Firenze, biglietti scontati su tutto il complesso museale

Visitare gli Uffizi a prezzo ridotto, al via il biglietto di bassa stagione. Dal 1 novembre al 28 febbraio, a Firenze, costerà meno l’ngresso in tutti i musei del complesso. Promozioni speciali anche per Palazzo Pitti, e un nuovo PassePartout destinato alle famiglie.

Alle Gallerie degli Uffizi di Firenze si entra a costo ridotto: parte il 1 novembre il biglietto di bassa stagione (dal prossimo mese fino alla fine di febbraio), 12 euro anziché 20 per entrare agli Uffizi, mentre in Palazzo Pitti l’ ingresso sarà a 10 euro anziché 16. Sempre a Palazzo Pitti, (dove già sono attivi sconti per chi compra il ticket di accesso prima delle 9 ed accede entro le 9.25), è in arrivo, a partire dallo stesso giorno, un’altra agevolazione.

Fino al 28 febbraio ci saranno riduzioni anche per le visite pomeridiane il mercoledì, per chi entra dopo le 15, con un taglio del 50% (il costo sarà dunque 5 euro anziché 10, oppure 2,50 invece di 5 per gli aventi diritto a riduzioni). Novità anche sul fronte dei PassePartout annuali ad accesso completo negli spazi di visita di tutto il complesso (Uffizi, Palazzo Pitti, giardino di Boboli).

Alla carta individuale, che al prezzo di 70 euro garantisce ingresso illimitato e prioritario per 365 giorni, si aggiunge il passepartout Family: due adulti, insieme ad un numero illimitato di bambini, avranno diritto alle stesse condizioni di ingresso, ma al costo di 100 euro anziché 140 come avverrebbe nel caso dell’acquisto di due card singole. Restano comunque attive le promozioni classiche delle Gallerie abbonamento annuale ai soli Uffizi a 50 euro, Palazzo Pitti a 35, la card per il giardino di Boboli a 25.

 

Uffizi: “L’acqua microscopio della natura. Il codice Leicester di Leonardo Da Vinci”

Agli Uffizi si apre la mostra che anticipa le celebrazioni per i 500 anni dalla morte del genio Leonardo Da Vinci

“L’acqua vetturale della natura” scrive Leonardo da Vinci in quel Codice Leicester che dal 30 ottobre al 20 gennaio è esposto nell’Aula Magliabechiana degli Uffizi. Ossia afferma che è proprio l’acqua a svolgere ed aver svolto da sempre la funzione di motore vero e proprio dell’evoluzione del pianeta.

Tutto il manoscritto, 36 fogli, 72 pagine, è fitto di appunti, riflessioni, teorie e straordinari disegni per illustrarci i concetti esposti, e la protagonista indiscussa del prezioso testo, acquistato nel 1994 da Bill Gates, è l’acqua. Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci a Firenze è anteprima di assoluta grandezza delle celebrazioni leonardiane che si svolgeranno in tutto il mondo nel 2019 in occasione dei 500 anni dalla morte (2 maggio del 1519) di una delle figure-icona della storia dell’umanità.

La mostra, L’acqua microscopio della natura. Il Codice Leicester di Leonardo da Vinci, a cura di Paolo Galluzzi, è frutto di oltre due anni di preparazione, e presenta eccezionali apparati tecnologici per poter consultare il codice così come numerosi altri preziosi fogli vinciani, e non solo. Un progetto delle Gallerie degli Uffizi e del Museo Galileo realizzato
col determinante contributo di Fondazione CR Firenze. La mostra si avvale inoltre del patrocinio e del contributo del Comitato Nazionale per la celebrazione dei 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci.

“L’esposizione del Codice Leicester di Leonardo, insieme ad altri preziosissimi disegni e scritti del genio di Vinci – afferma Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi – dimostra il nostro impegno nel rendere accessibili tematiche molto complesse della ricerca scientifica, e nel contestualizzare episodi fondamentali di storia della scienza in una prospettiva del tutto contemporanea” e ricorda che “al visitatore degli Uffizi è data inoltre
l’opportunità, – unica e straordinaria – di mettere in rapporto uno dei caposaldi della trattatistica di Leonardo con la sua attività pittorica, nuovamente allestita nella sala che gli è stata dedicata alle Gallerie”

