Schmidt chiede aspettativa da direttore Museo Capodimonte

L’ok del ministero, secondo quanto appreso, è atteso nei prossimi giorni. Funaro (csx) “il mio auspicio è che  con Schmidt ci si possa confrontare in tempi rapidi su quelli che sono i temi, le proposte per la città e la visione del futuro”.

La notizia, attesa, è stata pubblicata oggi dalla Nazione e confermata dall’entourage dello stesso ex direttore delle Gallerie degli Uffizi:  Eike Schmidt, candidato sindaco per il centrodestra alle prossime elezioni comunali a Firenze, ha chiesto l’aspettativa al ministero della Cultura per il suo ruolo di direttore del museo di Capodimonte a Napoli. L’ok del ministero, secondo quanto appreso, è atteso nei prossimi giorni e da questo fine settimana Schmidt sarà già pienamente in campo a Firenze. A breve, inoltre, saranno annunciati data e luogo per l’iniziativa di lancio ufficiale della campagna elettorale.

Sul candidato del centrodestra per le prossime comunali a Firenze Eike Schmidt “il mio auspicio è che ci si possa confrontare in tempi rapidi su quelli che sono i temi, le proposte per la città e la visione del futuro. La scelta di candidarsi a sindaco di Firenze è una scelta di vita, Firenze è una scelta di vita. Per me lo è sempre stata, mi pare che si sia diversi anche su questo fronte” ha intanto  dichiarato la candidata a sindaco del Pd Sara Funaro, a margine di una conferenza stampa a Palazzo Vecchio

“La storia ci insegna che non abbiamo mai vinto a Firenze e quindi la sfida di Eike Schmidt è una sfida molto dura. Però ho avuto modo di conoscerlo da direttore degli Uffizi e ne ho un ottimo ricordo, un’ottima impressione di grande umiltà, di grande attenzione al territorio”. Lo ha sottolineato Alessandro Tomasi, sindaco di Pistoia ed esponente di FdI, parlando del candidato sindaco col sostegno del centrodestra a Firenze.

“Un giorno lo invitammo a visitare un piccolo museo a cielo aperto – ha ricordato Tomasi – in una frazione di Pistoia che si chiama Castagno, dove c’è anche un’opera di una scultrice i cui disegni sono al Gabinetto degli Uffizi. Lui non solo è venuto, non solo è stato tutto il pomeriggio ad ascoltare a vedere tutto questo piccolo museo a cielo aperto, ma ha partecipato a tutte le iniziative culturali, e ciò non era dovuto, non era scontato, catturando attenzione e simpatia. E’ poi rimasto a vedere con noi la partita Italia-Spagna degli Europei, tifando per l’Italia. E’ un uomo di grande cultura e nel conoscerlo ho visto una grandissima attenzione a tutto, ai particolari, alle piccole realtà”.

 

Dagli Uffizi a Capodimonte trasferiti 1,2 mln di euro

Dagli uffizi a Capodimonte trasferiti un milione e 200mila euro, dal bilancio delle Gallerie a quello del Museo e Real Bosco a Napoli. E’ quanto disposto dal ministero della Cultura tra i due musei che hanno visto di recente la successione alla loro guida di Eike Schmidt: quest’ultimo a dicembre ha concluso i suoi otto anni agli Uffizi e a gennaio ha iniziato il suo nuovo incarico di direttore di Capodimonte.

A decidere il trasferimento, riferisce il Corriere Fiorentino e anticipato nei giorni scorsi da Il Fatto Quotidiano, è stato il direttore generale dei musei statali Massimo Osanna con un provvedimento predisposto alla fine dell’anno scorso e tradotto in decreto dal ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano.

Dagli Uffizi, si spiega nell’articolo, nessuna replica: la riforma dei musei del 2014 prevedeva che questi passaggi fossero consentiti e non solo tra i grandi musei come in questo caso.

La normativa prevede che ciascun museo autonomo versi allo Stato il 20% dei suoi introiti: l’anno scorso le Gallerie degli Uffizi – di cui fanno parte Uffizi, i musei di Palazzo Pitti e il Giardino di Boboli – hanno realizzato circa 60 milioni di incassi.

“È perfettamente nella norma, sono stato io stesso a predisporre quella pratica poi approvata dal ministro — queste le parole di Osanna riportate dal Corriere Fiorentino — non è la prima volta che procediamo in tal modo. Lo scorso anno lo abbiamo fatto anche per il Mann”. (ANSA).

🎧 Schmidt agli Uffizi per passaggio a Verde ma non scioglie riserva su corsa a sindaco

Schmidt: “Non sciolgo niente oggi, ho già detto a settembre che sono centrista, sono centrocampista, e il centrocampista può teoricamente correre con il pallone, può anche passare il pallone a qualcun altro che è più avanti, più a destra, più a sinistra. Sono tutte delle possibilità ma oggi non c’è niente da sciogliere. Vedo anche che oggi eventuali avversari sono tutti sulla linea di estrema sinistra a chiacchierare, farsi i complimenti e a criticarsi quindi se ora corresse qualcuno sarebbe fuori gioco quindi è inutile correre adesso”. Lo ha detto il direttore del museo di Capodimonte, Eike Schmidt, a chi gli ha chiesto se fosse intenzionato oggi a sciogliere la riserva circa una sua candidatura a sindaco di Firenze.

