🎧 Giovanotti Mondani Meccanici, il gruppo multimediale fiorentino degli anni ’80 al MEET di Milano

I Giovanotti Mondani Meccanici, una vecchia conoscenza di Controradio degli anni ’80, sbarcano al MEET Digital Culture Center di Milano, dove da giovedì 3 novembre saranno protagonisti di un nuovo percorso espositivo che va dal 1984 al 2000.

Era maggio del 1984 quando la rivista Frigidaire pubblicava il computer-comics “Giovanotti Mondani Meccanici”. L’extracyborg transgender Ella, affranta per un amore difficile e imbottita di alcol e barbiturici, subisce la violenza dei tre terribili GMM, ottusi robot umanoidi governativi privi di qualsiasi forma di coscienza.

In podcast l’intervista ad Andrea Zingoni, uno dei fondatori dei Giovanotti Mondano Meccanici, a cura di Gimmy Tranquillo.

Con questo lavoro, primo fumetto al computer mai pubblicato al mondo, si presentavano i Giovanotti Mondani Meccanici, un gruppo artistico multimediale che trova le sue radici a Firenze con Antonio Glessi e Andrea Zingoni. I due negli anni si accompagnano con diversi componenti: Maurizio Dami, Loretta Mugnai, Roberto Davini, Marco Paoli, Giancarlo Torri e Roberto Nistri.

Gli anni ’80, periodo caratterizzato dall’avvento e dallo sviluppo della cultura digitale, vedono tra i suoi protagonisti proprio i Giovanotti Mondani Meccanici. Le nuove tecnologie hanno segnato l’alba di una rivoluzione. Hanno stravolto i confini fra arte e tecnologia, fra modelli culturali mainstream e subculture popolari, tra forme espressive, teatro, cinema, letteratura, fumetto, danza, arte.

Come possiamo capire le nuove tecnologie e ricondurle dentro un panorama ordinato? La convergenza digitale non ammette confini. La liquidità del digitale, la velocità e la necessità di fluire hanno creato il sistema sul quale oggi basiamo la nostra intera società, la nostra stessa identità.

I Giovanotti Mondani Meccanici, definendosi “hacker dell’immaginario”, hanno fatto loro questo nuovo mondo. Attraverso l’utilizzo delle tecnologie consumer a cavallo tra il post-moderno e il cyberpunk, le loro opere sono risultate travolgenti. Dai computer-comics alle video e computer installazioni, dalla musica alle installazioni di realtà artificiale, dalla video art alla visuals cyberdelici e trance, da collaborazioni televisive all’invenzione di fenomeni virali.

Nell’esposizione del MEET si portano in luce alcune delle tappe fondamentali della storia dei Giovanotti Mondani Meccanici. Il percorso ripercorre così un ventennio di storia non solo del gruppo ma della società.

‘Italian Smart Design’, a ‘Earth Technology Expo’ di Firenze, la premiazione dei vincitori del concorso

Firenze, all’interno di ‘Earth Technology Expo’ alla Fortezza da Basso, si è tenuta venerdì 7, la cerimonia di premiazione del concorso ‘Italian Smart Design’.

‘Italian Smart Design’ giunto alla sua seconda edizione, è un concorso, per gli studenti di Design e Architettura, che ha visto coinvolte 16 Università coinvolte, da Venezia a Napoli, 36 progetti presentati e oltre 80 studenti partecipanti.

Gli studenti e neolaureati sono stati chiamati a dare il meglio di loro stessi, a lanciare lo sguardo nel futuro prossimo e costruire progetti inediti, funzionali per la collettività e alla ricerca di innovazioni sostenibili.

E così è successo, le idee arrivate sono una risposta straordinaria di progettualità e visione, fotografano l’energia positiva e costruttiva di tempi sfidanti, urgenti e complicati.

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Questa edizione, come la prima, è nata dal Laboratorio Communication Design for Sustainability, in collaborazione con la Casa delle Creatività, e con il determinante supporto del Gruppo Acea, attiva nella gestione di multiservizi e nello sviluppo di reti e servizi nei settori dell’acqua, dell’energia e dell’ambiente, con il coinvolgimento delle Università italiane.

