Forteto: consiglieri Toscana chiedono a ministro Di Maio, commissariamento

Un appello, voluto da una parte dei consiglieri della regione Toscana al ministro del lavoro e dello sviluppo economico Luigi Di Maio, per arrivare quanto prima al commissariamento della cooperativa il Forteto.

I consiglieri regionali che hanno lanciato l’appello a Di Maio sono: Jacopo Alberti (Lega), Andrea Quartini (Movimento 5 Stelle), Paolo Marcheschi (capogruppo Fratelli d’Italia) e Paolo Bambagioni (Partito Democratico) insieme al deputato Giovanni Donzelli (Fratelli d’Italia) nel corso di una conferenza stampa nella sede dell’Assemblea toscana a Firenze.

All’appello si uniscono anche  il segretario di Flai Cgil Toscana Gianluca Giussani e il segretario del sindacato fiorentino Mirko Borselli. “Invitiamo le istituzioni e la politica – affermano – ad un intervento urgente che avvii una gestione commissariale, come noi chiediamo da tempo, per dare un nuovo futuro a una delle realtà produttive più importanti del Mugello, non c’è più tempo da perdere”.

“A ulteriore conferma dell’intreccio tra la setta e la cooperativa – spiegano i sindacalisti -, vi è inoltre l’inaccettabile tentativo da parte dell’attuale dirigenza di espellere due soci lavoratori che hanno contribuito in maniera determinante a dare il via alle indagini che hanno portato alla luce il sistema di illegalità e violenze emerso e sancito anche dalla Corte di cassazione.”

L’appello trae spunto dalla recente comunicazione del consiglio d’amministrazione della cooperativa che ha annunciato l’esclusione da soci di 34 persone interessate dall’inchiesta che ha coinvolto la comunità fondata da Rodolfo Fiesoli. Tra questi ci sarebbero anche sei tra le vittime e i testimoni del processo.

Presenti all’iniziativa odierna due dei testimoni a cui è stato notificato il procedimento di esclusione dalla cooperativa per i fatti emersi durante il processo. “Fatti marginali che non hanno interessato i giudici”, ha affermato l’avvocato Andrea Coffari, usati ora come “atto ritorsivo”.

“La nuova richiesta di commissariamento a Di Maio è un atto bipartisan” ha detto Quartini, dicendosi convinto che si arriverà a breve al provvedimento, mentre Bambagioni, già presidente della seconda commissione regionale su il Forteto, ha ricordato che il 13 luglio, appena insediato il nuovo Governo, aveva indirizzato al nuovo ministro una richiesta di intervento.

Di “atto mafioso per colpire chi si dissocia o si pente” ha parlato invece Donzelli. “Fiesoli a piede libero e i testimoni licenziati è un paradosso insostenibile” ha aggiunto il parlamentare di Fratelli d’Italia rivolgendo un appello al presidente della Camera Roberto Fico perché venga calendarizzata al più presto l’istituzione della Commissione bicamerale d’inchiesta sul Forteto, già approvata dal Senato.

Firenze, comunali 2019: “grandi manovre” tra centrosinistra e Lega

Iniziano le grandi manovre in vista delle comunali 2019 per il prossimo sindaco di Firenze. Il centrosinsitra, capeggiato dall’attuale primo cittadino Dario Nardella, si è mosso ieri chiamando a raccolta le sinistre fiorentine. La lega, invece, all’hotel Mediterraneo ha iniziato a vagliare i possibili candidati, con Ginevra Cerini Feroni e Claudio Borghi tra i nomi più caldi.

Primo tentativo di formazione della coalizione di centrosinistra a sostegno del secondo mandato del sindaco Dario Nardella, per le comunali 2019. All’appello hanno risposto il deputato di Civica Popolare Gabriele Toccafondi insieme a Marco Semplici. Il senatore dei socialisti Riccardo Nencini, i consiglieri comunali Tommaso Grassi (Firenze Riparte a Sinistra) e Stefania Collasei di MdP, gli esponenti dei Verdi, lista Bonino e Più-Europa. Per il Pd il segretario cittadino Massimiliano Piccioli e la vicecapogruppo a Palazzo Vecchio Francesca Paolieri. Assente, anche se atteso, l’ex vicesindaco e assessore al Comune di Fiorenze Graziano Cioni, con la lista civica “Punto e a Capo”.

Un paio d’ore di confronto partendo dall’idea di “cominciare ad ascoltarsi” per verificare la possibilità di un’alleanza ed evitare l’ipotesi ballottaggio. La proposta è di una coalizione larga e totalmente aperta a esperienze civiche, trovando una visione comune e partendo dai temi fondamentali come: lavoro, sviluppo sostenibile, svolta ambientale, rigenerazione urbana, con l’obiettivo 70% per la raccolta differenziata. E poi, lotta alla povertà, miglioramento delle infrastrutture, del servizio publico su ferro e gomma. Un piano molto ricco che ha già visto l’uscita di scena della sinistra di Tommaso Grassi.

