🎧 Nardella, Destra agli Uffizi “Museo piegato a operazioni di marketing politico”. Schmidt “Non siamo all’asilo”

Nardella: “Non mi stupisce che” gli esponenti di Identità e Democrazia, invitati domenica dal leader della Lega Matteo Salvini, “vadano agli Uffizi e che siano ricevuti da tutti gli onori da Schmidt che è indicato da tempo, lui stesso non lo nega, come possibile candidato della destra a Firenze. Ancora una volta gli Uffizi che sono simbolo di cultura, di apertura, di internazionalità, universalità, vengono piegati a operazioni di marketing politico. Questa cosa mi fa molto soffrire, mi addolora molto, però ognuno ha il proprio stile, sceglie i propri metodi di campagna politica”. Lo ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella, intervistato da Controradio, a proposito dell’evento organizzato domenica a Firenze dal gruppo Identità e democrazia al Parlamento Europeo con i partiti europei alleati della Lega.

“Io non userei mai gli Uffizi per fare politica, purtroppo c’è chi lo fa e questa cosa fa male alla città – ha aggiunto -. Gli Uffizi sono lo scrigno del Rinascimento che ha al centro l’uomo planetario. Non c’è niente di più lontano dal Rinascimento di questa cultura oscura e oscurantista di una destra che usa le paure e la rabbia per costruire nazioni difese dalle altre con il filo spinato e con i muri. Facciamo vedere i giovani, il mondo del sindacato, del lavoro, le associazioni, il lato bello di una città come Firenze che è una città aperta, plurale ed europeista”. “Mi dispiace – ha concluso Nardella – che ci sia questo attacco preventivo da parte della Lega nei miei confronti, non ho mai usato espressioni di intolleranza. Che sia io il responsabile della defezione di Wilders mi fa sorridere, manco lo conosco”.

Non si è fatta attendere la risposta del direttore Schmidt che a margine di un’iniziativa alle gallerie ha ribadito “lui può attaccare o non attaccare, non siamo all’asilo nido” a “mandare sempre la sabbia nella mia direzione. Io non reagisco perché queste cose non mi interessano”.

Ascolta QUI l’intervista a Nardella.

Da oggi Schmidt è cittadino italiano

Il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt  oggi pomeriggio a Palazzo Vecchio ha ricevuto la cittadinanza italiana.  Nardella non c’era…

“Dalla mezzanotte sarò cittadino italiano, questa con me è la Costituzione della Repubblica. Il sindaco non c’era, ma c’era un funzionario molto simpatico, efficace, efficiente, con la doppia cittadinanza svizzera e italiana. Ho iniziato questo percorso ormai quasi cinque anni fa, subito dopo la mia riconferma quando ho deciso di non andare in Austria”. Lo ha dichiarato il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt  che oggi pomeriggio a Palazzo Vecchio ha ricevuto la cittadinanza italiana. “È durato più a lungo rispetto al previsto, è coinciso con la pandemia, avevo bisogno di tante carte nei tanti luoghi dove ho vissuto e questi in genere scadevano in sei mesi” ha aggiunto Schmidt.

“Non ho sentito il sindaco. Ho letto che lui ha dichiarato più volte ai giornali che con me non voleva parlare perché ero un semplice funzionario. Io al contrario ho iniziato la mia vita come funzionario, ora sono un dirigente dello Stato, parlo con tutti, con i funzionari, con gli assistenti. Mi ha fatto molto piacere di avere un funzionario così competente del Comune di Firenze davanti a me” dichiarato ancora  Schmidt che è di origine tedesca. il direttore degli uffizi ha poi precisato che  le carte in regola per candidarsi a sindaco le aveva anche prima di oggi in quanto cittadino comunitario. “E ora mi prenderò un caffè”, ha detto, come primo gesto da italiano.

“Io sono appassionato d’Italia, di cultura italiana”, ha anche detto Eike Schmidt parlando coi giornalisti dopo aver ricevuto la cittadinanza italiana in Palazzo Vecchio. Sulla candidatura a sindaco per il centrodestra “deciderò a gennaio. Potrebbe essere un sì o un no, non lo escludo ma non lo confermo nemmeno”. Sul come festeggerà, “al mio interno sto già festeggiando, poi mia moglie ha organizzato una festa con amici, parenti”, anche dichiarato.

