Crollo Genova: Rossi, Toscana duramente colpita, quattro vittime vivevano qui

“La tragedia di Genova ha colpito duramente anche la Toscana. Tra le vittime identificate ci sono almeno quattro giovani che vivevano o lavoravano nella nostra regione. Siamo profondamente addolorati ed esprimiamo tutta la nostra vicinanza ai loro cari e ai familiari di tutte le vittime.

La Regione Toscana chiede che venga fatta al più presto luce sulle cause che hanno portato al crollo e che i responsabili siano assicurati alla giustizia. Ciò che è avvenuto non è degno di un paese civile. La Regione ringrazia ancora una volta Vigili del Fuoco, Protezione Civile e forze dell’ordine impegnate nelle operazioni di soccorso e salvataggio”. Lo dichiara il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, in
un comunicato.

Bandiere a mezz’asta su Palazzo Vecchio, a Firenze, in segno di lutto, per la morte del medico fiorentino Alberto Fanfani e delle altre vittime che hanno perso la vita nel crollo del ponte Morandi a Genova. “È un Ferragosto di dolore che non avremmo voluto vivere – ha detto il sindaco Dario Nardella -. La nostra comunità è fortemente colpita per
quanto accaduto a Genova”.
“Firenze si stringe al dolore della famiglia e degli amici di Alberto Fanfani e ai cari di tutte le altre vittime – ha continuato il sindaco -. Vorrei ringraziare i Vigili del fuoco,
la Protezione civile e le forze dell’ordine che da ieri ininterrottamente lavorano per recuperare le persone schiacciate dalle macerie. Genova e l’Italia sono ferite, ma non vinte.
Dalla tragedia sapremo risollevarci con orgoglio”.

L’Azienda ospedaliera universitaria di Pisa e l’Università di Pisa “si stringono con commozione alla famiglia del medico specializzando in Medicina interna, Alberto
Fanfani, morto nel crollo del viadotto di Genova. A loro si associa nel cordoglio il professor Stefano Taddei, direttore della Scuola di specializzazione in Medicina interna, che il
giovane medico frequentava con profitto al V anno, prestando servizio nelle varie Unità operative di Medicina dell’ospedale”.
Così una nota, in cui si aggiunge che “Marta Danisi, in viaggio con lui, è giovane infermiera che ha prestato servizio nell’Aoup dal 2014 al 2017, prima in Radiodiagnostica e
successivamente in Medicina generale IV, prima di trasferirsi  in un altro ospedale. Anche in questo caso l’Aoup, con il Dipartimento delle professioni infermieristiche, esprime sincera
vicinanza e partecipazione alla sofferenza della famiglia in queste ore di concitazione e di grande dolore”. Alberto Fanfani, 32 anni di Firenze, e Marta Danisi, 29 anni
di Sant’Agata Militello (Catania), erano fidanzati e stavano tornando insieme dalle vacanze quando la loro auto è precipitata nel vuoto per il crollo del ponte.

“Sono vicina alla famiglia fiorentina colpita dal dramma di Genova ed a loro disposizione
per ogni supporto. Faremo partire rapidamente un monitoraggio dello stato delle strade del territorio provinciale con tutti gli enti interessati, per la loro messa in sicurezza e per
l’adozione dei provvedimenti necessari a garantire una circolazione sicura”. Lo afferma stamani, in una nota, Laura Lega, prefetto di Firenze.

Il presidente della Sampdoria Massimo Ferrero ha chiesto il rinvio della partita con la
Fiorentina in programma domenica allo stadio Luigi Ferraris. La decisione dopo la tragedia del crollo del viadotto autostradale Morandi che ha causato 39 morti. Si apprende da fonti vicine alla società. Ora è attesa la risposta da parte della Lega.

E’ stata infine dedicata a Stella Boccia e Carlos Jesus Trujillo, i fidanzati di Arezzo
morti nel crollo del ponte Morandi a Genova, la messa solenne delle ore 18 oggi al Santuario delle Vertighe di Monte San Savino (Arezzo) dove la funzione celebra l’omonima Madonna delle Vertighe, patrona dell’Autostrada del Sole. La celebrazione è dedicata a Stella i cui genitori hanno un ristorante proprio a Monte San Savino, e a Carlos che era
insieme a lei nell’auto precipitata nel crollo. Il santuario, dove si recano abitualmente fedeli e turisti, si è stretto intorno alla famiglia, adesso a Genova.
Intanto i Comuni di Monte San Savino, Capolona (dove risiedeva Carlos) e Civitella Valdichiana (dove abitava Stella) si sono strette intorno alle famiglie dando la disponibilità a
sostenerle per ogni necessità.

