Rapporto povertà Caritas Toscana 2017

?Firenze, presentato l’annuale rapporto sulla povertà della Caritas.

In Toscana la povertà assoluta incide meno che a livello nazionale, le persone che vivono in condizione di povertà assoluta dal 2007 al 2015 sono infatti passate dal 2 al 3,2% mentre in ltalia, nello stesso arco di tempo, l’incidenza è passata dal 3,2 al 6,8%.

Non solo, l’incidenza della povertà relativa (5%) è circa la metà rispetto a quella italiana (10,4%) mentre secondo l’indagine lstat Eu-Sile, in Toscana la popolazione che vive in famiglie in stato di grave deprivazione materiale è il 7,0% del totale, un’incidenza significativa ma nettamente inferiore alla media nazionale che è dell’11,8%.

In via generale, dunque, pur in un quadro generale contraddistinto da processi d’impoverimento delle famiglie piuttosto aggressivi, la Toscana si trova in una condizione migliore rispetto alla media delle altre regioni.

Nonostante ciò rimane, comunque, preoccupante il fatto che le famiglie in condizione di povertà assoluta, negli otto anni considerati, sono passate da 31.750 a 53mila circa per un incremento. del 66,9% e i residenti complessivi da 65.663 e 119.517, per un aumento addirittura dell’82%.

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’assessore regionale alla sanità Stefania Saccardi:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2017/12/271204_05_RAPPORTO-POVERTà_SACCARDI.mp3?_=1

Disoccupazione in lieve aumento: dal 9,2 al 9,5%.
Un discorso analogo vale anche per la situazione del mercato del lavoro: è vero, infatti, che nel 2016 il tasso di disoccupazione è tornato a crescere, sia pure lievemente, passando dal 9,2 al 9,5% ma rimane, comunque, significativamente al di sotto sia del 10,1% fatto segnare nel 2014 che rappresenta il picco negativo raggiunto in Toscana dal 2007 ad oggi, sia del tasso di disoccupazione nazionale che è pari all’11,7%.

Complessivamente, dunque, nel 2016 i disoccupati residenti in To5Cél1a sono cresciuti di circa 7mila unità, passando, dai 157mila del 2015, ai 164mila dell’anno successivo. Nel 2014, però, erano stati 173mila.

Disoccupati: il 48% cerca lavoro da più di un anno. Il trend positivo, per quanto altalenante, realizzato dal tasso di disoccupazione regionale nel biennio 2014-2016, comunque, non può far dimenticare che i valori rimangono ancora nettamente superiore rispetto a quello registrato nell’ultimo anno prima della crisi economica dato che nel 2008 l’incidenza non superava il 5%.

Si aggiunga, poi, con riferimento al 2015, che il 48% dei circa 157mila disoccupati è di lungo periodo, ovvero in cerca di occupazione da più di un anno e che i cosiddetti “Neet” costituiscono il18,6% dei giovani con meno di 29 anni contro il 13% del 2008.

In generale, complessivamente rispetto a 2009 le posizioni lavorative perdute durante la crisi e non recuperate sono quasi 21mila.

Il tutto nonostante il ruolo fondamentale giocato da un ammortizzatore sociale come la Cassa integrazione guadagni (Cig) che da 2009 ha avuto una crescita esponenziale balzando dalle costante di 8-9 milioni di ore autorizzate nel periodo 2005-2008 a ben 34 milioni di ore, per poi crescere ulteriormente negli anni successivi con una sola flessione nel 2011, fino ad arrivare ai 60milioni di credei  2014.

Casa, in Toscana percentuale di sfratti più alta che a livello nazionale.
Per quanto riguarda le politiche abitative, gli indicatori di maggiore difficoltà riguarda i provvedimenti di sfratto, sia quelli emessi che gli eseguiti, in entrambi i casi superiori alla media nazionale: nel territorio regionale, infatti, è emesso un provvedimento di sfratto ogni 306 famiglie residenti mentre a livello italiano lo stesso rapporto è di 1 a 399.

Ancora più netta la differenza per quanto concerne gli sfratti effettivamente eseguiti: in questo caso, infatti, in Toscana il rapporto è di uno sfratto ogni 497 famiglie contro una media nazionale di uno ogni 793 nuclei.

