Decreto Dignità: Sei Toscana ‘stoppa’ rinnovo contratti interinali

Secondo il segretario della Fit Cisl di Siena Pierluigi Ballerini i precari interessati dal blocco sarebbero 464 mentre per l’azienda dice che sono 250 quelli impiegati. Giannarelli (M5S): “azienda strumentalizza”

Stop al rinnovo dei contratti interinali da oggi, a causa del nuovo contesto normativo legato al Decreto dignità di prossima approvazione, con l’obiettivo di assumerne 45 a tempo indeterminato entro il primo ottobre. E’ quanto annunciato da Sei Toscana, azienda di gestione del servizio di rifiuti nei territori di Siena, Arezzo e Grosseto e in sei comuni del Livornese. Secondo il segretario della Fit Cisl di Siena Pierluigi Ballerini i precari interessati dal blocco sarebbero 464 mentre per l’azienda dice che sono 250 quelli impiegati. Oggi l’azienda ha avuto un incontro, a Siena, con i sindacati con al centro, spiega una nota, “la situazione a seguito del mancato rinnovo dei contratti interinali, in un nuovo contesto normativo che coinvolge tante realtà aziendali e che ad oggi non prevede una fase transitoria in cui poter riprogrammare l’organizzazione dei servizi”. Per tale decisione l’azienda è stata oggi al centro di polemiche.
A essere assunti, spiega SeiToscana, saranno ‘lavoratori interinali selezionati da un elenco
condiviso con i sindacati, tra coloro che hanno avuto contratti con la societa’ negli ultimi anni, e che provengono dalle diverse zone della Toscana del sud’. Saranno impiegati ‘come addetti alla raccolta e allo spazzamento’. Il tavolo sindacale e’ stato aggiornato a settembre per ‘valutare, anche alla luce degli sviluppi normativi, una nuova organizzazione del lavoro in linea con quanto previsto dal nuovo piano industriale’.

“Una strumentalizzazione del decreto dignità a danno dei lavoratori del comparto rifiuti” con “l’impressione che si voglia sostituire il personale somministrato con quello, meno pagato, delle cooperative sociali per risparmiare su stipendi e contributi”afferma il presidente del gruppo M5s in Consiglio regionale Giacomo Giannarelli.  “Temiamo che per avviare questa operazione i vertici dell’azienda abbiano messo le mani avanti – sottolinea Giannarelli in una nota -, iniziando a scaricare le responsabilità su di un atto governativo, in corso di approvazione, che ha invece come obiettivo la contrazione del lavoro precario”. Per Giannarelli, Sei Toscana sta anche promuovendo delle nuove linee industriali che mirano al sacrificio della raccolta porta a porta. “Il Movimento va dicendo da molto tempo che il sostegno alla pratica di raccolta porta a porta estesa a tutta la Toscana garantirebbe un sistema virtuoso di gestione – conclude l’esponente M5s -, e darebbe vita, così come evidenziato nel piano regionale rifiuti, a mille e cinquecento nuovi posti di lavoro. Una vera e propria boccata d’ossigeno per migliaia di famiglie toscane”.

Consiglio regionale, scoppia polemica su commissione inchiesta rifiuti

Il vicepresidente della commissione Francesco Gazzetti (Pd) sottolinea di avere “la sgradevolissima sensazione” che Giannarelli (M5s) voglia “utilizzare un organismo istituzionale come strumento di propaganda”.

E’ già polemica in Consiglio regionale dopo l’avvio, appena ieri, della commissione di inchiesta sul ciclo dei rifiuti in Toscana e sulle discariche poste sotto sequestro, presieduta dal capogruppo M5s Giacomo Giannarelli.

Ad accendere la polemica il testo di un comunicato emesso ieri dopo l’insediamento della commissione e non condiviso dal presidente con gli altri commissari. “No caro Giannarelli. Non ci siamo proprio – sottolinea Gazzetti -. Condividere il comunicato avrebbe permesso, ad esempio, di evitare la diffusione di informazioni errate ed imprecise” sulle finalità stesse.

“Se qualcuno pensa di utilizzare la commissione come megafono di parte – dice ancora l’esponente Pd -, oppure come una clava da agitare contro il lavoro, come fatto in Ambiente, si rassegni perché ha sbagliato le proprie valutazioni”. Intanto oggi, in una nota del gruppo M5s, Giannarelli sottolinea che “il Movimento colpisce ancora. Dopo aver attivato una commissione d’inchiesta sul più grande scandalo bancario d’Italia e d’Europa, lo scandalo Mps, oggi attiveremo questa commissione”.