“Sono molto felice e fiero di essere concittadino di personalità grandi come Dante Alighieri, San Francesco, San Tommaso, Benedetto Croce, nel mio campo Luigi Lanzi, Antonio Paolucci – ha aggiunto -. L’Italia ha anche la tradizione di Roma antica: sono anche concittadino di Giulio Cesare, Virgilio, Properzio. In questo momento nemmeno durante la notte penso a una vita lontana dall’arte, ho l’arte nel cuore”. Sullo stadio Artemio Franchi di Firenze e il restyling “essendo parte della commissione che ha lavorato e ha avuto il compito di valutare i progetti in base a un capitolato molto preciso non posso esprimere altro” se non “che sono pienamente d’accordo con la scelta collettiva della commissione, altrimenti avrei dovuto dimettermi”. Schmidt ha anche risposto a chi gli chiedeva un giudizio sulla città di Napoli, altra opzione in ballo per il suo futuro da direttore museale: “Mi è sempre piaciuto, soprattutto il golfo di Napoli. Il golfo è bellissimo ma Firenze è altrettanto bella”.

Firenze, Schmidt diventa cittadino italiano ma non scioglie la riserva sulla candidatura per il CDX

“Ora sono concentrato sul mio lavoro agli Uffizi” dice il direttore Schmidt,  che assicura “deciderò e farò sapere a gennaio se mi candido sindaco”. intanto il sindaco Nardella lo attacca “Schmidt? il suo biglietto da visita  è la gru davanti a Uffizi e il giardinetto di quartiere all’uscita”.

“Non ho deciso niente e non lo farò neanche nelle prossime settimane. Comunicherò le mie intenzioni solo a gennaio. Ora sono concentratissimo sul mio lavoro agli Uffizi”, “non nego che in tanti mi fermano per strada, mi stringono la mano, mi chiedono un selfie e mi pregano di fare qualcosa per la città”. Lo ha dichiarato il direttore degli Uffizi Eike Schmidt in un’intervista a La Nazione in merito ad una possibile candidatura a sindaco di Firenze con il sostegno del centrodestra, di cui si parla dall’estate

Schmidt, tra i vari  temi,  nell’intervista parla anche dell’uscita degli Uffizi: “Dico solo che quello non può rimanere un cantiere eterno e che una soluzione rapida era necessaria – ha sottolineato -. Mi pare che il ministro Sangiuliano stia lavorando molto bene in questo senso”. Quanto alla gru davanti al museo, “avevo escogitato un piano per toglierla, ma aveva costi troppi alti. C’è una strategia per farla comunque rimuovere nel giro di un paio di anni”. Della città ha criticato “la movida sregolata, il vizio di ubriacarsi, il bivaccare sui monumenti”, “il troppo street food” anche se la prima cosa che faccio quando torno da un viaggio è mangiare un pannino con la trippa”.

Sul turismo “non basta destagionalizzare ma bisogna decentrare”. Le tramvie, ha poi detto Schmidt, “mi piacciono, ma quelle più moderne e senza pali in mezzo alla città…”. Ora, ha ribadito, “penso solo a lavorare al massimo per il bene degli Uffizi fino a Natale, poi vedrò cosa fare. Posso dire che sul tavolo ci sono molte proposte allettanti”.

Sulla possibilità di una candidatura a sindaco di Firenze per il centrodestra da parte del direttore degli Uffizi Eike Schmidt, che alle 15.30 diventa cittadino italiano in Palazzo Vecchio, “credo che per serietà si debba essere molto chiari: o fai il direttore di un museo, oppure ti dimetti e ti candidi a fare politica. Schmidt si vorrebbe candidare lasciando alla città le due gru del cantiere degli Uffizi, i ritardi sul Corridoio Vasariano e un bel giardinetto di quartiere all’uscita del museo, nel cuore del centro storico Unesco della città. Per la campagna elettorale mi sembra un biglietto da visita straordinario”. Lo ha dichiarato il sindaco di Firenze Dario Nardella, intervistato dall’emittente regionale televisiva Italia 7.

Sulla loggia Isozaki, ha rivelato Nardella, “Schmidt aveva preso anche un aereo per andare a Tokio a parlare con il grande architetto e risolvere il problema. Poi, però, è cambiato il Governo, improvvisamente è cambiato tutto e Schmidt acconsente a fare un giardinetto per l’uscita del più importante museo d’Europa insieme al Louvre. Ma che figura fa l’Italia? Un giardinetto così lo facciamo in giro per i quartieri della città”. “Non so se la destra candiderà Schmidt – ha osservato Nardella -. Mi sembra la novella dello stento. Però vedo che la destra non riesce mai ad avere candidati dalla classe dirigente e politica presente sul territorio”. Secondo Nardella “se la destra pensa di vincere le elezioni a Firenze facendo continuamente torto alla città, alla comunità, togliendo soldi, non mandando gli agenti per la sicurezza, mettendo a rischio la realizzazione di opere importanti come la tramvia, credo che sarà severamente punita dai fiorentini. Perché i cittadini non hanno l’anello al naso”.