Arezzo, consegnavano droga a domicilio, 6 arresti

Rifornivano professionisti e commercianti di una ristretta cerchia attraverso ordini telefonici. Sequestrati 350 grammi di cocaina e 500 di marijuana

Fornivano droga, soprattutto cocaina ma anche marijuana, a clienti vip, professionisti e commercianti, attraverso ordini telefonici e consegne a domicilio: per questo sei persone arrestate dai carabinieri. I sei sono stati trasferiti in carcere, ma per due di loro e’ stato poi disposto l’obbligo di dimora, nella giornata di oggi dai carabinieri del reparto operativo di Arezzo che, insieme ai colleghi di San Giovanni Valdarno, Bibbiena e Firenze (unità cinofila), hanno reso operative sei ordinanze emesse dal Gip del Tribunale di Arezzo per il reato in concorso di spaccio di sostanze stupefacenti. Altre cinque persone sono state invece arrestate, nell’ambito della stessa indagine, a inizio anno.

Le persone finite in manette sono tutte albanesi e italiane guidate, secondo le risultanze delle indagini, da un albanese con obbligo di soggiorno in Casentino che aveva creato una rete telefonica di scambio di “ordini” e vendite a clientela selezionata composta da commercianti, liberi professionisti che ricevevano la droga direttamente a domicilio. I clienti pagavano fino a 60 euro una dose. Durante le intercettazioni e gli appostamenti i carabinieri, chiamati dagli spacciatori “animalacci” in gergo, hanno ricostruito circa 500 cessioni di cocaina, sequestrandone circa 350 grammi. Sequestrati anche 500 grammi di marijuana.

Arrivano le biciclette verdi di Gobee

?Firenze. arrivano in città le biciclette verdi di Gobee.bike, il nuovo operatore che potenzierà il servizio di mobilità ciclabile condivisa a flusso libero.

L’arrivo delle biciclette Gobee sarà graduale, con l’introduzione nelle prima fase di alcune centinaia di bici e un progressivo ampliamento nelle settimane successive.

Le bici sono di colore verde e possono essere utilizzate attraverso un’applicazione per smartphone, sia Android che iOS (iPhone), ed essere lasciate nelle 210 aree di sosta dedicate al bike sharing o nei luoghi pubblici destinati a parcheggio biciclette.

Il servizio è stato presentato in Palazzo Vecchio dall’assessore alla Smart City Giovanni Bettarini e dal Regional Manager di Gobee.bike Italia Gabriele Vezzani.

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’assessore alla Smart City Giovanni Bettarini:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2017/12/271204_03_GOBEE-BIKE_BETTARINI.mp3?_=2

Grazie al sistema a flusso libero, le biciclette possono essere utilizzate in modo molto flessibile attraverso un’intuitiva applicazione che sfrutta la tecnologia Gps per la geo-localizzazione delle biciclette.

In aggiunta, le Gobee.bike sono state progettate per garantire la massima durata del mezzo: le ruote piene ad esempio, prive di camera d’aria, proteggono gli utenti da eventuali forature.

Gobee.bike, co-fondata e diretta da Raphael Cohen, imprenditore francese residente a Hong Kong, è già presente in Francia (Parigi, Lille e Reims) e Belgio (Bruxelles) e dal mese scorso anche a Torino.

Per il lancio a Firenze, Gobee.bike ha lavorato in partnership con lo street artist fiorentino Blub, che per l’occasione ha utilizzato una delle biciclette verdi Gobee per sua nuova creazione.

L’opera finale sarà visibile al pubblico in tre differenti concept store a Firenze nelle prossime settimane (dal 4 all’11 dicembre presso MIO Concept, via della Spada, 34r; dall’11 al 18 dicembre al FLO Concept in Lungarno Corsini, 30; dal 18 al 24 dicembre presso Jack in Flo in via Ghibellina, 121).

Come funziona Gobee.bike

Le biciclette verdi di Gobee.bike sono facilmente riconoscibili. Un’intuitiva applicazione per smartphone consente agli utenti di individuare una bicicletta, sbloccarla usando il codice QR univoco presente su ogni mezzo e utilizzarla per raggiungere la destinazione desiderata.

Dopo l’utilizzo, le biciclette possono essere lasciate nelle apposite aree di sosta dedicate al bike sharing o in qualsiasi luogo pubblico adibito a parcheggio biciclette e bloccate manualmente.