“Devo dire che io ora ho appena iniziato a realizzare un mio secondo sogno perché quando nel 2015 mi candidai a dirigere gli Uffizi mi candidai anche per un altro museo in Italia, e questo era Capodimonte-ha aggiunto Schmidt-. All’epoca vinsi la direzione degli Uffizi, ho lavorato qui per otto anni, ora da poche settimane ho iniziato a Capodimonte, sono molto contento, è un lavoro molto affascinante e fra pochi minuti devo cambiare il mio biglietto del treno sennò non riesco a tornare. So che ad inizio giugno ci sono le elezioni” e su una eventuale candidatura a sindaco di Firenze “so che l’iscrizione in lista va fatta almeno quattro settimane prima”.

“Questo passaggio di consegne ufficiale era necessario perché venendo dalla stazione Santa Maria Novella di tanto in tanto la gente mi saluta come direttore e io dico ‘direttore di Capodimonte’ e qualcuno mi saluta come sindaco, ma io dico che questo non è affatto un dato di sicurezza”. Ha detto l’ex direttore degli Uffizi ed attualmente direttore di Capodimonte a Napoli, Eike Schmidt, durante l’evento per il passaggio di consegne con il neo direttore degli Uffizi Simone Verde.

“Sono venuto qui stamani appositamente per questa cerimonia – ha aggiunto Schmidt – non ho altri impegni in città, subito dopo torno alla stazione e torno a Napoli”. Schmidt ha poi precisato che la data di oggi “è stata scelta qualche settimana fa in base alle disponibilità di noi due”.

“Non so se Alessandro Draghi ha delle notizie che io non ho, credo che si sia lasciato prendere da un po’ d’entusiasmo e abbia confuso le sue speranze con la situazione attuale”. Lo ha affermato Giovanni Donzelli, deputato e responsabile organizzazione di Fratelli d’Italia, commentando invece le parole di ieri di Alessandro Draghi, capogruppo di FdI in Consiglio comunale a Firenze, con cui ha parlato di una “molto probabile” candidatura di Eike Schmidt a sindaco di Firenze per il centrodestra. “Sulla candidatura di Schmidt non abbiamo mai smentito o confermato”, ha aggiunto Donzelli, intervenendo a ‘Firenze e dintorni’ su Radio Bruno Toscana. “Serve un progetto serio per la città – ha proseguito – Fratelli d’Italia sta lavorando sui temi della sicurezza, su come cambiare l’approccio al turismo, sul tema sociale, c’è poca attenzione ad anziani e famiglie. Su questi temi stiamo lavorando molto seriamente con Lega e Forza Italia. Poi gli uomini li presenteremo, ma prima vengono le idee giuste per la città”. Per le amministrative a Prato, in merito all’ipotesi di schierare l’ex assessore Gianni Cenni, Donzelli ha sottolineato che “ancora Cenni non è ufficializzato, dopodiché sicuramente è una persona che ha tutto il nostro sostegno”, ed “è più vicino” alla candidatura rispetto al direttore Schmidt.

“E’ una domanda ormai che mi fanno da quattro mesi, se Eike Schmidt si candida o non si candida, è diventata un po’ Beautiful. Spero che una volta per tutti prenda una decisione con il centrodestra e dopodichè almeno ci sarà una bella sfida. Certo, devo dire che Schmidt conosce i quartieri e le periferie di Firenze come io conosco la Lapponia, però sarà una bella sfida”. Le parole del sindaco di Firenze, Dario Nardella, a margine di un evento di Cna riferendosi alla corsa per la guida del Comune.

Uscita Uffizi,  Nardella: serve nuovo Concorso

“Non ho mai smesso di dire che questo progetto era valido e continuo a ritenere che la sua conferma sarebbe un bene per la città” ha detto Nardella

“Se la decisione di cancellare quel progetto è irreversibile si raccolga almeno la proposta degli architetti di indire un nuovo concorso internazionale: faccio appello al ministro Sangiuliano e al sottosegretario Sgarbi a considerare questa proposta” È quanto afferma, in una nota, il sindaco di Firenze Dario Nardella, a proposito della presa di posizione dell’Ordine degli Architetti di Firenze (e di altri Ordini degli Architetti in Italia) sull’uscita degli Uffizi.

“Concordo con la posizione degli architetti fiorentini e italiani sull’uscita degli Uffizi e sul progetto di Isozaki. Non ho mai smesso di dire che questo progetto era valido e continuo a ritenere che la sua conferma sarebbe un bene per la città” ha aggiunto Nardella.