Sicurezza, Nardella: “guardie armate per presidio territorio”. Schmidt “benvenuto nella realtà”

Nardella annuncia che  guardie giurate armate vigileranno su aree shopping. la risposta del direttore degli Uffizi: “dopo che  due mesi fa,  propose di sostituire  la vigilanza armata con una vaga educazione al bello e al buono nelle scuole, finalmente anche lui è arrivato alla ragione”

Ancora una volta non se le sono mandate a dire. E ancora una volta sul tema della sicurezza. Lo scambio al vetriolo tra il sindaco di Firenze Dario Nardella e il direttore delle Gallerie degli uffizi, Eike Schmidt, questa volta ha come fulcro l’annuncio del sindaco di stanzare ”  400mila euro per un progetto sperimentale dei prossimi sei mesi, risorse da dare ai centri commerciali naturali per assumere guardie giurate armate nelle ore serali e durante la notte a presidio di strade, negozi, abitazioni dei centri commerciali naturali”.

Faremo questo gesto forte e duro, bisogna dare ai centri commerciali naturali questo fondo di 400mila euro per integrare il lavoro delle forze dell’ordine che purtroppo non basta, e questo è il vero problema”, ha aggiunto Nardella. Queste risorse si sommano a quelle già stanziate, altri 400mila euro, per il progetto ‘Negozi sicuri’, ovvero un supporto economico a quegli esercizi commerciali che subiscono furti. “Sulla sicurezza – ha ribadito il sindaco – bisogna fare di più, bisogna presidiare di più il territorio, le pattuglie di forze dell’ordine la notte sono troppo poche, i commercianti hanno ragione. Noi Comuni abbiamo le mani legate, non possiamo disporre delle forze dell’ordine”.

“Faccio i complimenti al sindaco Nardella -ha risposto a stretto giro con un comunicato Schmidt-  dopo una feroce polemica, due mesi fa, contro l’attivazione di un servizio di guardiania armata anti vandali e anti imbrattamenti alle Gallerie degli Uffizi, che propose di sostituire con una vaga educazione al bello e al buono nelle scuole, finalmente anche lui è arrivato alla ragione. Benvenuto nella realtà, sindaco”.

“Le guardie giurate armate – ha aggiunto – sono attive alla Loggia dei Lanzi da molti anni, a Palazzo Pitti e al Giardino di Boboli dall’anno scorso, e dopo la recente conclusione di un nuovo bando di affidamento, nei prossimi giorni saranno rafforzate da un ulteriore servizio diurno e notturno anche sotto il loggiato degli Uffizi”.

Pronta la controreplica di Nardella “il candidato della destra Schmidt dal comitato elettorale della Galleria degli Uffizi attacca sulla guardie giurate. Le guardie giurate servono per garantire la sicurezza alle imprese e ai cittadini nei centri commerciali naturali, non per circondare i monumenti artistici. Detto questo, Schmidt pensi al suo lavoro visto che non è riuscito a gestire il problema dell’uscita di Isozaki dove, al posto del progetto del grande architetto, ha acconsentito di fare un giardinetto di quartiere. Poveri Uffizi, così maltrattati!”

Cui Schmidt risponde: “il sindaco Nardella sta dicendo ai cittadini che i negozi meritano sicurezza e protezione, mentre la grande arte e i monumenti che costituiscono il Cuore, la Storia e l’Identità di Firenze e dell’Italia no. Sono parole che si commentano da sole. Meno male che, almeno per quanto riguarda gli Uffizi, ci abbiamo pensato noi”. Così una nota dove il direttore degli Uffizi Eike Schmidt controreplica al sindaco di Firenze Dario Nardella.

 

Loggia isozaki: botta e risposta tra Nardella e Sgarbi

Nardella: “la loggia Isozaki cancellata è una figuraccia mondiale”. Sgarbi “Mi ringrazi, rischiava di essere il sindaco della pensilina”

“Firenze è la città dei grandi architetti, da Brunelleschi a Michelucci per passare agli architetti dei tempi più recenti: non è possibile che Firenze non riesca ad assegnare opere assegnate con concorsi internazionali ai grandi architetti contemporanei. Altre città lo fanno: Londra lo fa, Parigi lo fa, Milano lo fa, non si capisce perché Firenze non lo debba fare”. Lo ha detto il sindaco di Firenze Dario Nardella commentando la decisione di non fare la Loggia Isozaki.