Dotate di sensori e di un sistema di allarme integrato, che permette a Gobee.bike di rilevare eventuali usi impropri o l’abbandono in luoghi non adeguati, le bici verdi possono essere sbloccate e utilizzate solo dagli utenti registrati.

Attualmente il costo del servizio è di 50 centesimi per 30 minuti. Gli utenti che creano il loro account nelle settimane successive al lancio potranno beneficiare di un deposito cauzionale promozionale, fissato per il periodo iniziale a 15 euro.

Non sono necessari contanti per usufruire del servizio. I pagamenti avvengono tramite carte di credito e i principali metodi di pagamento elettronico.

Il punto di forza di Gobee.bike sta nella stretta integrazione tra tecnologia e produzione: l’algoritmo è in grado di gestire la flotta di biciclette in modo facile e veloce, in base agli spostamenti delle persone in città; Gobee.bike produce biciclette che soddisfano gli standard europei di sicurezza, dotate di un sistema integrato di illuminazione e blocco GPS intelligente alimentato a energia solare, oltre che di un sistema di allarme per la prevenzione dei furti.

Critico per un giorno: ‘Il Laureato’

?Firenze, ‘Critico per un giorno’, è un progetto di ‘Cinema la Compagnia‘ e ControradioClub, tramite il quale un gruppo di soci del Club, che si sono registrati all’evento, può assistere gratuitamente alle anteprime di film o di documentari selezionati in programmazione al Cinema La Compagnia, per poi essere intervistati da Gimmy Tranquillo e stilare una recensione che sarà poi pubblicata sui media di Controradio.

Questa volta, per la serie ‘Il cinema ritrovato‘, Critico per un giorno ha scelto il film ‘Il Laureato’, di Mike Nichols (USA, 1967, 106′). Versione originale con sottotitoli in italiano, di cui quest’anno si celebrano i cinquantanni dell’uscita nelle sale cinematografiche, insieme agli 80 del suo protagonista, Dustin Hoffman, ai tempi giovane ribelle, in cerca di identità.
Un film emblematico di un’epoca di grandi ribellioni e contestazioni giovanili.
Restaurato in 4K da The Criterion Collection a partire dal negativo originale 35mm. La color correction è stata supervisionata da Grover Crisp e approvata dal regista Mike Nichols.
Il missaggio sonoro 5.1, approvato dal regista, è stato realizzato a partire dalle bande sonore magnetiche del 35mm e dalle bande sonore originali.

Le Recensioni dei soci del ControradioClub.

Filippo:
Grazie dell’invito che mi ha consentito di rivedere, con una certa curiosità -dopo circa 40 anni- il film. Come tutte le cose, ad iniziare da me che sono un’altra persona, 40 anni non passano senza conseguenze; l’impianto del film è valido ancora oggi, ma -ad esempio- la scena finale (del matrimonio) mi ha dato più l’idea di grandguignol…la musica della colonna sonora sempre bellissima

Leonardo:
Mi ricordavo un bel film, soprattutto per le canzoni della colonna sonora e Dustin Hoffman. Non mi ricordavo che il film è anche divertente, ha un ritmo serrato (temevo invece fosse lento, come capita rivedendo i vecchi film dell’epoca) e inquadrature di molto belle. Sentire per la prima volta i dialoghi (stupendi) in lingua originale e poter vedere le immagini restaurate in modo eccellente hanno ancora aumentato il piacere di vedere il film. Si gusta talmente tanto il film che dispiace che finisca, ma, d’altra parte, la storia finisce così bene…

Chiara:
Allora, il laureato… intanto l’ho visto per la prima volta perché quando è uscito ero piccola e ai tempi dell’universale non ero ancora a Firenze. Però conosco bene la colonna sonora,e comunque il film è entrato a far parte dell’ immaginario collettivo anche di chi come me non l’aveva mai visto.
L’ho trovato godibile, attuale,a tratti esilarante.
Ma vorrei spendere una parola per Mrs Robinson. La versione originale ne permette di apprezzare tutta la capacità di seduzione. Ma il personaggio di Anne Bancroft alla fine risulta troppo malvagio e perfido, e la storia troppo sbilanciata a connotare di attributi negativi la moglie alcolizzata, senza scrupoli, e capace di un odio profondo.
Grazie Controradio per questa iniziativa.

