Critico per un giorno presenta: “Beautiful Things”

?Firenze, il socio del Controradio Club ha l’occasione di diventare “Critico per un giorno” andando a vedere gratuitamente al Cinema La Compagnia, un film per poi recensirlo, i commenti e le recensioni verranno poi postate Controradio.it e sui social!

Martedì 21 maggio alle ore 21 con Beautiful Things, il documentario di Giorgio Ferrero e Federico Biasin che vuole riflettere sul consumismo contemporaneo e su quella bulimia che ci porta ad accumulare cose, spesso inutili e superflue.

Attraverso le vite di quattro uomini (Van, Danilo, Andrea e Vito), inconsapevoli protagonisti della catena di creazione, trasporto, commercializzazione e distruzione di tutti quegli oggetti di cui sono colme le nostre vite, il film ci porta a riflettere sul nostro stile di vita, fatto di accumulo compulsivo di oggetti.

Giorgio Ferrero, intervistato da Giustina Terenzi di Controradio, ha definito il film “un viaggio nella mente di questi uomini che lavorano soli, in silenzio, con una vita che, paradossalmente, è l’esatto contrario, della nostra, che beneficiamo del loro lavoro”. Riascolta l’intervista: https://www.cinemalacompagnia.it/wp-content/uploads/beautiful-things-sinfonia-del-consumo-intervista-al-regista-giorgio-ferrero.html

Queste le recensioni:
Un documentario musicale che celebra figure estreme ed assurde di 
lavoratori eremiti indispensabili nel sistema economico contemporaneo. 
Musica ed immagini strepitose e fin troppo coinvolgenti. Si rischia di 
sballare e di confondere l’assurda realta’ mostrata sullo schermo con 
effetti speciali di videoclips fantascientifici. I personaggi rischiano di 
diventare degli autistici eroi felici, invece che le vittime di un sistema 
che dovremmo cercare di cambiare. (Ernesto)

Un film particolarissimo. Presentato come documentario mi aspettavo qualcosa cui siamo stati abituati da vari documentari sociali che indagano su aspetti contraddittori e problematici della nostra contemporaneità. Mi sono immediatamente ricreduto. L’opera che ho visto è una vera è propria opera d’arte. Non a caso è stata prodotta con i fondi della Biennale di Venezia in quanto vincitrice del concorso Biennale College Cinema edizione 2016. Film pieno di ritmo e poesia. Inquadrature magiche, musiche per me fantastiche, vicende incredibili in cui il quotidiano dei 4 personaggi portati sullo schermo, assume tinte stranianti agli occhi di noi spettatori. Discorso a parte merita la presentazione che il regista ha fatto del film e le risposte che ha dato alle varie domande in sala. Si tratta di un viaggio nel viaggio e come sempre rappresenta veramente un valore aggiunto al film stesso nella descrizione di tutta la vita che esiste nel backstage di un’opera così complessa, dal reperimento dei fondi alla biografia del regista che entra per alcuni aspetti nella vicenda rappresentata sullo schermo, passando attraverso i tanti aneddoti accaduti durante le riprese. Una serata e una visione assolutamente consigliate. (Stefano)

Prima della proiezione, il presentatore ha usato la parola “documentario” per definire quello che di lì a poco sarebbe stato proiettato; dalla espressione del regista mi pareva evidente che tale definizione non coglieva nel segno, considerata quanto meno riduttiva.
Ed in effetti malgrado sia da ritenersi – tecnicamente- un documentario, le belle immagini, la musica -che dava ulteriore spessore alle immagini, e non solo alle immagini- quello che hanno tirato fuori i “personaggi” , ne fanno qualcosa di decisamente diverso da un documentario; mi verrebbe da dire – con un termine che più attiene al linguaggio giuridico – un tertium genus. Merita di essere visto. (Filippo)

Parlare di questo lavoro che è un po’ un film, un documentario, un opera musicale etc è molto difficile in quanto le chiavi di lettura sono tante e le suggestioni sono continue.  Subito si percepisce la qualità, la bravura e la passione dei professionisti che sinergicamente hanno lavorato a questo impresa. Sin dal primo momento si viene rapiti visivamente e musicalmente… il trip (come lo ha definito Giorgio Ferriero) è totale e sublime. Aver avuto la possibilità di vedere prima il film seguito dalla “chiacchierata” con il regista è stata un esperienza unica. (Martina)