La giuria composta da: Erasmo D’Angelis, Presidente Fondazione Earth and Water Agenda – Presidente di giuria; Ivan Vigolo, Responsabile della funzione Technology & Solutions Gruppo Acea; Giovanni Giani, Senior Advisor Suez; Eleonora Trivellin, Ricercatrice di Disegno Industriale Università di Ferrara; Davide Turrini, Professore di Architettura Università di Ferrara; Raffaella Fagnoni, Professore di Disegno Industriale Università IUAV di Venezia e Gimmy Tranquillo, Architetto e Giornalista di Controradio Firenze, dopoun’attenta  valutazione dei progetti del concorso ‘Italian Smart Design 2022’ ha decretato i vincitori:

1° premio del valore di 5000 € assegnato al Progetto Milus, presentato dal gruppo composto da Alberto Bulfoni, Marta Boldrin e Lorenzo Putinati, proveniente da Università IUAV di Venezia.

2° premio del valore di 3500€ assegnato al progetto Ballarò ReFish: da scarto a risorsa, presentato dal gruppo composto da Giulia Santangelo e Maria Rita Zodda, proveniente da Università degli Studi di Palermo.

3° premio del valore di 2500 € assegnato al progetto Replanet – missione possibil, presentato da Lucrezia Faraci, proveniente da Università degli Studi della Repubblica di San Marino.

Menzioni Speciali:

Premio E-mobility del valore di 2000€ assegnato al progetto EMOS codice, presentato da Giulio Campo, proveniente da Politecnico di Milano.

Premio Energia rinnovabile del valore di 2000€ assegnato al progetto Un filo verde che ci unisce, presentato da Lucrezia Gelichi, proveniente da Università degli studi di Firenze.

La valutazione dei progetti ha tenuto conto di: originalità, grado di innovazione e ricerca, contributo in termini di sostenibilità, capacità dei progetti di definire e anticipare scenari d’uso e concept innovativi e la qualità generale degli elaborati.

Il Concorso Italian Smart Design ha premiato anche una laureata Unifi. Il progetto “Un filo verde che ci unisce”, della studentessa di Architettura Lucrezia Gelichi, ha infatti ottenuto il premio Energia Rinnovabile. Si tratta di un piano per la realizzazione di servizi smart mobility e spazi pubblici green nell’area di Roma compresa tra le stazioni Termini e Tiburtina, nel quartiere San Lorenzo e presso l’Università La Sapienza. Nello specifico lo studio intende promuovere l’uso dell’intelligenza artificiale per ridurre l’impatto ambientale nella capitale, dalla gestione del traffico, al ciclo dei rifiuti, al monitoraggio dell’aria.
Il progetto nasce dalla tesi di laurea di Gelichi  che ha avuto come relatore Giuseppe De Luca, ordinario di Urbanistica e direttore del Dipartimento di Architettura.

🎧 Fedagripesca Toscana: “Rischio aumenti insostenibili, intervenire subito”

Fedagripesca Toscana fa appello al governo per intervenire sugli incrementi dei prezzi, soprattutto sui beni di prima necessità, che stanno crescendo sempre di più: “Serve supporto dal governo per contenere i costi”.

L’allarme sull’aumento dei prezzi è stato lanciato dal presidente di Fedagripesca Confcooperative Toscana, Fabrizio Tistarelli. Il presidente ha dichiarato che si sta affermando “un incremento insostenibile del prezzo del pane e di altri beni di prima necessità, come latte, uova, farina e pomodoro, è uno scenario reale e preoccupante anche in Toscana. Serve un intervento immediato da parte del governo”.

In podcast l’intervista a Andrea Bartoli di Fedagripesca Confcooperative Toscana, a cura di Gimmy Tranquillo.

La situazione, come viene evidenziato, è il risultato della concomitanza tra fattori potenzialmente letali. “Gli esercenti toscani escono da due anni di pandemia in cui, per forza di cose, hanno perso per strada clienti che erano punti di riferimento, come scuole, bar e ristoranti: recuperarli tutti è una missione complessa. Accanto a questo c’è la morsa del caro energia, con le bollette che non frenano la loro ascesa, a fronte di incassi in costante diminuzione. Il quadro è reso però ancora più drammatico dall’incremento dei costi delle materie prime più utilizzate in questi segmenti”, continua Fabrizio Tistarelli.