“Il Codice Leicester – dichiara il direttore del Museo Galileo Paolo Galluzzi – frutto dell’ormai acquisita maturità come artista raffinatissimo, penetrante osservatore della natura, ingegnere capace di concepire progetti di straordinario ardimento e interprete originale dei fenomeni più significativi del macrocosmo e del microcosmo, offre una visione intrigante della vastità inaudita degli orizzonti esplorati dalla mente di Leonardo. Una mente protesa
a raccogliere le sfide più complesse e a mettere in discussione le conclusioni stabilite dagli autori più accreditati della tradizione. Compilato nella fase più creativa della propria esistenza, nel cuore di una Firenze allora vera e propria ‘Scuola del Mondo’, il prezioso manoscritto documenta l’ossessione conoscitiva di Leonardo per l’elemento acqua, per i suoi movimenti vorticosi, per la forza plasmatrice e la potenza distruttrice che la caratterizzano. Con continui rimandi a Firenze, al suo impianto urbano e al suo fiume, risorsa e al tempo stesso minaccia per le comunità che ne popolano le rive. La mostra
invita a compiere un viaggio in un tempo di visioni ardimentose, di progetti avveniristici, di manifestazioni del pensiero di inarrivabile genialità”.

“Fondazione CR Firenze – dichiara il suo Presidente Umberto Tombari – è orgogliosa di partecipare ad una mostra di così grande importanza e di collaborare con due istituzioni di rilevanza mondiale quali Uffizi e Museo Galileo. Crediamo che una istituzione come la nostra debba sempre più dialogare e stabilire collaborazioni con importanti realtà internazionali per realizzare progetti comuni che hanno un ricaduta sul territorio. Abbiamo
sostenuto lo spettacolare apparato multimediale della mostra realizzato dal Museo Galileo per rendere fruibile il Codice soprattutto ai giovani e ai non esperti. La Fondazione sta impegnando tante energie e risorse nella formazione e nell’ educazione delle nuove generazioni; un compito che riteniamo fondamentale soprattutto in questo particolare momento”.

«Genio, creazione, sperimentazione, bellezza e arte: tutto questo è stato Leonardo da Vinci per l’umanità e lo si evince anche dalle annotazioni del Codice Leicester. Ma qui non si tratta solo di rendere omaggio a ciò che è stato realizzato in passato, questo concentrato di genialità deve essere uno stimolo per le attività di  oggi  e ancor di più per tutte le imprese. Abbiamo perso il titolo di “Scuola del Mondo” come diceva Cellini, che questo evento, insieme a quelli che seguiranno, ci inducano a riflettere per rimettere il pensiero verso il progresso al posto delle sterili discussioni» ha detto Leonardo Bassilichi, presidente della Camera di Commercio di Firenze.

Leonardo scrisse il Codice in gran parte tra il 1504 e il 1508: una stagione davvero magica della storia di Firenze, con la presenza contemporanea in città di grandissimi personaggi delle lettere, delle arti e delle scienze, che Benvenuto Cellini battezzò, genialmente, “La Scuola del Mondo”. Per Leonardo, furono anni di intensa attività artistica e scientifica. In quel periodo effettuava infatti studi di anatomia nell’Ospedale di Santa Maria Nuova, cercava di mettere l’uomo in condizione di volare, era impegnato nell’impresa, poi non condotta a termine, della pittura murale raffigurante la Battaglia di Anghiari a Palazzo Vecchio, e studiava soluzioni avveniristiche per rendere l’Arno navigabile da Firenze al mare.

A quel tempo era diffusa la teoria che la luna fosse una perfetta sfera di cristallo: ma, riflette Leonardo, se così fosse la luce del sole apparirebbe sulla luna come un punto luminoso. Ne deduce, discostandosi dalla cosmologia tradizionale, che il motivo della sua luminosità diffusa sta nella stessa composizione del nostro satellite che, afferma, essere “gemella della terra” e coperta di acqua. Non solo, sostiene che perché la luce solare vi risulti diffusa uniformemente, la sua superficie deve essere irregolare come quella di una mora o di una pigna.