Esistono documentari che decidono di dare un’ampia impostazione estetica al tema da essi affrontato, per esempio quelli dedicati ad argomenti di tipo naturalistico, oppure altri che usano un taglio umoristico o comunque leggero, per gettare luce su temi controversi ed impegnativi, senza sacrificarne la serietà; si potrebbe sostenere che Beautiful Things possieda entrambe queste caratteristiche, e anche molte altre, che lo rendono un lavoro complesso che si svincola, infine, dalla categoria di film documentario, per affermarsi come prodotto artistico a tutti gli effetti.
Attraverso una scansione in capitoli (Petrolio, Cargo, Metro, Cenere) il film delinea la vita, lavorativa ma anche umana, di quattro uomini impegnati in mansioni fondamentali per il corretto funzionamento della macchina del consumo globale.
Le scelte formali utilizzate per trainare la narrazione, come i tagli di fotografia e gli accompagnamenti musicali specifici per ogni capitolo, diventano, per la loro acutezza e precisione, parte integrante e fondamentale della stessa materia narrata.
Mediante un sapiente montaggio di immagini e di suoni, potente e magnetico, che progressivamente aumenta di ritmo ed intensità, lo spettatore è trascinato in un viaggio psichedelico e pregno di simbologia, che, ad ogni tappa, abbandona gradualmente il realismo di ambienti e atmosfere, per giungere, sul finale, ad uno spazio rarefatto ed indefinito, nel quale il monologo del personaggio protagonista cede il passo a pensieri astratti e surreali, che sostituiscono le riflessioni prevalentemente autobiografiche dei passaggi precedenti.
Da segnalare, infine, le sequenze che scandiscono il passaggio da un capitolo all’altro, simboli delle tappe fondamentali di una vita umana, ognuna delle quali calata in spazi soffocati dalle onnipresenti “cose belle”, che asfissiano le vite di chiunque , e per tale motivo permettono allo spettatore di creare un aggangio emotivo e biografico con il film. (Elena e Jacopo)

Per iscriversi a #criticoperungiorno tutte le info sul sito https://www.controradio.it/

Un post a teatro: “Sêmi – senza infamia e senza lode”

?Firenze, il socio del Controradio Club ha l’occasione di diventare partecipare a “Un posta teatro” andando a vedere gratuitamente al Teatro Studio Mila Pieralli di Scandicci lo spettacolo per poi recensirlo, i commenti e le recensioni verranno poi postate Controradio.it e sui social!

Al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci, da venerdì 17 a domenica 19 maggio, StivalaccioTeatro ha presentato in anteprima nazionale “Sêmi – senza infamia e senza lode”, un thriller teatrale vestito da farsa grottesca per maschere, scritto e diretto da Marco Zoppello. Il testo è stato finalista al Premio Hystrio Scritture di Scena 2018.

“Sêmi – afferma Marco Zoppello – è un giallo surreale sulla necessità dell’individuazione del male, del nemico, sul germe della follia, sull’atto dimostrativo, sulla giustificazione della violenza, sul valore dei valori. Vogliamo raccontare – prosegue – un futuro prossimo, estremo e tragicomico: ci muoviamo in una realtà di violenza e prevaricazione, una giungla nella neve, dove il più forte cerca di distruggere il più debole, giustificando il tutto con l’ideologia”.

Alcuni soci del Controradio Club hanno avuto l’opportunità di vedere gratuitamente lo spettacolo e poi commentarlo in diretta su facebook in compagnia di Gimmy Tranquillo, e poi recensirlo. Qui di seguito i contributi:

Sêmi è una satira di natura grottesca, che si propone di mettere in scena, attraverso una scrittura accurata e brillante, un’esposizione metaforica di una delicata questione morale, quale l’inevitabile ribaltamento che ogni postura etica sembra destinata a subire, e la conseguente immersione delle azioni umane, degli individui e delle società, in un’atmosfera fluida, che non permette più di definire in modo netto bene e male (come suggerito dal sottotitolo dell’opera).Tutto questo nonostante la spasmodica necessità, per ogni posizione, di individuarne un’altra ad essa speculare, e a cui quindi contrapporsi nei suoi propositi. 
In questa operazione di denuncia, in senso concreto, quasi nessuno degli aspetti problematici della contemporaneità, quali istituzioni militari, eco terrorismo e dinamiche famigliari, viene risparmiato, suggerendo forse che questo meccanismo che affligge l’agire sia unicamente proprio del nostro presente. 
Gli intenti dell’opera sono veicolati attraverso soluzioni di scena ed espedienti narrativi di ottima formulazione, come l’utilizzo di partizioni musicali atte ad evidenziare momenti chiave e di svolta nell’azione, e di maschere di scena, che rendono il suddetto senso di grottesco, che si accompagnano anche all’ottima recitazione degli attori. (Elena e Jacopo)
Spettacolo coinvolgente nel quale lo spettatore vive gli eventi quasi come fossero reali e si svolgessero a pochi metri da lui. Efficace la scenografia, semplice ma geniale, che insieme alle maschere indossate dagli attori rende l’atmosfera leggermente fantastica e surreale. Movimenti al rallenty degni di registi hollywoodiani di grosso calibro e collegamenti video satellitari in altissima risoluzione danno un tocco particolare cambiando il ritmo della storia. infine lo spettatore con animo da detective, può anche giocare ad immaginare come sia
il volto celato dietro ogni maschera e individuare chi é che fa il “doppio gioco”. (Amedeo e Franca)

Inaugurate le cascate delle Rampe del Poggi, rinviata la festa

?Firenze, poco dopo le 16:00 di sabato, sono state inaugurate le fontane e le cascate del Sistema delle Rampe del Poggi, sul Viale dei Colli, a premere il bottone di avvio delle pompe dell’impianto idrico sono stati il sindaco di Firenze Dario Nardella e il presidente di Fondazione CR Firenze Umberto Tombari.

L’amministrazione ha deciso di procedere comunque all’inaugurazione delle fontane delle Rampe, nonostante il maltempo, “in segno di rispetto per le tante maestranze che hanno lavorato duramente dallo scorso luglio ad oggi, rispettando i tempi previsti per la consegna del restauro, interamente finanziato dalla Fondazione CR Firenze nell’ambito della normativa ‘Art Bonus’ e curato dal Comune di Firenze”.

Per quanto riguarda le celebrazioni in programma per l’evento, il maltempo ha fatto rinviare ‘Rampe in festa’, la giornata di iniziative organizzata per oggi per celebrare il restauro e la riapertura delle Rampe del Poggi.

La decisione di rinviare la manifestazione, spiega una nota, è stata presa stamani dopo aver verificato le previsioni del tempo e l’impossibilità di dare seguito all’iniziativa.

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’architetto Giorgio Caselli, responsabile servizio belle arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio, ed alcuni presenti:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/05/190518_RAMPE-POGGI_CASELLI-GENTE.mp3?_=1

Artigianato e Palazzo, aperta la mostra mercato a Palazzo Corsini

?Firenze, inaugurata oggi la mostra mercato ‘Artigianato e Palazzo botteghe artigiane e loro committenze’, che sarà aperta fino a domenica, quattro giorni dedicati all’artigianato di qualità.

Artigianato e Palazzo, giunta alla XXV edizione, si terrà infatti dal 16 al 19 maggio 2019 al Giardino Corsini a Firenze.

Artigianato e Palazzo è nata nel 1995, da un’idea di Neri Torrigiani e promossa dalla principessa Giorgiana Corsini, principalmente per rivalutare e rinquadrare ai giorni nostri la figura dell’artigiano e del suo lavoro.

La manifestazione segna il traguardo dei 25 anni e festeggia le “nozze di vermeil” la raffinata tecnica di doratura dell’argento ideata in Francia alla metà del Settecento, ed anche quest’anno propone una nuova selezione di circa 100 maestri artigiani internazionali che, non solo mostreranno i loro prodotti, ma daranno prova della loro maestria lavorando dal vivo e svelando i segreti di tecniche che rendono unici il loro lavoro.