In un contesto come il questo, i prezzi del pane e degli altri beni di prima necessità potrebbero aumentare fino a livelli insostenibili per le famiglie italiane.  “Le alternative – prosegue Tistarelli – diventerebbero due: o si aumentano in prezzi finendo fuori mercato, o si abbassa la serranda della propria attività. Nel frattempo molti operatori rinunciano ormai da settimane a pagarsi lo stipendio, per rimanere in pari con le spese. Tanti non ce la fanno comunque: è una dinamica in costante peggioramento. Ecco perché – conclude – aspettiamo dal Governo misure di sostegno irrimandabili. Ne va della sopravvivenza di un’intera categoria”.

🎧 Internet Festival, dedicato al tema della ‘Imperfezione’, in programma dal 6 al 9 ottobre a Pisa

Firenze, presentata nella sede della presidenza della Regione Toscana di piazza Duomo, la dodicesima edizione dell’Internet Festival.

Questa edizione dell’Internet Festival è dedicata al tema dell’imperfezione ed è, in programma dal 6 al 9 ottobre a Pisa, la prima città italiana a collegarsi alla ‘rete delle reti’, nel 1986.

In podcast l’intervista al direttore Internet Festival 2022, Claudio Giua, a cura di Gimmy Tranquillo.

Il festival offrirà quattro giorni di panel, workshop, incontri con decine di relatori di fama internazionale, tra esperti di tecnologia e web, sociologi, artisti, autori di libri, rappresentanti del mondo delle imprese e delle istituzioni.

Decine gli appuntamenti in diverse sedi della città, aperti al pubblico (prenotazione consigliata su www.internetfestival.it), con una coda di appuntamenti online fino a dicembre: fra i temi e le novità oggetto del festival, tecnomagia, vino digitale da abbinare alla musica, agricoltura di precisione con il cloud, alveari in sharing, computer quantistici, spettacoli nel Metaverso, interviste impossibili a scienziati scomparsi centinaia di anni fa, parastinchi intelligenti in grado di raccogliere dati fondamentali per migliorare le performance dei calciatori.

“E’ il profilo e il volto tecnologico di una Toscana che non solo si rende conto di quanto siano importanti oggi i social, ma si rende conto di quanto siano importanti i messaggi di comunicazione e di integrazione nella vita delle nostre comunità”, ha affermato il presidente della Regione, Eugenio Giani: “Internet Festival è tutto questo, la rivoluzione che i social e Internet hanno determinato nella vita quotidiana di ciascuno di noi e, se vogliamo, anche l’espressione di un malcelato orgoglio per il fatto che siamo stati i primi in Toscana a raccogliere quello il messaggio di trasformazione della società che Internet avrebbe determinato”.

Venerdì 7 ottobre il pubblico verrà catapultato nel Metaverso con Monica Guerritore, attrice, sceneggiatrice e scrittrice, che presenta in anteprima nazionale a Internet Festival il progetto Mecenati, con il primo token Ntt. In collaborazione con Istituto Modartech sarà invece possibile assistere a una sfilata di moda nel Metaverso. La sfida del quantum computing sarà invece raccolta dalla scienziata Anna Grassellino, che al FermiLab di Chicago sta lavorando per il governo Usa alla costruzione del supercomputer quantistico.

Nel campo dell’intelligenza artificiale e del machine learning interverrà Yoshua Bengio (in collegamento), vincitore nel 2018 del Turing Award; insieme a lui Maria Chiara Carrozza, presidente nazionale del Cnr. Si parlerà anche di guerra e democrazia con la giornalista e scrittrice Francesca Mannocchi, dei risvolti etici dei conflitti con la filosofa Michela Marzano, di cyber war con la giornalista Carola Frediani, di cittadinanza digitale con la Commissaria AgCom Elisa Giomi, di satira politica con Alessio Marzilli, autore dei ‘silenzi’ video a Propaganda Live, di disinformazione e fake news con il responsabile del Center of Data Science and Complexity for Society della Sapienza di Roma Walter Quattrociocchi.