“I[o] lascierò qui stare le prove, le quali si faran poi nell’opera ordinata, e attenderò solamente a trovare casi e invenzioni e le metterò sucessivamente, secondo che [el]le vengano, e poi darò ordine mettendo insieme quelle d’un medesimo gienere; siché per ora non ti maraviglierai né riderai di me lettore se qui si fa sì gran salti da materia a
materia” scrive Leonardo, quasi giustificandosi con il lettore, rimandando a poi un ordine che non introdurrà mai. Ed è anche questo fitto intrecciarsi di considerazioni e annotazioni che aumenta il fascino di questo documento meraviglioso, anche esteticamente, del quale si possono ammirare in mostra tutti i fogli, recto e verso, esposti in severe ed eleganti teche di corten. Se la lettura per il visitatore non risulta agevole, e non solo per la scrittura
“mancina” tipica del genio di Vinci, viene in soccorso una serie di schermi interattivi che consentono di consultare facilmente il Codescope, un avanzato strumento digitale grazie al quale è possibile sfogliare, in rappresentazione digitale ad altissima risoluzione, tutte le pagine del manoscritto (con funzioni di ingrandimento, trascrizione/traduzione in inglese dei testi, rovesciamento speculare della scrittura mancina di Leonardo, ecc.). Il Codescope mette a disposizione dei visitatori un tutor che illustra in maniera sintetica ma rigorosa le tematiche più significative che vi vengono analizzate. In mostra sono presenti anche alcuni preziosissimi fogli originali e autografi del Codice Atlantico, del Codice Arundel e del Codice sul volo degli uccelli, rispettivamente di proprietà della Biblioteca Ambrosiana di Milano, della National Library di Londra e della Biblioteca Reale di Torino; fogli tutti compilati da Leonardo durante il corso dei medesimi anni.

Il percorso espositivo comincia con una serie di teche, sotto un pannello che pone la domanda se il da Vinci fosse “Uomo sanza lettere”. I volumi esposti dimostrano viceversa che era un lettore attento: Leonardo, ormai cinquantenne, conosceva fra i greci Platone, Aristotele, Strabone, Archimede, fra gli autori latini e medievali Frontino, Alberto Magno, Alberto di Sassonia, ma anche Dante Alighieri, Ristoro d’Arezzo e Cecco d’Ascoli.

Alla fine del percorso, viene proiettato un video di circa 8 minuti, in italiano e in inglese, nel quale sono messe insieme le sue teorie sul ruolo dell’acqua nell’evoluzione del pianeta dalla preistoria ai tempi suoi. Oltre alle teche che espongono le pagine originali dei Codici ed altri
manoscritti preziosissimi prestati, per l’occasione da altre prestigiose Istituzioni, grandi pannelli e schermi digitali narrano, anche con animazioni, del volo degli uccelli, dello scorrere dell’acqua dei fiumi e del moto ondoso dai mari, degli effetti delle maree, della luna, delle gocce d’acqua e delle bolle di sapone, del principio della costanza di flusso uguale sia nella confluenza di due fiumi che nell’organizzazione e funzionamento della circolazione sanguigna nell’uomo, del progetto avveniristico del canale navigabile sull’Arno
da Firenze al mare, delle macchine per realizzarlo, per azionare una grande gru, per misurare le grandi distanze sul terreno. Particolarmente suggestiva, nell’allestimento, è la proiezione sul pavimento del cadere di gocce d’acqua e dello scorrere dei ruscelli: il visitatore prova quasi l’effetto di immergervi i piedi, come il Cristo e il Battista che affondano nel fiume Giordano fino alle caviglie nel Battesimo di Cristo dipinto da Leonardo insieme al maestro Verrocchio ed esposto, nella nuova sala dedicata al da Vinci, solo due piani sopra, agli Uffizi.

Arcivescovo Vienna, Christoph Schönborn, visita Firenze

Firenze, l’arcivescovo di Vienna, il cardinale Christoph Schönborn, è giunto, oggi, in visita agli Uffizi, accolto dal direttore, Eike Schmidt.

L’arcivescovo Schönborn ha fatto sosta a Firenze per poter ammirare gli Uffizi, prima di recarsi a Roma, in Vaticano.

Un tempismo fortuito, dato che proprio domani verrà presentato alla città il restauro delle fontane di Genimede e della Grotticella del Kaffeehaus, prima parte del progetto architettonico di recupero del Kaffeehaus, la caffetteria in puro stile viennese al centro di Boboli, il padiglione completato nel 1776 su disegno di Zanobi del Rosso: l’architetto del Granduca Pietro Leopoldo.

Il tour agli Uffizi del cardinale Schönborn è iniziato da San Pier Scheraggio, dai resti dell’antica chiesa, le colonne, gli archi e la navata della stessa. Poi, si è passati al secondo piano, tra le sale di Giotto e del Duecento, il Trecento, proseguendo con i capolavori di Botticelli, Leonardo, Michelangelo, Raffaello e, infine, Caravaggio.

Uffizi: pronto sistema per azzerare code all’ingresso

?Lo ha annunciato il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt, con un sistema testato ieri in occasione della domenica gratis

Pronto agli Uffizi di Firenze un nuovo sistema di gestione degli ingressi che consente di azzerare le code. Ad annunciarne l’attivazione è stato il direttore della Galleria Eike Schmidt.

