Uffizi, Schimdt: ” A novembre netto aumento visitatori”

“In questo novembre, primo mese della cosiddetta bassa stagione, a continuare la tendenza di fine ottobre, in modo del tutto inedito, stiamo avendo alle Gallerie degli Uffizi un netto aumento di presenze”.

Lo ha detto oggi il direttore degli Uffizi, Eike Schmidt, a margine della presentazione della mostra personale di Cai Guo-Qiang che apre domani.

Per Schmidt il risultato “è frutto delle politiche che portiamo avanti con l’obiettivo della ‘destagionalizzazione’, per cercare di distribuire i flussi dei visitatori più coerentemente durante tutti i mesi dell’anno, tra cui il biglietto con lo sconto stagionale e le grandi mostre che servono come attrattori internazionali”.

Il direttore ha anche evidenziato che “un buon incremento di visitatori agli Uffizi in questo mese” è “un’ottima notizia per Firenze: l’aumento delle persone porta con sé buone ricadute economiche da milioni di euro che vanno a beneficio di tutta la città”.

Riguardo a riapertura del Corridoio Vasariano agli Uffizi   Eike Schmidt ha assicurato che:
“Già nelle prossime settimane si aprirà la procedura che porterà Invitalia a bandire i lavori, l’avvio di questo iter è imminente. Il progetto esecutivo è completo, dettagliato e pronto ad essere realizzato: dunque, poiché al netto delle pratiche amministrative e legali i lavori per l’adeguamento e restauro del Corridoio non sono così ponderosi e impegnativi, si può dire che l’apertura di questo spazio al grande pubblico ha la possibilità di essere l’opera pubblica più velocemente realizzata in Italia negli ultimi tempi.”

Flora Commedia: Cai Guo-Qiang agli Uffizi

Preceduto da un’inaugurazione col botto, anzi, con i botti – gli straordinari giochi pirotecnici diurni sparati da Piazzale Michelangelo domenica 18 novembre – apre agli Uffizi Flora Commedia, la mostra dedicata al celeberrimo artista cinese Cai Guo-Qiang.

Flora Commedia è la mostra che gli Uffizi dedicano a Cai Guo-Qiang, nato nel 1957, artista che dopo studi di scenografia all’Accademia di Shanghai è rapidamente diventato noto a livello mondiale.

In particolare i toscani hanno avuto modo di vedere la sua bella istallazione di 99 lupi “in volo” al museo Pecci, nella mostra che ne celebrava la riapertura due anni fa (potete rinfrescarvi la memoria qui).

Ora gli Uffizi ospitano in 10 sale il suo nuovo lavoro, Flora Commedia. Che comprende 62 lavori, quasi tutti realizzati con polvere da sparo. Sono tele, e molte sono immense. Questa nella fotografia è lunga 24 metri, per 4 metri di altezza.

Insieme a vari disegni, tutte le opere sono ispirate da lavori conservati agli Uffizi, e in particolar modo da quelli di Botticelli, Caravaggio e Leonardo da Vinci.

La mostra poi fa parte di un progetto più ampio che si chiama “Viaggio di un individuo attraverso la Storia dell’Arte Occidentale”. Si tratta di un viaggio che comprende tappe in vari grandi musei dell’Occidente. Dopo il Museo Puskin di Mosca e il Prado di Madrid, Firenze e gli Uffizi con Flora Commedia sono il terzo stop. L’anno prossimo sarà la volta del Museo Archeologico di Napoli. Dopo di che ci sarà il rientro alla base, in oriente.

Detta così sembra un pò il programma di quei tour organizzati delle agenzie orientali per far vedere l’Europa ai cinesi in una settimana. Invece, Cai Guo-Qiang è venuto più volte a Firenze e ci ha passato del tempo, studiando sia i disegni conservati al Gabinetto dei Disegni e delle Stampe degli Uffizi che la flora del giardino di Boboli, lavorando anche a stretto contatto con i giardinieri.

E poi…ha dato fuoco alle polveri.

Flora Commedia presenta lavori straordinari sotto molti punti di vista. Uno degli aspetti più interessanti della mostra è che ci fa capire come il futuro, che sarà -anzi è già- cinese, guarda a noi e alla nostra arte.

Come dice Cai Guo-Qiang stesso, ” Quando ti raffronti con l’arte del passato, in realtà stai distruggendo la sua struttura. Lo rispetti o ci entri in competizione? Lo attacchi o lo ami? L’obiettivo è andare avanti. Il metodo è guardare al passato. L’ambizione sta nel futuro”.

Margherita Abbozzo. Tutte le fotografie sono mie.

Uffizi: al via progetto rafforzamento Scalone Lorense

Via ad un progetto architettonico per il consolidamento e il restauro dell’ossatura lignea che sostiene la volta dello Scalone Lorenese, al secondo piano della Galleria degli Uffizi di Firenze

La volta Scalone Lorense fu realizzata con la metodologia tecnico-costruttiva ‘ad incannucciato’ alla fine dell’Ottocento, quando ebbe luogo un intervento di ampliamento; oggi, a distanza di oltre un secolo, a seguito di una serie di controlli tesi a verificare lo stato di salute del complesso monumentale degli Uffizi (e ad incrementare il livello di sicurezza per le migliaia di visitatori che giornalmente visitano il museo) è emersa la necessità di provvedere ad una operazione di irrobustimento della struttura di sostegno.