Ampia la discussione sull’attivismo dentro e fuori dalla rete, con uno sguardo su inclusione sociale e diversity: tra gli ospiti su questo tema Maura Gancitano, Jennifer Guerra e Silvia Semenzin.

Non mancheranno incontri sui servizi al cittadino e alla Pa organizzati dalla Regione Toscana presso la Scuola Normale Superiore. Prenderanno parte al dibattito ‘Toscana digitale diffusa e connessa’ in programma giovedì 6 il governatore Eugenio Giani, l’assessore regionale alle Infrastrutture Digitali Stefano Ciuoffo, il sindaco di Pisa Michele Conti, il presidente della Provincia di Pisa Massimiliano Angori, l’Ad di Infratel Italia Marco Bellezza, il direttore organizzazione, pianificazione e sviluppo progetti della Fondazione Ugo Bordoni, Alessio Beltrame. Internet Festival 2022 è promosso da Regione Toscana, Comune di Pisa, Registro.it e Istituto di Informatica e Telematica del Cnr, Università di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna, Scuola Normale Superiore insieme a Camera di Commercio Toscana Nord-Ovest, Provincia di Pisa e Associazione Festival della Scienza. La progettazione e l’organizzazione sono a cura di Fondazione Sistema Toscana.

🎧 ‘Fridays for Future’, ritorna anche a Firenze, con lo sciopero per il clima

Ritorna anche a Firenze il ‘Global Strike For Climate!’, organizzato da ‘Fridays for Future’, con un corteo che partito da Piazza della Santissima Annunziata, è arrivato in piazza del Carmine dopo aver percorso tutto il centro storico.

Erano un paio di migliaia giovani manifestanti, a Firenze, per il corteo di Fridays for future, nell’ambito del nuovo sciopero globale per il clima indetto in tutto il mondo dal movimento.

In podcast l’intervista ad alcuni ragazzi a cura di Gimmy Tranquillo.

Sono oltre 70 le città italiane che oggi hanno visto manifestazioni, il corteo fiorentino ha percorso le vie del centro, per poi arrivare in piazza del Carmine, fra grandi striscioni con slogan come ‘We are unstoppable – another world is possible’ e ‘People not profit’, e cartelli ironici dedicati ai politici.

La transizione ecologica deve essere “la priorità assoluta del prossimo governo, e non è una volontà, ma una necessità non più rinviabile”, ha affermato Sofia di Fridays for future, dando il via alla manifestazione. Fra le richieste del movimento, treni regionali e trasporto pubblico locale gratuiti, stop ai progetti legati alle fonti energetiche fossili, un’accelerazione sull’efficientamento energetico degli edifici pubblici.

Il ‘Global Strike for Climate’, è un evento internazionale e la Rete della Conoscenza, l’Unione degli Studenti e Link-Coordinamento universitario sono stati in oltre 40 piazze a manifestare per un mondo più giusto. Da Roma a Milano passando per Napoli, da Trieste a Bologna, passando per Torino, Firenze, Genova, Perugia, fino ad arrivare a Cagliari, Pescara, Bari e Potenza, studenti e studentesse, giovani ragazzi e ragazze si sono mobilitati in tutto il paese per mettere al centro le priorità delle nuove generazioni: diritto al futuro, decisionalità, partecipazione, giustizia sociale.