Antonio:
Esce nel 1967 il film, anni fertili e densi di novità, anni in cui i giovani iniziano ad emanciparsi dalle decisioni della famiglia. E’ proprio questo il malessere che Ben cova dentro: è uno studente modello che a 20 anni inizia ad avere dei dubbi, non riesce a decidere cosa sarà di lui.
Instaura una relazione clandestina con Ms. Robinson, lei ha quarant’anni ed è moglie del socio in affari del padre di Ben.
Affascinante e sensuale lei, lo manovra come un burattino fino a quando entra in scena sua figlia Elaine.
I due si piacciono ma la storia che sembra funzionare si interrompe bruscamente quando lei scopre la verità.
Servirà tutta la follia e il coraggio di Ben a riconquistarla e a strapparla ad un matrimonio che lei ha accettato passivamente.
Speranza e orgoglio di una generazione in questo film immortale.
Una piccola nota d’Italia (che fa sempre piacere) nell’Alfa Romeo che Ben riceve come regalo di laurea.

Marina:
Avevo visto “Il Laureato” quando ero molto giovane e grazie al Controradio Club ho potuto rivedere questo bellissimo film con gli occhi dell’adulta, che ora comprende meglio tante cose e situazioni anche semplicemente perché le ha vissute , ma non solo…
Ammetto che vedere un film in lingua originale fa la differenza, anche a costo di non prendere tutte le battute : la voce è parte integrante della performance di un attore , contribuisce in modo determinante al risultato.
Detto questo, il film parla ai giovani come agli adulti, di ieri e di oggi : guardando il protagonista mi sono ritrovata nell’apatia/vaghezza/confusione del mio post-laurea di 31 anni fa , così come osservo che accade anche ai neo-laureati di oggi ; ed essendo oggi genitore rispetto a quando vidi il film la prima volta, valuto il comportamento dei genitori di Benjamin con altri occhi , magari con un po’ più di consapevolezza del ruolo , senza per questo minimamente approvare la loro condotta.
Ho amato la voglia di riscatto di Benjamin che nello svolgersi della trama vede un crescendo molto ben costruito, passo dopo passo, definendo la distanza sempre più consistente tra figlio e genitori , ma direi fra giovani ed adulti , la stessa  che portò alla ribellione e alle proteste di quegli anni (non a caso il film esce nel 1967, l’anno della Summer of Love proprio a S. Francisco) : Benjamin vuole uscire dall’ anonimato di un destino per lui già disegnato dal mondo degli adulti , vuole avere corpo e voce e scegliere in prima persona, parlare (anche con Mrs. Robinson ! Vedi i suoi tentativi di dialogo con lei nei loro incontri clandestini), entrare nella vita delle persone, Elaine prima di tutti (vedi il suo trasferirsi a Berkeley per partecipare alla vita di lei, vedi con che disinvoltura sa trovare il modo di ottenere informazioni su dove si svolgerà il matrimonio che lui vuole impedire , il tutto non ha niente a che vedere con il giovane impacciato dei primi fotogrammi). Spicca in tutto il film la bellissima Alfa Romeo decappottabile rosso fiammante, che farebbe parte del disegno voluto per Ben dagli adulti, ma che lui utilizza infine per i suoi obiettivi e non per mettersi in mostra: in su e in giù per quelle strade della California che tutti vorremmo almeno una volta nella vita percorrere….per riprendersi Elaine e trascinarla in un inizio di vita insieme su di un banalissimo bus, senza nessuna certezza e senza più l’ansia per il proprio futuro che aveva provato dopo la laurea…..semplicemente verso una vita a misura della loro età……sono giovani….beati loro!! La cornice perfetta di tutto il film è la bellissima musica di Simon & Garfunkel che sempre catture, da giovani e da adulti.