‘Patto per San Lorenzo viva’,  per maggiore sicurezza e valorizzazione dell’area

Comune di Firenze, Città metropolitana e Opera Medicea Laurenziana insieme per la cura del complesso di San Lorenzo e dell’area circostante: questo in sintesi il contenuto dell’accordo ‘Patto per San Lorenzo viva’ firmato stamani dal sindaco di Firenze e della Città metropolitana Dario Nardella e dal presidente dell’Opera Medicea Laurenziana Paolo Padoin. Alla sottoscrizione dell’intesa preliminare, che in una fase successiva sarà trasformata in un protocollo, hanno assistito il prefetto Laura Lega, l’assessore alla Polizia municipale Federico Gianassi e il presidente del Quartiere 1 Maurizio Sguanci.

“Abbiamo firmato un accordo che nasce da un’idea di Padoin, che prevede impegni precisi e concreti per il Comune, la Città metropolitana e l’Opera Medicea Laurenziana per garantire una maggiore sicurezza del complesso di San Lorenzo e dell’area circostante – ha spiegato il sindaco Nardella -. Per quanto ci riguarda, l’impegno riguarda un rafforzamento del presidio degli agenti della Polizia municipale, sia in divisa che in borghese; un’integrazione del sistema di illuminazione di tutti i vicoli e le stradine di questa parte del quartiere, poiché l’illuminazione è un forte deterrente in termini di sicurezza, e una valorizzazione culturale di tutta l’area che coinvolga sia Palazzo Medici Riccardi che le cappelle medicee”. “Noi partiamo sempre dal presupposto che una città più sicura è anche una città più libera – ha aggiunto Nardella – e che solo la combinazione tra cultura e valorizzazione, da un lato, ed educazione e regole, dall’altro, può essere efficace sul lungo periodo”.

“Incrementare la sicurezza per il complesso di San Lorenzo, ovvero della Basilica e delle Cappelle Medicee – ha detto il presidente dell’Opera Medicea Laurenziana Padoin – è sempre stato il mio pallino, fin da quando ho assunto le redini dell’Opera. Vogliamo dare anche noi un segnale alla gente del quartiere, che chiede sicurezza e vogliamo collaborare con le Istituzioni su questo fronte”. “Un grazie particolare lo vorrei rivolgere alla Fondazione Cassa Risparmio di Firenze – ha aggiunto Padoin – che ha sposato il nostro progetto di videosorveglianza, sostenendolo con un importante finanziamento e inserendolo nella propri programmazione come progetto pilota per il 2018 e per gli anni successivi”.

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Per quanto riguarda il Comune, l’intesa prevede che organizzi il controllo del territorio con agenti di Polizia municipale in divisa tramite un presidio con sede presso il Mercato di San Lorenzo; garantisca una continua attività di contrasto all’attività dei venditori abusivi; mantenga la sorveglianza in remoto nell’arco delle ventiquattro ore tramite la rete di videosorveglianza dell’amministrazione comunale sia in piazza San Lorenzo che nelle strade limitrofe; incrementi l’illuminazione delle piccole strade circostanti all’area storica e organizzi periodicamente appositi controlli nei confronti degli esercizi pubblici, delle attività commerciali o recettive che hanno sede in zona, al fine di dare attuazione alle prescrizioni contenute nel regolamento Unesco.

L’Opera Medicea Laurenziana, invece, si impegna a realizzare il progetto d’installazione di telecamere di sicurezza e di scanner all’ingresso degli ambienti interni e esterni del complesso, non appena avuta l’approvazione della Soprintendenza. Tale sistema completerà la copertura già garantita dalle telecamere in funzione nella stessa area, poste all’esterno del perimetro delle Cappelle medicee e in piazza San Lorenzo. Per tale progetto è stato già deliberato un consistente finanziamento della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze. In attesa della realizzazione del progetto, l’Opera ha già provveduto a effettuare sorveglianza agli ingressi della Basilica e dei locali interni, concludendo un contratto apposito, nei periodi di maggiore affluenza dei turisti e dei visitatori, con società di vigilanza privata, che ha affiancato con servizio di scanner i dipendenti della cooperativa che effettua servizio di accoglienza per l’Opera. In tale periodo la sorveglianza è stata estesa anche al perimetro della Basilica, anticipando in pratica quanto verrà realizzato col progettato sistema di sorveglianza. Da settembre sarà attivata poi, in collaborazione con la Cittàmetropolitana, una sinergia fra le istituzioni mediceo – lauranziane e Palazzo Medici Riccardi, con collegamenti e iniziative comuni che valorizzino il Palazzo e la Chiesa dei Medici. Sarà, inoltre, rafforzata la collaborazione, attivata da tempo dal presidente dell’Opera, con le altre principali ‘sorelle’ fiorentine, l’Opera del Duomo e l’Opera di Santa Croce, per realizzare progressi comuni nell’attività di tutela della sicurezza. (fp)

