, prefetta della città di Firenze.

Dichiarazione rilasciata dopo aver preso la decisione di rafforzare ulteriormente le misure di sicurezza intorno ai luoghi di culto e a potenziali obiettivi sensibili in città in seguito alla strage di Christchurch in Nuova Zelanda, nella quale sono morte cinquanta persone, ed alla sparatoria avvenuta due giorni fa a Utrecht, in Olanda, che ha causato tre morti e cinque feriti.

Empoli, reati in calo ma furti in aumento del 19%

I dati sui reati, riguardanti l’anno 2018, sono stati presentati dal prefetto di Firenze Laura Lega al comitato sicurezza riunito oggi a Empoli.

Sebben sia calato il numero totale di reati, sono cresciuti del 19% in un anno i furti in abitazione nel territorio dell’Empolese Valdelsa denunciati alle forze dell’ordine. Il dato, riferito al 2018, è stato fornito oggi a Empoli (Firenze) dal prefetto di Firenze Laura Lega in occasione del comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza pubblica, a cui hanno partecipato gli undici sindaci dell’area insieme ai rappresentanti di questura, polizia municipale, guardia di finanza, carabinieri e commissariato locale.

Il dato rientra comunque in una complessiva diminuzione dei reati che si attestano, rispetto al 2017, a un – 8%. Solo Fucecchio (Firenze) e Vinci (Firenze) risentono di un calo di furti in abitazione rispettivamente del 19 e 27%. A livello di area si assiste inoltre a un decremento delle estorsioni (-48%) e delle contraffazioni di marchi e prodotti industriali (-21%). Il prefetto Lega, oltre a dare il suo impegno per aumentare ulteriormente i controlli, ha affermato che “sarà rafforzata l’azione contro i reati ambientali, puntando a un maggior controllo dei capannoni sfitti e dei siti di stoccaggio dei rifiuti”.

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