Firenze, Lega raccoglie firme per chiudere campi nomadi 

Domani banchetto in piazza Dalmazia a Firenze: l’annuncio della Lega per raccogliere le firme per lo smantellamento dei campi rom.

“A seguito del tragico fatto accaduto domenica scorsa a Firenze, ho deciso, unitamente alla segreteria locale del nostro partito e con l’indispensabile supporto di militanti e sostenitori, di promuovere una raccolta firme per chiedere l’immediata chiusura dei campi rom” nel capoluogo toscano: lo annuncia il consigliere regionale della Lega nord, e portavoce dell’opposizione, Jacopo Alberti.

Il banchetto, spiega Alberti in una nota, si terrà domani, dalle 10 alle 13, in Piazza Dalmazia. “Non è più accettabile – sottolinea – che esistano questi accampamenti in cui risiedono abusivamente persone, spesso dedite ad attività delinquenziali; gli onesti cittadini di Firenze vanno tutelati da questi individui che vivono quotidianamente di espedienti”.
“Per quanto riguarda lo smantellamento del Poderaccio – conclude l’esponente del Carroccio -, vogliamo rassicurare il sindaco Nardella che il lavoro di azzeramento del campo, previsto a suo dire in diciotto mesi, lo concluderemo noi! A buon intenditore…”.

Consiglio Toscana: dopo ‘bagarre’ cellulari spenti durante sedute

La decisione in seguito alla polemica scoppiata ieri per la pubblicazione di post su facebook da parte del capogruppo della Lega Nord Elisa Montemagni e del consigliere del Carroccio Jacopo Alberti, che ha provocato la dura reazione del presidente della Regione e la momentanea sospensione dei lavori dell’aula

Durante le sedute del Consiglio regionale della Toscana i consiglieri dovranno tenere i cellulari spenti e comunicare con l’esterno solo tramite i commessi. Lo ha detto in avvio di seduta il presidente dell’Assemblea Toscana, Eugenio Giani, in seguito alla polemica scoppiata ieri per la pubblicazione di post su facebook con una foto che ritraeva il governatore toscano Enrico Rossi in aula, da parte del capogruppo della Lega Nord Elisa Montemagni e del consigliere del Carroccio Jacopo Alberti, che ha provocato la dura reazione del presidente della Regione e la momentanea sospensione dei lavori dell’aula.

Giani ha ricordato il regolamento in vigore, “il Testo unico delle normative che è stato più volte aggiornato”, spiegando che all’articolo 2 il testo prevede che durante le sedute, “per comunicare con l’esterno, i consiglieri si avvalgono esclusivamente dei commessi”, e che i telefoni cellulari devono esser tenuti spenti. “Vi prego da ora in avanti – ha concluso il presidente – di rispettare le disposizioni vigenti”.

Alberti (LN): “Governatore minacciato di darmi pugno”. Rossi: “ti querelo!

Alberti, potravoce opposzione in consiglio regionale accusa Rossi di avrlo minacciato. la replica del governatore: “Ti querelo, stai contraddicendo la realta’”

“Dopo che il Consiglio regionale è stato interrotto ho fatto una battuta a Rossi dicendo che la sua rivoluzione socialista non prevede probabilmente la democrazia e
la libera espressione delle opinioni. E mentre usciva dall”aula il governatore ha detto che voleva tirarmi un pugno in faccia”. Lo afferma il consigliere regionale della Lega nord Jacopo Alberti, al termine della bagarre con il governatore toscano
Enrico Rossi.
“Accetto anche gli insulti e sono disposto a discutere – ha aggiunto Alberti – ma non sono abituato a minacce verbali, tanto più dal presidente della Regione che si dice paladino
dell”antifascismo”. “Capisco che Rossi sia in agitazione perché non li vota più nessuno – ha detto ancora – ma ricordo che in Italia c”è la libertà di espressione e che in Consiglio
regionale siamo in un luogo pubblico. Quindi possiamo pubblicare tutte le foto e tutti i commenti che vogliamo, ovviamente non offendendo nessuno. Rossi si metta calmo – ha concluso Alberti – e andiamo avanti con i lavori del Consiglio”.
Smentisce tutto il governatore che replica: “Ti querelo, stai contraddicendo la realta’”. Il portavoce dell’opposizione incassa e replica: “Finiremo in tribunale, non
e’ un problema”. Il presidente della Regione e’ irritato per la sproporzione dei rapporti personali prima ancora che politici. Visto che i leghisti, oggi, lo hanno messo al ludibrio, sostiene. “Io, invece, non ti ho mai messo all’indice di nulla- rammenta la
differenza Rossi all’esponente del Carroccio-. In Consiglio ti ho sempre rispettato e quando hai fatto un’interrogazione ti ho sempre risposto. Mai ho usato Facebook per mettere una tua foto” e attaccarti.
D’altronde, aggiunge, “quando siete in Consiglio vi potete alzare e dire, ‘presidente come mai manca in Consiglio’? E io rispondo. Voi dovete portare rispetto alle istituzioni e al
Consiglio. Dopodiche’ uscite di li’ e dichiarate quello che vi pare”. Tuttavia, “se lo ritengo opportuno ti querelo. Non ti ho minacciato”. Il leghista tiene il punto: “Quella frase me l’hai detta in presenza di tanta gente”.

Consiglio: Alberti (Ln) nuovo portavoce dell’opposizione

E’ Jacopo Alberti (Lega Nord) il nuovo portavoce dell’opposizione al Consiglio regionale della Toscana. Alberti prende il posto lasciato da Manuel Vescovi (Lega Nord) eletto in Parlamento, ed è stato votato all’unanimità dai consiglieri di Fi, Lega Nord e Fdi.

La nomina è stata comunicata oggi in apertura dei lavori dell’aula. Nell’ufficializzare la nomina di Jacopo Alberti, il presidente dell’Assemblea del Consiglio Regionale, Eugenio Giani, ha spiegato che nella seduta dell’11 aprile ci sarà la presa d’atto delle dimissioni dei quattro consiglieri di centrodestra eletti in Parlamento. La seduta è stata poi interrotta per pochi minuti e tutti i consiglieri si sono alzati in piedi e per salutare con strette di mano e abbracci i colleghi che si apprestano ad andare a Roma. I lavori sono poi iniziati con la votazione di una mozione sul tema delle guide turistiche. Alberti ha ringraziato il centrodestra per la fiducia e l’incarico, e ha sottolineato che cercherà di avere “l’autorevolezza” dei suoi predecessori. Rivolgendosi ai colleghi delle opposizioni, il neoportavoce ha affermato che “alle ultime elezioni le opposizioni hanno preso il 60% dei voti, siamo quindi espressione di una maggioranza” in Toscana.

Exit mobile version