“Quello che vi chiedo oggi è di condividere una dipsobibilità ad avviare un lavoro comune” ha detto il sindaco Nardella.

Di contro, nella Lega, che si è riunita ieri all’hotel Mediterraneo, sono emersi i nomi del parlamentare Claudio Borghi e della professoressa Ginevra Feroni, la quale nicchia su una possibile candidatura a sindaco di Firenze, ma resta la preferita del vice premier Matteo Salvini. La pista rimane aperta come quella di Ubaldo Bocci, personlità forte di Azimut,  società che si occupa di consulenza patrimoniale. Tra i nomi nuovi su cui potrebbe puntare la Lega, da sottolineare l’ex senatore Paolo Amato di Forza Italia. Squadra che resta da definire, come l’alleanza con il resto del centrodestra. Infatti, alcuni, come il consigliere regionale Jacopo Alberti vorrebbero la Lega da sola o addirittura vedrebbero bene una sorta di contratto fiorentino con il M5S.

“Noi crediamo che il metodo usato a Pisa o a Siena sia quello giusto ovvero, una personalità civica che consca molto bene la città”, ha detto il commissario cittadino Federico Bussolin.

“Siamo estremamente contenti di leggere l’intenzione della Lega, manifestata nell’assemblea di ieri, a sedersi attorno a un tavolo con Forza Italia e Fratelli d’Italia per mettere nero su bianco le nostre ‘Idee per Firenze’ per lanciare la sfida del centrodestra al Pd”. Lo sottolineano il capogruppo in Palazzo Vecchio di Fi, Jacopo Cellai, e il capogruppo di Fdi, Francesco Torselli, aggiungendo: “Da parte nostra mettiamo a servizio della coalizione il lavoro di questi cinque anni che è stato spesso di proposta e non di sola opposizione. Per questo rinnoviamo alla Lega la richiesta di mettere le sedie a questo tavolo, il prima possibile, anche domani. Firenze ci aspetta”.

 

Firenze, Alberti (Lega): “No netto a nuove linee tramvia”

“La Tramvia non deve proseguire, soprattutto col tracciato che è stato approvato nel 2009 e che stravolgerebbe la viabilità cittadina: i viali dalla Fortezza ai Lungarni con riduzioni di carreggiata, Lungarno Colombo perderebbe la fila dei parcheggi centrale, viale Europa che vedrà anche qui la perdita di posti auto e carreggiate diminuite. E’ una follia”.

Così il consigliere regionale della Lega Jacopo Alberti, sull’ipotesi di nuove linee di tramvia annunciate negli ultimi giorni dal sindaco di Firenze Dario Nardella. “Il mio è un NO netto, deciso”, aggiunge.

Dodici anni di lavori e lo stravolgimento dei viali di Firenze: “Il Pd ha già dimostrato di non saper gestire un’opera strategica come la tramvia, eviti di accollare alla prossima amministrazione un progetto irresponsabile”.

“La mala gestione della cantierizzazione degli ultimi anni – sottolinea Alberti – e il fallimento dell’avvio della linea Santa Maria Novella-Careggi per manifesta incapacità dell’amministrazione fiorentina sui piani del traffico”.

“E’ un accanimento quello del Pd – prosegue il consigliere regionale secondo il quale – è evidente che stanno andando allo sbaraglio. Al Pd pensano di essere gli unici a poter decidere sulla Città di Firenze, ma dovrebbero iniziare a pensare che forse a maggio, a Palazzo Vecchio, potrebbero non avere più la maggioranza.”

“Invito la Giunta comunale a fermarsi – conclude Alberti – sono scelte strategiche che non possono essere fatte a distanza di pochi mesi dalle elezioni”.

Consiglio: respinta proposta Lega su “Riconoscimento radici cristiane in Toscana”

La votazione al Consiglio della Toscana ha registrato 29 voti contrari, 7 favorevoli e un astensione.

Il Consiglio regionale ha respinto una proposta legge di modifica statutaria per il ‘Riconoscimento delle radici culturali della Toscana’ nello statuto toscano, presentata dal gruppo della Lega.
Come ha spiegato il presidente della commissione affari istituzionali Giacomo Bugliani (Pd) illustrando in aula il provvedimento, licenziato con parere contrario, nel testo si chiedeva tra l’altro di introdurre l’ispirazione “ai principi di civiltà cristiana e alle tradizioni di laicità e di libertà di scienza e di pensiero”.

Nel corso del dibattito, il portavoce dell’opposizione Jacopo Alberti (Lega) ha dichiarato che, se la legge non fosse stata approvata “la prossima Festa della Toscana diventerebbe la Festa dell’ipocrisia”. “Chiederò ai componenti del mio gruppo – ha detto rivolto al presidente dell’Assemblea, Eugenio Giani – che se la legge non viene approvata e lei non cancella la Festa della Toscana, di non partecipare agli eventi del 30 novembre”.

