Kata: procura Firenze pensa a rogatoria internazionale

Lo scrive oggi La Nazione collegando l’eventuale richiesta della rogatoria all’ipotesi che la bambina possa essere stata rapita per sbaglio e che dietro la sua sparizione ci possa essere una vicenda di droga che risale all’anno scorso.

Kata potrebbe essere stata rapita per sbaglio forse a causa di un episodio legato al traffico di droga. Per questo i pm di Firenze che indagano sulla scomparsa di Kata, la bambina peruviana di 5 anni di cui non si hanno più notizie dal 10 giugno scorso, sarebbero intenzionati a richiedere una rogatoria per procedere ad alcuni interrogatori in Perù.

La notizia è stata riportata da la Nazione.  Da quanto riferisce il quotidiano, nel 2022, quando ancora non era stato occupato l’ex hotel Astor a Firenze dove Kata  viveva con la madre e da dove è sparita, ci sarebbe stata una perquisizione a casa di un trafficante di droga peruviano dove viveva anche una donna. nessuno dei due avrebbe legami con la famiglia di Kata ma la donna, a sua volta mamma di una bambina che ha all’incirca la stessa età, sarebbe poi andata poi a vivere proprio all’ex albergo Astor occupato.

Di qui l’ipotesi che per vendetta qualcuno volesse punire quest’ultima donna, prendendo poi Kata per errore. Secondo quanto riferisce La Nazione sarebbe anche accaduto che il trafficante perquisito, estradato nel suo paese d’origine, si sarebbe trovato in Perù in cella insieme a uno zio paterno di Kata. La rogatoria, ancora non  formalizzata, che la procura sarebbe intenzionata a chiedere, riferisce La Nazione, servirebbe per interrogare i due uomini.

Livorno: omofobia in spiaggia, la denuncia di una coppia

Bullismo, offese, derisioni e prese in giro: questo è quello che hanno subito durante le loro vacanze a Chioma, sul litorale di Rosignano Marittimo (Livorno), l’imprenditore lucchese Sendi Severini e l’operatore commerciale Jonathan Giaconi, una coppia che voleva trascorrere serenamente l’estate sulle spiagge toscane e che invece si è ritrovata catapultata in un incubo.

Nella lettera, scritta dall’imprenditore lucchese a La Nazione per sensibilizzare l’opinione pubblica in seguito a quanto successo a Rosignano Marittimo (Livorno), si legge: “Sono un uomo di 48 anni e sono stato vittima di bullismo insieme al mio compagno. È successo nel condominio e nell’attiguo stabilimento balneare”. “Siamo stati derisi, indicati, presi in giro per tutta l’estate e nell’ultimo episodio”, sabato scorso, “ci hanno detto che non abbiamo un comportamento decoroso in pubblico e che non possiamo passare davanti alla gente tenendoci per la mano e dandoci un bacio perché dà fastidio”.

“Uno dei condomini del residence mi ha detto che ci sono lamentele per il mio comportamento e una moltitudine di lettere di più condomini e clienti dello stabilimento balneare” prosegue aggiungendo: “Siamo sinceramente addolorati per questa situazione e pensiamo di agire per vie legali perché credo che siano state lese la nostra onorabilità e la nostra dignità di esseri umani”.

La società che gestisce lo stabilimento balneare ha espresso solidarietà alla coppia e anche il sindaco di Rosignano Daniele Donati ha condannato l’episodio definendolo “anacronistico”: “La Toscana è terra di diritti così come il comune di Rosignano. Se la coppia lo vorrà sarò lieto di celebrarne l’unione civile”.

Don Biancalani denunciato per non aver permesso controlli. Salvini: “legge uguale per tutti”

Don Massimo Biancalani, parroco di Vicofaro a Pistoia, è stato denunciato “per non aver consentito i controlli di Asl e Municipale nella parrocchia di Vicofaro dove accoglie degli immigrati”. La notizia della denuncia del religioso è riportata oggi da La Nazione di Pistoia.

Che i due non si amino è noto. Tra don Massimo Biancalani e il leaer della lega Matteo Salcini già in passato erano corsi scambi al vetriolo e qualche denuncia in  procura. Ora, dopo che don  Biancalani, parroco di Vicofaro a Pistoia, è stato denunciato “per non aver consentito i controlli di Asl e Municipale nella parrocchia di Vicofaro dove accoglie degli immigrati” il leader della lega attacca: “a legge è uguale per tutti caro Don Accogliere e integrare è un diritto e un dovere, il rispetto delle regole e del prossimo lo è altrettanto”.

