Boboli: il Giardino delle camelie apre per la prima volta al pubblico

Boboli: uno spazio segreto apre per la prima volta al pubblico. E’ il giardino delle camelie, con piante secolari, giochi d’acqua e affreschi. Nel sedicesimo secolo era annesso alla residenza privata del principe Mattias De’ Medici: dopo un lungo restauro da quasi 900mila euro finanziato dagli stessi Uffizi e dalla Regione Toscana adesso è pronto ad accogliere i visitatori.

Oggi la presentazione da parte del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e del direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt che nel sottolineare il valore storico e culturale di questo spazio non risparmia un commento sarcastico sul caso di censura al David che in Florida ha portato al licenziamento di una preside. (AUDIO)

Da sinistra Schmidt insieme alla coordinatrice del Giardino di Boboli Bianca Maria Landi, allaresponsabile dell’intervento di restauro Paola Ruggeri ed al presidente Giani

Questo piccolo spazio verde, realizzato all’ombra dei bastioni che dividono il cortile di Palazzo Pitti dal parco mediceo e protetto da mura, fu creato attorno alla metà del XVII secolo per il fratello minore del Granduca Ferdinando II de’ Medici, il principe Mattias de’ Medici: il giardino segreto era infatti attiguo ai suoi appartamenti e leggenda vuole che, impreziosito anche da giochi d’acqua a getto dal pavimento e da fontane, fosse il suo nido d’amore. Una grotta artificiale ad arco, posta vicino all’ingresso, serviva a proteggere da occhi indiscreti la parte più nascosta e privata del Giardino, addossata alla Reggia.

Nei secoli passati questa area restò riservata ad alcuni membri della famiglia granducale e venne dedicata alla coltivazione di piante esotiche e di rare varietà di agrumi, poi sostituite nell ‘800 da  varie specie di camelie, presenti ancora oggi.

Oltre alla collezione ottocentesca di camelie, è di particolare interesse la struttura architettonica di questo spazio, tipicamente seicentesca. I giochi d’acqua che lo caratterizzavano anticamente vengono adesso rievocati attraverso un uso strategico della luce. Al di sotto del pavimento interno della grotta sono stati posizionati dei faretti proprio in corrispondenza dei fori da cui zampillavano i getti, così da illuminare la volta affrescata e ricreare l’atmosfera suggestiva di un tempo.

In questo luogo delicatissimo si potrà entrare nell’ambito di visite accompagnate, per le quali non occorrerà prenotazione, durante i mesi di aprile e maggio: si svolgeranno dal martedì alla domenica, e ve ne saranno tre la mattina e tre il pomeriggio (rispettivamente alle ore 11, 12, 13 e 15, 16,17), per un massimo di 15 persone per volta.

 

Aperture straordinarie: Uffizi e Boboli aperti per Santo Stefano

Firenze, in vista del periodo natalizio diversi musei e giardini hanno previsto delle aperture straordinarie.

La Galleria degli Uffizi e il Giardino di Boboli saranno infatti aperti al pubblico, in via straordinaria, per Santo Stefano, il 26 dicembre, e il 2 gennaio, date che cadono entrambe di lunedì, ordinariamente giorno di chiusura nel complesso museale. Inoltre il primo gennaio 2023, che sarà anche la prima domenica del mese, saranno visitabili gratuitamente secondo quanto previsto dall’apposita iniziativa del ministero della Cultura. A dare la comunicazione di queste aperture straordinarie la stessa Gallerie degli Uffizi.

In particolare, i Musei afferenti alle Gallerie degli Uffizi seguiranno il seguente calendario di aperture:
– sabato 24 dicembre apertura con orario ordinario nei musei del complesso, ossia dalle 8.15 alle 18.30 e al Giardino di Boboli con orario 8.15-16.30;
– domenica 25 dicembre chiusi;
– il 26 dicembre apertura straordinaria, con orario ordinario, della Galleria delle Statue e delle Pitture (8.15-18.30) e del Giardino di Boboli (8.15-16.30);
– il 31 dicembre apertura con orario ordinario dalle 8.15 alle 18.30 nei musei del complesso e al Giardino di Boboli con orario 8.15-16.30;
domenica 1 gennaio 2023 ingresso gratuito con apertura straordinaria della Galleria delle Statue e delle Pitture, orario 10.45 – 18.45 e del Giardino di Boboli, orario 11.00 – 16.30;
– il 2 gennaio 2023 apertura straordinaria con orario ordinario dalle 8.15 alle 18.30 della Galleria delle Statue e delle Pitture e del Giardino di Boboli con orario 8.15-16.30;
– il 6 gennaio apertura con orario ordinario dalle 8.15 alle 18.30 di tutti i musei e del Giardino di Boboli con orario 8.15-16.30.