Secca la replica di Giani: “Oggi è in discussione una proposta di legge portata dal vostro gruppo – ha detto il presidente -, vi sono argomentazioni a favore e altre contrarie e molto motivate; mi sembra che il dibattito sia molto serio. Quindi io inviterei a restare sull’argomento, poi delle conseguenze su altre iniziative della Regione, ne discuteremo a tempo e nel modo debito”.

La capogruppo della Lega, Elisa Montemagni ha chiuso il dibattito rivolgendosi all’Aula: “Ammettetelo onestamente – ha detto-. Votate contro perché le radici cristiane sono il vostro problema, non il nostro. Volete una Toscana multiculturale

Bimbo ucciso a Scarperia, Saccardi: “Nessuna lacuna servizi salute mentale”

L’assessore regionale al diritto alla salute, Stefania Saccardi, è intervenuta in aula a un’interrogazione di Jacopo Alberti (Lega) sul caso del bimbo ucciso dal padre a Scarperia (Firenze) il 14 settembre scorso.

“La Società della salute e l’azienda sanitaria del Mugello sono convinte che i servizi abbiano fatto il loro dovere. Quando avvengono questi casi – ha affermato Saccardi – ci si interroga sempre se tutto ha funzionato e se si poteva fare di più ma, non sempre questi sono fatti prevedibili e non sempre nelle mani dei servizi ci sono gli strumenti per poter indagare”.

Ripercorrendo la vicenda sanitaria dell’uomo Saccardi ha sottolineato che è in corso un’indagine per appurare se vi siano stati errori, ma “l’indagine interna del dipartimento salute mentale non ha evidenziato lacune”.

“Come azienda sanitaria – ha concluso l’assessore – forniremo tutte informazioni alla magistratura per le indagini, ma in questa fase non sembra il momento di andare a speculare su una vicenda come questa.”

Alberti, sottolineando lo spirito non polemico della richiesta, si è detto soddisfatto della risposta. Questa, ha affermato l’esponente del carroccio, può essere “l’occasione per discutere se i protocolli vadano bene o si possano migliorare. Invito l’assessorato a cercare di rivedere queste procedure per evitare in futuro episodi analoghi.”

Nardella, ordinanza ‘antipanino’: sopralluogo oggi in Via de’ Neri

Durante il soprallugo di oggi in via de’ Neri, il sindaco di Firenze Dario Nardella ha consegnato le locandine con le nuove regole del decoro, per poi passare in Piazza Annigoni per posare la prima pietra del nuovo edificio polivalente. L’ordinanza antibivacchi che impone il divieto (con multe fino a 500 euro) di fermarsi a mangiare sui marciapiedi di alcune strade del centro, al via da oggi, “non ha finalità di punire le persone ma di introdurre un elemento di buonsenso”, ha dichiarato il primo cittadino.

Lo ha detto oggi, durante un sopralluogo in via de’ Neri, uno degli spazi dove è in vigore l’atto (ed ‘epicentro’ di code e bivacchi di turisti che si fermano a comprare e consumare panini in alcuni negozi della via), il sindaco Dario Nardella, che ieri ha firmato la misura. “Questa è una risposta concreta e di buonsenso – ha aggiunto il sindaco -. Ovviamente non siamo così ingenui da pensare che un’ordinanza basti a risolvere un problema così complesso, però è uno strumento molto semplice che consente alla polizia municipale, che avrà una pattuglia fissa e nei dintorni, per invitare quei turisti cafoni, come li chiamo io, che si siedono, bivaccano, sporcano il marciapiede e la strada”.

L’obiettivo dell’atto, ha proseguito ancora Nardella, “è evitare questo assembramento così intenso e critico in una sola via. Se le persone si distribuiscono in più strade e in più piazze il fenomeno sarà certamente più ridotto. Intanto abbiamo delle locandine, in italiano e in inglese, che saranno esposte in tutte le vetrine dei negozi, e che informeranno i turisti di questa novità”.

“Probabilmente la notizia dell’ordinanza ‘antipanino’ in alcune vie del centro di Firenze “farà il giro del mondo ma non penso che ciò contribuirà a rendere ancora più attrattiva la nostra città”, “capiamo le esigenze dei residenti ma questa operazione ‘nardelliana’ pare alquanto folcloristica e criticabile”. Lo afferma il consigliere regionale della Lega e portavoce dell’opposizione Jacopo Alberti. “Un’iniziativa che ci lascia perplessi perché se esiste, come esiste, un problema relativo al notevole e spesso disordinato afflusso di turisti nelle zone nevralgiche del capoluogo – sottolinea in una nota Alberti -, non ritengo che vietare di mangiare un panino ai bordi della strada, possa regolamentare un settore che, seppur vitale per Firenze, deve essere gestito altrimenti”.

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