La notizia della denuncia di don Biancalani  è riportata oggi da La Nazione di Pistoia. Il parroco è stato segnalato all’autorità giudiziaria per non aver consentito l’accesso degli ispettori dell’Asl che, insieme alla polizia municipale, avrebbero dovuto eseguire un controllo nella parrocchia e nei locali attigui che ospitano i migranti.

“Mi avevano avvisato della necessità di un nuovo sopralluogo – spiega don Biancalani al quotidiano – e io come sempre avevo dato piena disponibilità. Poi è accaduto che la data è slittata e, quando gli ispettori si sono ripresentati, io ero fuori città per altri impegni. Mi hanno contattato telefonicamente ma io ho chiesto di poter differire il sopralluogo”. “Non ho nulla da nascondere – aggiunge -. Ma, nel tempo, nella nostra comunità sono entrati anche diversi ragazzi problematici, ragazzi che senza la mia presenza avrebbero potuto spaventarsi o reagire male davanti alla polizia. Ed è per questo che ho chiesto di non entrare senza di me”.

Lorusso, gravi intimidazioni alla stampa a Firenze e Torino

Roma, Raffaele Lorusso, segretario della Federazione nazionale della stampa: “È chiaro il tentativo di creare un clima di intolleranza nel Paese, attraverso l’intimidazione costante nei confronti di chi fa il proprio dovere”.

“Ed è anche paradossale che chi scende in piazza per rivendicare una libertà che non esiste in Costituzione – continua Lorusso – perché stiamo parlando di una questione che attiene alla sanità pubblica, se la prenda con chi sta esercitando legittimamente la libertà di espressione, sancita dall’articolo 21 della Costituzione”.

I commenti di Raffaele Lorusso, si riferiscono alle proteste contro i giornalisti da parte dei ‘no vax’ e ‘no green pass’ e in particolare gli episodi registrati durante le manifestazioni di ieri, con insulti e slogan a Torino sotto la sede di Repubblica e della Stampa, a Firenze contro La Nazione.

“Questo dovrebbe far riflettere tutti sul fatto che forse siamo di fronte, più che a un esercizio legittimo di diritti e libertà – continua Lorusso – a fenomeni da baraccone che vogliono portare avanti tesi anti-scientifiche e che sicuramente puntano a impedire non solo all’Italia, ma anche in altri Paesi, un vero, sia pur graduale, ritorno alla normalità. Chi oggi invoca la libertà di non vaccinarsi si pone in una dimensione che va contro la scienza, il progresso e quella che dovrebbe essere la normalità della vita quotidiana”.

“Prendersela con i giornalisti che sono coloro che documentano questi fenomeni è la cosa più facile, ma dovrebbe anche spingere le autorità preposte a correre i ripari e ad assumere provvedimenti, individuando i responsabili e adottando le sanzioni previsti dalla legge. Massima solidarietà ai colleghi e l’invito a continuare a fare il loro lavoro come sempre hanno fatto, specie durante la pandemia e nel post emergenza”.

Parole di condanna alle manifestazioni di sabato anche da parte di Ast, il sindacato unitario dei giornalisti toscani: “Le manifestazioni di ieri a Firenze contro il green pass “anche davanti alla sede de La Nazione non possono non suscitare preoccupazione e condanna da parte dell’Associazione stampa Toscana. Ognuno, naturalmente, ha il diritto di esprimere le proprie opinioni, ma l’obiettivo della protesta non può, e non deve, concentrarsi su coloro che hanno l’obbligo professionale, etico e deontologico di raccontare ciò che accade. E di dar conto di tutte le posizioni, inclusa quella dei manifestanti stessi”.

“Quando si paragona chi fa informazione ad un terrorista significa che siamo vicini ad una situazione di allarme sociale, già vissuta in passato dai giornalisti, che hanno pagato tributi anche pesanti al proprio dovere di fedeltà al pluralismo”.