“Audiremo i massimi esperti – aggiunge Giannarelli -. Cercheremo di analizzare le migliori tecnologie disponibili nel mondo e analizzeremo la governance dei rifiuti nella nostra regione. Perché sappiamo che quella attuale ha portato solo a grandi inchieste, arresti e aumento dei costi per i cittadini”. Proprio qua in Toscana, conclude, “dalla terra dove è nata l’ecomafia, da una triste invenzione di Licio Gelli, abbiamo attivato questo occhio vigile e propositivo affinché anche la Toscana possa sposare l’economia circolare.

Rifiuti: istituita commissione inchiesta Consiglio Toscana 

A presiederla sarà  Giacomo Giannarelli (M5sLa commissione, della durata di nove mesi, farà il punto sul sistema impiantistico della Toscana, a partire dall’analisi delle discariche sotto sequestro, e si propone anche come “strumento di supporto alle iniziative legislative della Regione”

La commissione sui rifiuti, spiega una nota della Regione Toscana, è stata istituita formalmente oggi e vede come vicepresidente Francesco Gazzetti (M5s), e come vicepresidente segretario Elisa Montemagni (Lega nord). Avrà una  durata di nove mesi e servirà a fare  il punto sul sistema impiantistico della Toscana, a partire dall’analisi delle discariche sotto sequestro.
la commissione si propone inoltre di essere uno  “strumento di supporto alle iniziative legislative della Regione”, in primis il nuovo piano sui rifiuti che la Giunta toscana sta modificando con l’indicazione di nuovi obiettivi. Tra i temi anche quello dell’economia circolare.
“Crediamo di fare un ottimo lavoro per i cittadini toscani se ci muoveremo a 360 gradi”, ha osservato Giannarelli a margine dei lavori. Da qui l’appunto sull’intenzione di analizzare anche i rifiuti dei distretti produttivi “dal pulper di cartiera del distretto lucchese fino al tessile di Prato”, non tralasciando il problema delle infiltrazioni della criminalità organizzata. “Faremo molte audizioni e chiameremo i sindaci per un doveroso confronto”, ha detto ancora, e sulla gestione del dopo no al termovalorizzatore di Firenze, Giannarelli ha opposto un chiaro “sì ai buoni impianti innovativi che a freddo gestiscono i rifiuti”. “Vogliamo – ha concluso – trattare tutto il tema del ciclo dei rifiuti” da quelli solidi urbani a quelli speciali. Fanno parte della commissione anche i consiglieri Tommaso Fattori (Sì Toscana a sinistra), Paolo Marcheschi (Fdi), Maurizio Marchetti (Fi), Monica Pecori (Gruppo misto-Tpt), e Serena Spinelli (Mdp).

Acqua: fontanelli negli ospedali, M5S “Vittoria nostra battaglia”

La proposta di inserire fontanelli di acqua potabile anche negli ospedali e nelle case della salute, avanzata dai consiglieri regionali del M5S Andrea Quartini e Giacomo Giannarelli, è diventata realtà dopo l’approvazione all’unanimità in Consiglio Regionale.

I consiglieri pentastellati hanno scritto in un post sul blog del M5S: “Dopo cinque mesi di melina, il Consiglio Regionale ha approvato all’unanimità la nostra proposta di impegnare la giunta regionale a promuovere l’uso dell’acqua potabile di rubinetto” con inserimento di fontanelli, “a partire dalla strutture sanitarie, garantendo una distribuzione adeguata e accessibile. In un’ottica di economia circolare volevamo ridurre al minimo la produzione di rifiuti e permettere la disponibilità di acqua in modo gratuito proprio in quelle strutture dove i cittadini vanno per necessità: gli ospedali, le case della salute e i presidi sanitari territoriali. E ci siamo riusciti!”.

Il post continua: “Aspettiamo l’attuazione della giunta regionale di questo indirizzo importante, che lascia presagire un futuro dove spariranno le migliaia di bottigliette d’acqua vendute ogni giorno a pazienti, loro familiari e cari e personale sanitario negli ospedali toscani, nelle Case della Salute e nel resto dei presidi sanitari regionali” sottolineano i Cinque Stelle “In sostituzione delle bottigliette ci saranno fontanelli d’acqua potabile come quelli che già da tempo i cittadini toscani hanno imparato a conoscere e usare in molti comuni”

“Proprio il 22 marzo scorso Acque Spa ha festeggiato i dieci anni del progetto “Acqua di alta qualità” con cui ha attivato 54 impianti nel Basso Valdarno” evidenzia Giacomo Giannarelli, vicepresidente della Commissione Ambiente e Territorio “secondo i dati forniti dal gestore questi fontanelli hanno erogato gratuitamente 38 milioni di litri di acqua, facendo risparmiare ai cittadini che se ne sono serviti ben 8 milioni di euro l’anno, e al pianeta 25 milioni di bottiglie, pari a 1000 tonnellate di plastica. Come abbiamo avuto modo di dire già in passato, la plastica rappresenta una delle principali fonti di inquinamento, soprattutto marino. Abbiamo ancora davanti agli occhi quel titolo di giornale col quale si annunciava che il CNR Ligure aveva identificato proprio nel tratto tra Capraia e Gorgona la più alta concentrazione di plastiche di tutto il mare italiano”, proseguono Quartini e Giannarelli.