Antonella:
50 anni portati benissimo: Il laureato, in versione restaurata e in lingua originale, vince la sfida del tempo e offre una storia che, nonostante sia collocata in un’epoca precisa e molto connotata, sa essere universale. L’insoddisfazione del giovane Dustin Hoffmann, rampollo di una famiglia abbiente della California degli anni ’60, potrebbe essere quella di un qualsiasi giovane laureato che non sa bene cosa fare di se stesso, anche se fosse immaginato in un altro momento storico, magari distante nel tempo dalle inquietudini degli anni ’60, nel film appena accennate. Dialoghi ben costruiti e comicità ben dosata, colori sfavillanti che valorizzano la bella fotografia, modernità delle inquadrature, ritmo vivace, e – superfluo dirlo – perfetta e piacevolissima colonna sonora oltre a interpreti molto bravi. In aggiunta a tutto questo, la voce profonda di Dustin e il fascino di Anne Bancroft, una meravigliosa Mrs Robinson, bellissima e senza scrupoli. Tutto questo per un film ancora godibile, assolutamente da rivedere.

Mirella:
Pur avendo visto questo film diverse volte e in vari tempi della mia vita, la prima volta da adolescente all’Universale, l’impressione che ho avuto, vedendolo in lingua originale, è che fosse un altro film, apprezzando in questo modo ancora di più la bravura di Dustin Hoffman. Mi sono immedesimata in Benjamin ed è dal suo punto di vista che ho deciso di calarmi nel film: ero lui che vive in una bolla, come in apnea, e che soltanto isolato, sottacqua, troverà il suo respiro. Ero Benjamin che non sa dire no: a Mrs Robinson, ai suoi genitori, che non sa dire no al no di Elain. Ero Benjamin che alla fine ottiene ciò che ha scoperto di volere: l’amore. Un’amore ribelle che lo sporca, lo cambia ma che riesce a renderlo felice. E, dopo tante incertezze, finalmente consapevole di cosa vuole, della sua ragione di vita. Grazie a Controradio e al Cinema teatro La Compagnia per questa opportunità.

Accoglienza invernale per senza fissa dimora

?Firenze, parte lunedì il servizio di accoglienza invernale per i senza fissa dimora predisposto dall’amministrazione comunale nel periodo più freddo dell’anno e che si concluderà il 31 marzo 2018, con possibilità di proroga per un mese.

Quattro le novità introdotte per l’accoglienza invernale 2017/2018: 30 posti letto in più che possono diventare anche 50 o più in caso di temperature rigidissime (‘super freddo’), uscite degli operatori di strada 7 giorni 7, un mezzo per il trasporto dei senza fissa dimora nelle strutture di accoglienza e un numero maggiore di volontari delle parrocchie che si mettono a disposizione.

Le segnalazioni all’assessorato al Welfare posso essere fatte inviando una e-mail all’indirizzo assessore.funaro@comune.fi.it oppure telefonando, in orario di ufficio fino alle 18, al numero 055-2769141. Dalle 18 in avanti chiamare la Foresteria Pertini allo 055-6533117.

Da lunedì sera per i senza fissa dimora aprono le porte le Foresterie Pertini e del Fuligno e l’Accoglienza Salesiani di via Gioberti. La Foresteria Pertini a Sorgane, struttura di proprietà comunale affidata a Caritas dopo una procedura di gara a evidenza pubblica, ospiterà soli uomini adulti.

La Foresteria del Fuligno in via Nazionale, struttura in uso al Comune e gestita dal Progetto Acisjf, ospiterà donne sole o con figli, mentre una struttura messa a disposizione dalla Caritas presso l’Accoglienza Salesiani di via Gioberti, senza costi aggiuntivi per il Comune, ospiterà sole donne.

Le uscite delle unità di strada, che distribuiranno a chi sceglie di non andare in struttura sacchi a pelo, indumenti e bevande calde ai senza fissa dimora, avverranno dalle 21 alle 24.

Il lunedì sera saranno operativi gli operatori di Insider, il martedì la Croce rossa, il mercoledì la Fratellanza militare e gli operatori di Insider, il giovedì e il venerdì la Croce rossa, il sabato la Misericordia di Firenze e la domenica la Fratellanza militare e la Misericordia.

Ad essi si aggiungono gli interventi delle Unità di associazioni volontarie come la Ronda della carità (il lunedì) e Sant’Egidio (il sabato). Il coordinamento operativo delle Unità di strada è a cura di Insider Jacopo Lascialfari.

Gli operatori del progetto Outsider, invece, opereranno a supporto delle Unità di strada per segnalare anche situazioni di consumo/spaccio che interessano i senza fissa dimora.