”Firenze è capitale mondiale della cultura, non possiamo permetterci di giocare al ribasso per l’uscita del museo più importante del mondo dopo il Louvre, sarebbe una umiliazione per la nostra città e per il patrimonio storico della Nazione – dice il sindaco -. La realizzazione di un concorso internazionale restituirebbe credibilità e affidabilità al sistema italiano. Viceversa la scelta di un progetto senza una competizione trasparente di grande livello costituirebbe una soluzione mortificante per la nostra città”.

“Ho visto alcuni rendering di un giardino da posizionare in quel luogo e ritengo che una soluzione del genere possa andar bene in un quartiere periferico – conclude Nardella -. Per gli Uffizi bisogna pensare in grande. Torno a fare un appello al Ministero, ascoltate gli architetti italiani e accettate l’idea di realizzare qualcosa di grande per un museo così importante e per una grande città come Firenze”.

Simone Verde è il nuovo direttore degli Uffizi, Schmidt va a Capodimonte

Simone Verde per le Gallerie degli Uffizi, Eike Dieter Schmidt per il Museo e Real Bosco di Capodimonte, Renata Cristina Mazzantini per la Galleria d’arte moderna e contemporanea, Angelo Crespi per la Pinacoteca di Brera. Sono i direttori dei musei di prima fascia, indicati dal ministro Gennaro Sangiuliano nell’ambito della terna proposta dalla Commissione giudicatrice.

L’attuale direttore degli Uffizi e in predicato per una possibile candidatura come primo cittadino di Firenze, Eike Dieter Schmidt, sarà il nuovo direttore del Museo e Real Bosco di Capodimonte. Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano lo ha scelto per la guida del museo di “prima fascia”, preferendolo in una terna di nomi indicata da una Commissione giudicatrice: con lui erano infatti stati selezionati Cecile Hedwig Mathilde Hollberg e Marco Pierini. A Firenze verrà sostituito da Simone Verde che assume ora la direzione delle Gallerie degli Uffizi. Oltre a Schmidt e a Verde sono stati nominati anche altri due nuovi direttori di grandi musei: Renata Cristina Mazzantini per la Galleria d’arte moderna e contemporanea e Angelo Crespi per la Pinacoteca di Brera. “Quando la notizia della nomina mi ha raggiunto, stavamo andando a brindare dopo la presentazione di una mostra e il brindisi a questo punto è diventato per questo nuovo incarico. Mi sono davvero molto commosso” ha commentato a caldo Schmidt. Le nomine sono l’esito di una selezione pubblica internazionale anche se i nomi in lizza erano prevalentemente italiani, e sono tutti italiani quelli scelti, compreso ormai Schmidt che ha appena acquisito la cittadinanza italiana. Simone Verde è l’ attuale direttore del Complesso monumentale della Pilotta di Parma e la terna da cui è stato scelto comprendeva anche Paola D’Agostino ed Edith Gabrielli. Appena saputa la notizia di Verde al timone degli Uffizi, il sindaco di Firenze ha scritto su X: “Benvenuto a Simone Verde nuovo direttore della Galleria degli Uffizi. Siamo pronti a collaborare per la promozione della cultura a Firenze e nel mondo intero”.

Schmidt: Salvini agli Uffizi? Non siamo in dittatura

Così il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, ai cronisti che gli hanno chiesto delle polemiche sulla visita del vicepremier Salvini.

“Qui tutti possono entrare, siamo felici che tutti entrino. Fa bene vedere l’arte e questo mi rende molto felice. Tutti hanno la possibilità di entrare nei musei. Solo nelle dittature non è così e noi non siamo una dittatura. In questi giorni abbiamo avuto un numero considerevole di visitatori in cui siamo già in bassa stagione, ma i nostri numeri sono quasi più da alta stagione che da bassa stagione. Se oltre alle famiglie e ai visitatori stranieri vengono anche i politici mi fa solo piacere”. Lo ha detto il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, ai cronisti che gli hanno chiesto delle polemiche sulla visita del vicepremier Salvini.

Schmidt ha precisato di aver parlato con Salvini “esclusivamente di arte, abbiamo parlato e ammirato poche opere insieme perché poi lui aveva i suoi ospiti e io avevo un altro appuntamento a Palazzo Pitti”.

“Così come in passato abbiamo accolto capi di Stato sia di destra che di sinistra”, ha aggiunto Schmidt, stavolta “abbiamo accolto politici del Senato e della Camera sia di destra che di sinistra ho trovato molto ben scelto da parte di Salvini l’idea di iniziare la convention con qualcosa che non è politica, ma con l’arte e la cultura. E’ un bel segnale”.

“Ho personalmente salutato e accolto il vicepremier e Ministero delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini – ha poi  spiegato Schmidt – che è venuto al museo e poi ha portato i saluti alle varie delegazioni che avevano prenotato una visita serale secondo le nostre normalissime regole. Sono molto contento dell’interesse della politica per questi capolavori perché questa è la nostra cultura”.

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