“Il sottosegretario Sgarbi mi aveva fatto vedere il nuovo progetto” sull’uscita degli Uffizi, poi “bisogna capire il progetto dettagliato dal punto di vista architettonico. Come ha detto l’Ordine degli Architetti di Firenze, con l’annullamento del progetto Isozaki, uno dei più grandi architetti del mondo, Firenze fa una figuraccia internazionale. E quindi è sempre peggio dover mettere una toppa a una figuraccia internazionale che portare in fondo progetti”.

“Francamente l’ho sempre detto, sono deluso: non ho nessun potere per oppormi alla decisione del governo, ma sono libero di contestarla perché il fatto che Firenze non realizzi un’opera di uno dei grandi architetti del mondo come Isozaki per la nostra città è una figuraccia. Bisognerebbe capire anche quanto è costato tutto questo, non l’ho ancora capito” ha concluso Nardella.

Bocciare il progetto dell’architetto Arata Isozaxi una “una figuraccia mondiale”? Nardella “sbaglia. Sarebbe stata una figuraccia farla”. Il sottosegretario alla Cultura, Vittorio Sgarbi, replica così al sindaco di Firenze

“Oggi qualche formalista e burocrate appare disturbato. Domani, e per sempre, la tua Firenze, la nostra Firenze, avrebbe dovuto, non oggi, ma per i prossimi secoli, subire la vergogna, o ‘figuraccia’, di una così evidente violenza al suo centro storico. E chiunque si sarebbe chiesto chi avesse autorizzato un tale orrore fuori scala: Chi ha consentito questo mostro a pochi metri dal bel San Giovanni? Ti sei dunque risparmiato di essere ricordato come: Nardella, il sindaco della pensilina. Quella sì, una imperitura figuraccia” dice il critico d’arte e sottosegretario replicando al sindaco di Firenze.

Che sempre  sempre rivolto a Nardella  aggiunge: “Mi devi ringraziare. Qualche malumore oggi, ma non il frastuono dei prossimi secoli. Infine, per i conti, dodici milioni e un orrore risparmiati, meglio che un orrore da dodici milioni”. “Aggiungo che – conclude Sgarbi – da fiorentino, non mi permetterei di accostare il nome di Brunelleschi, e neanche di Michelucci, a quello di Isozaki. Si potrebbe pensare, al confronto della cupola con la pensilina, che non stai bene”.

Firenze, amministrative: Giani e Schmidt nicchiano

Giani e Schmidt non confermano. ma nemmeno negano di essere interessati alla candidatura. “Nessuno me l’ha chiesto, si agita mio nome come diversivo.Parole positive fanno piacere’ dice il presidente della Regione toscana. Mentre per il direttore degli Uffizi, è “presto per sciogliere la riserva”

“Nessuno me l’ha chiesto” di essere il candidato sindaco per Firenze nel 2024, quindi “all’ordine del giorno c’è il lavoro che sto facendo come presidente di Regione e che voglio fare in futuro come presidente della Regione. Ho la sensazione che si agiti il mio nome come diversivo, i veri candidati sono dietro le quinte a fare gli accordi e a fare le alleanze però il fatto che si faccia il mio nome con parole positive come vengono espresse in questi giorni mi fa piacere”. Lo ha detto il presidente della Toscana, Eugenio Giani, a margine di un evento parlando dell’eventuale candidatura alle prossime comunali. ”

Che si dica” che io sarei il collante tra Pd e Iv “e si esprimano parole di apprezzamento mi fa piacere – ha aggiunto Giani  – ma da questo a pensarmi come candidato la strada è lunga e sinceramente in questo momento sto pensando a fare bene il presidente della Regione”.

A giani ha eco Eike Schmidt, direttore della  Galleria degli Uffizi. “É troppo presto per sciogliere qualunque riserva” sulle candidature per le elezioni comunali del 2024, ha  detto Schmidt, rispondendo ai cronisti che, a margine di un evento, gli hanno chiesto se ha deciso di candidarsi a sindaco di Firenze con il sostegno del centrodestra.

“Ci saranno sicuramente tanti incontri però se lo incontrassi oggi parleremo di altri temi”, ha poi aggiunto Schmidt su un’ipotetico incontro con Giovanni Donzelli, deputato FDI

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