Schmidt: conferma di permanenza agli Uffizi fino all’anno prossimo

“Restare oltre? La politica non ha ancora fatto passi in avanti” così è intervenuto su Radio 24 il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt.

“Di sicuro rimango fino all’anno prossimo”, quanto al restare oltre “beh, dovrei parlarne con gli austriaci. Ma finora in Italia non si sa ancora niente”, queste le parole del direttore delle Gallerie degli Uffizi  Eike Schmidt, intervenuto a ‘Si Può Fare’ di Alessio Maurizi su Radio 24.

Alla domanda sul perché ha deciso di andare a dirigere il Kunsthistorisches Museum di Vienna, Schmidt ha risposto che “il museo austriaco ha una delle più grandi collezioni di arte al mondo insieme ai Vaticani e al Louvre. E poi sappiamo solo da pochi mesi che in Italia è legale avere dei direttori stranieri per i musei italiani. Questa è stato deciso a giugno dal consiglio di Stato. La politica però non ha ancora fatto passi avanti. Nessuno dei direttori nominati nel 2015 sa ancora se sarà rinnovato il concorso”.

In questa fase di incertezza, ha aggiunto, “gli austriaci sono stati più veloci. Ora però io amo molto Firenze e quindi non escludo niente. Potrei tornare”.

Sulle domeniche gratis, Scmidt ha poi spiegato di condividere la scelta del nuovo ministro di lasciarle in bassa stagione: “Agli Uffizi in alta stagione il 90% dei turisti sono stranieri che avrebbero pagato l’ingresso comunque (o che lo pagano alle agenzie lo stesso anche se l’ingresso è gratis). In bassa stagione invece il 60/70% sono italiani e quindi la domenica gratis è un giusto incentivo per gli italiani e per i residenti”.

Ha poi parlato del progetto, da completare, sull’accorciamento delle code: “Siamo migliorati su molti punti” ha detto Schmdt. “Stiamo portando avanti il progetto pilota con l’Università dell’Aquila, un algoritmo per aiutare la gestione delle code. Possiamo prevedere l’arrivo di molti visitatori ed evitare l’affollamento. I tempi di attesa sono migliorati, l’algoritmo funziona, adesso dobbiamo inserirlo nel funzionamento ordinario della biglietteria”.

Eike Schmidt tra i dieci migliori direttori di musei a livello mondiale

Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, è stato indicato fra i dieci migliori direttori di musei nel mondo, per giunta introducendo l’unica istituzione italiana presente in questa classifica speciale.

“Schmidt è uno dei sette direttori non italiani che negli ultimi anni sono stati nominati per portare uno stile di gestione più moderno nei musei italiani ossificati e pesantemente burocratizzati” riporta Blouin Artinfo, prestigiosa testata web internazionale, fondata da Louise Blouin, e pubblicata anche nel numero di settembre di Blouin Modern Painters.

E ancora si legge nella motivazione che Eike Schmidt “nei tre anni trascorsi dalla sua nomina ha migliorato enormemente le strutture per i visitatori, inaugurato nuove e splendide sale dedicate a Leonardo e Michelangelo, e ha aumentato gli ingressi aprendo il museo a concerti, proiezioni di film ed eventi”.

In Europa vince per numero la Gran Bretagna con Maria Balshaw delle Tate Galleries, e a Londra sono nominati Hartwig Fischer del British Museum e Charles Saumarez Smith del Royal Academy of Arts. Segue la Francia con due direttori a Parigi: Laurence Des Cars del Musée d’Orsay, e Jean-Luc Martinez del Musée du Louvre. Gli altri sono il direttore del National Palace Museum di Taiwan, quello del Los Angeles County Museum of Art, del Museum of Modern Art di New York, del Brooklyn Museum di New York.

 

Firenze Musei, Schmidt: Uffizi più fruibili con la Loggia di Isozaki 

Eike Schmidt, direttore generale delle Gallerie degli Uffizi, ha affermato che ”con il completamento del progetto Nuovi Uffizi e la costruzione della Loggia di Isozaki questo museo potrà in pochi anni diventare quello che dovrebbe essere: cioè uno dei musei principali al mondo anche per quanto riguarda la fruizione”.

Lo ha fatto commentando l’annuncio del governo, in risposta a una interrogazione presentata da alcuni deputati, secondo cui il progetto della Loggia rimane valido e va realizzato entro il 2024, dovendo trovare risorse per 13 milioni di euro.

“Senza una decisione sulla Loggia i lavori si sarebbero fermati, quindi avremmo avuto un’altra grande opera incompiuta qui a Firenze, e questo non è accettabile”, ha detto Schmidt, a margine della presentazione degli archivi digitali degli Uffizi, osservando che “se rimane un buco nero da una parte del museo” allora “ci sono meno persone che possono vedere il museo, che hanno più problemi a vedere il museo perché devono sempre andare in strani giri per entrare e uscire”, mentre col nuovo progetto “sarà un museo più logico, che si inserisce perfettamente nel tessuto urbano”.

Nuovo dipinto di Corcos alla galleria D’Arte Moderna di Pitti.

?Firenze, presentato a Palazzo Pitti un dipinto di Vittorio Matteo Corcos che le Gallerie degli Uffizi si sono assicurate con diritto di acquisto presso l’Ufficio esportazione di Bologna.

Stella e Piero sono i protagonisti di questo dipinto in olio su tela di Corcos, che da oggi è esposto nella sala 20 della Galleria d’Arte Moderna di Palazzo Pitti.

“Stella ci guarda mentre intreccia la paglia: bella, fresca, forse imbarazzata – si legge nel comunicato delle Gallerie – è un’adolescente che sta crescendo, sta diventando donna, mentre Piero è ancora un ragazzo, ride e scherza disteso alle spalle di lei, ma si sa, i ragazzi crescono più tardi. Eppure, ha già le mani da uomo”.