Il sistema, allo studio da 2 anni ed elaborato da Uffizi ed Università dell’Aquila, è basato su un tagliando, emesso da chioschi interattivi sotto il loggiato degli Uffizi, che al momento dell’arrivo del visitatore, gli assegnano l’orario ‘giusto’ di visita nella giornata, quello cioè in cui, ripresentandosi all’ingresso, non dovrà attendere per entrare.

L’orario è calcolato con un modello statistico raffinato in un biennio di raccolta dati, che considerano tempi di visita e variabili della giornata in base a svariate tipologie di informazioni.

Ieri il sistema è stato testato durante l’ultima domenica di ingresso gratuito in alta stagione, e “ha funzionato – ha detto Schmidt – 7.561 visitatori si sono presentati in galleria, tutti sono entrati senza rimanere in coda. Presto il metodo verrà usato tutti i giorni, diventerà il modo ordinario per accedere agli Uffizi”.

L’algoritmo che costituisce il cuore del sistema ‘ammazzacode’ permette di massimizzare la capienza del museo nel rispetto dei suoi vincoli strutturali e individuare con esattezza il momento in cui ‘dare appuntamento’ ai visitatori, analizzando una miriade di informazioni e confrontando i dati storici dei flussi nel museo con svariati altri parametri, tra i quali anche quelli meteorologici.

Così, è stato spiegato, è possibile dare inizio al tour negli Uffizi all’orario programmato senza problemi, spendendo il tempo d’attesa in altri musei o passeggiando per la città: proprio a questo meccanismo, tra l’altro, è legato anche l’aumento del 62% delle visite registrato ieri a Palazzo Pitti, con un record storico di 10.805 ingressi nella giornata, rispetto ai 6.683 visitatori la prima domenica di settembre.

Alle operazioni di prova dell”ammazzacode’ ieri ha preso parte anche lo stesso Schmidt: “Sono contento che i turisti e gli amanti dell’arte per la prima volta dopo tanto tempo siano potuti entrare in Galleria senza essere esausti, dopo ore di coda – ha detto -. Finalmente niente ‘serpentoni’ di turisti frustrati, niente spintoni, niente traffico di biglietti abusivi e bagarinaggio, nessun borseggiatore. Ma c’è un altro aspetto da non sottovalutare, che è quello della sicurezza. Le code sono un bersaglio facile, e in questo periodo di allerta antiterrorismo eliminarle è un vantaggio per tutti”.

Gimmy Tranquillo ha intervistato Eike Schimdt:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/10/181008_04_UFFIZI-NO-CODE_SCHIMDT.mp3?_=1

Cavalcata storica al Giardino di Boboli

Domenica 7 ottobre a Firenze si terrà una cavalcata storica, evento collaterale alla mostra “A cavallo del tempo”.

Come manifestazione collaterale della mostra “A cavallo del tempo. L’arte di cavalcare dall’antichità al medioevo” aperta fino al 14 ottobre alla Limonaia Monumentale, si svolgerà il 7 ottobre, in concomitanza con la domenica a ingresso gratuito nei musei statali, una cavalcata storica al Giardino di Boboli organizzata dalle Gallerie degli Uffizi in collaborazione con la Compagnia dell’Aquila Bianca e la Real Cavallerizza di Napoli. Si tratta di associazioni specializzate in giostre e monta storica, uniche del genere in Italia, che da anni collaborano con il Museo di Capodimonte, il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e il Museo Filangeri.

Il programma prevede alle ore 15.00 la partenza di cavalli e cavalieri dall’anfiteatro di Boboli, alle 16.00 l’arrivo alla Limonaia Monumentale, sede della mostra,  dove avrà inizio un laboratorio didattico sull’arte cavalleresca, ed infine, alle ore 17.30, i curatori della mostra accoglieranno i visitatori per una visita guidata su prenotazione (055-294883).

In caso di maltempo il programma sarà rimandato a data da destinarsi.

 

Nuovo ciclo di incontri pomeridiani agli Uffizi

?Firenze, ‘Le Gallerie degli Uffizi’ continuano “l’offensiva didattica” con nuovi cicli di incontri settimanali, introducendo nuove formule che uniscono l’esperienza dell’opera d’arte originale con l’approfondimento caratteristico dell’aula accademica.