A due giorni dalle elezioni politiche nazionali, la mobilitazione per il clima chiamata dal movimento Fridays For Future vuole fare da megafono ad istanze che non vengono prese in considerazione dal dibattito pubblico. “Gli studenti e le studentesse – spiegano – si mobilitano ormai da anni per stimolare le istituzioni a riconoscere che la crisi climatica non è un evento casuale: è frutto di un sistema produttivo ed economico sfruttatore che fa profitto sul pianeta e sulla vita delle persone. Nelle ultime settimane abbiamo assistito ad una campagna elettorale vuota – dichiara Virginia Mancarella, coordinatrice nazionale Link-Coordinamento Universitario – con proposte spot che non sono andate al cuore delle questioni. Parlano tutti di sostenibilità ma nessuno che menzioni investimenti nella ricerca e nell’università. Come crediamo di poter affrontare la riconversione ecologica, la crisi energetica, parlando dell’energia nucleare invece di investire nel rinnovabile e nel trasporto pubblico gratuito?. Ormai le università son sempre di più asservite alle logiche del mercato e finanziate soprattutto da privati con chiari interessi economici, quando le comunità accademiche dovrebbero essere il primo motore di uno sviluppo alternativo e di messa in critica della società.”

“La politica nel nostro paese non ha chiara le priorità della nostra generazione, queste elezioni nazionali lo hanno dimostrato. Durante tutta la campagna elettorale abbiamo sentito parlare di giovani e di ambiente, ma mai interrogando davvero le priorità che le nuove generazioni hanno messo al centro del dibattito-sostiene Manuel Masucci Coordinatore nazionale Rete della Conoscenza – Negli ultimi mesi abbiamo assistito al disastro della Marmolada, alle alluvioni nelle Marche, alla siccità, alla crisi energetica conseguente alla guerra Russo-Ucraina con il caro bollette che mette in ginocchio moltissime famiglie, alla morte di ben 3 ragazzi durante stage “formativi” per mancanza di tutele e sicurezza”.

“Le elezioni saranno una sconfitta per tutti i giovani che da anni scendono in piazza per la giustizia climatica. Non c’è nessuno che ci rappresenta. Quando ci sono i disastri li chiamano maltempo, quando scendiamo in piazza ci deridono”.

Olafur Eliasson a Palazzo Strozzi con la mostra ‘Nel tuo tempo’

Firenze, presentata a Palazzo Strozzi ‘Nel tuo tempo’, la più grande mostra di Olafur Eliasson mai realizzata in Italia fino a oggi, che aprirà al pubblico il 22 settembre 2022.

‘Nel tuo tempo’ è Curata da Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, la mostra è il risultato del lavoro diretto di Olafur Eliasson sugli spazi di Palazzo Strozzi. L’artista ha lavorato su tutti gli ambienti rinascimentali, dal cortile al Piano Nobile alla Strozzina, creando un percorso coinvolgente tra nuove installazioni e opere storiche.

In podcast l’intervista al direttore Galansino alla presentazione della mostra, a cura di Gimmy Tranquillo.

“Palazzo Strozzi torna al contemporaneo con Olafur Eliasson ‘Nel tuo tempo’, la prima grande mostra mai realizzata in Italia su uno dei più originali e visionari artisti contemporanei, proseguendo così la nostra serie di esposizioni dedicate ai maggiori protagonisti dell’arte del presente – dichiara Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi e curatore della mostra – Nel 2015 Olafur visitò per la prima volta gli spazi di Palazzo Strozzi e rimase colpito dalla architettura rinascimentale, cominciando così una lunga conversazione tra lui e il palazzo quattrocentesco, un dialogo complesso il cui senso si riassume nella esposizione odierna”.

“Nel tuo tempo è un incontro tra opere d’arte, visitatori e Palazzo Strozzi” – dichiara Olafur Eliasson – Questo straordinario edificio rinascimentale ha viaggiato attraverso i secoli per accoglierci qui, ora, nel ventunesimo secolo, non come semplice contenitore ma come co-produttore della mostra. Non è solo Palazzo Strozzi ad aver viaggiato nel tempo. Come visitatore, ognuno di noi ha vissuto, con una relazione tra corpo e mente sempre diversa in modo individuale. Ognuno con le proprie esperienze e storie ci incontriamo nel qui e ora di questa mostra”.