Laura Lega a Firenze, “Chiamatemi prefetto! Contano i fatti e la parità sostanziale”

Lotta all’illegalita’, coesione istituzionale e sociale, e innovazione. Sono questi i tre cardini che guideranno Laura Lega, nominata prefetto di Firenze lo scorso 6 luglio. Lo ha spiegato oggi presentandosi ufficialmente agli organi di informazione: “È un onore, un orgoglio essere a guida di questa prefettura storica, nella citta’ che costituisce la culla della civilta’, la capitale mondiale dell’arte” ha affermato Lega che è la prima donna alla guida della prefettura fiorentina ma che vuole essere chiamata ‘prefetto’. “Le parole non sono importanti, contano i fatti e la parità sostanziale di tutte le persone e lavoreremo per questo” ha spiegato ai microfoni di Chiara Brilli.

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Linee di intervento applicabili all’intera Toscana, viste le competenze che vengono affidate per legge al prefetto del capoluogo regionale. La lotta all’illegalita’, la coesione e l’innovazione hanno in comune un obiettivo primario: assicurare il rispetto delle regole e, per mezzo di esso, la massima sicurezza dei cittadini.
“Dobbiamo garantire la sicurezza in termini assoluti a chi e’ residente e a chi ospitiamo in questi territori- aggiunge-, parliamo di 10 milioni di turisti all’anno, distribuiti in particolare su questa citta’. Abbiamo il dovere di garantire a tutti la massima sicurezza, reclamando il rigore e il rispetto delle regole da parte di tutti”. In merito alle coesione istituzionale e sociale, il prefetto Lega delinea l’impegno “al consolidamento dei rapporti di collaborazione con tutte le istituzioni, anche con quelle locali. Sono partner che possono garantire insieme al prefetto la qualita’ della vita delle persone. Il tutto per consolidare la coesione sociale”.

A guidarla e’ una convinzione, in merito: “Fra le tante funzioni il prefetto ne ha una
fondamentale: non deve solo garantire il rispetto delle regole, il regolare svolgimento della vita civile- sottolinea-, ma deve farsi fautore e promotore della coesione sociale”. D’altronde, “viviamo una fase di forti diseguaglianze. Dobbiamo far leva e
trovare tutte le modalita’ per assicurare degli elementi di condivisione”.
La terza linea di intervento, invece, tocca l’aggiornamento digitale. “Bisogna che le strutture dello Stato- sostiene-, a partire dalla stessa Prefettura, cambino verso. Possono essere motore dell’innovazione. Cercheremo di esserne promotori anche
nel contesto territoriale, favorendo collaborazioni che vanno in questa direzione”. La digitalizzazione, pertanto, e’ un altro “tema essenziale” per il prefetto di Firenze, secondo il quale puo’ essere una risposta anche al problema della scarsezza delle risorse finanziarie a disposizione dello Stato negli ultimi anni. Per superare queste difficolta’ contabili, il suggerimento e’ di “utilizzare in maniera corretta e promuovere tutte le forme di modernizzazione dei servizi, in modo da offrire degli standard piu’ elevati ai cittadini”.

Laura Lega è il nuovo prefetto di Firenze

Per la prima volta giunge a Palazzo Medici Riccardi una signora prefetto. E’ Laura Lega, nominata oggi prefetto di Firenze dal Consiglio dei Ministri.

Nata a Roma, laureata in Giurisprudenza con lode all’Università degli Studi La Sapienza di Roma, Laura Lega entra nell’amministrazione dell’Interno nel 1989, dopo aver lavorato nel mondo finanziario privato.

Inizia la carriera alla Prefettura della capitale, per poi passare all’Ufficio Studi per l’Amministrazione Generale e per gli Affari Legislativi del Ministero, dove per oltre dieci anni si occupa di attività legislativa e di consulenza e ha modo di seguire anche le riforme degli apparati pubblici, con particolare riguardo all’Ufficio Territoriale del Governo. Dal 2001 al 2006 è vice capo di Gabinetto del Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali.

Al termine di questa esperienza rientra al Ministero dell’interno per svolgere numerose funzioni direttive. Nominata prefetto nel dicembre 2010, pochi mesi dopo diventa vice capo Dipartimento – Direttore Centrale per le risorse umane presso il Dipartimento per le politiche del personale dell’amministrazione civile e per le risorse strumentali e finanziarie, ruolo che mantiene fino all’agosto 2015, quando diventa prefetto di Treviso, incarico svolto fino a oggi.

Molteplici le collaborazioni con altre amministrazioni in Italia ed all’estero (tra cui la Presidenza del Consiglio, la Funzione pubblica e l’Istituto Nazionale di Statistica). Autrice di diverse pubblicazioni scientifiche, ha svolto numerosi incarichi di docenza.

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