Dopo il notevole successo delle conferenze estive consacrate all’archeologia, il 17 ottobre alle ore 17, nell’auditorium Vasari inizierà infatti, il nuovo ciclo di lezioni agli Uffizi, aperte a tutti che affronteranno temi diversi, proponendo formule del tutto inedite per i musei italiani.

Nel caso degli incontri “Tesori dai depositi”, i relatori illustreranno temi e argomenti ispirati da un’opera proveniente dalle riserve del museo e che, in occasione della conferenza, sarà eccezionalmente esposta nella sala dell’auditorium.

Procedimento analogo sarà adottato anche nel caso delle lezioni appartenenti al ciclo “Capolavori su carta”. In questo caso i relatori presenteranno alcuni disegni del Gabinetto dei Disegni e Stampe delle Gallerie degli Uffizi che sono opera dei massimi artisti del Rinascimento e Barocco italiano, ma che, per le loro delicate condizioni di conservazione, sono raramente visibili da parte del grande pubblico.

All’illustrazione di come nasce l’idea di una mostra, di un allestimento museale oppure, più genericamente, ai retroscena del governo di un complesso sistema museale è invece dedicata la serie di incontri dal titolo “Dietro le quinte”. Il primo incontro in programma, affidato a Paolo Giulierini, direttore del MANN, è proprio centrato sulla politica culturale alla base del radicale lavoro di innovazione da lui promosso nel Museo di Napoli e nell’area flegrea.

“Laboratorio Universale”. Questa volta la parola è affidata a specialisti di materie apparentemente lontane dal mondo della storia dell’arte, come la botanica, l’astrofisica o la psicoterapia, che proporranno al pubblico punti di vista inediti sul mondo della cultura e dei linguaggi figurativi.

Infine, nella serie “Novità alle Gallerie”, gli incontri del mercoledì saranno anche il palcoscenico ideale per la presentazione – sempre con l’opera originale in sala – di nuove acquisizioni, donazioni, restauri o di nuovi libri dedicati agli Uffizi e alla sua intensa attività scientifica.

Fabrizio Paolucci, curatore dell’arte classica e coordinatore delle iniziative scientifiche delle Gallerie degli Uffizi:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/10/181002_04_INCONTRIUFFIZI_PAOLUCCI-1.mp3?_=2

Ai margini della conferenza stampa il direttore de ‘Le Gallerie degli Uffizi’ Eike Schmidt ha annunciato i nuovi sconti pe la stagione autunnale 2018.

Fra i vari sconti ora disponibili da notare l’abbonamento annuale ‘PassePartout Family’ che consente a due adulti e un numero indefinito di bambini “in un qualsiasi modo collegati agli adulti”, accessi illimitati per 365 giorni ai musei delle Gallerie degli Uffizi a soli 100 euro per un anno dalla data del primo accesso.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il direttore Schmidt:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/10/181002_03_NUOVI-PREZZI-UFFIZI_SCHIMDT.mp3?_=3

ELENCO DELLE CONFERENZE DA OTTOBRE A DICEMBRE 2018 (SEMPRE NELL’AUDITORIUM VASARI DEGLI UFFIZI, OGNI MERCOLEDÌ ALLE ORE 17
17 ottobre Dietro le quinte Paolo Giulierini Il Mann e Napoli: un museo e la sua città all’ombra del Vesuvio.
24 ottobre Capolavori su carta Marzia Faietti, La finestra di Raffaello
31 ottobre Novità alle Gallerie Non smetter di sognare. Omar Galliani e il suo Autoritratto
7 novembre Capolavori su carta Claudia Conforti, Disegno per un soffitto
14 novembre Tesori dai depositi Fabrizio Paolucci, Antichità d’Africa agli Uffizi. Due stele punico-romane e il viaggio di Giovanni Pagni nella Tunisia del XVII secolo.
21 novembre Novità alle Gallerie Barbara Agosti e Vittoria Romani, Daniele da Volterra, Elia, e i nostri disegni dell’artista
28 novembre Novità alle Gallerie Jan Stubbe Østergaard Presentazione degli atti sulla cromia nella scultura di epoca classica e medievale (convegno internazionale tenutosi alle Gallerie degli Uffizi nel novembre del 2015).
5 dicembre Laboratorio Universale Paolo Galluzzi e Annibale Mottana, Leonardo astrofisico
12 dicembre Tesori dai depositi Daniela Parenti, Cennino Cennini fra storia e leggenda: l’affresco dell’Ospedale di Bonifacio
19 dicembre Laboratorio Universale Primo Lorenzi, I culti misterici nella crisi del mondo antico.

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