Olafur Eliasson La mostra si sviluppa su tutti gli ambienti rinascimentali, dal Cortile:
Punto di partenza dell’esposizione è Under the weather (2022) opera site specific per lo spazio pubblico del cortile di Palazzo Strozzi, costituita da una grande struttura ellittica di 11 metri sospesa a 8 metri di altezza, che crea agli occhi dei visitatori un effetto fatto di interferenze visive, simili allo sfarfallio di uno schermo. L’installazione propone infatti ciò che è noto come effetto moiré che, in questo caso, viene impiegato per destabilizzare la rigida architettura ortogonale di Palazzo Strozzi, mettendo in discussione la percezione di struttura storica stabile e immutabile. Mentre i visitatori si spostano nel cortile l’installazione si trasforma continuamente ai loro occhi, interagendo con ciascuno individualmente. L’opera diviene così uno scambio tra il movimento di ogni visitatore che attiva l’opera e la sua personale esperienza visiva che la completa. La stessa forma ellittica sembra trasformarsi con la posizione di chi guarda, tanto che – da specifici punti di vista alle estremità del cortile – la struttura può apparire circolare, creando un’atmosfera ipnotica tipica di quell’ambiguità visiva che ha affascinato Eliasson per decenni e ispirato molte delle sue opere.

Olafur Eliasson Al Piano Nobile:
Dal cortile il percorso prosegue all’interno del palazzo dove si rivela il dialogo diretto di Eliasson con l’architettura attraverso l’utilizzo di luci artificiali, ombre fugaci, riflessi, effetto moiré e colori intensi. L’edificio non è solo un semplice contenitore o uno sfondo, bensì diviene co-produttore delle opere, strumento creativo che interagisce con la percezione dei visitatori.

Nelle prime tre sale del Piano Nobile Eliasson si confronta con le finestre del palazzo giocando tra realtà e rappresentazione, presenza e assenza, in un alternarsi di luci, colori e ombre. Proponendo soluzioni che appaiono simili a scenografie teatrali o set cinematografici, l’artista invita a percepire in modo nuovo l’architettura, destabilizzandone la comprensione tradizionale e consolidata. Eliasson interviene in maniera minima nelle sale, creando tuttavia forti e coinvolgenti atmosfere in cui protagonista è il rapporto tra lo spazio esterno e quello interno, tipico di Palazzo Strozzi e delle sue grandi vetrate che si affacciano sia sul cortile che sulla strada. Le luci rendono visibili le irregolarità del materiale: bolle, graffi, polvere ne evidenziano la matericità consentendo ai visitatori di prendere coscienza del vetro come membrana che separa l’interno dall’esterno. Questa superficie “mediatrice” ha una fondamentale funzione protettiva, ma consente anche la comunicazione visiva, evocando così le grandi vetrate gotiche e rinascimentali in cui la luce era interpretata come manifestazione visibile del divino e metafora di elevazione spirituale.

Due opere del percorso espositivo richiamano il tema del cerchio e dell’ellisse introdotto nel cortile. How do we live together (2019) è costituita da un grande arco metallico che invade in diagonale lo spazio di una sala in cui il soffitto è rivestito da una superficie specchiante. Tramite un effetto di illusione tipico di Eliasson, utilizzato in celebri opere come The weather project (2003) alla Tate Modern, l’arco si raddoppia diventando un cerchio, una sorta di anello che unisce lo spazio reale con quello irreale. L’installazione Solar compression (2016) è costituita invece da un disco circolare sospeso, specchiante su entrambi i lati, in costante movimento, emanando dal suo interno una luce gialla che inonda l’ambiente. Quella stessa luce è alla base dell’installazione Room for one colour (1997) dove in uno spazio totalmente vuoto la percezione degli spettatori è alterata dall’immersione nella luce di lampade monofrequenza che trasforma tutti i colori in sfumature di grigio, giallo e nero, accentuando tuttavia la percezione dei dettagli da parte degli spettatori.

Nel percorso, inoltre, si incontra un’opera iconica della carriera di Eliasson come Beauty (1993). L’installazione pone di fronte a uno spettacolare arcobaleno in cui fasci di luce bianca sono scomposti nei colori dello spettro visibile attraverso una cortina di nebbia. Questa apparizione è creata dalla luce proiettata, rifratta e riflessa dalle gocce d’acqua in cui il pubblico è chiamato a immergersi. A seconda dell’angolazione ciascuno ha infatti una visione soggettiva e personale: non ci sono due spettatori che vedono lo stesso arcobaleno.