Sulla scia delle nozze di Vermeil è l’oro il fil Rouge dei numerosi eventi in programma nei quattro giorni della manifestazione, ed allora, quest’anno la ‘Mostra Principe’ della manifestazione, riservata ogni edizione, al percorso creativo di un importante brand italiano che ha fatto dell’artigianato la chiave del suo successo nel mondo, è dedicata alla storica azienda ‘Giusto Manetti Battiloro’, nata a Firenze nel 1820 azione, è dedicata alla storica azienda Giusto Manetti Battiloro.

Artigianato e PalazzoGimmy Tranquillo ha intervistato il titolare della storica azienda ‘Giusto Manetti Battiloro’ Nico Manetti:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/05/190516_05_ARTIGIANATO-E-PALAZZO_-MANETTI-1.mp3?_=2

Aeroporto, al via lavori sicurezza idraulica, buoni anche per la nuova pista

?Firenze, questa mattina è stato dato il via presso l’aeroporto Amerigo Vespucci di Peretola ai lavori di realizzazione delle casse di laminazione che metteranno lo scalo al riparo dalle inondazioni.

Al taglio del nastro il Sindaco di Firenze Dario Nardella e l’Assessore regionale ai trasporti, Vincenzo Ceccarelli, quest’intervento è sia a servizio dell’attuale pista dell’aeroporto, ma metterà in sicurezza anche quella da realizzare.

Secondo i progettisti si tratterebbe di un’opera ambientalmente rilevante poiché le acque saranno raccolte, trattate e depurate per poi essere reimmesse in rete.

Si tratta di lavori per un importo di circa 2 milioni di euro e della durata di circa 7 mesi.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il vicepresidente di Toscana Aeroporti, Roberto Naldi:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/05/190514_04_AEROPORTO-LAVORI-IDRO_NALDI.mp3?_=3

Presentata la ‘Sala degli elementi’ del Vasari, dopo il restauro

Firenze, dopo due anni di restauri, torna completamente fruibile nella sua interezza, la maestosa Sala degli Elementi, che apre il Quartiere degli Elementi al terzo piano del museo di Palazzo Vecchio.

Il recupero degli affreschi delle pareti e del soffitto della Sala degli elementi, è stato possibile grazie al finanziamento della Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus.

L’importo totale dei lavori ammonta a circa 800 mila euro ed è inserito nel progetto Flic (Florence I care) che coinvolge i privati nel restauro dei beni culturali cittadini.

Oggi alla presenza, tra gli altri, di Giovanna Zanuso Sacchetti presidente della ‘Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti Onlus’, che ha finanziato i lavori di restauro, il Sindaco di Firenze, ha presentato la Sala degli Elementi, nel suo ritrovato splendore, alla stampa ed alla città.

L’esecuzione dei lavori è stata aggiudicata all’Associazione Temporanea d’Impresa “Meridiana-Mannucci-Techne”. I lavori sono stati diretti dall’Ufficio Belle Arti della Direzione Servizi Tecnici; il cantiere è stato studiato per consentirne l’accesso ai visitatori, un’occasione unica per vedere i restauratori al lavoro e per apprezzare gli affreschi e le tavole lignee del soffitto a distanza ravvicinata.

I lavori di restauro, che hanno lasciato fruibile la Sala pur con un percorso parziale, si sono composti di due fasi: sono iniziati dalle pareti (costo 475 mila euro) e poi sono proseguiti sul soffitto (318 mila euro).

Il restauro è stata l’occasione per una riflessione critica sulle metodologie sviluppate dalla disciplina della conservazione negli ultimi cinquanta anni, per esempio riducendo al minimo l’impiego dell’idrossido di bario come consolidante per gli affreschi, favorendo l’utilizzo di ritrovati di ultima generazione come le nanocalci e privilegiando l’impiego, nei processi conservativi, di materiali ecocompatibili.

Istituita nel 2013, la Fondazione Giulio e Giovanna Sacchetti dà seguito, attraverso erogazioni liberali, agli interessi condivisi dai marchesi Giulio e Giovanna Sacchetti nel corso della loro vita in comune, a cominciare dalla tutela e dal restauro dei beni storici, culturali e artistici.

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’Architetta Patrizia Contini, direttore operativo dei lavori:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2019/05/190513_RESTAURO-SALA-ELEMENTI_CONTINI.mp3?_=4
Exit mobile version