Maltempo: a Firenze chiusi parchi pubblici e Giardino di Boboli

A Firenze il Giardino Boboli resterà chiuso fino a domani. Per lo stesso motivo fino al 20 agosto non sarà possibile accedere anche a parchi e giardini pubblici comunali recintati

A causa del maltempo che nelle ultime ore sta causando innumerevoli danni in tutta la Toscana, il Giardino di Boboli resterà chiuso fino a domani. Lo hanno deciso le Gallerie degli Uffizi, da cui il giardino-museo dipende, dopo che due alberi sono caduti e ce n’è uno pericolante probabilmente da abbattere. Domani dovranno essere fatte altre verifiche in base alle condizioni meteo per valutare la riapertura o meno.

Per motivi analoghi sono chiusi anche i parchi e giardini pubblici comunali recintati. Lo prevede un’ordinanza del Comune di Firenze che sarà in vigore fino alle 8 di sabato 20 agosto. L’ordinanza inoltre sospende la fermata Cascine delle linea tramviaria T1 e vieta qualunque
attività all’aperto nei giardini e parchi pubblici di Firenze.

Il Comune, spiega una nota, raccomanda di non accedere a parchi, giardini e aree verdi aperte e di prestare comunque la massima attenzione in prossimità di aree verdi, non sostando nelle vicinanze di alberi in caso di forte vento e condizioni climatiche avverse. I gestori delle attività economiche presenti all’interno di parchi e giardini pubblici devono garantire le condizioni di sicurezza delle aree verdi di loro pertinenza.

Musei, Toscana: anche Galleria Accademia e San Marco aperti a Ferragosto

Nell’articolo tutti i siti monumentali visitabili a Ferragosto. La Certosa di Calci (Pisa) accoglierà il pubblico con visite guidate, mentre a Pistoia si potrà attraversare la Fortezza di Santa Barbara. Aperto a Portoferraio, all’isola d’Elba (Livorno), il Museo nazionale delle residenze napoleoniche.

Ferragosto al museo? perché no. anche quest’anno l’arte non va in vacanza e per il 15 agosto sono diversi i siti monumentali che si possono visitare perché aperti normalmente.

Ad Arezzo e provincia visitabili il Museo di Casa Vasari, la Basilica di San Francesco, il Museo archeologico nazionale ‘Gaio Cilnio Mecenate’ con l’Anfiteatro romano e il Museo delle Arti e tradizioni popolari dell’alta valle del Tevere – Palazzo Taglieschi con visite guidate. Nella provincia di Grosseto aperte le aree archeologiche di Vetulonia, con le visite guidate al tumulo della Pietrera e alla tomba del Diavolino, mentre a Lucca sarà aperta Villa Guinigi e a Pisa il Museo nazionale di San Matteo, uno dei musei più importanti d’Europa in tema di arte medievale. Sepre a Ferragisto, la Certosa di Calci (Pisa) accoglierà il pubblico con visite guidate, mentre a Pistoia si potrà attraversare la Fortezza di Santa Barbara. Aperto a Portoferraio, all’isola d’Elba (Livorno), il Museo nazionale delle residenze napoleoniche.

A Frienze rimarranno aperti per Ferragosto la Galleria dell’Accademia, il Museo archeologico nazionale, il museo di San Marco e il giardino di Boboli. Tra gli altri musei del capoluogo toscano visitabili il 15 agosto ci sono il Giardino della Villa medicea di Castello, il Cenacolo di Andrea del Sarto a San Salvi e quello di Sant’Apollonia e il parco di villa Il Ventaglio. In provincia di Firenze, a Cerreto Guidi, saranno aperti la Villa medicea e il Museo storico della caccia e del territorio edificata nel 1556 per iniziativa di Cosimo I.

Boboli 2030, 50 milioni per il giardino di Firenze, presentato il maxiprogetto che comprende 40 iniziative diverse, anche un ascensore tra il Cortile dell’Ammannati e l’Anfiteatro

Firenze, progetti, che vanno dai restauri architettonici alle nuove aperture, dal ripristino di sculture e fontane alla creazione di nuovi servizi: il Giardino rinascimentale di Boboli, 33 ettari di storia, arte e natura, museo a cielo aperto nel cuore di Firenze, è al centro di un imponente progetto di valorizzazione che prevede un investimento di circa 50 milioni di euro entro il 2030.