I cittadini potranno accedere alle strutture che offrono il servizio di accoglienza invernale prenotandosi allo sportello del Centro ascolto Caritas in via Faentina, al civico 32, che sarà aperto con il seguente orario: il lunedì e il sabato dalle 9 alle 13 e il giovedì dalle 14 alle 16.
Per quanto riguarda i criteri di accesso alle strutture, sono confermati quelli dello scorso anno: la priorità è data alle persone di età superiore a 45 anni che abitualmente dormono in strada o che sono in precarie condizioni di salute.

Si tratta di persone indicate ai front-office dalle associazioni di volontariato. Questi utenti possono rimanere nelle strutture per un periodo di tempo definito, con verifiche ogni quindici giorni sempre presso il front-office.

Una valutazione particolare per eventuali proroghe all’inserimento è prevista per i cittadini in stato di salute precaria e per i cittadini anziani.

I primi quindici giorni il servizio è gratuito per tutti, successivamente scatta il consueto contributo di 1 euro al giorno per adulti (i minori sono esentati).

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’assessora Sara Funaro:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2017/12/171201_07_ACCOGLIENZA-INVERNALE_FUNARO.mp3?_=3

Restaurato il gabinetto di Cosimo de Medici

?Firenze, è stato restaurato il ‘Comodo di Cosimo’ di Palazzo Vecchio, un ambiente che oggi potrebbe essere considerato l’equivalente di un bagno con sauna che si trova adiacente al Salone dei Duecento.

Il restauro del ‘Comodo di Cosimo’ è inserito nel programma FLIC “Florence I Care” con il quale il Comune di Firenze offre a coloro che vogliono diventare suoi partner l’opportunità di “prendersi cura” della città partecipando in prima persona al finanziamento di iniziative volte alla conservazione, al miglioramento ed alla valorizzazione del patrimonio artistico fiorentino.

I lavori di restauro, progettati e diretti a cura del Servizio Belle Arti del Comune di Firenze, sono stati realizzati dagli esperti restauratori della fiorentina Dini Restauri.

L’intervento, dal costo di 20 mila euro, è durato 5 mesi ed è stato sponsorizzato dall’azienda Geberit-Pozzi Ginori, accompagnata da Fondaco srl, società nel settore della consulenza e strategia nella comunicazione associata al recupero e al restauro di opere d’arte e dei beni culturali.

L’ambiente, situato vicino alla Sala dei Duecento sotto la scala piana che collegava il quartiere di Cosimo con quello della duchessa Eleonora, è stato interamente decorato da Marco da Faenza (artista vicino al Vasari) con grottesche e stucchi già utilizzati nelle altre sale e con scene prese dalla storia di Eros e Psiche di Apuleio, storie che gli studiosi vogliono far risalire al matrimonio di Francesco I de Medici, figlio di Cosimo, e Giovanna d’Austria avvenuto nel dicembre del 1565.

Il Comodo ha tutte le caratteristiche della stufa rinascimentale. Le stufe o stanze-stufe erano ambienti di gran moda nel Rinascimento e ogni palazzo importante era dotato di questo ambiente, che oggi definiremmo un luogo legato al benessere privato con una vera e propria sauna dove oltre alla vasca da bagno fissa vi era un sistema idraulico in grado di scaldare l’acqua e creare vapore.

Un luogo solitamente defilato e ritirato dove con ogni probabilità i signori svolgevano anche le loro funzioni corporali attraverso le seggette portatili, spesso rivestite di panni nobili e decorate con grande eleganza (nell’inventario di Palazzo Vecchio del 1553 se ne contano diverse negli appartamenti ducali) e dove, grazie alla presenza di acqua, era più agile provvedere alle pulizie personali.

Il Comodo di Cosimo ha una grande vasca in pietra, probabilmente dotata di due bocche per l’acqua calda e fredda, e una nicchia di un elegante forma ovale con in basso un alloggiamento per una griglia, sulla quale forse si appoggiavano contenitori con essenze e un canale in pietra da dove arrivava, con ogni probabilità, l’aria scaldata in uno stanzino attiguo e con in alto una presa d’aria per lo sfiato.

Gimmy Tranquillo ha intervistato l’architetto Giorgio Caselli Responsabile del Servizio Belle Arti e Fabbrica di Palazzo Vecchio:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2017/12/171201_03_GABINETTO-DI-COSIMO_CASELLI.mp3?_=4
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