Corcos (1859 – 1933) fu senz’altro un maestro del ritratto mondano, come testimoniano le innumerevoli tele che ritraggono facoltose signore dell’alta società e della nobiltà, dalla pelle candida e dai capelli perfettamente acconciati. Immerse in un’atmosfera raffinatissima, queste dame sembrano rispondere allo sguardo dell’osservatore, in un gioco di seduzione di cui fa parte l’estrema attenzione prestata dal pittore ai dettagli di abiti e tessuti, alla preziosità dei ricami, alle superfici lucide dei mobili e degli oggetti che fanno loro da cornice privilegiata. La pittura e lo stile di Corcos sono stati senz’altro fonte di ispirazione per un modello di femminilità che avrà di lì a poco una straordinaria fortuna nella pubblicità della prima metà del Novecento.

Gimmy Tranquillo ha intervistato il direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/07/180724_03_DIPINTO-CORCOS-A-PITTI_SCHIMDT.mp3?_=1

Uffizi acquistano dipinto cinquecentesco ‘Elia nel Deserto’

?Firenze, gli Uffizi hanno acquistato ‘Elia nel deserto’, un capolavoro di Daniele Da Volterra (1509-1566), collaboratore e amico di Michelangelo.

Si tratta di un capolavoro assoluto della pittura italiana del Cinquecento, si legge in un comunicato delle Gallerie degli Uffizi, ‘Elia nel deserto’ mostra l’importanza delle forme michelangiolesche sulla pittura del Ricciarelli, ed è chiaramente ispirato dalle invenzioni del Buonarroti, dispiegate sulle volte della Cappella Sistina e nel Giudizio Universale.

Capolavoro assoluto della pittura italiana del Cinquecento, Elia nel deserto mostra l’importanza delle forme michelangiolesche sulla pittura del Ricciarelli, ed è chiaramente ispirato dalle invenzioni del Buonarroti – di cui il pittore era collaboratore e strettissimo amico – dispiegate sulle volte della Cappella Sistina e nel Giudizio Universale.

L’iconografia rarissima del profeta in meditazione sul pane portatogli dal corvo e sulla brocca di vino – prefigurazioni eucaristiche – qualifica inoltre l’opera come pionieristica per la pittura della Controriforma.

Già esposto nella mostra monografica Daniele da Volterra, amico di Michelangelo a Casa Buonarroti, curata da Vittoria Romani (30 settembre 2003 – 12 gennaio 2004), l’anno scorso il dipinto è stato al centro della mostra Daniele da Volterra: I dipinti d’Elci, a cura di Barbara Agosti e Vittoria Romani, alla Galleria Nazionale d’arte antica di Palazzo Corsini a Roma (16 febbraio – 7 maggio 2017), ed è stato inoltre tra i capisaldi della recente mostra forlivese, L’Eterno e il Tempo tra Michelangelo e Caravaggio, a cura di Antonio Paolucci e Gianfranco Brunelli (10 febbraio – 17 giungo 2018).

L’importante aggiunta alle collezioni delle Gallerie degli Uffizi viene presentata nell’Auditorium Vasari dal Direttore delle Gallerie degli Uffizi Eike Schmidt insieme ad Anna Di Bene, Soprintendente della SABAP di Siena, Grosseto e Arezzo, Alessandro Bagnoli, Funzionario della stessa Soprintendenza, e dalle due studiose che hanno dedicato studi fondamentali all’opera, Barbara Agosti, Professore associato di Museologia e critica artistica e del restauro all’Università degli studi di Roma “Tor Vergata”, e Vittoria Romani, Professore ordinario di storia dell’arte all’Università degli studi di Padova.

Gimmy Tranquillo ha raccolto le dichiarazioni del Direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt:

https://www.controradio.it/wp-content/uploads/2018/07/180718_05_CAPOLAVORO-500_SCHIMDT.mp3?_=2

Festival dei Popoli: documentario su Cesaria Evora

Il ritratto e la straordinaria vita di Cesaria Evora
nel documentario del Festival dei Popoli a Apriti Cinema.

Il documentario Cesaria Evora Morna Blues di Eric Mulet, Anais Prosaic (Francia, 1996, 52’) sul ritratto dell’omonima star internazionale, sarà proiettato, domani, mercoledì 18 luglio (ore 22, ingresso libero), all’arena estiva Apriti Cinema nel piazzale degli Uffizi e inserita nel programma dell’Estate Fiorentina 2018 del Comune di Firenze organizzata dal Festival dei Popoli, festival internazionale del film documentario.

Il documentario ripercorre la vita della cantante capoverdiana, soprannominata la “diva a piedi nudi” per la sua abitudine di esibirsi scalza. Cesária Évora è probabilmente la cantante di morna (genere di musica e di danza tipica di Capo Verde) più conosciuta al mondo.

Tra estratti di concerti e conversazioni, il film alterna la visione distaccata di una star internazionale a quella della donna fiera e tenace, regina della sua isola sperduta in mezzo all’oceano. Lafayette, Louisiana: è qui che comincia il documentario alla fine della sua seconda tournée americana e, come sempre, Cesaria conquista il suo pubblico. Dopo lo scalo a New York, si torna a Capo Verde, alla scoperta dei luoghi della sua vita.

Le proiezioni sono inserite nella rassegna dal titolo “Notti Doc, documentari musicali dall’archivio del Festival dei Popoli”, programma in quattro serate che, dal rock al jazz, dal punk alla world music, propone un viaggio nella musica attraverso le icone senza tempo di diversi generi musicali dall’archivio del Festival dei Popoli.

Piazzale degli Uffizi, Firenze, Ingresso libero fino ad esaurimento posti.

 

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