Il maxiprogetto è stato presentato in occasione della riapertura, dopo il recupero architettonico, della Kaffeehaus, la caffetteria granducale con vista sulla città che, dopo anni di chiusura, riaprirà a ottobre. Il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, ha detto che ‘Boboli 2030’ non è “un ghiribizzo o una lista di buone intenzioni”, è “un impegno concreto, che nei prossimi otto anni sarà realizzabile e realizzato. La prospettiva non è solo riportare Boboli alle glorie dei tempi dei Medici e dei Lorena, ma andare oltre, rendendolo il miglior museo all’aperto al mondo”.

Tra gli altri interventi appena conclusi o in via di conclusione c’è il restauro della Fontana delle Scimmie, la ristrutturazione della prima parte del Giardino dei Principini, ma anche l’installazione di una nuova segnaletica e di un impianto di video sorveglianza. Lavori conclusi anche per il Giardino della Camelie che ha visto, oltre al consolidamento strutturale delle murature, il restauro delle sculture e dei dipinti murali, ma anche la realizzazione di un nuovo impianto di irrigazione per il mantenimento delle 39 varietà di camelie.

Tra i prossimi progetti in partenza spicca la costruzione di un ascensore che collegherà il Cortile dell’Ammannati con il Mezzanino della Muletta e l’Anfiteatro di Boboli; la rimessa in funzione del palazzetto al Prato dei Castagni, che prevede una ludoteca, una gelateria-caffetteria e una grande terrazza esterna; la ristrutturazione della Vasca del Nettuno e di quella dell’Isola, con il ripristino dei giochi d’acqua; e il restauro delle oltre 300 statue di Boboli.

Nuove aule, laboratori, uffici e sale studio sorgeranno poi nella Palazzina di Annalena, destinata al dipartimento per l’educazione. In programma c’è anche il restauro delle Pagliere, l’edificio collocato nel cuore del giardino delle Scuderie Reali, in cui sorgerà anche un’area bar, un deposito per la collezione di tappeti e arazzi e uno spazio espositivo che diventerà il centro delle Gallerie per le mostre temporanee.

L’ultima fase del progetto Boboli 2030 passerà per la riqualificazione degli accessi di Forte Belvedere, Porta Romana e La Specola; il restauro integrale dell’Anfiteatro e del Prato delle Colonne; la ristrutturazione della Palazzina di Giove e della Vecchia che diventerà un grande laboratorio di restauro.

Gli interventi saranno portati a termine grazie a un investimento annuale di 6-7 milioni con risorse provenienti dai biglietti del complesso museale. E anche pensando a risorse da privati il sindaco Dario Nardella ha lanciato “un appello a tutti i privati per usare la possibilità dell’art bonus. Il nostro obiettivo a Firenze è proprio di raddoppiare le risorse dell’art bonus nei prossimi tre anni, spero che molti privati possano contribuire così al masterplan” di Boboli.Giardino di Boboli, riaprono ingressi di Porta Romana e Forte Belvedere

Giardino di Boboli, riaprono ingressi di Porta Romana e Forte Belvedere

Firenze, riaprono, al Giardino di Boboli, l’ingresso di Porta Romana e quello di Forte Belvedere.

Per problemi di reperimento del personale in seguito alla pandemia, e i tempi necessari per la procedura di affidamento del controllo degli accessi, i due accessi al Giardino di Boboli erano rimasti chiusi dal lockdown del 2020: dal 5 luglio torneranno nuovamente presidiati e attivi.

Ci sarà inoltre una novità importante per tutti i cittadini di Firenze, che ora infatti potranno entrare gratis anche dall’ingresso del Forte, e non solo da Annalena e Porta Romana, così come era stato invece stabilito negli anni Novanta del secolo scorso.

A riaprire l’ingresso di Porta Romana, il 5 luglio, sarà il direttore Eike Schmidt. “La possibilità di entrare gratuitamente a Boboli anche dal Forte Belvedere è una novità che siamo felici di poter garantire a tutti i fiorentini. Presto si rivelerà ancor più interessante e utile, perché i lavori di restauro della vicina Kaffeehaus all’interno del Giardino sono ormai quasi completati, e questi bellissimi spazi riapriranno con nuovi servizi e una nuova caffetteria” commenta il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Schmidt.

Dal 5 luglio quindi, agli ingressi di Annalena, Porta Romana e Forte Belvedere sarà sufficiente esibire un documento di identità dove sia specificata la residenza sul territorio del Comune di Firenze, oppure un documento di identità accompagnato da certificato di residenza.

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