“La protesta non era rivolta solo contro La Nazione, ma contro tutti coloro che raccolgono e diffondono notizie. Ed è arrivata dopo altri inquietanti episodi, come l’aggressione al collega Saverio Tommasi di Fanpage, in piazza Signoria, e le minacce di morte a Controradio”, spiega Sandro Bennucci, presidente dell’Ast che “a nome di tutti gli organismi dirigenti del sindacato esprime “solidarietà e vicinanza ai colleghi de La Nazione e a tutti i giornalisti impegnati ovunque nel duro, difficile e delicato lavoro di cronaca in questa fase della pandemia. Siamo di fronte a proteste fuori bersaglio, perché non sono i giornalisti che firmano decreti e leggi”.

Tre giorni dedicati a “Orizzonte Rinascimento”

?Firenze, presentata “Orizzonte Rinascimento”, la tre giorni organizzata da Quotidiano Nazionale, La Nazione, Il Giorno, Il Resto del Carlino, insieme al Comune di Firenze. Nardella “Splendida occasione per condividere sfida storica della rinascita”

Dal 26 al 28 novembre i top player dell’economia, delle istituzioni e della società saranno protagonisti, all’interno della splendida cornice del Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio, di una tre giorni dedicata ai temi del nuovo Rinascimento, condizione essenziale per la ripartenza del nostro Paese e del Mondo intero.

Saranno trattati diversi temi, dal ruolo delle aziende e dei territori nelle sfide dell’Agenda ONU 2030 al nuovo Rinascimento delle donne, dai nuovi modelli di partnership tra istituzioni e aziende alla mobilità dolce nell’era del New Normal, dal Green New deal delle città alle strategie per trasformare il nostro immenso patrimonio artistico nel motore della ripartenza, e molti altri.

“La nostra città, l’Italia, il mondo intero, hanno affrontato una crisi senza precedenti. – ha detto il sindaco Dario Nardella – Se ne può uscire non con semplici aggiustamenti dell’esistente ma con uno sguardo inedito e un rinnovato senso di comunità. Per questo dobbiamo parlare non solo di ripartenza ma di vera e propria rinascita, di un nuovo umanesimo, a partire da quei valori che hanno fatto grande Firenze nel passato ma che sono fondamentali per affrontare il presente e il futuro. Non a caso abbiamo voluto chiamare Rinasce Firenze il grande piano che abbiamo elaborato come strategia del post pandemia, per una città ancora più vivibile, aperta, solidale, green, all’avanguardia. Questa tre giorni sarà una splendida occasione per condividere la sfida storica della rinascita, confrontarci con ospiti di altissimo livello, tracciare assieme nuovi scenari di sviluppo, raccontare progetti innovativi che guardano al futuro, buone pratiche amministrative e non solo, nel luogo più adatto per farlo, Firenze”.

Gimmy Tranquillo ha raccolto le dichiarazioni del sindaco Dario Nardella:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2020/10/201006_00_ORIZZONTE-RINASCIMENTO_NARDELLA.mp3?_=1

Inchiesta concorsi Careggi: Gdf acquisisce atti a Firenze

Prosegue l’indagine del Gico della Gdf di Genova sull’operato della procura di Firenze in merito alla conduzione di indagini su alcuni concorsi per primario all’ospedale di Careggi.

Già secondo il Corriere fiorentino le Fiamme Gialle due giorni avrebbero acquisito negli uffici della procura di Firenze fascicoli relativi a ‘vecchie’ indagini sul concorso da primario della chirurgia maxillo-facciale di Careggi, vinto a suo tempo dal dottor Giuseppe Spinelli e su cui ci fu archiviazione.

Ma le stesse Fiamme Gialle liguri presso la procura fiorentina, secondo la Nazione, avrebbero acquisito anche esposti ed atti relativi a un altro concorso, in cardiochirurgia e il Gico ligure sarebbe andato a prendere documenti anche all’Associazione Toscana Tumori (Att) di Firenze, onlus molto attiva in città che risulta presieduta dallo stesso Spinelli. La cronaca di Repubblica aggiunge che anche una sede della guardia di finanza fiorentina sarebbe stata raggiunta dai finanzieri genovesi per cercare documenti.

Sempre per i quotidiani locali nei giorni scorsi sarebbe stato sentito a Genova dai sostituti procuratori Vittorio Rainieri Miniati e Sabrina Monteverde un magistrato della procura di Firenze. La procura di Genova starebbe indagando sulle vicende fiorentine per le ipotesi di reato di concussione, falso ideologico, omessa denuncia di reato, omissione di atti d’ufficio. Ipotesi relative a fatti commessi il 19 e il 27 giugno 2018 a Firenze.

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