I lavori partiranno lunedì 19 novembre, a realizzarli saranno le Gallerie degli Uffizi insieme alla Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Firenze e le Province di Pistoia e Prato. Nel loro ambito è prevista l’immediata installazione di un ponteggio nell’area dello scalone: il montaggio sarà effettuato in orario di chiusura del museo, consentendo durante il giorno il normale afflusso alla zona da parte dei visitatori, che potranno accedervi regolarmente tramite un tunnel protetto. Le opere d’arte esposte lungo il percorso interessato dall’allestimento del ponteggio saranno temporaneamente spostate in altri punti della Galleria e torneranno ai loro posti consueti alla fine dei lavori.

“Nell’ambito del cantiere dei Nuovi Uffizi, già a partire dal 2013, è stato eseguito un costante monitoraggio, anche mediante rilievi laser scanner, della struttura lignea che sostiene la volta, monitoraggio che oggi ci consente di programmarne la manutenzione straordinaria”, spiega il sovrintendente architettonico Andrea Pessina. Il direttore delle Gallerie degli Uffizi, Eike Schmidt, sottolinea che con l’operazione di consolidamento dello scalone “si vuole perseguire la scelta strategica della manutenzione preventiva, attraverso l’attento monitoraggio dei beni e la progettazione di interventi conservativi di limitata invasività se non perfettamente reversibili”.

Palazzo Pitti apre le porte alla porcellana

Dal 13 Novembre 2018 al 10 Marzo 2019, per celebrare la porcellana durante il Granducato lorenese, le sale della Reggia di Palazzo Pitti aprono le porte per una mostra inedita.

Il tramonto della dinastia medicea portò ad un nuovo orientamento del gusto, a cui aderì il marchese Carlo Ginori inviato a Vienna per omaggiare Francesco Stefano di Lorena, futuro imperatore d’Austria e successore al Granducato di Toscana.
Affascinato dalla preziosa e candida porcellana lavorata nella fabbrica viennese avviata nel 1718 da Claudius Innocentius Du Paquier, nel 1737 il marchese fondò la sua manifattura alle porte di Firenze.

Grazie a importanti prestiti internazionali e alla collaborazione con le Collezioni del Principe del Liechtenstein (Liechtenstein Princely Collections) di Vaduz-Vienna, partner della mostra, le opere selezionate per l’esposizione – porcellane, ma anche dipinti, sculture, commessi in pietra dura, cere, avori, cristalli, arazzi e incisioni – sveleranno l’attenzione per l’esotico, la passione antiquaria e l’interesse naturalistico caratteristici del gusto internazionale settecentesco, espresso dalle manifatture Ginori e di Vienna.

Per maggiori info visita il sito: www.uffizi.it

Ascolta l’intervista al direttore degli Uffizi, Eike Schmidt.

Musei: Schmidt, progetto Vasariano ok, probabile riapra 2020

Terminato il progetto di riapertura al pubblico del Corridoio Vasariano, lo ha detto Schmidt, il direttore degli Uffizi: “I tempi dipendono dal bando, costo 7-8 milioni”

Il progetto di riapertura al pubblico del Corridoio Vasariano, il passaggio che collega gli Uffizi a Palazzo Pitti, è stato terminato: lo ha annunciato a Firenze Eike Schmidt, direttore delle Gallerie degli Uffizi, parlando a margine della presentazione della mostra ‘Fragili tesori dei principi’. I tempi per la riapertura, ha spiegato Schmidt, “dipendono dal bando” per l’esecuzione dei lavori gestito da Invitalia, ma “se tutto andrà liscio apriremo nel 2020”.

Il costo dell’operazione, ha spiegato ancora il direttore degli Uffizi, “si aggira fra i 7 e gli 8 milioni”. Per i visitatori “ci saranno due biglietti diversi: uno sarà per il ‘Percorso del principe’ che inizia a Palazzo Vecchio e attraverso gli Uffizi e il Corridoio va a Palazzo Pitti e Boboli per poi finire nel Forte Belvedere. Ovviamente non tutti saranno in grado di dedicare così tanto tempo ed energia a questo, e quindi ci sarà anche un biglietto più piccolo che comprende proprio il Corridoio: la gente entrerà dall’odierno auditorium Vasari”.

Uffizi: Schmidt, bene seconda sperimentazione sistema tagliacode

Bene la seconda sperimentazione del sistema tagliacode. Schmidt, “attesa inferiore ai 5 minuti”. Per Ponte Ognissanti un aumento di 10.000 visitatori dallo scorso anno

Un’attesa in media “ben inferiore ai cinque minuti” per entrare agli Uffizi col sistema ‘tagliacode’, alla sua seconda giornata di sperimentazione ieri, domenica a ingresso gratuito. Lo afferma il direttore del museo fiorentino, Eike Schmidt: “Con questo metodo – commenta -, una volta a regime, per la prima volta agli Uffizi le lunghe code dei visitatori nel loggiato antistante la Galleria potranno diventare solo un ricordo”.

Intanto per il ponte di Ognissanti i musei delle Gallerie degli Uffizi e il Giardino di Boboli hanno registrato 10mila visitatori in più dello scorso anno, per complessivi 70.184. In particolare gli Uffizi hanno avuto 29.539 visitatori, 21.863 Boboli, 18.782 Palazzo Pitti.

Il sistema ‘tagliacode’, in corso di elaborazione da 2 anni e messo a punto dal museo insieme all’Università dell’Aquila, si basa “su un tagliando rilasciato da chioschi interattivi – spiega una nota – che al momento dell’arrivo del visitatore gli assegnano l’orario di visita” in base al quale “non dovrà attendere per entrare”: è calcolato “con un modello statistico i cui algoritmi tengono conto di una pluralità di fattori, tra i quali tempi di visita e variabili di giornata” tra le quali anche le condizioni meteo. La prima giornata di sperimentazione é stata il 7 ottobre, con risultati definiti positivi.

 

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