Emblematico del lavoro di Eliasson e testimonianza della sua ricerca sulla visione come azione di frammentazione e complessità del pensiero è invece Firefly double-polyhedron sphere experiment (2020), grande poliedro di vetri colorati verdi, arancioni, gialli, ciano e rosa che nasce dall’interesse dell’artista per i temi della geometria e della luce. Nella stessa sala l’opera dialoga con Colour spectrum kaleidoscope (2003) grande caleidoscopio esagonale fatto di specchi dicromatici di vari colori. Come afferma Eliasson: “I caleidoscopi giocano sul fatto che ciò che vediamo può essere facilmente disorganizzato o riconfigurato.

Utilizzano un approccio ludico per mostrarci diversi modi di guardare il mondo; in questo senso potremmo dire che un caleidoscopio rappresenta una prospettiva diversa”.

Olafur Eliasson Alla Strozzina:
La mostra prosegue negli spazi della Strozzina attraverso opere che continuano la riflessione di Eliasson sulla percezione e sull’utilizzo dell’effetto moiré. Fivefold dodecahedron lamp (2006) è costituito da un dodecaedro che contiene un tetraedro di vetro a elevata riflettenza, mentre Eye see you (2006) crea leggeri effetti moiré sulla base della posizione e del movimento di ogni visitatore. Inoltre, nella serie City plan (2018) sette piante urbane sono ricondotte a forme geometriche su specchi che riflettono sette diversi quotidiani locali sostituiti giornalmente, per ripresentare considerazioni sul tempo, tema conduttore della mostra.

Presentata al pubblico per la prima volta è Your view matter (2022), nuova opera dell’artista che utilizza la tecnologia VR (Virtual Reality, cioè realtà virtuale) per sperimentare la percezione umana nello spazio digitale. Indossando uno speciale visore il pubblico entra in un mondo digitale da esplorare, costituito da sei diversi spazi virtuali. Cinque di questi spazi prendono la forma di uno dei solidi platonici (il tetraedro, l’ottaedro, l’icosaedro, il dodecaedro e il cubo), il sesto ci conduce all’interno di un’immensa sfera.

Immersi in una realtà parallela accompagnati da una colonna sonora creata dall’artista, i visitatori possono muoversi in questi spazi virtuali, interagendo con le loro complesse geometrie in una profonda interazione esperienziale, dove le pareti e i soffitti, a volte a colori altre in bianco e nero, brillano con un effetto moiré in continua evoluzione. Nel tetraedro, il primo spazio che i visitatori incontrano, il moiré si manifesta come risultato dei limiti di risoluzione del visore VR, reagendo al rumore stesso del visore e attirando l’attenzione sul dispositivo. Poiché nessuno dei motivi moiré è visibile se lo spettatore non si muove, il funzionamento dell’opera si basa sull’interazione e il coinvolgimento attivo del pubblico, sperimentando dunque un incontro tra lo spazio digitale e il corpo del visitatore. Come dichiara Eliasson: “l’esperienza di quest’opera si basa su un disimparare e imparare di nuovo a sapere usare il senso della vista, coinvolgendo non solo gli occhi ma anche tutto il corpo e la nostra mente”.

La mostra, ideata da Studio Olafur Eliasson, è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi. Main Supporter: Fondazione Palazzo Strozzi. Sostenitori: Comune di Firenze, Regione Toscana, Camera di Commercio di Firenze, Intesa Sanpaolo, Comitato dei Partner di Palazzo Strozzi.
L’installazione per il cortile Under the weather (2022) è resa possibile grazie al sostegno della Fondazione Hillary Merkus Recordati nell’ambito del progetto Palazzo Strozzi Future Art.
La mostra si tiene in concomitanza con la presentazione di una nuova installazione site specific dell’artista per il Castello di Rivoli Museo d’Arte contemporanea che sarà aperta al pubblico dal 3 novembre 2022.
La mostra Olafur Eliasson: Nel tuo tempo si inserisce all’interno della Florence Art Week, iniziativa promossa dal Comune di Firenze, in programma dal 16 al 24 settembre 2022.

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