“Dovevamo reagire – concludono i consiglieri regionali M5S – e l’approvazione di questa mozione, garantita anche dall’accogliemento dell’emendamento richiesto dall’aula, è un primo importante risultato per ridurre quelle 82mila tonnellate di plastiche che ogni anno noi toscani ‘buttiamo via’”.

M5s: dopo arresto Astaldi sospendere lavori nodo TAV Firenze

“Abbiamo chiesto formalmente al presidente della Regione Toscana se, come noi, ritenga prioritario chiedere al ministero delle Infrastrutture l’immediata sospensione dei lavori del sottoattraversamento di Firenze e della stazione Foster”. Lo affermano i consiglieri regionali M5s Giacomo Giannarelli e Irene Galletti, annunciando un’interrogazione in merito

“Per una settimana abbiamo atteso una reazione politica della Giunta toscana alla notizia dell’arresto di Duccio Astaldi, presidente del consiglio di gestione di Condotte. Nessuno ha aperto bocca. Per questo abbiamo chiesto formalmente al presidente della Regione Toscana se, come noi, ritenga prioritario chiedere al ministero delle Infrastrutture l’immediata sospensione dei lavori del sottoattraversamento TAV  di Firenze e della stazione Foster”. Lo affermano i consiglieri regionali M5s Giacomo Giannarelli e Irene Galletti, annunciando un’interrogazione in merito.

Gli esponenti M5s propongono alla Regione di “convocare un ‘tavolo di garanzia interistituzionale’ in grado di rivalutare l’intera opera del TAV sotto il profilo ambientale, economico e sociale, utilizzando professionalità terze”. “In questo quadro lanciamo a Rossi anche una proposta operativa semplice – aggiungono in una nota -, verifichi le condizioni che hanno consentito alle imprese di costruzioni operanti in questa regione di svolgere la loro attività nel rispetto della legge, e renda il risultato di questa verifica un modello da applicare per tutte le future opere infrastrutturali toscane. Un modello in grado di garantire i cittadini sul fatto che in futuro, qualsiasi opera pubblica fatta qui sia affidata solo a società di comprovata onorabilità”.

Peretola: anche M5s presenta ricorso al Tar

“Ci siamo uniti a tanti cittadini, comitati e anche altre forze politiche per impedire l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze. Un’opera inutile e insensata” riportano in una nota Giacomo Giannarelli e Gabriele Bianchi.

Un ricorso avverso al decreto 104/2017 avanzato presso il Tar da un legale, in nome e per conto di numerosi cittadini, comitati e forze politiche opposte al progetto del nuovo aeroporto di Peretola indicato nel Master Plan di Enac, è stato firmato stamani da Giacomo Giannarelli e Gabriele Bianchi, consiglieri regionali M5S.

“Ci siamo uniti a tanti cittadini, comitati e anche altre forze politiche, per impedire l’ampliamento dell’aeroporto di Firenze come descritto nell’attuale masterplan. Un’opera inutile e insensata. Attendiamo con fiducia il verdetto del Tribunale amministrativo regionale su questo atto governativo che in passato abbiamo definito una ‘ferita istituzionale'”, riportano in una nota i due rappresentanti del gruppo consiliare M5S.

“Abbiamo bisogno di investire sull’aeroporto di Pisa e ripristinare il collegamento veloce ferroviario con Firenze – ha precisato Giannarelli -. Addirittura qualche anno fa si poteva fare il check in direttamente nella stazione Firenze Santa Maria Novella e in meno di 40 minuti arrivare allo scalo di Pisa, l’unico vero aeroporto strategico nazionale toscano. Questo significa fare il bene della nostra Regione”.

“Ho letto dichiarazioni di Nardella e altri portatori di interesse che in pratica sembrano ipotizzare la morte di Firenze e della Toscana senza il nuovo aeroporto”, ha aggiunto il vicepresidente della commissione Ambiente e territorio. “Noi crediamo al contrario che scenari del genere ci saranno se continuerà questo modo di fare politica”. “Dobbiamo cacciare questa malapolitica, fare opere utili, ripristinare il collegamento veloce”, ha concluso Giannarelli.

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